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Novità › L'ORIGINALITA'
L'ORIGINALITA'
Postato da Grazia01 il Martedì, 27 marzo @ 16:23:00 CEST (4138 letture)
![]() Stavolta mentre il Natale sta per invadere con la forza della tradizione le nostre giornate assorbendoci quasi del tutto... mi sono accorto che in autunno non abbiamo dedicato una domenica ad un tema... l'originalità nella poesia... Sì accanto alle poesie classiche... che parlano d'amore... dolore... e di sentimenti in genere ci sono poesie di tenore diverso...talvolta dissacranti talvolta divertenti....ma sempre piene di umori e sapori anticonformisti ma che hanno una funzione direi catartica... e possono farci riflettere sulle umane debolezze... Queste prescelte sono tutte di autori noti e non poteva mancare una del mio mito...il dissacrante Bukowski... Insieme alle poesie... anche le musiche... sono... non originalmente... originali... CHI SONO? - Aldo Palazzeschi - Son forse un poeta? No, certo. Non scrive che una parola, ben strana, la penna dell'anima mia: "follia". Son dunque un pittore? Neanche. Non ha che un colore la tavolozza dell'anima mia: "malinconia". Un musico, allora? Nemmeno. Non c'è che una nota Nella tastiera dell'anima mia: "nostalgia". Son dunque...che cosa? Io metto una lente Davanti al mio cuore per farlo vedere alla gente. Chi sono? Il saltimbanco dell'anima mia. CHE COS'E' NECESSARIO?
- Wislawa Szymborska* - E' necessario scrivere una domanda, e alla domanda allegare il curriculum. A prescindere da quanto si è vissuto è bene che il curriculum sia breve. E' d'obbligo concisione e selezione dei fatti. Cambiare paesaggi in indirizzi e malcerti ricordi in date fisse. Di tutti gli amori basta quello coniugale, e dei bambini solo quelli nati. Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu. I viaggi solo se all'estero. L'appartenenza a un che, ma senza perché. Onorificenze senza motivazione. Scrivi come se non parlassi mai con te stesso e ti evitassi. Sorvola su cani, gatti e uccelli, cianfrusaglie del passato, amici e sogni. Meglio il prezzo che il valore e il titolo che il contenuto. Meglio il numero di scarpa, che non dove va colui per cui ti scambiano. Aggiungi una foto con l'orecchio in vista. E' la sua forma che conta, non ciò che sente. Cosa si sente? Il fragore delle macchine che tritano la carta. (*premio Nobel) ![]() TEMPI BRUTTI PER LA POESIA - Bertolt Brecht - Sì, lo so: solo il felice È amato. La sua voce È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella. L'albero deforme nel cortile È frutto del terreno cattivo, ma Quelli che passano gli danno dello storpio E hanno ragione. Le barche verdi e le vele allegre della baia Io non le vedo. Soprattutto Vedo la rete strappata del pescatore. Perché parlo solo del fatto Che la colona quarantenne cammina in modo curvo? I seni delle ragazze Sono caldi come sempre. Una rima in una mia canzone Mi sembrerebbe quasi una spavalderia. In me si combattono L'entusiasmo per il melo in fiore E il terrore per i discorsi dell'imbianchino*. Ma solo il secondo Mi spinge alla scrivania. * Con "l'imbianchino" Brecht si riferisce a Hitler. ZERO - Charles Bukowski - Seduto a guardare la lancetta del Timex che gira e rigira e rigira... Difficile che questa qui diventi una notte da ricordare seduto a stanarmi punti neri dietro al collo mentre gli altri si infilano nelle lenzuola insieme a una gnocca bollente io mi guardo dentro e trovo il vuoto totale. Sono rimasto senza sigarette e non ho nemmeno una pistola da sfoderare l'unica cosa che ho è questo blocco dello scrittore. La lancetta del Timex continua a girare e rigirare... Ho sempre voluto essere uno scrittore adesso sono uno scrittore che non riesce a scrivere. Potrei scendere a guardare i programmi notturni alla tivù con mia moglie mi chiederà com'è andata farò un gesto qualsiasi con la mano mi piazzerò vicino a lei e guarderò gli omini di vetro fallire come ho fallito io. Adesso scendo giù per le scale che scena: un uomo vuoto che sta attento a non inciampare e sbattere la testa vuota Orso Tony - Tony Kospan Il tema poetico proposto da Tony per questa domenica
è l'originalità nella poesia... ![]() RICORDI D'INFANZIA di Geni Valle «Ricordare, ripetere, rielaborare» c'era la luna, dovevo studiare, «analisi, colloqui, selezione»: il carburante della formazione ... Fluttua liberamente la memoria, scivolando sull'onda della storia e, come allora, inciampo contento nell'invidioso, corale, commento che il lavoro sarebbe decollato ad un'età da baby pensionato. Nei miei trascorsi sonni di studente facevo spesso un sogno ricorrente: nell'aula della nostra associazione giungevo trafelato a una lezione dove il maestro, per fare alla svelta, ci concedeva l'argomento a scelta: «''Testa vinco io, croce perdi tu". È questo il Freud che mi piace di più!». Il mio maestro si faceva strano, diveniva un sergente americano; spiegavo che codesta citazione introduceva ne La negazione. Il sergente mi urlava: «Non insista! Lei diverrà gentiluomo e analista! Ed ora senza tante spiegazioni ricopi cento volte le lezioni!». ![]() La tragedia delle foglie di Charles Bukowski Mi destai alla siccità e le felci erano morte, le piante in vaso gialle come grano; la mia donna era sparita e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote mi cingevano con la loro inutilità; c'era ancora un bel sole, però, e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo e senza pretese; ora quello che ci voleva era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo perché esiste, solo per questo; sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio l'uomo che un tempo era stato giovane e, così dicevano, geniale; ma questa è la tragedia delle foglie, le felci morte, le piante morte; ed entrai in una sala buia dove stava la padrona di casa insultante e ultimativa, mandandomi all'inferno, mulinando i braccioni sudati e strillando strillando che voleva i soldi dell'affitto perché il mondo ci aveva tradito tutt'e due. ![]() Poesia-campione: "Lasciatemi divertire" di Palazzeschi I futuristi suscitano molto scalpore nel mondo letterario per il loro anticonformismo, per la decisione con cui rigettavano il passato e per l'entusiasmo con cui inneggiavano al futuro. Aldo Palazzeschi, in questa poesia, si diverte a sovvertire le regole poetiche tradizionali, sostituendo alle parole suoni inventati e privi di senso e ironizzando sulla funzione della poesia e su se stesso. Tri tri tri, fru fru fru, uhi uhi uhi, ihu ihu ihu. Il poeta si diverte, pazzamente, smisuratamente. Non lo state a insolentire, lasciatelo divertire poveretto, queste piccole corbellerie sono il suo diletto. Cucù rurù, rurù cucù, cuccuccurucù! Cosa sono queste indecenze? Queste