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coppermine
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Achmatova
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Ti amerò un giorno di dicembre
Postato da Letty il Martedì, 26 dicembre @ 18:51:09 CET (5527 letture)
![]() ![]() Ti amerò in un giorno di dicembre senza sole e senza cielo Ti amerò come fosse la prima volta Ti guarderò e niente altro avrà senso se non te Ti amerò Il giorno in cui tutto nasce e tutto muore E sarà quel giorno, quello speciale Ma ora non ho tempo sai? C'è un filo d'erba che mi chiama fra poco pioverà e dobbiamo festeggiare la fine di una siccità la fine di un nero dolore che non mi faceva respirare! Ti amerò domani dopo essere sbocciata in qualcosa di meraviglioso che non so e che tu non saprai mai Letty Il Natale di Martin
Postato da Grazia01 il Martedì, 26 dicembre @ 18:45:53 CET (514 letture)
![]() ![]() Il Natale di Martin di Leone Tolstoj In una certa città viveva un ciabattino, di nome Martin Avdeic. Lavorava in una stanzetta in un seminterrato, con una finestra che guardava sulla strada. Da questa poteva vedere soltanto i piedi delle persone che passavano, ma ne riconosceva molte dalle scarpe, che aveva riparato lui stesso. Aveva sempre molto da fare, perché lavorava bene, usava materiali di buona qualità e per di più non si faceva pagare troppo. Anni prima, gli erano morti la moglie e i figli e Martin si era disperato al punto di rimproverare Dio. Poi un giorno, un vecchio del suo villaggio natale, che era diventato un pellegrino e aveva fama di santo, andò a trovarlo. E Martin gli aprì il suo cuore. - Non ho più desiderio di vivere - gli confessò. - Non ho più speranza. Il vegliardo rispose: « La tua disperazione è dovuta al fatto che vuoi vivere solo per la tua felicità. Leggi il Vangelo e saprai come il Signore vorrebbe che tu vivessi. Martin si comprò una Bibbia. In un primo tempo aveva deciso di leggerla soltanto nei giorni di festa ma, una volta cominciata la lettura, se ne sentì talmente rincuorato che la lesse ogni giorno. Auguri
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 dicembre @ 23:00:15 CET (3786 letture)
IL SALICE
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 dicembre @ 20:34:31 CET (594 letture)
![]() ![]() IL SALICE Io crebbi in un silenzio arabescato, in un'ariosa stanza del nuovo secolo. Non mi era cara la voce dell'uomo ma comprendevo quella del vento. Amavo la lappola e l'ortica, e più di ogni altro un salice d'argento. Riconoscente, lui visse con me la vita intera, alitando di sogni con i rami piangenti la mia insonnia. Strana cosa, ora gli sopravvivo. Lì sporge il ceppo, e con voci estranee parlano di qualcosa gli altri salici sotto quel cielo, sotto il nostro cielo. Io taccio....come se fosse morto un fratello ACHMATOVA ANNA La Chiesa del Gesù a Genova
Postato da Paolo il Sabato, 23 dicembre @ 20:21:19 CET (10305 letture)
![]() ![]() A Genova c'è la Chiesa del Gesù: si trova nella centrale piazza Matteotti. Originariamente, nel Medioevo, era sorta prima dei campi che digradavano verso il mare e dedicata a Sant'Ambrogio. Questo ci riporta a Milano, non solo per quel Santo Patrono, ma proprio perché fu costruita da Milanesi. Quindi si chiama Chiesa del Gesù, di Sant'Ambrogio e, giusto per entrarci ancora di più con i nostri pensieri, di Sant'Andrea. Ora è frequentata da molti giovani e, per questo, immagino che una storia già raccontata potrebbe essere rivissuta proprio lì. La storia è quella scritta da Joseph Roth: fu pubblicata postuma nel 1939 con il titolo “La leggenda del Santo bevitore”. Ermanno Olmi ne ha anche tratto un bellissimo film. IL MIO CAMMINO SPIRITUALE
Postato da claudiocisco il Sabato, 23 dicembre @ 20:15:30 CET (803 letture)
![]() IL MIO CAMMINO SPIRITUALE L’INCONTRO CON LA MADONNA: TESTIMONIANZA DI FEDE E’ bellissimo per me poter parlare della Madre celeste, scrivere con sincerità di pensiero quello che Lei rappresenta per me, il modo attraverso il quale trasmette gioia, dona pace, regala serenità; è sicuramente una testimonianza importante che può servire agli altri, anche a chi, per sola curiosità, si sta soffermando in questo momento nella lettura. Il mio cammino spirituale è stato molto tormentato e assai complesso, quasi impossibile da raccontare in poche righe perché frutto di emozioni intime, uniche ed indimenticabili, invase dal male prima e consolate dal bene dopo, ma, nonostante tutto, vorrei provare ugualmente ad essere il più possibile coinciso e sintetico, concentrando in poco spazio ciò che meriterebbe un libro intero per la grandezza dei sentimenti da narrare. Premetto che mi trovavo distante mille anni luce da Dio e dalla sua volontà, sconoscevo l’importanza della sua parola con i suoi insegnamenti; praticamente lontano dai sacramenti, non seguivo affatto una vita cristiana, collocandomi in una posizione di disinteresse verso la chiesa che per me era come se non esistesse. IMITAZIONE
Postato da Grazia01 il Lunedì, 18 dicembre @ 12:15:50 CET (622 letture)
![]() ![]() IMITAZIONE Lungi dal proprio ramo, povera foglia fragile, dove vai tu? Dal faggio là dov'io nacqui, mi divise il vento. Esso, tornando, a volo dal bosco alla campagna, dalla valle mi porta alla montagna. Seco perpetuamente vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro. Vo dove ogni altra cosa, dove naturalmente va la foglia di rosa, e la foglia d'alloro. Giacomo Leopardi Mi chiedi parole.
