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Novità › L'EROS
L'EROS
Postato da Grazia01 il Domenica, 20 gennaio @ 01:44:02 CET (6098 letture)
![]() L'Eros è il tema proposto questa settimana da Tony per le nostre poesie domenicali
![]() E' un Eros raffinato, dolce quello che vi proponiamo che ha ispirato famosi poeti Per Dante l’Eros, l’amore, è all’origine del mondo e ha infuso in esso, e in particolare nell’uomo, il desiderio di sé, in un perpetuo anelito d’amore, di tensione verso l’Uno. E’ in questa prospettiva che si può inquadrare la figura grandiosa di Beatrice, uno splendore vivo e profondo come pochi altri nomi umani. ![]() Lasciami sciolte le mani di Pablo Neruda Lasciami sciolte le mani e il cuore, lasciami libero! Lascia che le mie dita scorrano per le strade del tuo corpo. La passione - sangue, fuoco, baci - m'accende con vampate tremule. Ahi, tu non sai cosa significa questo! E' la tempesta dei miei sensi che piega la selva sensibile dei miei nervi. È la carne che grida con le sue lingue ardenti! È l'incendio! E tu sei qui, donna, come un legno intatto ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri! Lasciami libere le mani e il cuore, lasciami libero! Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero! Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue, è precipitare di furie, avvicinarsi dell'impossibile, ma ci sei tu, ci sei tu per darmi tutto, e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra - come io son venuto per contenerti, e desiderarti, e riceverti! ![]() Eros di Umberto Saba Sul breve palcoscenico una donna fa, dopo il Cine, il suo numero. Applausi, a scherno credo, ripetuti. In piedi, dal loggione in un canto, un giovanetto, mezzo spinto all'infuori, coi severi occhi la guarda, che ogni tratto abbassa. È fascino? È disgusto? È l'una e l'altra cosa? Chi sa? Forse a sua madre pensa, pensa se questo è l'amore. I lustrini, sul gran corpo di lei, col gioco vario delle luci l'abbagliano. E i severi occhi riaperti, là più non li volge. Solo ascolta la musica, leggera musichetta da trivio, anche a me cara talvolta, che per lui si è fatta, dentro l'anima sua popolana ed altera, una marcia guerriera. ![]() Due corpi di Octavio Paz Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due onde e la notte è oceano. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due pietre e la notte deserto. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte radici nella notte intrecciate. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte coltelli e la notte lampo. ![]() Casida della donna distesa di Federico Garcia Lorca Vederti nuda è rievocare la terra. La terra piana e priva di cavalli. La terra senza un giunco, forma pura chiusa al futuro: confine d'argento. Vederti nuda è comprendere l'ansia della pioggia che cerca fragili fianchi, o la febbre del mare dal volto immenso che non trova la luce della sua guancia. Il sangue risuonerà nelle alcove e verrà con spada di folgore, ma tu non saprai dove si celano il cuore di rospo o la violetta. Il tuo ventre è uno scontro di radici, le tue labbra un'alba senza profilo, e sotto le tiepide rose del letto gemono i morti, in attesa del loro turno. ![]() Carissimi vi auguro una domenica piena di gioia, di sole, di serenita e di amore. ![]() ![]() L'EROS CLASSICO ED ELEGANTE IN POESIA… E… NON SOLO… BY TONY KOSPAN ![]() La poesia erotica ha accompagnato la storia della poesia da Saffo a Ovidio…da Marziale a Guido Cavalcanti fino a giungere ai grandi francesi dell'800 ed ai poeti più recenti. Certo talvolta anche i grandi poeti sono scivolati in poesie molto erotiche e quasi (anche senza quasi) volgari.. (perfino il Parini) mentre altri pure di successo si sono invece dedicati a quelle proprio esplicite per il divertimento popolare… dall'Aretino a Giorgio Baffo etc… ma di questo genere di versi non parlerò in