strofe bisbetiche? licenze, licenze, licenze poetiche. Sono la mia passione. Farafarafarafa, Tarataratarata, Paraparaparapa, Laralaralarala! Sapete cosa sono? Sono robe avanzate, non sono grullerie, sono la... spazzatura delle altre poesie. Bubububu fufufufu Friù! Friù! Se d'un qualunque nesso son prive, perchè le scrive quel fesso? Bilobilobilobilobilo blum! Filofilofilofilofilo flum! Bilolù. Filolù. U. Non è vero che non vogliono dire, vogliono dire qualcosa. Voglion dire... come quando uno si mette a cantare senza saper le parole. Una cosa molto volgare. Ebbene, così mi piace di fare. Aaaaa! Eeeee! Iiiii! Ooooo! Uuuuu! A! E! I! O! U! Ma giovinotto, diteci un poco una cosa, non è la vostra una posa, di voler con così poco tenere alimentato un sì gran foco? Huisc... Huiusc... Huisciu... sciu sciu, Sciukoku... Koku koku, Sciu ko ku Come si deve fare a capire? Avete delle belle pretese, sembra ormai che scriviate in giapponese. Abì, alì, alarì. Riririri Ri. Lasciate pure che si sbizzarisca, anzi, è bene che non lo finisca, il divertimento gli costerà caro: gli daranno del somaro. Labalav falala falala... eppoi lala... e lalala, lalalalala lalala. Certo è un azzardo un po'forte scrivere delle cose così, che ci son professori, oggidì, a tutte le porte. Ahahahahahahah! Ahahahahahahah! Ahahahahahahah! Infine, io ho pienamente ragione, i tempi sono cambiati, gli uomini non domandano più nulla dai poeti: e lasciatemi divertire! ![]() CANCELLERANNO IL GIORNO di Nika Turbina Cancelleranno il giorno. Le pagine riunite saranno tutte nel dubbio. Cancelleranno il giorno. Rispondete voi, che perdeste la fede, voi, che una nebbia tardiva nascose a me. Rispondete! Si ode appena il fischio rauco del treno. Cancellate dalla parola tutte le strade, i sentieri confusi. Rispondete, giorni passati che riecheggiate di un suono incerto. Solo il vento sibila strano sgomberando i crocicchi. lo stessa cancellerò i dubbi delle pagine, senza capire. Non mi innamorerò di una pozzanghera di Daniela Forni Portami una pozzanghera per specchiare la faccia della luna e lasciala tremolare come se il vento fosse vela sulla foglia ... E quando il fango sarà il nero dei miei occhi allora il buio si chiamerà silenzio e poi..... paura. L'acqua percuote i nostri corpi oppure lenta si lascia andare sui capelli. Tu dicesti "non mi innamorerò di una pozzanghera". E poi perdesti la vita in uno specchio. ![]() Buona domenica Grazia Care amiche ed amici amanti come me della poesia eccoci, pur se stavolta con fatica, anche per questa domenica a proseguire la nostra tradizioncella... Sono qui nel Parco Nazionale del Cilento... sul mare... dove vivo le mie vacanze... ma con grosse difficoltà di collegamento... ![]() Il tema che tratterò come ogni stagione è quello delle poesie inusuali... originali ... sorprendenti... divertenti... Sì nell'ampio mondo delle poesie... pur esse hanno una parte ed un'importanza non tracurabile... Le immagini invece sono tutte di Olbinski... noto artista surrealista. CARME XCII Catullo Lesbia impreca incessantemente contro di me. Lesbia mi ama mi ama mi ama. Ne ho la prova: io faccio come lei. La copro d'insulti e sono pazzo di lei. ![]() SISSIGNORE Charles Bukowski Tutti i vicini pensano che noi siamo strani. E noi pensiamo lo stesso di loro. E facciamo tutti centro. PUNTUALE Günter Grass Al piano inferiore una giovane madre dà botte al suo bimbo ogni mezz’ora. Per questo ho venduto il mio orologio affidandomi completamente alla mano severa sotto di me, con le sigarette contate a me accanto; è regolato, il tempo mio. NOTTE DI DANZE Bigpaul Notte di danze, notte di canti, notte di ombre che arrivan festanti. Notte cattiva, notte invadente, notte che arriva ma che nessuno sente. Una luce lontana tu vedi piangendo, quella luce è salvezza nel tuo incubo orrendo. Invano poi tendi le mani a qualcuno, invochi anche aiuto ma non vedi nessuno. Di botto poi gridi, ti svegli, hai paura. Sei tutto sudato è grande l'arsura. Pian piano poi torni al tuo sonno agitato ma il delirio ti aspetta, il delirio è tornato! NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta Una giovane ha appena accavallato le gambe e il poeta spera che il vento sia suo complice. Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà - di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane non scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile. ![]() Ciao da Tony Kospan IL MONDO DI ORSOSOGNANTE ![]() Dal buffo buio di Giorgio Orelli Dal buffo buio sotto una falda della mia giacca tu dici: "Io vedo l'acqua d'un fiume che si chiama Ticino lo riconosco dai sassi Vedo il sole che è un fuoco e se lo tocchi con senza guanti ti scotti Devo dire una cosa alla tua ascella una cosa pochissimo da ridere Che neve bizantina Sento un rumore un odore di strano c'è qualcosa che non funziona? forse l'ucchetto, non so ma forse mi confondo con prima Pensa: se io fossi una rana quest'anno morirei" "Vedi gli ossiuri? gli ussari? gli ossimori? Vedi i topi andarsene compunti dal Centro Storico verso il Governo? " "Vedo due che si occhiano Vedo la sveglia che ci guarda in ginocchio Vedo un fiore che c'era il vento Vedo un morto ferito Vedo il pennello dei tempi dei tempi il tuo giovine pennello da barba Vedo un battello morbido Vedo te ma non come attraverso il cono del gelato" "E poi?" "Vedo una cosa che comincia per GN" "Cosa?" "Gnente" ("Era solo per dirti che son qui, solo per salutarti") ![]() Moka Sensazione fisica di Luciano Folgore Nero. Più nero. Troppo nero. Moka. Il sonno ruzzola giù dalle scale della stanchezza. Una voglia pazza d'intorno ai nervi, gira, gira, gira. Il desiderio - ginnasta incomparabile - a salti mortali nel cervello. Le idee: mazzi di fiori, grandi, grandi, senza gambo, pigiati nel vaso del cranio. Gli occhi smisurati in ridda dietro profili di cose strane. Benessere. Strappo acuto. Forse vertigine. Subitaneo smarrimento. Ripresa al galoppo, per ogni fibra, dei turbini del caldo eccitante. Infine massaggio di mani di negre bruttissime su tutta la pelle, ilarità del passaggio leggero di una mammella floscia lungo la schiena Moka. Nero nero. ![]() Same old blues N.5 di Federico Chieda divido e interpreto trascino su spazi indistinti memorie di mobili sguardi luci si lasciano cavalcare altre non ammettono l'interferenza cammino da ore ore di kilometri su strade deserte magica mente magicamente assuefatta al suono delle parole fatte di aria e poco piu' ora resta solo la parte piu' difficile resta e aspetta che decida di andare o restarmene fermo a decidere cosa farne di questo accordo scivolato nel blu ![]() ![]() L'originalità è uno dei miti della nostra epoca non solo nel campo letterario, ma in ogni settore della vita umana.