Postato da Grazia01 il Martedì, 12 dicembre @ 20:02:52 CET (483 letture)
La famiglia
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 dicembre @ 17:41:40 CET (876 letture)
Superluna nella notte del 3 dicembre
Postato da Grazia01 il Domenica, 03 dicembre @ 18:42:36 CET (1090 letture)
![]() Superluna nella notte del 3 dicembre: è l’unica visibile del 2017. Appare più grande del 7% ![]() La seconda saluterà il 2018 nel cielo del 2 gennaio e il 31 gennaio sarà la volta della Luna Blu, come è tradizionalmente chiamata la seconda luna piena dell’anno Quella del 3 dicembre è la notte della Superluna. L’unica visibile del 2017. E’ una Luna piena che appare nel cielo circa il 7% più grande e il 16% più brillante perché si trova nel punto della sua orbita ellittica più vicino alla Terra (perigeo). Questo è accaduto altre quattro volte nel corso dell’anno, ma si trattava di Lune nuove ed era perciò impossibile vederle. Avevi sangue finto
Postato da Letty il Martedì, 28 novembre @ 19:04:17 CET (4101 letture)
![]() ![]() Avevi sangue finto non fatto come il mio non era un fiume a precipizio questa passione il tuo sfiorarmi era impulso mero e infimo di chi accarezza pelli e non anime di chi penetra e conquista di chi morde ma non assapora Avevi sangue finto non come il mio che ancora sgorga da quello squarcio di falsa tenerezza che resta dentro quando, tremando, mi dico che ti odio Letty William Adolphe Bouguereau
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:56:09 CET (688 letture)
La presunzione
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:54:07 CET (878 letture)
![]() ![]() La presunzione è la nostra malattia naturale e originaria. (... ) È per la vanità di questa stessa immaginazione che egli si uguaglia a Dio, che si attribuisce le prerogative divine, che trasceglie e separa se stesso dalla folla delle altre creature, fa le parti agli animali suoi fratelli e compagni, e distribuisce loro quella porzione di facoltà e di forze che gli piace. Come può egli conoscere, con la forza della sua intelligenza, i moti interni e segreti degli animali? Da quale confronto fra essi e noi deduce quella bestialità che attribuisce loro? Michel De Montaigne Cristo che appare
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:52:21 CET (801 letture)
A mio padre in sogno
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:51:03 CET (594 letture)
![]() ![]() A mio padre in sogno Sorridi un poco e te ne vai pensoso. E ad un tratto con lacrime mi chiedo quanto tempo è che al petto non ti stringo non afferro da amico quelle braccia. La memoria ha insensibili naufragi. Scolora come il cielo di settembre sotto il vento si popola di nubi. Te ne vai. Quante cose all’improvviso mi ritrovo da dirti… E resto muto. Ma perché nell’istante che mi volto non sei più là? Ci sono tante cose da dirsi… Ed io ti chiamo ancora, e credo che non può certo, questo, essere un sogno Alessandro Parronchi Dio è nelle cose di ogni giorno
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:49:51 CET (605 letture)
![]() ![]() Dio è nelle cose di ogni giorno Dio è nelle cose di ogni giorno: nei magazzini d’ortofrutta, nelle fabbriche nel caos degli incontri calcistici nel boccale di birra di un chiosco Nella noia, nelle lacrime scorate nelle lettere di un’offesa amorosa nei recessi delle querce bibliche nel tremito della carne esangue di paura l’umile colcosiano osserva la Sua tenda di tessuto fine nello studio ha impastato i Suoi colori un pittore dalla vista acuta chi è Costui? Un Padre dai tanti volti dentro occhiute cattedrali o un bambino che gioca con una nuova stella del mattino? Sergej Georgievič Stratanovskij Definizione di amore
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:48:42 CET (630 letture)