questa sede. Infatti l'oggetto del post è solo l'eros nella forma più classica ed elegante. ![]() Perché l'Eros? Bè perché è naturalmente legato… legatissimo all’amore… direi anzi che è solo un altro aspetto della stessa medaglia… Non dimentichiamo che per gli antichi era una divinità… Ed infatti l’Eros ha una sua profonda sacralità… che solo ad una visione superficiale può non apparire… ![]() Infatti, a mio parere, una volta depurato dal puro e solo istinto, è un sublime fiore rivolto al cielo… il generatore della vita, l'espressione del rinnovarsi della natura… Esso infine, in unione al vero amore, ci fa assaporare… a noi umani… il profumo dell’Infinito… Come sempre sarà bello leggere qui, le poesie, vostre o di altri autori, che piacciono a voi… TRAMONTO DELLA LUNA Saffo Tramontata è la luna e le Pleiadi a mezzo della notte: giovinezza dilegua, e sono nel mio letto sola. Scuote l'anima Eros, come vento sul monte che irrompe entro le querce; e scioglie le membra e le agita, dolce amaro indomabile serpente. Ma a me non ape, non miele; e soffro e desidero ![]() DUE CORPI Octavio Paz Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due onde e la notte è oceano. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due pietre e la notte deserto. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte radici nella notte intrecciate. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte coltelli e la notte lampo. ![]() NOTTURNO NUZIALE Ada Negri Quando tu venisti, una notte, verso il suo letto, al buio, e le dicesti, piano, già sopra di lei: Non ti vedo, non ti sento. E la ghermisti con artiglio d’aquila, e tutta la costringesti nella tua forza riplasmandola in te con tal furore ch’ella perdette il senso d’esistere. E uno solo in due bocche fu il rantolo e misto fu il sangue e fu il ritmo perfetto, e dal balcone aperto la notte guardava con l’occhio d’una sola stella rossastra, e il sonno che seguì parve la morte, e immoti come cadaveri la tristezza dell’ombra vi vegliò sino all’alba. ![]() SANGUINELLO J. Prevert La cerniera lampo è scivolata sulle tue reni e il temporale felice del tuo corpo innamorato nell'ombra fitta d'improvviso è scoppiato E la tua gonna cadendo sul parquet incerato non ha fatto più rumore di una scorza d'arancio che cada su un tappeto Ma sotto i nostri piedi i bottoncini di madreperla cricchiavano come semi Sanguinello frutto bello la punta del tuo seno ha tracciato una nuova linea della fortuna sul palmo della mia mano Sanguinello frutto bello Sole di notte. ![]() IN TE LA TERRA Pablo Neruda Piccola rosa, rosa piccolina, a volte minuta e nuda, sembra che tu mi stia in una mano, che possa rinchiuderti in essa e portarti alla bocca, ma d'improvviso i miei piedi toccano i tuoi piedi e la mia bocca le tue labbra, sei cresciuta, le tue spalle salgono come due colline, i tuoi seni si muovono sul mio petto, il mio braccio riesce appena a circondare la sottile linea di luna nuova che ha la tua cintura: nell'amore come acqua di mare ti sei scatenata: misuro appena gli occhi più ampi del cielo, e mi chino sulla tua bocca per baciare la terra. ![]() Ciao da Tony Kospan ![]() PER IL POST CON PIU' IMMAGINI COLORI E MUSICHE E PER LE NOVITA' DEL BLOG CLIKKA QUI GIU'... IL MONDO DI ORSOSOGNANTE Il tema di questa domenica è ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L’erotismo, al contrario della pornografia sinonimo di volgarità, è la punta di un iceberg che si chiama raffinatezza, segreto, gioco di specchi. L’erotismo affascina, attiene alla stessa dimensione della seduzione, del mistero, del segno vuoto che attrae perché non spiega e non giustifica… ![]() ![]() Nel vero amore è l'anima che abbraccia il corpo. Friedrich Nietzsche ![]() ![]() Eros di Umberto Saba Sul breve palcoscenico una donna fa, dopo il Cine, il suo numero. Applausi, a scherno credo, ripetuti. In piedi, dal