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coppermine
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Achmatova
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Giacomo D'Andrea
Postato da Grazia01 il Giovedì, 15 marzo @ 21:15:56 CET (1830 letture)
![]() ![]() Acquarello Nato nel 1950 in Sicilia, a Messina si diploma presso “l’Istituto Statale d’Arte” della sua città. Lavora di creatività anche in bozzetti di “Rivendicazioni Sindacali” e nei suoi oli dedicati al “Lavoro in fabbrica”. Il Saper svelare riferimenti a concetti stilistici ben definiti nell’ arco dei tanti secoli di produzione pittorica, potrebbe, risultare ovvio o tantomeno scontato. Tuttavia piuttosto raramente si ha la possibilità di imbattersi in interpreti che hanno la caparbietà di dimostrare che taluni canoni realizzatevi, dovrebbero essere maggiormente preservati dalle spesso nefaste influenze moderniste. Giacomo D’Andrea è un pittore conscio di una propria identità artistica, capace di ammaliare ed esternare qualsiasi proprio valore esistenziale attraverso l’alchimia delle forme e del colore. I suoi paesaggi e le sue rappresentazioni figurative tendono tuttavia ad una sofisticata astrazione, sembra infatti che lo stesso Artista cerchi di spingersi con dolcezza un passo oltre quel sottile limite che contraddistingue la buona pittura dall’arte poetica. ![]() "anziano" tempera acrilica 70 x 50 anno 1985 La storia di Aretusa
Postato da Grazia01 il Giovedì, 15 marzo @ 14:46:59 CET (1233 letture)
![]() ![]() Aretusa, figlia di Nereo e di Doride, amica della dea Diana, fu trasformata da quest’ultima in una fonte di acqua dolce che sgorga lungo la riva bagnata dalle acque del porto grande di Siracusa. La metamorfosi fu attuata per sottrarre la timida ninfa alla corte del dio Alfeo. Costui, però, è la divinità fluviale, quindi scorrendo sotto le acque del mare Egeo, arriva in prossimità della fonte nella quale era stata trasformata la sua amata per consentire alle sue acque di raggiungere quelle della fonte stessa e quindi mescolarsi con loro. In realtà, Alfeo era un piccolo fiume della Grecia che effettua un breve tragitto in superficie per poi scomparire sotto terra. Quando i Greci trovarono la piccola sorgente nei pressi della fonte di Aretusa, trovarono la spiegazione fantasiosa alla scomparsa del fiume Alfeo in Grecia, che sarebbe riapparso in superficie in Sicilia. da Miti e leggende in Sicilia Le origini della lingua italiana (3a parte)
Postato da Grazia01 il Giovedì, 15 marzo @ 14:34:36 CET (12124 letture)
![]() ![]() E'impossibile ricostruire la nascita dei vari dialetti italiani. Delle trasformazioni del latino parlato si hanno pochissimi documenti ed essi non riproducono la lingua parlata del popolo nella sua genuina spontaneità, ma una lingua che il popolo potesse capire, elaborata quindi da intellettuali. A tutt'oggi, le lingue diverse dall'italiano (parlate alloglotte di circa 600.000 persone) presenti nella nostra penisola sono le seguenti: franco-provenzale nelle Alpi piemontesi, in Val d'Aosta e in due Comuni della Puglia; provenzale nelle Alpi piemontesi e in un Comune della Calabria; tedesco nell'Alto Adige e in altre zone alpine e prealpine; sloveno in alcune zone del Friuli e nelle Alpi Giulie; serbo-croato in alcuni Comuni del Molise; greco in alcune zone del Salento e della Calabria; albanese in alcuni Comuni del Molise, della Campania, del Gargano, della Lucania, della Calabria e della Sicilia; catalano nel Comune di Alghero e in Saredegna. Quelle riconosciute come lingue ufficiali sono il francese in Val d'Aosta, il tedesco in Alto Adige e lo sloveno in alcune zone del Friuli. Se poi prendiamo la situazione dei dialetti italiani la situazione si complica incredibilmente. Infatti all'interno di tre grandi gruppi di dialetti: settentrionali, toscani e centro-meridionali (cui bisogna aggiungere i dialetti sardi e ladini), vi sono un'infinità di sottogruppi. Per quanto oggi relegati a un uso quasi esclusivamente locale e familiare, continuano a sussistere, costituendo un bacino di risorse espressive per la stessa lingua italiana. Non a caso è notevolmente aumentato il loro studio da parte degli specialisti. Le origini della lingua italiana (2a parte)