![]() ![]() Definizione di amore Strano, considerando quanto sull’amore è stato scritto, che nessuno lo abbia detto dove l’amore signoreggia: non nel sesso, né nel volere il bene degli altri, ma nell’occupare tutto il tempo a cena, in apparenza assorti nel discorso, a cercare invero di far prendere coraggio alla mano affinché oltrepassi l’invisibile spada sulla tovaglia e tocchi un dito in equilibrio sul tessuto. A un giovane curato di una parrocchia di West Cork fu detto che sua madre era gravemente ammalata e che lui doveva venire a casa a Boherbue (di fatto era già morta, ma l’intendimento era di attenuare il colpo). Corse in auto mezzo Kerry spericolatamente, per schiantarsi e lì morire nella bella valle di Glenflesk. Così avvenne, per quel suo fantasticare vano di toccarle un’ultima volta le dita della mano. Bernard O'Donoghue Dio non ha pietà
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 novembre @ 13:47:11 CET (847 letture)
![]() ![]() Dio non ha pietà Dio non ha pietà di mietitori e ortolani, cadono sghembe piogge tintinnando, screziano i larghi manti alle acque che già specchiavano il cielo. Prati e campi in un regno subacqueo, cantano, cantano liberi rivi, sui rami enfiati scoppiano le prugne e le erbe, piegate, imputridiscono. E attraverso la fitta grata d’acqua scorgo il tuo caro viso, il parco tacito, il chiosco cinese e la tonda veranda innanzi casa. Anna Achmatova Siediti al sole
Postato da Grazia01 il Sabato, 18 novembre @ 14:13:11 CET (600 letture)
Friedrich-von-Amerling
Postato da Grazia01 il Sabato, 18 novembre @ 14:10:32 CET (568 letture)
![]() Amerling, Friedrich von - Ritrattista, nato il 14 aprile 1803 a Vienna, studiò in quell'Accademia, con Hubert Maurer, dal 1816 fino al 1824; poi, per breve tempo all'Accademia di Praga, con Joseph Bergler; si recò quindi a Londra, frequentando per quasi un anno Thomas Lawrence, il quale influì grandemente sul suo stile; ed infine, a Parigi lavorò con Horace Vernet. Nel 1828 si fissò di nuovo a Vienna e divenne il ritrattista di quella aristocrazia; ma soggiornò anche in Italia (1831-32, 1836, 1840-43), sostando più lungamente a Roma, a Firenze e a Venezia; nel 1885 viaggiò la Grecia e l'Oriente. Morì a Vienna il 15 gennaio 1887. Fu operosissimo. Le migliori opere sue si conservano nella Galleria del XIX secolo a Vienna. Si dice dipingesse, durante la sua lunga esistenza, un migliaio di ritratti. Alla Galleria degli Uffizî esiste il suo autoritratto Friedrich-von-Amerling. ![]() Mare nostro
Postato da Grazia01 il Sabato, 18 novembre @ 14:07:59 CET (880 letture)
![]() ![]() Mare nostro che non sei nei cieli e abbracci i confini dell’isola e del mondo, sia benedetto il tuo sale, sia benedetto il tuo fondale. Accogli le gremite imbarcazioni senza una strada sopra le tue onde, i pescatori usciti nella notte, le loro reti tra le tue creature, che tornano al mattino con la pesca dei naufraghi salvati. Mare nostro che non sei nei cieli, all’alba sei colore del frumento, al tramonto dell’uva di vendemmia, ti abbiamo seminato di annegati più di qualunque età delle tempeste. Mare nostro che non sei nei cieli, tu sei più giusto della terraferma, pure quando sollevi onde a muraglia poi le abbassi a tappeto. Custodisci le vite, le visite cadute come foglie sul viale, fai da autunno per loro, da carezza, da abbraccio e bacio in fronte di madre e padre prima di partire. Erri De Luca ![]() Qua devi pensare solo alla montagna e a te, non devi portare pesi oltre quello dello zaino e il tuo. Questo è un posto che pretende tutto [... ] Se questa salita, ora e adesso, non è la sola cosa che t'importa, non ce la puoi fare. Questo è un posto insaziabile, vuole tutto e spesso neanche basta Erri De Luca ![]() Il male è irreparabile e non c’è modo di risanare un torto qualunque cosa si faccia dopo. Non c’è rimedio al di fuori di non commetterli e non commetterli è opera la più ardua e segreta in mezzo al mondo ![]() Due Quando saremo due saremo veglia e sonno affonderemo nella stessa polpa come il dente di latte e il suo secondo, saremo due come sono le acque, le dolci e le salate, come i cieli, del giorno e della notte, due come sono i piedi, gli occhi, i reni, come i tempi del battito i colpi del respiro. Quando saremo due non avremo metà saremo un due che non si può dividere con niente. Quando saremo due, nessuno sarà uno, uno sarà l'uguale di nessuno e l'unità consisterà nel due. Quando saremo due cambierà nome pure l'universo diventerà diverso. Erri De Luca Incidente stradale