loggione in un canto, un giovanetto, mezzo spinto all'infuori, coi severi occhi la guarda, che ogni tratto abbassa. È fascino? È disgusto? È l'una e l'altra cosa? Chi sa? Forse a sua madre pensa, pensa se questo è l'amore. I lustrini, sul gran corpo di lei, col gioco vario delle luci l'abbagliano. E i severi occhi riaperti, là più non li volge. Solo ascolta la musica, leggera musichetta da trivio, anche a me cara talvolta, che per lui si è fatta, dentro l'anima sua popolana ed altera, una marcia guerriera. ![]() ![]() Eros ha scosso la mia mente di Saffo Eros ha scosso la mia mente come il vento che giù dal monte batte sulle querce. Dolce madre, non posso più tessere la tela domata nel cuore dall'amore di un giovane: colpa della soave Afrodite. Sei giunta, ti bramavo, hai dato ristoro alla mia anima bruciante di desiderio. ![]() ![]() Il gelsomino notturno di Giovanni Pascoli E s'aprono i fiori notturni, nell'ora che penso a' miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala l'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s'è spento . . . È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova. ![]() ![]() La nudità dei fiori di Guillaume Apollinaire La nudità dei fiori è il loro odore carnale Che palpita e si eccita come un sesso femminile E i fiori senza profumo sono vestiti di pudore Essi prevedono che si vuol violare il loro odore La nudità del cielo è velata di ali Di uccelli che planano d'attesa inquieta d'amore e di fortuna La nudità dei laghi freme per le libellule Che baciano con azzurre elitre il loro ardore di spume La nudità dei mari io la adorno di vele Che esse strazieranno con gesti di raffica Per svelare il loro corpo allo stupro innamorato di esse Allo stupro degli annegati ancora irrigiditi d'amore Per violare il mare vergine dolce e sorpresa Del rumore dei flutti e delle labbra appassionate. ![]() ![]() Acqua e vento di Octavio Paz Distesa d'acqua scintilli sotto un fulmine lascivo il mio pensiero azzurro e nero. Cammini per il bosco del mio sangue alberi odorosi di seme alberi bianchi alberi neri. Abiti un rubino istante incandescente goccia di fuoco incastonata nella notte corpo senza limiti in un'alcova minuta. Il mare ti solleva fino al grido più bianco l'edera del gemito mi conficca le unghie nella nuca il mare ti squarcia strappandoti gli occhi torre di sabbia che si sgretola i tuoi lamenti scoppiano e svaniscono galli neri cantano la tua morte e la tua resurrezione. Sul bosco carbonizzato passa il sole con un'ascia ![]() ![]() Lasciami libere le mani... di Pablo Neruda Lasciami libere le mani e il cuore, lasciami libero! Lascia che le mie dita scorrano per le strade del tuo corpo. La passione - sangue, fuoco, baci - m'accende con vampate tremule. Ahi, tu non sai cosa significa questo! E' la tempesta dei miei sensi che piega la selva sensibile dei miei nervi. È la carne che grida con le sue lingue ardenti! È l'incendio! E tu sei qui, donna, come un legno intatto ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri! Lasciami libere le mani e il cuore, lasciami libero! Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero! Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue, è precipitare di furie, avvicinarsi dell'impossibile, ma ci sei tu, ci sei tu per darmi tutto, e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra - come io son venuto per contenerti, e desiderarti, e riceverti! ![]() ![]() Buona domenica Grazia ![]() Il tema poetico di questa domenica è ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Sentimiento nuevo Es un sentimiento nuevo che mi tiene alta la vita la passione nella gola l' eros che si fa parola. Le tue strane inibizioni non fanno parte del sesso i desideri mitici di prostitute libiche il senso del possesso che fu pre-alessandrino la tua voce come il coro delle sirene di Ulisse m' incatena ed è bellissimo