Postato da Grazia01 il Giovedì, 15 marzo @ 14:27:19 CET (2196 letture)
![]() ![]() La lirica d'arte in Italia La lirica d'arte in Italia inizia ufficialmente verso la metà del sec. XIII, cioè del Duecento) presso la corte palermitana di Federico II di Svevia. Fu proprio il sovrano,amante dell'arte e della cultura, a favorirne lo sviluppo organizzando la Scuola poetica siciliana. A questa Scuola parteciparono poeti non solo siciliani, ma anche dell'Italia meridionale, i quali, essendo completamente estranei alla vita politica del regno, si limitarono a trattare nei loro componimenti il tema dell'amore cortese, a cui affiancarono quello del "contrasto tra amante e madonna", cioè tra il giovane innamorato e la ragazza ritrosa, e quello del "lamento per la partenza del crociato". Questi poeti furono piuttosto freddi perché non si ispiravano a sentimenti genuini del proprio animo, ma trattavano l'amore tutti allo stesso modo imitando quello usato prima di loro dai provenzali. Tuttavia essi furono importanti perché operarono il primo tentativo di fornire l'Italia, o almeno l' Italia meridionale e la Sicilia, di un'unica lingua, che fu appunto il volgare parlato alla corte di Federico, un volgare elaborato col contributo di poeti di diversa origine. Alla Scuola parteciparono,oltre allo stesso re Federico ed al figlio Enzo, Rinaldo d'Aquino, Guido ed Odo delle Colonne, Giacomo da Lentini (forse l'inventore del sonetto) e numerosi altri. Sempre in Sicilia, ma al di fuori della Scuola siciliana, operò un certo Cielo (o Ciullo) d'Alcamo, rimasto famoso per un "contrasto" fresco e vivace, "Rosa fresca aulentissima". Le origini della lingua italiana (1a parte)
Postato da Grazia01 il Giovedì, 15 marzo @ 14:23:03 CET (1828 letture)
![]() ![]() Ai tempi del suo grande impero,Roma impose l'uso ufficiale della sua lingua a tutte le popolazioni sottomesse e cercò di diffondere anche la lingua parlata del popolo romano,lingua che si distingueva in vari gerghi a seconda dei vari ceti sociali. Questa lingua "volgare",cioè del volgo,era assai inferiore a quella letteraria usata dagli scrittori e dalle persone colte. l'evoluzione della lingua latina letteraria è testimoniata dalle opere dei vari autori sia dell'antichità che del Medioevo (difatti anche nel Medioevo si continuò a scrivere in latino),ma dell'evoluzione del latino parlato ovviamente non si ha alcun documento. Però fu proprio questo latino volgare che,miscelandosi coi vari linguaggi locali nei territori soggetti a Roma,diede vita alle varie lingue "romanze" (cioè derivate in qualche misura dal volgare romano e così definite dall'espressione medievale "romanice loqui",dapprima usate solo nell'uso parlato,poi assunte anche per le opere scritte (dopo il Mille). In Italia i primi documenti scritti in volgare risalgono ai secoli VII ed VIII (denominazioni di luoghi),al IX (un indovinello), al X (la testimonianza di alcuni contadini in una causa civile fra il monastero di Montecassino e un certo Rodelgrino d'Aquino). Ma solo nel XIII secolo il volgare fu usato per opere poetiche (in Umbria,in Lombardia e nel Veneto per opere letterarie di ispirazione religiosa; in Sicilia e Toscana per opere di ispirazione amorosa e civile). E' merito soprattutto dei poeti siciliani della corte di Federico II di Svevia l'aver tentato di elaborare un volgare che avesse dignità letteraria e che fosse usato da scrittori di diverse regioni. Questo "volgare", perfezionato dai Toscani (e particolarmente da Dante,Petrarca e Boccaccio), divenne poi la lingua letteraria italiana. Bill Gates è ancora il miliardario dei miliardari