Postato da Grazia01 il Venerdì, 10 novembre @ 23:31:11 CET (700 letture)
![]() ![]() Incidente stradale Vago, segreto, estraneo e camuffato nel solito viavai della città, svolto angoli e mi fermo separato, aspettando me stesso o la metà che, ignara, è rimasta dall’altro lato. E lettere bastarde metto a fianco di tutti i cruciverba del giornale, urlo un avvertimento, orripilato, verso la luce rossa del semaforo e tocco, come brace, il suol bagnato. Resta indietro il mio abito stracciato, che sanguina da squarci e cuciture, di corsa arriva il sarto convocato, mentre io nella mente me la rido, vivo, segreto, estraneo e camuffato. Jose' Saramago Fernanda Pivano
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 novembre @ 23:36:03 CET (681 letture)
Conosci la terra dei limoni in fiore
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 novembre @ 23:34:07 CET (528 letture)
Alessandro Baricco
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 novembre @ 23:30:03 CET (917 letture)
![]() ![]() E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle: “Ti aspettavo”. Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni - i giorni, gli istanti - che quell'uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell'uomo: “Tu sei matto”. E per sempre lo amerà Alessandro Baricco La mia anima cristallina
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 novembre @ 23:28:38 CET (682 letture)
John Steinbeck
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 novembre @ 23:27:00 CET (669 letture)
![]() ![]() Quando ero giovane e avevo in corpo la voglia di essere da qualche parte, la gente matura m’assicurava che la maturità avrebbe guarito questa rogna. Quando gli anni mi dissero maturo, fu l’età di mezzo la cura prescritta. Alla mezza età mi garantirono che un’età più avanzata avrebbe calmato la mia febbre. E ora che ne ho cinquantotto sarà forse la vecchiaia a giovarmi. Nulla ha funzionato. Quattro rauchi fischi della sirena d’una nave continuano a farmi rizzare il pelo sul collo, e mettermi i piedi in movimento. Il rumore d’un aereo a reazione, un motore che si scalda, persino uno sbatter di zoccoli sul selciato suscitano l’antico brivido, la bocca secca, le mani roventi, lo stomaco in agitazione sotto la gabbia delle costole. In altre parole, non miglioro. Vagabondo ero, vagabondo resto. Temo che la malattia sia incurabile. John Steinbeck Sentirai il tuono e mi rammenterai
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 novembre @ 20:58:54 CET (612 letture)
Le isole fortunate
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 novembre @ 20:50:30 CET (647 letture)
![]() ![]() Le isole fortunate Quale voce viene sul suono delle onde che non è la voce del mare? E’ la voce di qualcuno che ci parla, ma che, se ascoltiamo, tace, proprio per esserci messi ad ascoltare. E solo se, mezzo addormentati, udiamo senza sapere che udiamo, essa ci parla della speranza verso la quale, come un bambino che dorme, dormendo sorridiamo. Sono isole fortunate, sono terre che non hanno luogo, dove il Re vive aspettando. Ma, se vi andiamo destando, tace la voce, e solo c’è il mare. Fernando Pessoa L'odore dell'inverno
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 novembre @ 20:41:54 CET (580 letture)
![]() ![]() L'odore dell'inverno Il tempo dapprincipio fu bello, calmo. Schiamazzavano i tordi, e nelle paludi qualcosa di vivo faceva un brusio, come se soffiasse in una bottiglia vuota. Passò a volo una beccaccia e nell'aria con allegri rimbombi. Ma quando nel bosco si fece buio e soffiò da oriente un vento freddo e penetrante, tutto tacque. Sulle pozzanghere si allungarono degli aghetti di ghiaccio. Il bosco divenne squallido, solitario. Si senti l'odore dell'inverno. Anton Čechov Ciao
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