perdersi in quest' incantesimo. è bellissimo perdersi in quest' incantesimo Tutti i muscoli del corpo pronti per l' accoppiamento nel Giappone delle geishe si abbandonano all'amore. Le tue strane inibizioni che scatenano il piacere lo shivaismo tantrico di stile dionisiaco la lotta pornografica dei Greci e dei Latini la tua pelle come un'oasi nel deserto ancora mi cattura ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo è bellissimo perdersi in quest'incantesimo i desideri mitici di prostitute libiche il senso del possesso che fu pre-alessandrino la tua voce come il coro delle sirene di Ulisse m'incatena ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo è bellissimo perdersi in quest'incantesimo. Franco Battiato ![]() Nelle mie braccia tutta nuda Nelle mie braccia tutta nuda la città la sera e tu il tuo chiarore l’odore dei tuoi capelli si riflettono sul mio viso. Di chi è questo cuore che batte più forte delle voci e dell’ansito? è tuo è della città è della notte o forse è il mio cuore che batte forte? Dove finisce la notte dove comincia la città? dove finisce la città dove cominci tu? dove comincio e finisco io stesso? Fernando Pessoa ![]() Bagna le tue labbra di desiderio Immergiti, Bàgnati nel nostro ruscello - rio di vita dal seno della generosa terra - Mater nostra Avvolgiti , Bàgnati nella vivida luce - quotidiano presente dello splendido Sole... .Pater noster Cospargi il tuo corpo , il tuo viso di perle di liquida luce! Bagna le tue labbra, nunzie di fonde idee e cristalline risate. Bàgnale di acqua , di latte , di vino Bàgnale di desiderio! E quando avrò varcato il limite, quando stillerai le gocce del ricordo, le lacrime bagnino le tue labbra. Bàgnale di desiderio. S. E. Pavel ![]() UNA NOTTE SUL FIUME Mentre il fiume cullava i miei sogni nella notte silente e assopita, tu distesa mi guardavi rapita, fremente stringendo i tuoi pugni. Sospiri sommessi e confusi, incoronaron la nostra passione, tu eri la mia sola ragione di quei baci offerti e profusi. Carezzavo i tuoi capelli corvini, tu nel buio vestita di nulla, mi accoglievi nella magica culla, io baciavo tuoi seni divini. La tua mano alla mia si stringeva, poi placata fu l'ondata di ardore, ma nel petto scoppiava il mio cuore, mentre il fiume i miei sogni cullava. Domenico Bertuccelli ![]() L'infinita Vedi queste mani? Han misurato la terra, han separato i minerali e i cereali, han fatto la pace e la guerra, hanno abbattuto le distanze di tutti i mari, di tutti i fiumi, e tuttavia quando percorrono te, piccola, grano di frumento, allodola, non riescono a comprenderti, si stancano raggiungendo le colombe gemelle che riposano o volano sul tuo petto, percorrono le distanze delle tue gambe, si avvolgono alla luce della tua cintura. Per me sei un tesoro più colmo d'immensità che non il mare e i grappoli, e sei bianca e azzurra e vasta come la terra nella vendemmia. In questo territorio, dai tuoi piedi alla tua fonte, camminando, camminando, camminando, passerò la mia vita." Pablo Neruda ![]() Vi auguro una fantastica domenica ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() L'eros, il tema poetico e non di questa domenica ![]() Eros era la personificazione dell'amore in tutte le sue manifestazioni, dalla più forte passione fisica, al tenero e romantico amore. Secondo alcune leggende era uno degli dei più antichi, nato dal caos e rappresentato come un giovane alato armato di arco e frecce. Nella poesia greca Eros era spesso un dio dispettoso che distribuiva con noncuranza le frenesie e le angosce d'amore. Ad Atene era adorato come un dio della fertilità. Nel mito ellenistico e romano, era rappresentato come un bambino nudo e alato, figlio e compagno di Venere. ![]() Talvolta Eros era assistito dal fratello Anteros, che si diceva fosse il vendicatore dell'amore non corrisposto. Secondo Freud, l'eros è la pulsione sessuale