Sunday, July 03, 2022 - Network: [CryptoX.it - Criptovalute] [NodeX.it - Cloud DevOps] [Quiz Arena - L'app dei quiz online] | |||||
|
|||||
![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
![]() |
![]() Benvenuto Anonimo Iscrizioni: ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() 01: Home 02: Home 03: Search 04: Home 05: Home 06: News 07: coppermine 08: Home 09: Stories Archive 10: Home 11: News 12: coppermine 13: Home 14: Home 15: Search 16: Home 17: Home 18: coppermine 19: Home 20: Stories Archive 21: Home 22: Home 23: Home 24: Home 25: coppermine 26: Stories Archive 27: Home 28: Forums 29: News 30: Home 31: Home 32: Search 33: coppermine 34: News 35: Home 36: Home 37: Home 38: Home 39: Home 40: Your Account 41: Home 42: Search 43: Home 44: Home 45: Stories Archive 46: Home 47: Search 48: Home 49: Home 50: Search 51: Forums 52: Stories Archive 53: coppermine 54: Home 55: Stories Archive 56: News 57: News 58: Search 59: coppermine 60: Home 61: News 62: Home 63: Stories Archive 64: Home 65: Home 66: Topics 67: Topics 68: Home 69: Home 70: Home 71: Your Account 72: News 73: Home 74: Home 75: Home 76: Search 77: News 78: Home 79: Home 80: Home 81: Statistics 82: coppermine 83: Home 84: News 85: Home 86: Home 87: Home 88: Home 89: News 90: Home 91: Home 92: Home 93: News 94: News 95: Home 96: News 97: Home 98: Search 99: Home 100: Home 101: Search 102: Stories Archive 103: Home 104: coppermine 105: Home 106: Home 107: News 108: Home 109: Home 110: Search 111: Home 112: Stories Archive 113: Home 114: News 115: Stories Archive 116: Home 117: coppermine 118: Home 119: Home 120: Home 121: coppermine 122: News 123: Home 124: coppermine 125: Home 126: Home 127: News 128: Home 129: Stories Archive 130: Home 131: Home 132: Stories Archive 133: coppermine 134: Home 135: Home 136: Home 137: Home 138: Home 139: coppermine 140: Home 141: Home 142: Home 143: Your Account 144: coppermine 145: coppermine 146: Forums 147: Home 148: Home 149: Home 150: Home 151: coppermine 152: Home 153: Search 154: Stories Archive 155: Home 156: Home 157: Home 158: Home 159: Home 160: News 161: Home 162: Home 163: coppermine 164: coppermine Staff Online: Nessuno dello Staff è online!
coppermine
![]() ![]() · Viste: 1924712 · Voti: 431 · Commenti: 60
Achmatova
Alberoni I Alberoni II Auden Battaglia Bruno Ballerini II Ballerini I Barbera Bassani Baudelaire Bertolucci Betocchi Bukowski Calvino Caproni Cardarelli Cechov Cohen Collins Dante De Luca Dickinson Erba Formaggio Foscolo Gamberale Gatto Goethe Gibran I Gibran II Gozzano Hemingway Hesse I Hesse II Hikmet Hugo Jiménez Keats Leopardi I Leopardi II Lessing Lorca Luzi Manzoni Merini Milton Montale Negri Neruda I Neruda II Novalis Pascoli Pasolini Pavese Paz Pessoa Pirandello Pozzi Antonia Prevert Quasimodo Rimbaud Rodari Saba Saffo Saramago Sereni Shakespeare Spaziani Stampa Swinburne Szymborska Tagore Teasdale Thomas Trilussa Ungaretti Verga Verlaine Voltaire I Voltaire II Whitman |
Senza trucchi
Postato da Grazia01 il Sabato, 07 ottobre @ 17:06:25 CEST (1143 letture)
![]() ![]() Voglio nascondermi in un verde prato di quelli integri che nessuno ha minato, ricerco invano un’esistenza leale ma non la trovo nella vita reale, non ho imparato ad usare i trucchi nel bel teatro adorno di stucchi, cerco la verità di un mondo normale ma quale verità se la mia è disuguale? Con denti stretti ho affrontato i venti ma vedo solo maschere viventi, rimbocco le coperte alla malinconia e al mattino ritrovo la stessa compagnia. Voglio scappare fra le onde del mare che nessuno le veda le mie lacrime amare. Grazia La storia dei crisantemi
Postato da Grazia01 il Sabato, 07 ottobre @ 16:53:10 CEST (3184 letture)
La sorella di Sandor Marai
Postato da Grazia01 il Venerdì, 06 ottobre @ 19:06:17 CEST (1330 letture)