Postato da spalato il Mercoledì, 14 marzo @ 00:34:36 CET (859 letture)
![]() The Inquirer Team, vnunet 12-03-2007 DOPO 13 ANNI al comando della classifica dei più ricchi del mondo stilata da Forbes, Bill Gates ha visto crescere la sua fortuna di 2 miseri miliardi di dollari contro i 56 miliardi di dollari dell’anno scorso. L’amico filantropo di Gates, Warren Buffet, è al secondo posto: solo 4 miliardi in meno. Larry Ellison, che non sostiene di essere amico di Bill, manca la top ten con la cifra deludente di 21,5 miliardi di dollari che lo colloca all’undicesima posizione. Un altro amico di Gates, Paul Allen, si piazza diciannovesimo con un conto in banca di circa 18 miliardi di dollari superiore al mio. Comunque la buona notizia è che l’età media dei miliardari di Forbes è di 62 anni, quindi il nostro stimato editore ha ancora qualche anno per entrare in classifica. I veri giudizi personali maturano nella solitudine.
Postato da Antonio il Mercoledì, 14 marzo @ 00:33:45 CET (1607 letture)
![]() ![]() Molto spesso noi siamo convinti di dare un giudizio personale e autonomo mentre, invece, ci lasciamo guidare da schemi mentali ed emotivi automatici. E ci facciamo così trascinare da forze collettive che possono portarci a compiere errori o eccessi. Uno di questi schemi mentali è l'imitazione. Noi impariamo dagli altri imitandoli. E’ così che i bambini imparano a parlare, a camminare, a giocare, a pensare e persino a cosa desiderare. Prendiamo due fratellini, mettiamo davanti a loro un qualsiasi oggetto, per esempio una palla. Nessuno la guarda finché non la prende l'altro, allora la vuole anche lui. Noi desideriamo le cose degli altri. E soprattutto quelle che sono ammirate da tutti, E' così che nasce l'invidia. Ma, paradossalmente, è così che nasce anche l'adorazione del divo, del capo. Alla vita
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 marzo @ 13:22:51 CET (1551 letture)
![]() ![]() La vita non è uno scherzo. Prendila sul serio come fa lo scoiattolo, ad esempio, senza aspettarti nulla dal di fuori o nell'al di là. Non avrai altro da fare che vivere. La vita non é uno scherzo. Prendila sul serio ma sul serio a tal punto che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate, o dentro un laboratorio col camice bianco e grandi occhiali, tu muoia affinché vivano gli uomini gli uomini di cui non conoscerai la faccia, e morrai sapendo che nulla é più bello, più vero della vita. Vita
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 marzo @ 13:12:36 CET (1241 letture)
Un dono
Postato da Grazia01 il Sabato, 10 marzo @ 15:05:46 CET (1567 letture)
![]() ![]() Prendi un sorriso regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza e vivi nella sua luce. Prendi la bontà e donala a chi non sa donare. Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo Mahatma Gandhi (segnalato da Gea in Antaclub) La strada la consiglia il cellulare
Postato da Grazia01 il Sabato, 10 marzo @ 14:56:35 CET (1276 letture)
![]() ![]() Presentato alla fiera annuale TechFest. Microsoft ha illustrato una tecnologia in grado di inviare ai cellulari la mappa della zona, riconoscendo i palazzi dalla fotocamera. REDMOND (Stati Uniti) – Si apre oggi il TechFest 2007, settima edizione dell'evento annuale organizzato da Microsoft in cui vengono presentate le innovazioni più interessanti per il futuro dell'elettronica di consumo. L'inaugurazione che si è tenuta ieri ha avuto come protagonista Rick Rashid, vicepresidente di Microsoft Research, il ramo dedicato alla ricerca e sviluppo dell'azienda di Redmond. Durante questa conferenza, molti sono stati gli spunti per il futuro della ricerca tecnologica, affinché i partecipanti fossero incuriositi dai software presentati in questi due giorni. A partecipare a questo evento sono 750 ricercatori, provenienti da diversi settori, che presentano oltre 40 idee e progetti. Specchio
Postato da Grazia01 il Sabato, 10 marzo @ 01:13:43 CET (1124 letture)