come istinto di vita, di autoconservazione, di sopravvivenza, contrapposta all'istinto di morte. ![]() Sei la mia schiavitù sei la mia libertà Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro. Nazim Hikmet ![]() Passione Come un dolce colore passionale ti posi su me, dove ti rivedo unico ed immenso. Donandomi ti sfiorai e desiderandoti trovai il tuo corpo avvolto su me. Il mio cuore viaggerà dentro ai tuoi pensieri, diventando così parte di ogni tuo respiro e ad ogni tuo battito. Anna Pagnini ![]() PROFUMO ESOTICO Quando, a occhi chiusi, una calda sera d'autunno, respiro il profumo del tuo seno ardente, vedo scorrere rive felici che abbagliano i fuochi di un sole monotono; una pigra isola in cui la natura esprime alberi bizzarri e frutti saporosi, uomini dal corpo snello e vigoroso e donne che meravigliano per la franchezza degli occhi. Guidato dal tuo profumo verso climi che incantano, vedo un porto pieno d'alberi e di vele ancora affaticati dall'onda marina, mentre il profumo dei verdi tamarindi che circola nell'aria e mi gonfia le narici, si mescola nella mia anima al canto dei marinai. CHARLES BAUDELAIRE ![]() Il tuffatore Di te amo le lunghe gambe, puerili, lente, aste tenere soavi che per spirali adolescenti salgono infinite, esatto tocco e fremito. Di te amo le braccia giovani, che abbracciano fidenti il mio squilibrio, mani disvelate, mani moltiplicanti che accompagnano in fretta il mio incupito nuoto. Amo il tuo grembo pieno d'ombra, onda lenta e solinga, dove si va facendo esausto il mare, dove affondare sino a rompermi il cuore, e di amore affogare e piangere. Di te amo i grandi occhi, dove sondo la voragine buia della mia ansia, per scoprire negli arcani sotto l'oceano oceani. Di te amo più di quanto riescano a dire la mia parola e la mia tristezza. Vinicius De MORAES ![]() Torna Torna sovente e prendimi, palpito amato, allora torna e prendimi, che si ridesta viva la memoria del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue, allora che le labbra ricordano e le carni , e nelle mani un senso tattile si riaccende. Torna sovente e prendimi,la notte, allora che le labbra ricordano, e le carni… COSTANTINO KAVAFIS ![]() Casida della donna coricata Vederti nuda è ricordare la terra. La terra liscia, libera di cavalli. La terra senza un giunco, forma pura chiusa all'avvenire: confine d'argento. Vederti nuda è comprendere l'ansia della pioggia che cerca un debole stelo o la febbre del mare dall'immenso volto che non incontra la luce della sua guancia. Il sangue risuonerà nelle alcove e verrà con spada folgorante, ma tu non saprai dove si nascondono il cuore di rospo e la viola. Il tuo ventre è una lotta di radici, le tue labbra sono un'alba senza contorno, sotto le rose tepide del letto i morti gemono aspettando il loro turno. Garcia Lorca ![]() Buona domenica Grazia L'EROS IN POESIA a cura di Tony Kospan Care amiche ed amici amanti come me della poesia eccoci anche stavolta,dopo una "vacanza" di 2 settimane, con questo ormai tradizionale appuntamento... ![]() Torniamo... come sempre una volta ogni stagione... (e quale stagione ad esso è più vicina se non questa?) ad un tema che spero non disturbi nessuno... ma che è legato... legatissimo all'amore... direi anzi che è l'altro aspetto della stessa medaglia... l'EROS... (che per gli antichi era proprio il dio dell'amore...). ![]() Certo non l'EROS spinto... ma quello elegante... fine... poetico... che tuttavia ha comunque una sua grande forza espressiva... ![]() Come sempre mi piacerebbe leggere sul tema le poesie.... vostre o di altri autori che amate... ![]() ASSIEME A TE Perin Non ho sentito il tuo corpo, non ho vissuto le tue mani che mi accarezzavano, non ho sentito la tua bocca sfiorarmi, non ho sentito di possedere o essere posseduto. Ho solo vissuto un mare d’emozioni, in un solo, unico, lampo che mai terminava. ![]() DUE CORPI Octavio Paz Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due onde e la notte è oceano. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte due pietre e la notte deserto. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte radici nella notte intrecciate. Due corpi, uno di fronte all'altro, sono a volte coltelli e la notte lampo. ![]() AMORES Ovidio Era l'ora di mezzo di un giorno torrido, mi distesi sul letto per riposare. La finestra era mezza chiusa e mezza aperta, passava una luce come quella di un bosco o quella del crepuscolo quando tramonta il sole, o prima del giorno quando la notte svola. La luce adatta a accogliere pudiche fanciulle, dove il pudore, timido, si occulta. Ecco, arriva Corinna, la tunica velata già slacciata, la chioma spartita sul bianco collo, come si dice entrasse nei letti Semiramide, e la non meno bella Laide che da tanti fu amata. Poi le strappai la tunica, docile alle mie dita, ma lei lottava cercando di coprirsi. Ma lottando come chi non cerca di vincere fu presto vinta senza soffrirne troppo. Quando mi apparve agli occhi nuda del tutto vidi il suo corpo, del tutto perfettto. Che spalle, che braccia vidi e toccai! E le mammelle, fatte per palparle! Che ventre sotto il seno perfetto! Che fianchi ampi e ben fatti, che cosce da ragazza! Inutili i dettagli, tutto perfetto. Quel corpo che strinsi nudo al mio corpo. Chi non sa il resto? Alla fine spossati ci sciogliemmo. Averne, di questi pomeriggi! ![]() DENTRO L'AMORE Alfonso Gatto Al segno che ti dà la stanza sciogli sulla parete l'ombra dei capelli, le braccia alzate, la flessuosa voglia d'avermi, e già dal ridere mi volti nella raffica buia, mi cancelli per affiorare dal lamento vano. Smarrita, nel cercarmi con la mano, nel distinguermi il volto, grata, piena d'aperto e poi ripresa dalla lena della dolcezza, calma a poco a poco come in un lungo brivido. Dal gioco degli occhi che balbettano mi ridi sul petto a colpi di piccoli gridi. L'INFINITA Pablo Neruda Vedi queste mani? Han misurato la terra, han separato i minerali e i cereali, han fatto la pace e la guerra, hanno abbattuto le distanze di tutti i mari, di tutti i fiumi, e tuttavia quando percorrono te, piccola, grano di frumento, allodola, non riescono a comprenderti, si stancano raggiungendo le colombe gemelle che riposano o volano sul tuo petto, percorrono le distanze delle tue gambe, si avvolgono alla luce della tua cintura. Per me sei un tesoro più colmo d'immensità che non il mare e i grappoli, e sei bianca e azzurra e vasta come la terra nella vendemmia. In questo territorio, dai tuoi piedi alla tua fonte, camminando, camminando, camminando, passerò la mia vita." ![]() PER IL POST CON COLORI E MUSICHE E PER LE NOVITA' DEL BLOG CLIKKA QUI GIU'... IL MONDO DI ORSOSOGNANTE CIAO DA TONY KOSPAN ![]() EROS POESIE… E NON SOLO a cura di Tony Kospan Care amiche ed amici amanti come me della poesia torniamo…, ad un tema… un pò… ma solo un pò… ehm ehm… piccante… l’EROS … ma sempre Eros elegante… di classe… e soprattutto d’autore. L’Eros… è naturalmente legato… legatissimo all’amore… direi anzi che è un altro aspetto della stessa medaglia… ![]() Non dimentichiamo che per gli antichi era una divinità… ed è un tema che ovviamente non è assente fin dall’antichità nella poesia (così come in tutte le arti). Non deve stupirci ciò perché l’Eros è assolutamente e "intimamente" (ohibò) connesso all’amore… e, a mio parere, una volta depurato dal puro istinto fisico, un sublime fiore rivolto al cielo… un inno alla vita… ed in grado di farci assaporare… il profumo dell’Infinito… ![]() Anche stavolta la selezione non è stata facile per l’immenso numero di poesie sul tema… Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema amate voi… ![]() IL CERCHIO DELL’ARMONIA Vincenzo Rescigno Braccia che ti circondano con tanta tenerezza, s’un caldo sen t’attiran