![]() Questo requisito è spesso invocato come elemento discriminante per giudicare il valore di un'opera. Anche se l'originalità assoluta non esiste, l'esistenza di un'originalità relativa non può essere posta in dubbio: Galileo ideò il metodo scientifico; la ruota nacque probabilmente da un'intuizione geniale. Ad ogni modo, ogni scoperta non è sorta come fiore nel deserto, perché lo stesso fiore germoglia da un seme in un ecosistema preesistente. L'originalità consiste piuttosto in una ristrutturazione personale di elementi preesistenti. Lo stesso discorso può essere applicato alla poesia. Oggi si assiste ad una spasmodica ricerca del nuovo, inteso come diverso, eccentrico, fuori del comune. Lo sperimentalismo è divenuto un imperativo categorico in ogni settore culturale e l'artista spesso mira di più a colpire la fantasia del pubblico che ad esprimere contenuti profondi servendosi di mezzi idonei. Ciò non toglie che alcune poesie originali si leggano velentieri. ![]() SIETE CAPACI DI ASCOLTARE LA PIOGGIA CON LE DITA? Siete capaci di ascoltare la pioggia con le dita? È semplice! Toccate con la mano la corteccia di un albero, fremerà sotto le vostre dita, come un cavallo bagnato. Toccate con la mano il vetro della finestra di notte. Sentite? Teme la pioggia, ma dalle umide gocce deve proteggermi e io attraverso il vetro le gocce accarezzerò con le dita. Pioggia! Porta! Ascolta, porta, lasciami uscire! La strada risuona tutta di ruscelli. Voglio sentire la pioggia con le dita per poter dopo scrivere la musica. Nika Turbina ![]() Non mi innamorerò di una pozzanghera Portami una pozzanghera per specchiare la faccia della luna e lasciala tremolare come se il vento fosse vela sulla foglia ... E quando il fango sarà il nero dei miei occhi allora il buio si chiamerà silenzio e poi..... paura. L'acqua percuote i nostri corpi oppure lenta si lascia andare sui capelli. Tu dicesti "non mi innamorerò di una pozzanghera". E poi perdesti la vita in uno specchio Daniela Forni ![]() Nel paese di come se Io vivo in un Paese di nome Come Se dove, per quanto strano, una via a Kafka non c'è, dove anche Gogol' come se letto fosse e come se Dostoevskij pure, come se talvolta si amasse, ma come se non senza volgarità. "È vero che nel Paese di nome Come Se è come se tutti bevessero?" "C'è chi come se non beve, e credete a me, neppure una goccia come se..." "Ma che popolo in genere sono questi Comeseianti?" Un popolo del tutto gentile... come se... ma... come se... ladri talvolta... e come se... assassini. In fondo tutti noi, come se... cordiali siamo e... meritevoli... come se... Uno per uno tutti da noi sono per la pace... come se... ma capitano anche queste... guerre... come se. In tante cucinine ci sono i nostri piccoli Cecenia o Iraq, con i piatti volanti, talvolta anche scarpe o ferri da stiro... Il nostro Come Se è ovunque, quale demenza abituale. Come se giudici in giudizio, come se pensatori nel pensatoio di Stato. Una Comeseiante mi rivelò un personale come se... segreto: "io di Lei come se profondamente innamorata la leggo e come se ogni cosa nascondo..." Voglio dinanzi a Dio esporre come io esisto, ma non come se, non simile a purché "come sei felice" in "come se vita" e "come se in libertà"... Evgenij Evtushenko ![]() Rifrazione Sempre vorrei poterti dire la parola precisa, ora manca il ragionamento: resta poi questo senso già scontato. Tu forse lo previeni in altro modo, vorresti dire qualcosa ma d’altro: in fondo capisco come questo starsene zitti non piaccia: né a me né a te. Tu allora dici indicando di là, più vago: così che il poco vero ci sia distante, come ragionando attraverso la lente di un cannocchiale: senza toccarci. Restano poi le tue parole, le volto nell’altro senso, così da farle mie. Certo non mi somigliano però almeno parrebbero più sincere. Gabriele Quartero ![]() Stavolta mentre la vera primavera sta stentando ahimé ad affermarsi sulla nostra (edited)ola... dedichiamo questa domenica ad un tema che da sempre affascina ed incuriosisce molti... l'originalità... La poesia parla del mondo... della vita... dello scorrere del tempo ed in definitiva di tutto ma proprio tutto quanto ci riguarda anche se poi la maggior parte di noi preferisce la poesia d'amore... Orbene nell'affrontare i temi più svariati a volte anche i poeti come gli artisti delle altre Muse... ci colpiscono... ci stupiscono... ci lasciano a bocca aperta ed i loro versi ci appaiono sorprendenti... anche se sorgono dalle profondità dei loro cuori... Queste poesie prescelte sono di autori molto noti... e non poteva mancare una del mio mito... Bukowski... mentre le immagini sono tutte di dipinti di Magritte mentre le musiche... anch'esse originali... sono di vari autori... ma ahimé non so inserirle qui... DONNA E GATTA Paul Verlaine Lei giocava con la sua gatta, e quale meraviglia era vedere la mano bianca e la bianca zampa trastullarsi nell'ombra della sera. Lei nascondeva - scellerata! - sotto i guanti di filo nero le unghie d'agata assassine, taglienti e chiare come un rasoio. Anche l'altra faceva la sdolcinata e ritraeva gli artigli a(edited)inati, ma il diavolo non ci perdeva nulla... E nel boudoir dove sonoro tintinnava il suo aereo riso brillavano quattro punti fosforescenti. ![]() TUTTE LE LETTERE D'AMORE Fernando Pessoa Tutte le lettere d’amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d’amore se non fossero ridicole. Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore, come le altre, ridicole. Le lettere d’amore, se c’è l’amore, devono essere ridicole. Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d’amore sono ridicoli. Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d’amore ridicole. La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli. (Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole). TIRA I FILI, LA MARIONETTA BALLA Charles Bukowski Ogni uomo deve capire che tutto può sparire molto in fretta: il gatto, la donna, il lavoro, la ruota davanti, il letto, le pareti, la stanza; tutte le nostre necessità amore compreso, poggiano su fondamenta di sabbia, e ogni causa determinata, per sconnessa che sia: la morte di un ragazzo a Hong Kong o una tormenta a Omaha... può essere la tua rovina. Tutte le tue stoviglie che si spaccano sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra e tu sei là, ubriaco, in mezzo alla stanza e lei domanda: "Mio dio, cosa succede?", e tu rispondi: "Non so, non so"... PRIMA COLAZIONE Jacques Prévert Lui ha messo Il caffè nella tazza Lui ha messo Il latte nel caffè Lui ha messo Lo zucchero nel caffellatte Ha girato Il cucchiaino Ha bevuto il caffellatte Ha posato la tazza Senza parlarmi S'è acceso Una sigaretta Ha fatto Dei cerchi di fumo Ha messo la cenere Nel portacenere Senza parlarmi Senza guardarmi S'è alzato S'è messo Sulla testa il cappello S'è messo L'impermeabile Perché pioveva E se n'è andato Sotto la pioggia Senza parlare Senza guardarmi, E io mi son presa La testa fra le mani E ho pianto. Ciao da Tony Kospan [b][size=14][color=maroon][align=center] L'ORIGINALITA' IN POESIA E... NON SOLO... by tony kospan ![]() Il tema che tratterò ora è un tema che affronto una volta per stagione... E' un tema che ha a che fare con un genere di poesia non usuale... ma che ha anch'esso un posto non indifferente nella poesia di tutti i tempi... ![]() MARINETTI Parlo delle poesie originali... sorprendenti... dissacranti... che possono aiutarci a vedere l'altra faccia... quella nascosta... della realtà... Le immagini invece sono tutte opere di autori futuristi... mentre.. anche le musiche... sono... non originalmente... originali...(se desideri ascoltare le musiche originali che non so mettere qui... puoi andare giù... sul mio blogghino) Tra le poesie prescelte non può mancare Bukowski... ![]() PERUZZI IL CANTO DELLE CRISALIDI Michael Staedter Vita, morte, la vita nella morte; morte, vita, la morte nella vita. Noi col filo col filo della vita nostra sorte filammo a questa morte. E più forte è il sogno della vita se la morte a vivere ci aita ma la vita la vita non è vita se la morte la morte è nella vita e la morte morte non è finita se più forte per lei vive la vita. Ma se vita sarà la nostra morte nella vita viviam solo la morte morte, vita, la morte nella vita; vita, morte, la vita nella morte. MARINETTI IO E TE PARTIREMO Stefano Benni Io e te partiremo su un aereo di carta in tre ore per passare il mare dove il vento ci porta un aereo di carta di giornale che porta la notizia che io e te siamo partiti e non si sa dove siamo finiti e cadremo alla fine giù tra gli indigeni sbigottiti tu sarai principessa, io cuoco con l'aereo di carta faremo la prima notte un gran fuoco e così ritornare indietro non si può ti darò le perle che trovo nelle ostriche del brodetto ti andrà via col sole integrale il segno del reggipetto e tutte le notti con la luna che ci tiene svegli faremo l'amore l'amore senza tregua come conigli e diranno basta maiali gli indigeni scandalizzati siamo in un posto libero ma voi siete troppo liberati per favore, per favore un poco di pudore un poco di pudore non ve ne approfittate anche se questa è l'isola dell'amore DEPERO IL PAVONE Guillaume Apollinaire Quando allarga la coda questo uccello bellissimo a vedere con le penne che stràscicano a terra, sembra ancora più bello - ma si scopre il sedere. ![]() FUTURISMO PRAGA BUKOWSKI Charles Bukowski Bukowski non sa vestire, Bukowski non sa parlare, Bukowski ha paura delle donne, Bukowski ha lo stomaco in cattivo arnese, Bukowski é pieno di terrori, odia i vocabolari, le monache, le monete, gli autobus, le chiese, le panchine del parco, i ragni, le mosche, le pulci, i depravati; Bukowski non ha fatto la guerra. Bukowski é vecchio, Bukowski non fa volare un aquilone da 45 anni; se Bukowski fosse una scimmia lo caccerebbero dalla tribù... CIAO DA TONY KOSPAN L'originalità è uno dei miti della nostra epoca e non solo nel campo letterario, anche se l'originalità assoluta non esiste. Secondo l'opinione comune ogni carattere di assoluto non è pertinente alla natura dell'uomo. ![]() L'esistenza di un'originalità relativa non può essere posta in dubbio: Galileo ideò il metodo scientifico; la ruota nacque probabilmente da un'intuizione geniale. Ad ogni modo, ogni scoperta non è sorta come fiore nel deserto, perché lo stesso fiore germoglia da un seme in un ecosistema preesistente. ![]() L'originalità consiste piuttosto in una ristrutturazione personale di elementi preesistenti. Ed ora vediamo le poesie che ho scelto per questa domenica: più che originali, le considero inusuali, per il loro argomento, e per la loro stesura. ![]() La piccola fiammiferaia notturna di Michelangelo Rossato C’è una piccola fata sulla strada, mettiamola in gabbia. C’è un mostro sotto il suo letto, sento il suo respiro trapassare il materasso. È buio ormai, il sole non c’è più, siamo soli, lui la guarda, ha fame. Cammina leggiadra per la strada, con una minigonna così piccola, ha una camicia troppo scollata. Tutti hanno fame di lei, lei ha soltanto fame di soldi. I suoi tacchi a spillo battono sull’asfalto nero. Una macchina si avvicina, si ferma. Un altro ha voglia delle sue carezze. E lei soffre. Vecchia di tredici sofferenti anni. È stufa di vivere per le strade, ma non può fare altro che continuare. La sua vita è nera e cupa, pagata con le bastonate. Accende una sigaretta sotto il lampione, ormai ha perso tutto, sottomessa. Ha perso la sua verginità, ha perso la sua vita. Non le rimane altro che camminare per le strade, aspettando il suo destino. (A tutte le ragazze costrette alla prostituzione) ![]() Felicità Trilussa C'è un'ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va... Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa. ![]() AVARIZIA Trilussa Ho conosciuto un vecchio ricco, ma avaro: avaro a un punto tale che guarda i soldi nello specchio per veder raddoppiato il capitale. Allora dice: -- Quelli li do via perché ci faccio la beneficenza; ma questi me li tengo per prudenza... E li ripone nella scrivania. ![]() SONO QUELLA CHE SONO Jacques Prévert Sono quella che sono Sono fatta così Se ho voglia di ridere Rido come una matta Amo colui che m'ama Non è colpa mia Se non e sempre quello Per cui faccio follie Sono quella che sono Sono fatta così Che volete ancora Che volete da me Son fatta per piacere Non c'e niente da fare Troppo alti i miei tacchi Troppo arcuate le reni Troppo sodi i miei seni Troppo truccati gli occhi E poi Che ve ne importa a voi Sono fatta così Chi mi vuole son qui Che cosa ve ne importa Del mio proprio passato Certo qualcuno ho amato E qualcuno ha amato me Come i giovani che s'amano Sanno semplicemente amare Amare amare... Che vale interrogarmi Sono qui per piacervi E niente può cambiarmi. ![]() IL PAVONE Guillaume Apollinaire Quando allarga la coda questo uccello bellissimo a vedere con le penne che stràscicano a terra, sembra ancora più bello - ma si scopre il sedere. ![]() Buona domenica Grazia Il mio bloggino ] L'ORIGINALITA'... IN POESIA... a cura di Tony Kospan Stavolta mentre la vera estate sta tentando di affermarsi sulla nostra penisola... dedichiamo questa domenica ad un tema che