![]() ![]() Questa mattina sono capace di dirti che non soffro, per questa mia vita che la mia strada non è così dura, come sembra che tutta la mia storia non ha mai avuto un attimo di esitazione Questa mattina, sono capace anche di dirti che sono felice, che non ci sono lacrime che non ho più paure, che sto vivendo senza pensieri, guardando tutto dall'alto ma tu, non stare a guardarmi in quel modo dimmi almeno che credi alle mie parole ascoltami senza fissare i miei occhi se guardo i tuoi riflessi nello specchio non riesco proprio a mentire smettila di leggermi dentro non senti che sono sincero? Amico mio… forse potrei dirti sorridendo, si ti credo stai facendo di tutto per farmi credere ciò che non è ma io…questa mattina vedo ancora dipinta sul tuo viso quella maschera da clown, con quel falso sorriso, ti tradiscono gli occhi e quei lievi solchi che percorrono il viso, scavati da una lacrima nel cerone colorato amico mio… non pensare più a ciò che è stato ne al futuro lavati via quella maschera e vivi il presente perché di malinconia si muore e di speranze non si vive. by Jackinthewind (segnalata da Orfeo in Psiche e Sogno) Le capre brucano
Postato da Grazia01 il Venerdì, 09 marzo @ 22:21:13 CET (1416 letture)
I capolavori perduti di Cezanne
Postato da Grazia01 il Venerdì, 09 marzo @ 21:52:51 CET (1075 letture)
![]() ![]() È con un misto di ammirazione e rimpianto che a Firenze ci si accosta ai Cezanne esposti a Palazzo Strozzi: se a dettare il primo sentimento è - e non potrebbe essere altrimenti - la vicinanza con alcuni fra i numerosi capolavori del padre della pittura moderna, a generare quel non so che di malinconico è la coscienza dello schiaffo imperdonabile occorso alle nostre collezioni quando si rinunciò ad acquisirle al nostro patrimonio. Kandisky e l'Italia
Postato da Grazia01 il Venerdì, 09 marzo @ 21:39:25 CET (1356 letture)
![]() ![]() A Milano, Palazzo Reale, 11 gennaio 1947, venne inaugurata Arte italiana e concreta, prima grande mostra europea di arte astratta dopo la fine della guerra. Wassily Kandinsky (Mosca,1866 e Neuilly-sur-Seine,1944), il padre dell'astrattismo, esponeva accanto agli italiani Bassi, Licini, Bonini, Mazzon, Munari, Rho, Sottsass, Veronesi. Vent'anni anni dopo, Milano propone Kandinsky e l'astrattismo in Italia 1930-1950. La mostra viene inaugurata stasera alla presenza dell'assessore alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che l'ha promossa in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, curatore Luciano Caramel. ![]() Caos armonico di Composizione VII, del 1913 Aligi Sassu
Postato da Grazia01 il Venerdì, 09 marzo @ 13:12:13 CET (1788 letture)
![]() ![]() I Dioscuri 1931 Era inutile suonare alla porta dell'alloggio milanese di Aligi Sassu, perché lui la decisione l'aveva presa. da molti anni viveva la maggior parte dell' anno a Palma de Mallorca, nel piccolo paese di Pollensa, 12 mila anime soltanto, dove finalmente poteva pensare e dipingere in pace. Questo ribelle dallo sguardo tra lo scanzonato e il pensoso, era nato a Milano nel 1912, ma il suo cuore era rivolto sempre alla terra paterna, la Sardegna. «Milano», diceva, «è sempre meno vivibile, mentre in Spagna lavoro con continuità e con un rendimento qualitativo superiore». In Italia da tempo non aveva più amici. Personaggi come il pittore Renato Birolli, o poeti come Salvatore Quasimodo erano solo un lontano ricordo di gioventù. L'unica persona amica che gli era rimasta vicina era la moglie, la soprano Elena Olivares, di origine colombiana, che sovente sacrificò la sua arte per lui. Ma i sacrifici, se così si possono chiamare, erano reciproci. Accadde non poche volte che Sassu non partecipasse all'inaugurazione di una propria mostra, per poter accorrere a una prima teatrale della moglie. «Mi sento rammaricato», diceva, «di aver perso, nel 1971, la sua prima dell'Aida all'Arena di Verona» ![]() Il grande caffè - 1939 DONNE... GRAZIE DI ESISTERE...