preludio alla bellezza di magici momenti che l’estasi ti dan. Risveglian sentimenti che sanno di magia chiudendoti in un cerchio di magica armonia, d’un corpo a un altro stretto, frementi di passione, due cuori un solo petto due corpi in dolce unione. ![]() RITORNO Jayan Walter Ritorno di un amore lo sbocciare di un fiore il cuore che trabocca il tuo volto di festa insieme giochiamo i nostri corpi attorcigliati in un intreccio di passione persi nel mare chiuso del piacere dei sensi. MISTERO David Herbert Lawrence Ora io sono tutto Una tazza di baci, Come le alte Snelle vestali D’Egitto, ricolme dei divini eccessi. A te alzo La mia coppa di baci e per i recessi Azzurri del tempio, Verso te grido Tra sfrenate carezze. Dal lucido contorno Cremisi delle mie labbra Si libera la passione Giù per l’agile corpo Bianco stilla L’inno commovente. E immobile Davanti all’altare Elevo il calice Colmo, gridandoti di genufletterti e bere, Altissima. Ah, bevimi, su, Che possa esser io entro la tua coppa Come un mistero, Quello del vino calmo In estasi. Luccicando immoti, In estasi I vini di me E di te mescolati In uno còmpiano il mistero. ![]() PRIMA SERATA Arthur Rimbaud Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino… Seduta sul mio seggiolone, Seminuda, giungeva le mani. Al suolo fremevano lieti i suoi piccolissimi piedi. Io guardavo, colore di cera, un piccolo raggio di luce sfarfallare nel suo sorriso e sul suo seno, mosca al rosaio. Le baciai le caviglie sottili. Ebbe un ridere dolce e brutale Che si sciolse in un limpido trillo, Un ridere grazioso di cristallo. I suoi piedini sotto la camicia Si salvarono: “Beh, vuoi finirla?”. La prima audacia era stata permessa, Ma ridendo fingeva di punirla! Baciai, palpitanti al mio labbro, I suoi timidissimi occhi; Lei ritrasse la sua testolina Esclamando: “Ma questo è ancor meglio!… Signore, ho qualcosa da dirvi…” Tutto il resto gettai sul suo seno In un bacio, del quale ella rise D’un riso che fu generoso… Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino… ![]() AH SILENZIOSA Pablo Neruda Bianca ape ronzi, ebbra di miele, nella mia anima e ti pieghi in lente spirali di fumo. Sono il disperato, la parola senza eco, colui che tutto perse, e colui che tutto ebbe. Ultima gómena, scricchiola in te la mia ansietà ultima. Nella mia terra deserta sei l’ultima rosa. Ah silenziosa! Chiudi i tuoi occhi profumati. Lì aleggia la notte. Ah denuda il tuo corpo di statua timorosa. Possiedi occhi profondi dove la notte aleggia. Fresche braccia di fiore e grembo di rosa. I tuoi seni rassomigliano alle conchiglie bianche. Sul tuo ventre è venuta a dormire una farfalla d’ombra. Ah silenziosa! Ecco la solitudine da dove sei assente. Piove. Il vento del mare caccia gabbiani erranti. L’acqua va scalza per le strade bagnate. Da quell’albero si lamentano, come infermi, le foglie. Bianca ape, assente, ancora ronzi nella mia anima. Rivivi nel tempo, sottile e silenziosa. Ah silenziosa! ![]() FELICE POETICA DOMENICA A TUTTI… DA TONY KOSPAN PER IL POST CON COLORI E MUSICHE E PER LE NOVITA' DEL BLOG CLIKKA QUI GIU'... IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
Re: Il tema poetico di questa domenica è....l'eros
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Eros, il dio dell'energia primordiale, del piacere sconosciuto detesta il futuro e l'ordine. Quando ci facciamo trasportare dall'Eros senza porci tante domande, quando ci sentiamo attratti, innamorati di qualcuno viviamo in uno spazio particolare di coscienza dove avvengono cose e si risolvono situazioni che in altri momenti ci sarebbero sembrate insormontabili.di fataorsetta il Domenica, 20 gennaio @ 13:23:28 CET Eros "scrive Platone" produce fra gli uomini pace, nel mare quiete, cessare del vento, riposo e sonno quando si è nell'angoscia. Fataorsetta
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