![]() ![]() La grande forza dello scrittore ungherese è sempre stata quella di sapersi immedesimare nei suoi personaggi: i quali hanno, sì, un certo "fondo comune" di oscurità e melanconia, ma sono, comunque, diversissimi tra loro. Stavolta, il protagonista del romanzo è un famoso pianista ungherese che, all'improwiso, durante un viaggio in Italia, si ammala di una misteriosa, grave malattia. Per la tua gioia di Robert Louis Stevenson
Postato da Antonio il Venerdì, 06 ottobre @ 16:43:57 CEST (1152 letture)
I giusti
Postato da Antonio il Venerdì, 06 ottobre @ 16:36:08 CEST (1286 letture)
Binari di tutto il mondo
Postato da Grazia01 il Giovedì, 05 ottobre @ 11:54:39 CEST (1222 letture)
![]() ![]() Londra-Roma in 20 ore: problemi di overbooking? No, è la scelta pacata di chi può permettersi di non aver fretta ed è convinto che "il viaggio è già vacanza", La risposta alle ansie da volo post 11 settembre 2001, la soluzione per evitare estenuanti controlli di sicurezza è il treno, Lo sostiene il signor Mark Smith, Tutto il mondo è teatro
Postato da Grazia01 il Giovedì, 05 ottobre @ 09:30:16 CEST (6315 letture)
Ho sognato la cioccolata per anni di Trudi Birger
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 04 ottobre @ 18:21:25 CEST (9024 letture)
![]() ![]() Non è un romanzo, è una testimonianza sofferta che ci arriva dal passato, da un periodo storico che faremmo bene a non dimenticare: l’olocausto. Fino a quando ci saranno persone come la Birger che hanno il coraggio di rivivere un mostruoso incubo, anche dopo essersi accorti che era un’atroce realtà, ci saranno libri come questo: dolorosi da leggere, con momenti e frasi terribili che sicuramente ci faranno stare male. L'istante
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 04 ottobre @ 13:20:36 CEST (1138 letture)
![]() ![]() Luci dei negozi luci fioche dei lampioni il cielo non abbastanza spento perché s’impongano. Il movimento e il ringhiare della distanza, sporadico, appiattito, sui marciapiedi uomini e donne camminano con passo sicuro, non ammettendo ancora il dominio dell'oscurità. Un mondo, sfaccettato privo di dimensioni: un fluttuare di contorni indistinti nella luce che viene meno. Astratti pensieri volano verso l'oriente oscuro verso l’occidente che langue attirati dall’erta immensità del tramonto che tinge l'aria al di sopra dei tetti. Per un istante si dissolve tutto il tormento in una brezza leggera come al tocco di una bacchetta magica. Si dilata lo spazio tra pietra e pietra, si fa quiete anche nel tumulto della città. Par che la densa macchia di rosso faccia cenno alla notte che venga a coprirla. Per un istante, ma un istante solo sembra esserci pace. Grazia La Madonnina del Mantovani - Grazia
Postato da Grazia01 il Martedì, 03 ottobre @ 20:01:01 CEST (1777 letture)
![]() ![]() In tempo di guerra mio padre accompagnò mia madre e le mie sorelle in un paesino della provincia di Varese, vicino al fiume Olona. Era il periodo più pericoloso per Milano, e la maggior parte della gente “sfollava” nelle campagne. Vivevano in un locale con uso di cucina e un gabinetto in cortile in comune con certi vicini. Mio padre, operatore in un cinema, lavorava ancora in città ed andava a trovare la famiglia appena poteva. Prigione
Postato da Miriam il Martedì, 03 ottobre @ 13:15:00 CEST (1167 letture)
In campagna
Postato da Grazia01 il Martedì, 03 ottobre @ 00:28:56 CEST (1267 letture)
![]() ![]() Con mia madre che mi voleva molto bene, andavo, da luglio ad ottobre, in villeggiatura. Mangiavo il pane dei contadini, che di nascosto mi facevano bere il loro vino anche a mezzi bicchieri per volta. lo stavo quasi tutto il giorno insieme con i loro ragazzi, a cui insegnavo a rotolarsi giù per le balze del tufo sodo, a fare gli archi con la frusta o con un laccio delle scarpe. Senza che ne avessimo bisogno, andavamo a rubare negli altri campi; e così, mangiavo tante pesche, la maggior parte acerbe, che mi sentivo la pancia più dura d'un muro. ' Il pasto degli antichi Greci