da sempre affascina e... stupisce... L'ORIGINALITA' La poesia originale di cui parliamo è quella intesa come inusuale... sorprendente... controcorrente... trasgressiva... divertente... ![]() E' un genere di poesie che esce fuori da qualsiasi canone...di stile... di metrica... di oggetto... etc...e quel che le unisce tutte... è solo la sorpresa o la meraviglia del lettore... Essa ha sempre avuto cultori ed estimatori... soprattutto da Cecco Angiolieri in poi... Certo oggi... è difficile oggi sorprender l'uomo del 21° secolo... in quanto sembra che ormai abbia visto e letto e tutto ed anche il contrario di tutto... eppure... la poesia può sorprendere ancora... ![]() L'ultima poesia è del mio mito in questo campo... Charles Bukowski... e come sempre mi piacerebbe leggere quelle "orignali" che piacciono a voi... Le immagini sono tutte dipinti del grante pittore surrealista Salvador Dalì ed anche le musiche sono fuori dagli schemi consueti... ![]() AH SMETTI SEDIA... Patrizia Cavalli Ah smetti sedia di esser cosi sedia! E voi, libri, non siate così libri! Come le metti stanno, le giacche abbandonate. Troppa materia, troppa identità. Tutti padroni della propria forma. Sono. Sono quel che sono, Solitari. E io li vedo a uno a uno separati e ferma anch'io faccio da piazzetta a questi oggetti fermi, soli, raggelati. Ci vuole molta ariosa tenerezza, una fretta pietosa che muova e che confonda queste forme padrone sempre uguali, perché non è vero che si torna, non si ritorna al ventre, si parte solamente, si diventa singolari. ![]() LA SIGNORA DEI BACI Vivian Lamarque Una signora voleva tanto dargli dei baci non dico tanti, anche solo sette otto (mila). Invece era proibito perciò non glieli dava. Se però non fosse stato proibito glieli avrebbe dati tutti dal primo all'ultimo. A cosa servono i baci se non si danno? ![]() IO E TE PARTEIREMO Stefano Benni Io e te partiremo su un aereo di carta in tre ore per passare il mare dove il vento ci porta un aereo di carta di giornale che porta la notizia che io e te siamo partiti e non si sa dove siamo finiti e cadremo alla fine giù tra gli indigeni sbigottiti tu sarai principessa, io cuoco con l'aereo di carta faremo la prima notte un gran fuoco e così ritornare indietro non si può ti darò le perle che trovo nelle ostriche del brodetto ti andrà via col sole integrale il segno del reggipetto e tutte le notti con la luna che ci tiene svegli faremo l'amore l'amore senza tregua come conigli e diranno basta maiali gli indigeni scandalizzati siamo in un posto libero ma voi siete troppo liberati per favore, per favore un poco di pudore un poco di pudore non ve ne approfittate anche se questa è l'isola dell'amore ![]() NON STO PENSANDO A NIENTE Fernando Pessoa Non sto pensando a niente, e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, mi è gradita come l'aria notturna, fresca in confronto all'estate calda del giorno. Che bello, non sto pensando a niente! Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera. Non pensare a niente è vivere intimamente il flusso e riflusso della vita... Non sto pensando a niente. E' come se mi fossi appoggiato male. Un dolore nella schiena o sul fianco, un sapore amaro nella bocca della mia anima: perché, in fin dei conti, non sto pensando a niente, ma proprio a niente, a niente... CORTO ORDINE Charles Bukowski "Ho portato la mia ragazza alla tua ultima lettura di poesie", disse lei. "Sì, sì?", chiesi io. "È giovane e carina", disse lei. "E?" chiesi io. "Ha odiato la tua pancia". Poi si è stirata sul divano e si è tolta gli stivali. "Non ho delle gambe molto belle", ha detto. D'accordo, pensai io, non faccio delle poesie molto belle; lei non ha delle gambe molto belle. CIAO DA TONY KOSPAN ![]() L'ORIGINALITA'... L'ANTICONFORMISMO... IN POESIA E NON SOLO A cura di Tony Kospan Nel vasto... fantastico mondo della poesia non manca un genere del tutto particolare che anzi occupa un posto importante... e che ha, da sempre, tantissimi estimatori. Parlo delle poesie talvolta dissacranti talvolta divertenti....ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti che ci consentono di vedere gli aspetti della vita da un diverso punto di vista. ![]() Queste prescelte sono di autori noti... e non poteva certo mancare una del mio mito, in questo genere, il dissacrante Bukowski... Insieme alle poesie... anche le musiche... sono inconsuete... come le immagini... tutte del grande Jim Warren... vero re della Fantasy Art. ![]() E' quindi con alcune di esse che vi auguro una felicissima... ed... ehm ehm... perché no... originalissima domenica... e come al solito... se vi va... mi fa piacere leggere le poesie che parlano al vostro cuore... ![]() TEMPI BRUTTI PER LA POESIA Bertolt Brecht Sì, lo so: solo il felice È amato. La sua voce È ascoltata con piacere. La sua faccia è bella. L'albero deforme nel cortile è frutto del terreno cattivo, ma quelli che passano gli danno dello storpio E hanno ragione. Le barche verdi e le vele allegre della baia io non le vedo. Soprattutto vedo la rete strappata del pescatore. Perché parlo solo del fatto che la colona quarantenne cammina in modo curvo? I seni delle ragazze sono caldi come sempre. Una rima in una mia canzone mi sembrerebbe quasi una spavalderia. In me si combattono l'entusiasmo per il melo in fiore e il terrore per i discorsi dell'imbianchino*. Ma solo il secondo mi spinge alla scrivania. * Con "l'imbianchino" Brecht si riferisce a Hitler. CHE DIREBBE Storni Alfonsina Che direbbe la gente, vuota d'ogni follia, Se in un giorno fortuito, per ultrafantasia, mi tingessi i capelli di viola e d'argento, mettessi un peplo greco e coi capelli al vento, con un serto di fiori: myosotis o gelsomini, cantassi per le strade al suono dei violini, o dicessi i miei versi correndo per le piazze, con il mio gusto libero da volgari corazze? Affollando le strade verrebbero a guardarmi? Come una fattucchiera vorrebbero bruciarmi? Campane suonerebbero per richiamare a messa? A ridere, pensandoci, da sola mi son messa. ![]() IL MIO FUNERALE Nazim Hikmet Il mio funerale partirà dal nostro cortile? Come mi farete scendere giù dal terzo piano? La bara nell'ascensore non c'entra e la scala è tanto stretta. Il cortile sarà, forse, pieno di sole, di piccioni, forse nevicherà, i bambini giocheranno strillando forse sull'asfalto bagnato cadrà la pioggia e al solito ci saranno i bidoni per la mondezza. Se mi tiran su nel furgone col viso scoperto, come usa qui, forse mi cadrà in fronte qualcosa di un piccione, porta fortuna, che ci sia o no la fanfara, i bambini accorreranno i bambini sono sempre curiosi dei morti. La finestra della nostra cucina mi seguirà con lo sguardo il nostro balcone mi accompagnerà col bucato steso. Sono stato felice in questo cortile, pienamente felice. Vicini miei del cortile, vi auguro lunga vita, a tutti. ![]() NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta Una giovane ha appena accavallato le gambe e il poeta spera che il vento sia suo complice. Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà - di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane non scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile. ![]() IL MAZZO DI FIORI Prevert Che fai laggiù bambina Con quei fiori appena colti Che fai laggiù ragazza Con quei fiori quei fiori seccati Che fai laggiù bella donna Con quei fiori che appassiscono Che fai laggiù già vecchia Con quei fiori che muoiono "Aspetto il vincitore". ![]() SI' SI' Charles Bukowski quando Dio creò l'amore non ci ha aiutato molto quando Dio creò i cani non ha aiutato molto i cani quando Dio creò le piante fu una cosa nella norma quando Dio creò l'odio ci ha dato una normale cosa utile quando Dio creò Me creò Me quando Dio creò la scimmia stava dormendo quando creò la giraffa era ubriaco quando creò i narcotici era su di giri e quando creò il suicidio era a terra quando creò te distesa a letto sapeva cosa stava facendo era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco allo stesso tempo ha fatto qualche errore ma quando creò te distesa a letto fece tutto il Suo Sacro Universo. Ciao da Tony Kospan ![]() La parola originalità rappresenta uno dei miti della nostra epoca non solo nel campo letterario, ma in ogni settore della vita umana. L'originalità assoluta non esiste, ma l'esistenza di un'originalità relativa non può essere posta in dubbio, anche se ogni novità non è sorta come un fiore nel deserto, perché lo stesso fiore germoglia da un seme in un ecosistema preesistente. ![]() ![]() L'originalità consiste piuttosto in una ristrutturazione personale di elementi preesistenti. ![]() Lo stesso discorso può essere applicato alla poesia. Spesso si assiste a una spasmodica ricerca del nuovo, inteso come diverso, eccentrico, fuori del comune, al punto che l'artista mira quasi di più a colpire la fantasia del pubblico che a esprimere contenuti profondi . ![]() TRE TEMPI I pesci shakespeariani nuotavano in mare, lontano dalla terra; I pesci romantici nuotavano in reti che facevano capo a una mano; Che cosa sono tutti quei pesci che boccheggiano sulla spiaggia? William Butler Yeats ![]() ![]() ![]() Enigma "Di rado troviamo", dice Salomone Allocco, "una mezza idea nel piu' profondo sonetto. Attraverso i suoi sottili espedienti scorgiamo agevolmente, come in un berretto di Napoli - ciarpame! robaccia! - come puo' portarlo una signora? E piu' pesa, pero', della vostra stoffa petrarchesca - piumate assordita' che un lieve soffio disperde e ammucchia in cartaccie sol che l' esaminiate". E Salomome ha invero ragione. I soliti versi tuchermaniani sono bubbole notorie - effimere e cosi' trasparenti - ma questa mia, ora - potete esserne certa - e' solida, nitida, immortale - e tutto questo a causa dei cari nomi che vi sono celati. E. A. Poe ![]() Le stagioni della vita Un corredo di vizi e virtù Il pallottoliere dei nostri anni migliori Fotografie sbiadite di un'età innocente Alberi di sapori,colori,sensi lasciano cadere i loro frutti ancora acerbi Ricordi di chi ci ha voluto bene.....e a chi abbiamo donato il nostro amore Indossare di volta in volta panni sporchi e puliti Osservare con finta saggezza percorsi di guerra già vissuti e mai conclusi Il gusto di poter assaporare il brivido caldo di una dolce melodia Una penna scrive pagine sempre uguali La presunta diversità rientra nell'ordinaria follia Una cartella di bilanci colma di cose superflue Ma...è sempre il primo giorno di scuola........ Marco Saya ![]() LA MUSA MALATA Ahimè, povera musa mia, che cos'hai stamane? I tuoi occhi vuoti sono popolati di visioni notturne, e vedo sul colore del tuo volto riflettersi alterni, freddi e taciturni, follia e orrore. Il succube verdastro ed il folletto rosa hanno versato in te, dalle loro urne, la paura e l'amore? E d'un pugno dispotico e ribelle l'incubo ti ha forse annegata al fondo di un favoloso Minturno? Vorrei che esalando odore di salute il tuo petto fosse frequentato sempre da pensieri vigorosi e il tuo sangue cristiano scorresse a ritmici fiotti, come i suoni numerosi delle sillabe antiche ove regnano volta a volta Febo, padre di canzoni e il grande Pan, signore delle messi. Charles Baudelaire ![]() ![]() ![]() FORTE E FRAGILE Non credere che io non sia fragile, mi basta una parola per stare male. Sono forte perché la vita non mi ha regalato niente. Ho sempre inventato storie per non sentirmi sola. La vita è un'altalena tra il male e il bene, tra il brutto e il bello, la follia e la ragione. L'equilibrio è un'equazione, che non sempre riusciamo a risolvere. Siamo come le lucertole, ci stendiamo al sole, per poterci scaldare, e se ci prendono per la coda la lasciamo, ne crescerà un'altra, e ricominceremo. Vellise Pilotti ![]() ![]() ![]() Se Se amare fosse un’arte io sono un’artista, Se Dio fosse la luce io sono illuminato, Se la sincerità fosse la follia io sono pazzo, Non so perché scrivo le poesie io non sono un poeta… Mahmoud Shahmirzadi ![]() Buona domenica Grazia ![]() ![]() ![]() Ho scelto poesie che mi hanno colpito, più per il contenuto che per la mancanza di metrica, ritmo o stile. Le immagini sono tutte dipinti di Vladimir Kush ![]() E' l'ora in cui si baciano E' l'ora in cui si baciano i marmocchi assonnati sui caldi ginocchi. Ma io, per lunghe strade, coi miei occhi inutilmente. lo, mostro da niente. Sandro Penna ![]() FINE DI CRONO L'ora impaurita In grembo al firmamento Erra strana. Una fuligine Lilla colora i monti, Fu l'ultimo grido a smarrirsi. Penelopi innumeri, astri Vi riabbraccia il Signore! (Ah, cecità! Frana delle notti...) E riporge l'Olimpo, Fiore eterno di sonno. Giuseppe Ungaretti ![]() Saprò annodarmi la cravatta a farfalla? Saprò annodarmi la cravatta a farfalla? bilanciare d'un sol colpo le bretelle dietro le spalle? questo non altro diceva il me stesso turbato quando il mattino saltavo piedi nudi sul loro letto e assistevo al rito accucciato nello stampo ancora caldo ignorando la mamma cui stavo accanto per il papà riflesso nello specchio col rasoio a mano libera su una guancia insaponata - stranamente quel gesto veloce mi ridava la stessa fiducia della volta che mi tenne ben saldo tra le gambe che mi tolse in due colpi