Postato da Tony-Kospan il Giovedì, 08 marzo @ 13:52:55 CET (3214 letture)
![]() ![]() Amo la festa della donna ma una vera festa della donna... che sia soprattutto un omaggio... a quelle donne che nel passato si sono battute per l'uguaglianza dei diritti... e per il riconoscimento del suo ruolo nella società... e che non sia solo un omaggio rituale e consumistico... se non addirittura l'occasione per feste di sole donne con uomini... oggetto... A questo tipo di festa desidero partecipare.. dedicando una poesia ![]() DONNA Rabindranath Tagore Donna, non sei soltanto l'opera di Dio, ma anche degli uomini, che sempre ti fanno bella con i loro cuori. I poeti ti tessono una rete con fili di dorate fantasie; i pittori danno alla tua forma sempre nuova immortalità. Il mare dona le sue perle, le miniere il loro oro, i giardini d'estate i loro fiori per adornarti, per coprirti, per renderti sempre più preziosa. Il desiderio del cuore degli uomini ha steso la sua gloria sulla tua giovinezza. Per metà sei donna, e per metà sei sogno. DONNE... GRAZIE DI ESISTERE... ORSO TONY... ![]() Ballata delle donne di Edoardo Sanguineti
Postato da Grazia01 il Martedì, 06 marzo @ 21:23:08 CET (11171 letture)
![]() ![]() Quando ci penso, che il tempo è passato, le vecchie madri che ci hanno portato, poi le ragazze, che furono amore, e poi le mogli e le figlie e le nuore, femmina penso, se penso una gioia: pensarci il maschio, ci penso la noia: quando ci penso, che il tempo è venuto, la partigiana che qui ha combattuto, quella colpita, ferita una volta, e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: pensarci il maschio, pensare non piace: Auguri alle donne
Postato da Grazia01 il Martedì, 06 marzo @ 21:15:01 CET (1515 letture)
![]() ![]() Un po' di auguri, ingenui, utopici, strampalati alle donne di tutte le età. Alle bambine auguro che il loro televisore per magia (visto che pagare un canone non basta), ogni volta che le vede sedute di fronte a lui, si comporti con rispetto per non offendere i loro limpidi occhi. Alle adolescenti auguro che qualcuno insegni ai loro compagni di scuola a difenderle (anziché aggredirle). Fossi un'insegnante affiderei a ciascuna ragazzina una sua personale guardia del corpo, un suo piccolo cavaliere. Alle giovani auguro un lavoro che possano amare almeno quanto un innamorato. A chi è in cerca di innamorati auguro di riconoscere i principi azzurri, anche se notoriamente travestiti da rospo, e di diffidare almeno un po' dei principi vestiti da principe. E di trovarli senza cercarli. Alle mamme auguro dei buoni figli, dei figli di cuore, dei figli educati (da loro!). A tutte prescrivo almeno un'ora al giorno di buon umore, a costo di alzare gli angoli della bocca in su con le dita, e un po' di ozio. Non dico tanto, un po'. ![]() Giornata internazionale della donna
Postato da Grazia01 il Martedì, 06 marzo @ 20:26:48 CET (1008 letture)
![]() ![]() Mese di marzo: troppo scontato il richiamo alla giornata internazionale della donna? Vale la pena parlarne? Rischia di diventare l’ennesima occasione di mercificazione offerta in pasto ai mass-media, di un evento che nel 1908 fu terribile e che segnò emblematicamente la fragilità, la debolezza, la violenza che da sempre le donne subiscono? No, crediamo anzi che tale giornata non vada passata sotto silenzio o relegata alla pizza tra donne, ma che ancora oggi ci sia la necessità forte di porre l’attenzione sul tema ormai storico della liberazione femminile. Probabilmente la nostra generazione (le figlie dei fiori) non ha saputo o potuto trasmettere il clima di quegli anni che ci ha visto riflettere con passione sul nostro specifico, che ci ha fatto crescere nei gruppi di autocoscienza o anche semplicemente assaporare nell’aria quella voglia di liberazione, di presa in carico di noi stesse e dei nostri desideri che si respirava allora anche fuori dai circoli più politicizzati. Scienziati hanno archiviato dati nel Dna dei batteri