Postato da Grazia01 il Lunedì, 02 ottobre @ 21:37:40 CEST (3198 letture)
![]() ![]() Poco sappiamo dei pasti dei Greci ai tempi eroici di Omero. Quel grande poeta ci fa conoscere soltanto quelli dei combattenti, che consistevano quasi esclusivamente in carne arrostita all'aperto o al chiuso, a fuoco di legna. I contadini, per quello che se ne sa, si nutrivano di grano abbrustolito, di cipolle, di legumi cotti, di latte e di formaggio. La situazione non migliorò molto nei secoli successivi all' età di Omero. Anche nelle famiglie non povere raramente si consumavano con regolarità due pasti al giorno, in generale si mangiava stando in piedi. Ma quando, in occasione di avvenimenti eccezionali, si teneva un banchetto, le cose andavano in modo ben diverso. Allora si pranzava stando sdraiati, il pasto durava molte ore, si mangiava molta carne, si beveva molto vino, ma, poiché la forchetta era uno strumento sconosciuto, ogni cibo veniva portato alla bocca con le dita. Era esclusa la presenza delle donne, che erano ammesse soltanto ai banchetti di nozze. La diabolica forchetta
Postato da Grazia01 il Lunedì, 02 ottobre @ 21:27:42 CEST (3672 letture)
![]() ![]() La forchetta è ignota al mondo antico e a gran parte di quello medievale. Comparve sulle mense signorili soltanto nel Quattrocento; ma fu considerata ancora per qualche tempo strumento indegno di comparire in tavola. Si continuava a preferire le più comode mani. Il santo Pier Damiani (1007-1072) di Ravenna, mistico e teologo, cardinale e vescovo di Ostia, non risparmiò il suo biasimo al doge Orseolo II, perché sua moglie aveva importato dall'Oriente certe forchette d'oro a due punte, con le quali si portavano alla bocca i cibi fatti in pezzi. Pier Damiani considerò tali strumenti invenzione diabolica e la Chiesa sconsigliò i fedeli dall'adoperarli. Farfalla
Postato da Grazia01 il Lunedì, 02 ottobre @ 21:18:58 CEST (1419 letture)
Dormi dunque
Postato da Antonio il Lunedì, 02 ottobre @ 20:36:56 CEST (1622 letture)
![]() ![]() Dormi dunque e il mio occhio rimarrà aperto la pioggia colmò la brocca noi la vuotammo la notte germinerà un cuore il cuore un breve stelo ma per mietere è troppo tardi falciatrice. Vento notturno così candidi sono i tuoi capelli candido ciò che mi resta candido ciò che perdo ella conta le ore e io conto gli anni noi bevemmo pioggia pioggia, bevemmo. Paul Celan L'abisso
Postato da Antonio il Lunedì, 02 ottobre @ 20:34:08 CEST (1770 letture)
Lettera al mio giudice di Georges Simenon
Postato da Antonio il Lunedì, 02 ottobre @ 20:09:22 CEST (1650 letture)
![]() ![]() Charles Alavoine, medico, figlio di contadini, è in carcere. Ha ucciso. E dalla cella, dopo essere stato condannato, scrive una lettera al suo giudice. Non cerca la grazia e nemmeno la compassione. Vuole solo raccontare la sua storia: quella di un amore grande e criminale. Vuole descrivere la complicità che nasce tra la vittima e il carnefice. Charles Alavoine è lucido nel suo racconto. I suoi sentimenti sono i nostri, le sue parole quelle che useremmo noi. Lo si accompagna pagina dopo pagina verso il suo crimine, e ci si accorge che potrebbe essere il nostro. La scelta di A. cosa resta ? - Spalato
Postato da spalato il Martedì, 26 settembre @ 21:16:42 CEST (1186 letture)
![]() ![]() Erano i lontani anni cinquanta e noi bambini non ci preoccupavamo di fame e miseria. Eravamo allegri e spensierati e anche se abitavamo in città si trovavano terreni non coltivati dove potevamo giocare. I giocattoli praticamente non esistevano. Ci accontentavamo dei sassolini, qualche pezzo di vetro, meglio se colorato, e moltissima fantasia. Correvamo instancabili tutto il giorno anche sotto il sole rovente, sotto la pioggia o sfidando la bora gelida. Non ci preoccupavamo di ginocchia sbucciate, naso rotto o raffreddori. Non eravamo tanto sani ma neanche malati, tutto era normale per quell’epoca. La festa più grande era il