le tonsille e un fiotto del mio sangue si rovesciò sullo specchio frontale per un attimo accecandolo. Nelo Risi ![]() PREGHIERA PER UN DENTE CADUTO Santa Apollonia santa nostrana santa contadina ti dò la zappa vecchia dammi una zappa bambina. Ci sono le zappe madri per i terreni teneri, lo zappone padre per le maggesi sull'appennino, le zappette per gli orti Zio Giovanni trentenne, oltre i forti canini aveva davvero sull'arco dentario superiore due zappe, due denti cavalini. Leonardo Sinisgalli ![]() CHI SARÀ STATO ? Ho letto cento libri di cucina, di storia, d'arte, e non ce nè uno solo che citi con la Pasta il Pastaiuolo che per primo unì l'acqua e la farina. Credevo fusse un'opera latina, invece poi, m'ha detto il droghiere[1] , che l'ha portata a Roma Marco Polo un giorno che tornava da la Cina. Per me questa storia della Cina è strana, chissà se fu inventata da un cinese o la vendeva là un napoletano. Se sapessimo chi è, sia pure in ritardo, bisognerebbe fare... in ogni paese più monumenti a lui che a Garibardi. Aldo Fabrizi ![]() Non disprezzare Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza L’umile, il non visto, il fioco, il silenzioso Perché quando saranno passati amori e battaglie Nell’ultimo camminare, nella spoglia stanza Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara Ma braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una nota Il poco, il meno il non abbastanza Stefano Benni ![]() Vi auguro una bella domenica all'insegna dell'originalità Grazia L'ORIGINALITA' IN POESIA... IMMAGINI E MUSICA.... a cura di Tony Kospan Nel vastissimo… fantastico mondo della poesia non manca un genere del tutto particolare che anzi occupa un posto importante… ed ha da sempre tantissimi estimatori... ma forse anche molti detrattori... ![]() Parlo delle poesie originali... sorprendenti... a volte anche dissacranti... a volte divertenti…. ma sempre dense di umori e sapori anticonformisti che ci consentono di vedere le cose della vita non dal solito banale ed unico punto di vista. Questo genere è difficilmente inquadrabile con precisione dato che presenta forme assolutamente libere che hanno quale unico punto di riferimento comune... l'originalità. L'antesignano di questo genere è a mio parere Cecco Angiolieri con la sua notissima poesia S'I FOSSE FOCO S'i' fosse foco, arderei 'l mondo s'i' fosse vento lo tempesterei s'i' fosse acqua i' l'annegherei s'i' fosse Dio mandereil'en profondo S'i' fosse papa, sare' allor giocondo tutt'i cristiani imbrigherei s'i' fosse 'mperator sa' che farei? a tutti mozzerei lo capo a tondo S'i' fosse morte andarei da mi padre s'i' fosse vita fuggirei da lui similemente faria da mi' madre s'i' fosse Cecco come sono e fui torrei le donne giovani e leggiadre e vecchie e laide lasserei altrui. S'i' fosse foco, arderei 'l mondo s'i' fosse vento lo tempesterei s'i' fosse acqua i' l'annegherei s'i' fosse Dio mandereil'en profondo. ![]() che, all'inizio del Trecento, sconvolse la delicata poetica del tempo denominata "Dolce Stil Novo" Certo oggi… è difficile trovar qualcosa che possa sorprenderci… in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto tutto ed anche il contrario di tutto… eppure… la poesia può sorprenderci ancora… ![]() Le immagini, di genere surreale, sono tutte di Olbinski noto rappresentante della "fine art" ed illustratore di famose cover le cui opere vanno per la maggiore nel web... ed anche le musiche (video) non sono tanto... normali. Come sempre mi piacerebbe leggere, sul tema, le poesie... vostre o di altri autori, che vi appassionano... DELIRIO N. 90 (DA LEGGERE TUTTO D'UN FIATO!) Eleonora Albanese Ti ho visto alla festa con quel coso in testa non eri poi male peccato il maiale che sei sempre stato ma mi hai conquistato sei tanto carino un vero suino con quel pantalone a righe, marrone e quella camicia tutta aderente si vede da subito sei un'uomo importante! pieno di fascino e di belle donne tutte sbavose con le minigonne che si alzano presto come al mattino e mostrano il resto un vero casino riesci tu a fare già, lasciami stare che poi se ci penso mi sento già male non posso io amare un'uomo così stronzo egoista rimani lì in lista tra quelli che guardo e che tengo alla larga e non porto al traguardo del mio vero amore e no, nossignore il mio uomo dev'essere un dolce amante e un vero amatore! IO TI AMO Stefano Benni Io ti amo e se non ti basta ruberò le stelle al cielo per farne ghirlanda e il cielo vuoto non si lamenterà di ciò che ha perso che la tua bellezza sola riempirà l'universo Io ti amo e se non ti basta vuoterò il mare e tutte le perle verrò a portare davanti a te e il mare non piangerà di questo sgarbo che onde a mille, e sirene non hanno l'incanto di un solo tuo sguardo Io ti amo e se non ti basta solleverò i vulcani e il loro fuoco metterò nelle tue mani, e sarà ghiaccio per il bruciare delle mie passioni Io ti amo e se non ti basta anche le nuvole catturerò e te le porterò domate e su te piover dovranno quando d'estate per il caldo non dormi E se non ti basta perché il tempo si fermi fermerò i pianeti in volo e se non ti basta vaffanculo POESIA ILLEGITTIMA Vivan Lamarque Quella sera che ho fatto l'amore mentale con te non sono stata prudente dopo un po' mi si è gonfiata la mente sappi che due notti fa con dolorose doglie mi è nata una poesia illegittimamente porterà solo il mio nome ma ha la tua aria straniera ti somiglia mentre non sospetti niente di niente sappi che ti è nata una figlia. LA SOFFITTA Ezra Pound Vieni, compiangiamoli quelli che stan meglio di noi. Vieni, amica, e ricorda Che i ricchi han maggiordomi e non amici, E noi abbiamo amici e non maggiordomi. Vieni, compiangiam gli sposati e i non sposati. L'aurora entra a passettini Come una dorata Pavlova, E io son presso al mio desiderio. Né ha la vita in sé qualcosa di migliore Che quest'ora di chiara freschezza, L'ora di svegliarsi in amore. NON STO PENSANDO A NIENTE Fernando Pessoa Non sto pensando a niente, e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, mi è gradita come l'aria notturna, fresca in confronto all'estate calda del giorno. Che bello, non sto pensando a niente! Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera. Non pensare a niente è vivere intimamente il flusso e riflusso della vita... Non sto pensando a niente. E' come se mi fossi appoggiato male. Un dolore nella schiena o sul fianco, un sapore amaro nella bocca della mia anima: perché, in fin dei conti, non sto pensando a niente, ma proprio a niente, a niente... CIAO A TUTTI DA TONY KOSPAN Il tema di questa domenica: poesie Molti poeti si sono lasciati trasportare dalla fantasia ed hanno composto poesie un po’ strane, con argomenti sospesi tra realtà e irrealtà; tante volte, prendendo lo spunto da fatti della vita quotidiana, ci hanno regalato divertenti e gustosi componimenti. Altri tendono alla satira e all’epigramma, in cui eccelsero gli autori latini, come Orazio e Marziale. ![]() Per compensare la stranezza delle poesie inserisco immagini di dipinti di Pierre-Auguste Renoir, pittore e incisore, fu uno dei primissimi Impressionisti francesi. Per Renoir la ricerca del "bello" non è una limitazione dei soggetti, per lui tutto ciò che esiste, vive, tutto ciò che vive, è bello e tutto ciò che è bello, merita di essere dipinto, perchè la pittura deve esprime la gioia di vivere, esaltare la felicità del partecipare alla vita di tutto ciò che di bello ci circonda. ![]() Christine Lerolle che ricama ![]() Contro un poeta lezioso di Marziale Sempre componi soltanto epigrammi leziosi e lisci più di bianca pelle imbiancata con biacca, senza che in essi vi sia manco un grano di sale, né d'amaro fiele una goccia, o deficiente; e pretendi pure che siano letti! Non piace il cibo privo d'una spruzzata d'aceto, né un volto è bello, se gli manca una fossetta. Dà pure ai bambini le melette dolci e gli insipidi fioroni, perché a me gusta l'asprigno sapore del fico di Chio. La passeggiata ![]() BILANCIA di Federico Garcia Lorca La notte quieta, sempre. Il giorno va e viene. La notte morta e alta. Il giorno con un'ala. La notte sopra specchi e il giorno sotto il vento. ![]() Monet in lettura ![]() Al grande zero di Antonio Machado L'essere che si è compiva il niente e riposava - ben meritava -; ed ecco notte ebbe il giorno e anch'ei trovava, l'uomo, compagna nell'amata assente. Fiat umbra! Sgorgò il pensare umano. E l'uovo universale alzò, svuotato, dissostanziato, freddo, scolorato, pieno di nebbia lieve, nella mano. L'intero zero prendi, vuota sfera, che guarderai, se puoi guardarlo, eretto. Oggi che spalla è il dorso di te fiera, portento del non essere perfetto, offri, poeta, un canto di frontiera al silenzio, all'oblio, alla morte eletto. ![]() Ponte nuovo a Parigi ![]() La vecchia del sonno di Aldo Palazzeschi Centanni ha la vecchia. Nessuno la vide aggirarsi nel giorno. Sovente la gente la trova a dormire vicino alle fonti: nessuno la desta. Al dolce romore dell'acqua la vecchia s'addorme, e resta dormendo nel dolce romore dei giorni dei giorni dei giorni... ![]() La figlia di Paul Durand Ruel ![]() Quei luoghi gentili di Oscar Wilde E noi li abbiamo lasciati quei luoghi gentili Con passo pesante, verso il nuovo calvario, Di qui osserviamo, come chi allo specchio Veda il proprio volto, L'umanità suicida. Capiamo quali spettri orribili La mano rossa dell'uomo Sappia fare sorgere. ![]() I coniugi Sisley ![]() L'abitudine di Paul Éluard Le mie amichette sono tutte gobbe: adorano la loro madre. I miei animali son tutti vincolanti, hanno piedi di mobile e mani di finestra. Il vento si sforma, gli serve un abito su misura, smisurato. Ecco perché dico la verità pur senza dirla. ![]() Buona domenica [align=center] ![]() Stavolta mentre la vera primavera sta facendo capolino sulla nostra (edited)ola... il tema delle poesie domenicali... è... l'originalità... Sì accanto alle poesie classiche... ci sono poesie di tenore diverso... talvolta dissacranti talvolta divertenti.... ma sempre piene di umori e sapori anticonformisti Queste prescelte sono di autori noti e non noti... e non poteva mancare una del mio mito... il dissacrante Bukowski... mentre l'ultima pur originale... a mio parere... ci costringe a pensare... Insieme alle poesie... anche le musiche... sono originali... E' quindi con alcune di esse che vi auguro una felicissima... ehm ehm... ed originalissima domenica... Come al solito... se vi va... mi fa piacere leggere le poesie che parlano al vostro cuore... ![]() AVARIZIA Trilussa Ho conosciuto un vecchio ricco, ma avaro: avaro a un pun to tale che guarda i soldi nello specchio per veder raddoppiato il capitale. Allora dice: -- Quelli li do via perché ci faccio la beneficenza; ma questi me li tengo per prudenza... E li ripone nella scrivania. NEL GIARDINO PUBBLICO Alexis Diaz Pimienta Una giovane ha appena accavallato le gambe E il poeta spera che il vento sia suo complice. Sorveglia irrispettosamente l’orlo del vestito, l’unica strada verso la felicità. La giovane sorride, estranea all’importanza della sua coscia parlando di profumi o ragazzi o promesse. E il vento soffierà - di fronte a tanta insistenza soffierà – ma la vera fortuna sta nel fatto che la mano della giovane non scenda in tempo, e la sua pelle continui ad essere possibile. NOTTE DI DANZE Bigpaul Notte di danze, notte di canti, notte di ombre che arrivan festanti. Notte cattiva, notte invadente, notte che arriva ma che nessuno sente. Una luce lontana tu vedi piangendo, quella luce è salvezza nel tuo incubo orrendo. Invano poi tendi le mani a qualcuno, invochi anche aiuto ma non vedi nessuno. Di botto poi gridi, ti svegli, hai paura. Sei tutto sudato è grande l'arsura. Pian piano poi torni al tuo sonno agitato ma il delirio ti aspetta, il delirio è tornato! ![]() IL MIO AMICO WILLIAM Charles Bukowski il mio amico William è un uomo fortunato: non ha abbastanza immaginazione per soffrire ha conservato il suo primo impiego la sua prima moglie è capace di guidare per 50.000 miglia senza una frenata balla come un cigno e ha gli occhi più belli e inespressivi che ci siano da El Paso fino a qui il suo giardino è un paradiso i tacchi delle sue scarpe sono sempre allo stesso livello e la sua stretta di mano è vigorosa la gente gli vuol bene quando il mio amico William morirà non sarà certo di cancro o di pazzia passerà davanti al diavolo per andare in paradiso stasera lo vedrete alla festa sorridere davanti al suo martini beato e contento mentre qualcuno si scopa sua moglie nel bagno. CIAO A TUTTI DA TONY KOSPAN
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Almina Madau I Almina Madau II Fabiola Fataorsetta giamacista Grazia I Grazia II Grazia III Grazia IV Grazia V Letty I Letty II Jack, Ahyme, Gea e Paola Marco, Luciano, Pino, Gabry Mariella Mulas I Mariella Mulas II Moirac Paola e Gea Paolo I Paolo II Paolo III Pegaso I Pegaso II Pegaso III R. Chesini I R. Chesini II Rosarossa I Rosarossa II Rosarossa III Rosarossa IV Rosarossa V Rosarossa VI Rosarossa VII Rosarossa VIII Spalato Tony-Kospan I Tony-Kospan II *Triskell*I *Triskell*II *Triskell*III
ABBRACCIO
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