Postato da spalato il Martedì, 06 marzo @ 01:43:09 CET (1090 letture)
![]() UN TEAM DI RICERCATORI giapponesi ha trovato il modo di archiviare dati nel DNA dei batteri, nel tentativo di farli durare per centinaia di anni. Il Keio University Institute for Advanced Biosciences e il Keio University Shonan Fujisawa Campus hanno creato un DNA artificiale capace di portare più di 100 bit di dati all'interno della sequenza del genoma. JCN Newswire sostiene che il team è riuscito a racchiudere l'informazione "e= mc2 1905!" all'interno del batterio comune Bacillius subtilis. Non si sa cosa ne pensi il Bacillius subtilis, ma noi crediamo che si sia un po' adirato. Gli scienziati pensavano in un primo momento che la loro scoperta potesse essere usata per scopi medici, ma poi uno di loro ha avuto la furba pensata di utilizzarla per archiviare informazioni digitali. I batteri si trasmettono il DNA da generazione a generazione, e possono passare migliaia di anni prima che i dati diventino inutilizzabili. A meno che non si trasformino in una forma di vita intelligente. The Inquirer Team, vnunet 05-03-2007 ![]() Se in ogni uomo rinasce Tristano e in ogni donna....
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 marzo @ 15:06:07 CET (1221 letture)
![]() ![]() Se in ogni uomo rinasce Tristano e in ogni donna Isotta Sento continuamente dire che l'amore sta scomparendo, sostituito sempre più dal sesso. Perché il sesso è più facile, meno impegnativo e non viene più sentito come colpa. In realtà l'amore continua a esserci, basta guardare i film, le fiction e i libri letti per rendercene conto. Ma il modo in cui appare è diverso, diverso il modo in cui si sviluppa. Poiché le esperienze sessuali sono sempre più precoci, già al suo primo nascere l'amore si presenta sotto forma sessuale e, tanto per il ragazzo come per la ragazza, è più difficile capire se quello che provano è una forte attrazione erotica o un vero innamoramento. Cosa meno importante per i maschi perché cambiano volentieri, mentre le ragazze cercano un rapporto più intenso e, dopo qualche tempo, restano deluse. D'altra parte i maschi, contenti di avere il sesso facile, diventano poi prudenti quando devono abbandonarsi all'amore perché desiderano una donna fedele, tutta loro. La poesia barocca
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 marzo @ 21:38:31 CET (11131 letture)
![]() ![]() Luis de Gongora, era un grande poeta spagnolo che ha dato nome nel Seicento ad un gusto, ad una scuola chiamata gongorismo, ecco uno suo sonetto: Varia immaginazione, in mille intenti contro il tuo triste signore consumi le dolci munizioni al molle sonno, quando vani pensieri tu alimenti, poiché conduci gli spiriti attenti solo a rappresentarmi d'un bel volto, ribelle dolcemente, i tratti gravi (gloriosa sospensione ai miei tormenti). il sogno, impresario di finzioni, nel suo teatro che s'arma sul vento, ombre suole vestir di belle forme. Seguilo: ti darà l'amato volto, e un poco illuderà la tua passione un doppio bene: dormire e vederlo. Luis de Gongora Gongora era un prete, ma un prete speciale, a cui piaceva la letteratura, anche quella più trasgressiva, che amava la musica, le corride e l'amore. Proprio per questi suoi gusti fu accusato davanti alle autorità ecclesiastiche di malcostume. Ma poi fu perdonato perché le sue poesie diventavano sempre più popolari e sempre più amate. Filippo II lo nominò suo cappellano e Filippo IV lo volle al suo seguito. Morì a Cordoba neI 1627. ![]() Aspettando primavera