compleanno. I preparativi cominciavano giorni prima impastando biscotti e pasticcini e quando finalmente arrivava quel tanto sognato giorno non si stava più in pelle dalla curiosità di ricevere i regali. Di solito si radunava l’intera famiglia e si chiamavano anche gli amici. Al suono del campanello si correva alla porta, che era comunque sempre aperta, e si scartava subito il regalo. Mi ricordo i regali che ricevevo: un libro, un pallone di plastica (ma quanto sognavo un pallone almeno di gomma), una tavoletta di cioccolata, una bambola e qualche volta qualche soldino. Arrivati tutti ci si divideva: gli adulti tra cui le mamme e le zie in cucina e noi bambini in camera da letto, nel mezzo veniva messo un grande tavolo, spesso prestato dai vicini per l’occasione. Ci sedevamo impazienti, gli occhi sgranati al pensiero di mangiare le cose buone. Finalmente arrivava mia mamma portando una grande pentola di cacao bollente, preparato con il latte in scatola che arrivata dalla croce rossa americana; era una delizia indimenticabile che si gustava solo nei casi speciali. Dopo arrivavano i biscotti e le varie paste e alla fine anche la torta, il tutto rigorosamente preparato in casa. Terminato di mangiare andavamo in cortile a giocare fino all'ora di cena e tutto finiva così. Peccato che i compleanni erano pochi e la fame tanta. In mancanza di qualcosa di dolce noi bambini mangiavamo i fiori di glicine. Il tempo passava, si cresceva e ancora non capivamo di essere poveri; eravamo tutti quasi ugualmente poveri e non potevamo immaginare che si potesse vivere meglio di così. Frequentavo già le scuole medie quando tramite la chiesa arrivò l’abbigliamento dall’America, uova e latte in polvere, che doveva essere cucinato a lungo e la margarina gialla, quasi arancione, avvolta in una carta impermeabile che noi bambini grattavamo per ricavare quel qualcosa che assomigliava alla gomma, e facevamo così della gomma da masticare. Per andare a scuola indossavo quei vecchi vestiti americani. Erano coloratissimi e io ne ero molto fiera, non pensando a cosa significasse tutto ciò. Ah, dimenticavo, un'altra festa era l’acquisto di scarpe nuove; quando nessun paio di scarpe dei familiari corrispondeva a quelle che servivano a te. In centro esistevano tre quattro negozi di scarpe. Si giravano tutti, ma stranamente il numero giusto non si trovava mai, allora si acquistava un numero più grande; dovevano comunque durare almeno un anno prima che se ne potesse comprare un altro paio. Si mettevano quelle nuove subito ai piedi, e le vecchie nella scatola di cartone grigio, rigorosamente legata con uno spago. Erano una vera tortura quelle scarpe nuove. Si arrivava a casa con i piedi insanguinati; qui stringevano, lì si sfilavano, e le ferite ci facevano male… ma non potevamo far altro che stringere i denti e andare avanti, aspettando che gli amici le vedessero. Neanche quando diventai adulta le cose cambiarono. Stenti, stenti e ancora stenti, ma sempre con un bel sorriso sulle labbra. Cosa resta ancora per ricordare? O dimenticare? spalato 25.9.2006. Città ostile ai bambini (e alle mamme)
Postato da Grazia01 il Martedì, 26 settembre @ 10:11:10 CEST (1333 letture)
![]() ![]() L'autunno porta la pioggia che non fa paura ai bimbi: niente tuoni che fanno sgranare gli occhioni, niente fulmini che “rompono" il cielo, solo acqua e niente più. È, invece, la pioggia d'autunno quella che fa più paura alle mamme. Perché bisogna andare a prendere i bambini a scuola. Ombrello per me e copri carrozzina trasparente per la piccola. I marciapiedi sono una bella prova da superare. Bastone dell'ombrello tra mento e spalla. Il gioco si fa duro con gli ostacoli «da marciapiede". Cacche, pali e paletti, moto e auto? Risposta: Cara di Lucio Dalla
Postato da Grazia01 il Lunedì, 25 settembre @ 15:05:18 CEST (2107 letture)
![]() ![]() Cosa ho davanti, non riesco più a parlare dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare vuoi andare a dormire. Quanti capelli che hai, non si riesce a contare sposta la bottiglia e lasciami guardare se di tanti capelli, ci si può fidare. Conosco un posto nel mio cuore dove tira sempre il vento per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare. Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento e debbo stare attento a non cadere nel vino o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino......... Cicala dei diciassette anni
Postato da spalato il Lunedì, 25 settembre @ 12:27:51 CEST (2317 letture)
![]() ![]() Questa cicala vive nelle foreste degli Stati Uniti orientali, come rivela il nome lo sviluppo delle neanidi è molto lento e impiegano diciassette anni per diventare adulte. Ma vediamo di capire meglio la vita di questa curiosa cicala. Dopo l'accoppiamento, la femmina depone le uova tramite l'ovopositore, nei rametti degli alberi. Sei settimane dopo dalle uova fuoriescono le piccole neanidi che si lasceranno cadere dagli alberi per poter scavare con le loro forti zampe anteriori nel terreno e farsi strada in lunghe gallerie che possono essere lunghe fino a 30-45 cm. Auguri Miriam
Postato da Grazia01 il Lunedì, 25 settembre @ 12:02:17 CEST (1818 letture)
L'Anima di Elsa Morante
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 settembre @ 19:33:18 CEST (2558 letture)
![]() ![]() Un vecchio signore aveva stretto amicizia con un' Anima. Una notte, ritornando a casa leggermente ubriaco e, secondo il suo costume, solo, 1'aveva scorta accoccolata sui gradini della chiesa e dapprima l'aveva creduta una mendicante. Caritatevole com' era, subito aveva messo mano alla borsa; ma la confusione delle dita di lei, che non facevano presa sulla moneta e tremolavano come fiammelle o fili d'erba al vento, lo aveva illuminato: si trattava proprio di un' Anima appena nata che ancora non aveva mai vestito un corpo. Inatteso e felice incontro! I rari passanti che lo videro gestire e discorrere da solo (così essi credettero), capirono che era ubriaco e lo lasciarono in pace. Del resto, se avessero trovato qualcosa a ridire, egli avrebbe saputo come rispondere: «Ah, insomma, - avrebbe detto, - da settant'anni mi affanno ad esser cortese con voi, cerco di piacervi, e nessuno vuol saperne di me. Dichiarate che sono antipatico, che ho la voce sgradevole, il fiato cattivo, mi fuggite come un lebbroso. Elsa Morante
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 settembre @ 18:40:45 CEST (7041 letture)
![]() ![]() Elsa Morante, da «narratrice nata», offre appassionatamente tutta la sua esistenza alla letteratura. Nasce a Roma il 18 agosto del 1912: figlia di Irma Poggibonsi, maestra elementare ebrea, e di Francesco Lo Monaco. Cresce tuttavia in casa del padre anagrafico Augusto Morante, istitutore in un riformatorio per minorenni. Alla fine degli studi liceali, lascia la famiglia e va a vivere per conto proprio; ma la mancanza di mezzi economici la costringe ad abbandonare la facoltà di Lettere. Dino Buzzati dalla A alla Zeta
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 settembre @ 18:23:24 CEST (1477 letture)
Dino Buzzati
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 settembre @ 17:57:05 CEST (4838 letture)
![]() ![]() Paese che vai, frigorifero che trovi
Postato da spalato il Domenica, 24 settembre @ 16:00:16 CEST (1387 letture)
![]() ![]() La storia del frigorifero risale al 1922, quando due inventori svedesi, Baltazar von Platen e Axel Munters, scoprirono il principio di produrre il freddo per mezzo del calore. Settantacinque anni fa il frigorifero era un oggetto di lusso dovunque, e in alcuni luoghi lo è ancora Electrolux, il maggior produttore mondiale di elettrodomestici, ha proposto un’analisi, tra il serio e il faceto, che indaga tra i gusti dei vari paesi. Per dare alcuni esempi, in Svezia il colore più diffuso è il bianco. In Cina e India, dove questo elettrodomestico spesso troneggia in soggiorno come oggetto da ostentare, il frigorifero è più decorato e colorato. Chi produce frigoriferi deve quindi tener conto delle esigenze culturali, affidandosi a buoni designer e – ovviamente – al buon senso. Cucina nell'antica Roma