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 marzo @ 13:51:24 CET (1127 letture)
![]() ![]() In primavera, i meli cidoni In primavera, i meli cidoni irrorati dalle correnti dei fiumi, là dov’è il giardino incontaminato delle Vergini e i fiori della vite, che crescono sotto i tralci ombrosi, ricchi di gemme, germogliano. Per me Eros in nessuna stagione si posa: ma come il tracio Borea, avvampante di folgore, balza al fianco di Cipride con brucianti follie e tenebroso, intrepido, custodisce con forza, saldamente, il mio cuore. Ibico La riscoperta di Giovanni Pascoli
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 marzo @ 01:21:07 CET (10505 letture)
![]() Invece a conoscerlo meglio si scopre che anche lui è un grande giocoliere del linguaggio. l'ho riletto con uno sguardo diverso e ho capito la sua grazia e la sua forza. Mi ha toccato il suo modo di parlare della natura, come uno che ci sta in mezzo, che prende in mano il pulcino, chiama la gallina, tocca il cane. Anche con un certo gusto minimalista, diremmo oggi. ![]() La lodola perduta nell' aurora si spazia, e di lassù canta alla villa che un fil di fumo qua e là vapora; di lassù largamente bruni farsi i solchi mira quella sua pupilla lontana, e i bianchi bovi a coppie sparsi. Qualche zolla nel campo umido e nero luccica al sole, netta come specchio: fa il villano mannelle in suo pensiero, e il canto del cuculo ha nell' orecchio. Giovanni Pascoli, Di lassù Luna rossa ripresa da Catania
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 marzo @ 00:46:22 CET (888 letture)
Luna rossa
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 marzo @ 20:51:39 CET (1586 letture)
![]() ![]() Sabato notte apparirà la Luna rossa, il massimo sarà raggiunto 20 minuti dopo mezzanotte Si verificherà un'eclisse totale di Luna. Sarà visibile in Italia, salvo nuvole, e su Internet. La prossima sarà nel 2026 L’appuntamento è per sabato sera alle ore 21 e 16 minuti. Non per andare in discoteca perché sarebbe troppo presto, ma per un evento più eccezionale come l’eclisse totale della Luna. Lo spettacolo è da non perdere perché per seguirne un altro di questo livello bisognerà aspettare il 2026: conviene quindi non perdere l’occasione e alzare gli occhi al cielo sperando che le nubi non ci diano fastidio. PREVISIONI METEO - Per saperlo con precisione abbiamo interpellato il Colonnello Mario Giuliacci che prevede per la notte tra sabato e domenica questa situazione un po’ diversa a seconda delle regioni. Si vedrà bene l’eclissi perché il cielo sarà sereno nel medio-basso Piemonte, in Liguria, Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna. Il cielo dovrebbe essere coperto sulle Alpi, gli Appennini, la Campania, l’Abruzzo e Molise e la Calabria tirrenica. In tutte le altri regioni le nubi vanno e vengono alternando il sereno con una copertura più o meno spessa. ![]() Impara ad allenare la tua forza di volontà
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 marzo @ 13:58:22 CET (1506 letture)