Postato da spalato il Domenica, 24 settembre @ 15:59:58 CEST (2365 letture)
![]() ![]() Cucina romana. I romani assumevano cibo in tre momenti della giornata. Al mattino consumavano una frugale colazione a base di pane e formaggio, preceduta da un bicchiere d'acqua (jentaculum). I medici sconsigliavano espressamente una colazione abbondante. A mezzogiorno consumavano un leggero pranzo con pane, carne fredda, frutta e vino, spesso in piedi (prandium). Il pasto principale, anzi il vero e proprio pasto dei romani, era la cena (coena), che iniziava fra le 15 e le 16 e poteva protrarsi fino all'alba del giorno dopo. Le due sorelle di Elsa Moranrte
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 settembre @ 19:15:09 CEST (1736 letture)
![]() ![]() Le due Damasso, Lia ed Anna, sebbene già piuttosto vecchie, avevano sempre un innamorato per una. Si trattava per lo più di vecchi pensionati, vedovi, tutta gente a riposo, a cui le due sorelle donavano calzettine e cravatte e offrivano certi liquori fatti con l'erba. Mai passava, per loro. giorno che non fosse intiepidito dall’amore; ed essendo l'una grassottella e l'altra magra, non avevano rivalità fra loro, ma si scambiavano le tenere confidenze e andavano a braccetto. Un inverno tutte e due si ammalarono di tifo e tutte e due guarirono sul principio di primavera. Si vide allora che il male aveva divorato a Lia quei pochi anni di amore che le restavano e l'aveva trasformata in una vecchia. Il viso, come si andava dicendo per la città, pareva un pane secco, i capelli caduti le avevano lasciato sul capo chiazze vuote, e perdeva i denti. Nessun uomo la guardò più. Ciao
![]() |
Come migliorare e rendere più agibile il sito?
Alessandra e Danielissima
Almina Madau I Almina Madau II Fabiola Fataorsetta giamacista Grazia I Grazia II Grazia III Grazia IV Grazia V Letty I Letty II Jack, Ahyme, Gea e Paola Marco, Luciano, Pino, Gabry Mariella Mulas I Mariella Mulas II Moirac Paola e Gea Paolo I Paolo II Paolo III Pegaso I Pegaso II Pegaso III R. Chesini I R. Chesini II Rosarossa I Rosarossa II Rosarossa III Rosarossa IV Rosarossa V Rosarossa VI Rosarossa VII Rosarossa VIII Spalato Tony-Kospan I Tony-Kospan II *Triskell*I *Triskell*II *Triskell*III
ABBRACCIO
ADDIO ALBA AMICIZIA AMORE ANNO NUOVO AUTUNNO BACIO CARNEVALE CONDIZIONE UMANA CUORE DIALOGO D'AMORE EMOZIONI EPIFANIA EROS ESTATE FELICITA' E GIOIA FESTA DELLA DONNA FREDDO E GELO GELOSIA GIUGNO INCONTRO INVERNO LONTANANZA LUNA MALINCONIA MAMMA MANI MARE MAGIA D'AMORE MISTERO D'AMORE NATALE NATURA NEVE NOTTE NUVOLE ORIGINALITA' PAPA' PASQUA PASSIONE E MISTERO PIOGGIA POESIA PRIMAVERA RICORDI RIFLESSIONI D'AMORE SAN VALENTINO SENSO DELLA VITA SERA SETTEMBRE SILENZIO SOGNO SOLE SORRISI SPERANZA STELLE TEMPO VIAGGIO VINO
Ecologia e ambiente
Antologia di Spoon River - Masters ARTE I ARTE II Cinema Ecologia e ambiente I nostri racconti In ricordo Indiani d'america I Patrimoni dell'umanità - Italia Leggende e fiabe I Leggende e fiabe II Leggende e fiabe III Lettere famose Letture I Letture III Milano mia Natura e capolavori nel mondo Pensieri aforismi citazioni I Pensieri aforismi citazioni II Pensieri aforismi citazioni III Poesia al femminile I Poesia al femminile II Poesie crepuscolari Poesie d'amore I Poesie d'autore I Poesie d'autore II Poesie della buonanotte Poesie sulla pace Poesie tematiche 2013 Poeti sudamericani Psicologia e salute I Psicologia e salute II Psicologia e salute III Racconti divertenti Racconti I Racconti II Racconti III Racconti IV Premi Nobel Ricerche d'autore Riflessioni I Riflessioni II Un pensiero al giorno Video |
CPG Themes |