![]() ![]() Ecco gli esercizi giusti per aumentare la tua forza di volontà ed imparare a superare anche gli ostacoli più difficili e le sfide che ti bloccano! La motivazione si può allenare proprio come il fisico. E' quanto emerge da uno studio americano che ha anche evidenziato come la determinazione agisca proprio come un muscolo: se stimolata con gli esercizi giusti, può aumentare. Se vuoi provare anche tu a rafforzare la tua forza di volontà, segui questi piccoli esercizi. Per rimanere motivata a lungo la prima cosa da fare è quella di imparare a suddividere l'obiettivo finale in tanti piccoli traguardi: in questo modo ogni risultato concreto che riuscirai a raggiungere, anche se piccolo, aumenterà la tua forza di volontà e ti spingerà ad andare avanti. Al contrario, il voler raggiungere subito ed in fretta l'obiettivo finale, ci spinge ad uno sforzo eccessivo che finisce con l'affievolire la nostra forza di volontà. Giovanni Cappelli
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 marzo @ 15:16:28 CET (5140 letture)
![]() ![]() Era bello e coinvolgente colloquiare con lui, ascoltare la storia della sua vita e rendersi conto della sua visione del mondo, che non lascia spazio ad alcuna illusione. Giovanni Cappelli, nato nel 1923, era un romagnolo di Cesena dalla solida personalità. Aveva una forza interiore «che gli consente di considerare gli uomini e le cose nella loro condizione diverità», dice di lui il critico Mario De Micheli. Quando lavorava, la sua concentrazione morale non gli permetteva scappatoie: persone cose vengono raffigurate in modo apparentemente freddo, ma, avverte sempre De Micheli: «Questo non vuoI dire che egli rinunci ad ogni commento, o che dalle sue telee esuli ogni emozione: vuoI dire soltanto che la sua emozione è quella che nasce davanti alle cose, alle situazioni, alle tante contraddizioni della realtà». ![]() Stanlio e Ollio
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 marzo @ 14:34:41 CET (2076 letture)
![]() ![]() Un duo che era forse già confezionato per il sonoro e che nel cinema muto aveva espresso una piccola parte delle proprie possibilità: Stan LaureI e Oliver Hardy. In effetti tutta la comicità di Stanlio e Ollio, come vennero battezzati in Italia, verte su una lotta infinita fra parola e silenzio, su una tensione spinta fino allo spasimo fra una battuta e una risposta che non arriva mai e che comunque giunge dopo un'attesa che ha spesso l'effetto di un caricamento, per così dire i famosi "Ooooh ... Ooooh" di Oliver Hardy hanno tutta l'aria di un fiume che sta per straripare, di una bomba innescata e prossima alla deflagrazione. Stanlio e Ollio si situano in una posizione intermedia fra muto e sonoro, perché giocano sulle lunghissime estenuanti pause che intercorrono fra le battute, fra le azioni e le reazioni. Perché il loro stesso linguaggio è informe, incomprensibile sovente a loro stessi. Perché l'uso molto sobrio della parola, che fanno entrambi, li contrappone a un mondo in cui tutti parlano istericamente, nevroticamente, freneticamente, dove si reputa che siano i discorsi i depositari di ogni senso. Forse sono questi i motivi della lunga tenuta della coppia Laurel-Hardy. Ciao
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ABBRACCIO
ADDIO ALBA AMICIZIA AMORE ANNO NUOVO AUTUNNO BACIO CARNEVALE CONDIZIONE UMANA CUORE DIALOGO D'AMORE EMOZIONI EPIFANIA EROS ESTATE FELICITA' E GIOIA FESTA DELLA DONNA FREDDO E GELO GELOSIA GIUGNO INCONTRO INVERNO LONTANANZA LUNA MALINCONIA MAMMA MANI MARE MAGIA D'AMORE MISTERO D'AMORE NATALE NATURA NEVE NOTTE NUVOLE ORIGINALITA' PAPA' PASQUA PASSIONE E MISTERO PIOGGIA POESIA PRIMAVERA RICORDI RIFLESSIONI D'AMORE SAN VALENTINO SENSO DELLA VITA SERA SETTEMBRE SILENZIO SOGNO SOLE SORRISI SPERANZA STELLE TEMPO VIAGGIO VINO
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