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Novità › SERA
SERA
Postato da Grazia01 il Sabato, 08 settembre @ 20:10:20 CEST (3461 letture)
![]() ![]() Ormai il ciclo delle stagioni ci mostra giorni sempre più corti e vediamo il buio giungere sempre più presto... così che la sera occupa uno spazio sempre maggiore nelle nostre giornate. Ebbene sì il tema delle poesie di questa domenica è... la sera La sera rappresenta anche la fine del giorno... il momento del riposo... dell'incontro familiare... degli affetti... anche se oggi siamo ormai abituati a vivere sempre più intensamente anche di notte... Iniziamo con una breve poesia di Pastore... per proseguire con 2 classicissime e terminiamo con una dolcissima poesia d'amore... delicata intima e dolcemente sensuale... di Rimbaud... ED E' SERA... Franco Pastore Nuvole rade disegnano l'azzurro del cielo, non vi sono discorsi nel giorno che muore in silenzio. Il verde nasconde più verde i raggi del sole, un'eco lontana mi porta la voce del mare. Ed è sera. ARMONIA DELLA SERA Charles Baudelaire Già s'avvicina l'ora che trepido ogni fiore come un vaso d'incenso svapora sullo stelo; solcano effluvi e musiche la sera senza velo; malinconico valzer, delirante languore! Ogni fiore svapora trepido sullo stelo; il violino geme come un afflitto cuore; malinconico valzer, delirante languore! Come un altare immenso è triste e bello il cielo. Il violino geme come un afflitto cuore, un mite cuore, ch'odia il nulla vasto e gelido! Come un altare immenso è triste e bello il cielo; nel suo sangue rappreso il sole immoto muore. Un mite cuore, ch'odia il nulla vasto e gelido, dei bei giorni che furono raccoglie ogni bagliore; nel suo sangue rappreso il sole immoto muore.... Il tuo ricordo in me brilla come un cimelio. S E R A George Byron È l'ora in cui s'ode tra i rami La nota acuta dell'usignolo; È l'ora in cui i voti degli amanti Sembrano dolci in ogni parola sussurrata E i venti miti e le acque vicine Sono musica all'orecchio solitario. Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore E in cielo sono spuntate le stelle E c'è sull'onda un azzurro più profondo E nei Cieli quella tenebra chiara, Dolcemente oscura e oscuramente pura, Che segue al declino del giorno mentre Sotto la luna il crepuscolo si perde. PRIMA SERATA Arthur Rimbaud Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino... Seduta sul mio (edited)iolone, Seminuda, giungeva le mani. Al suolo fremevano lieti i suoi piccolissimi piedi. Io guardavo, colore di cera, un piccolo raggio di luce sfarfallare nel suo sorriso e sul suo seno, mosca al rosaio. Le baciai le caviglie sottili. Ebbe un ridere dolce e brutale Che si sciolse in un limpido trillo, Un ridere grazioso di cristallo. I suoi piedini sotto la camicia Si salvarono: "Beh, vuoi finirla?". La prima audacia era stata permessa, Ma ridendo fingeva di punirla! Baciai, palpitanti al mio labbro, I suoi timidissimi occhi; Lei ritrasse la sua testolina Esclamando: "Ma questo è ancor meglio!... Signore, ho qualcosa da dirvi..." Tutto il resto gettai sul suo seno In un bacio, del quale ella rise D'un riso che fu generoso... Ella era ben poco vestita E degli alberi grandi e indiscreti Flettevano i rami sui vetri Con malizia, vicino, vicino... Felice domenica a tutti... Orso Tony ![]() Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo di Carlo Betocchi Il tempo ci rapisce, e il cielo è solo anche di queste rondini che il volo intrecciano, pericolosamente, come chi va cercando nella mente qualche nome perduto... e il ritrovarlo nemmeno conta, poiché ormai è già sera. Eh sì! s'invecchia, e ritorna più vera la vita che già fu, rosa da un tarlo... un tarlo che la monda. E vien la sera. E i pensieri s'intrecciano, e le rondini. E non siamo più noi; siamo i profondi cieli dell'esistenza, ahi come intera e profondissima, cupa, nel suo indaco. ![]() A sera di Hermann hesse A sera vanno le coppie di amanti lentamente attraverso il campo, donne sciolgono i loro capelli, commercianti contano i soldi, sul giornale della sera leggono ansiosi i borghesi le novità, fanciulli agitano piccoli pugni dormono sonni profondi e lunghi. Ognuno compie le proprie azioni adempie al sublime dovere, borghesi, poppanti, coppie di amanti - eccetto me? Certo! Neppure delle mie azioni serali delle quali sono schiavo lo spirito del mondo può privarsi, anch'esse hanno un senso. E così affondo e risalgo, danzo nelll'intimo, canticchio sciocchi canti di strada, lodo Dio e me stesso, bevo vino fantasticando di essere un pascià, avverto noie ai reni, sorrido e bevo anche di più, dico si al mio cuore (al mattino non è possibile) da dolori del passato giuocando intesso una poesia, vedo la luna e le stelle ruotare, ne percepisco il significato e via con loro mi sento andare non importa dove. ![]() L'istante di Grazia Luci dei negozi luci fioche dei lampioni il cielo non abbastanza spento perché s’impongano. Il movimento e il ringhiare della distanza, sporadico, appiattito, sui marciapiedi uomini e donne camminano con passo sicuro, non ammettendo ancora il dominio dell'oscurità. Un mondo, sfaccettato privo di dimensioni: un fluttuare di contorni indistinti nella luce che viene meno. Astratti pensieri volano verso l'oriente oscuro verso l’occidente che langue attirati dall’erta immensità del tramonto che tinge l'aria al di sopra dei tetti. Per un istante si dissolve tutto il tormento in una brezza leggera come al tocco di una bacchetta magica. Si dilata lo spazio tra pietra e pietra, si fa quiete anche nel tumulto della città. Par che la densa macchia di rosso faccia cenno alla notte che venga a coprirla. Per un istante, ma un istante solo sembra esserci pace. ![]() TRAMONTO di Rainer Maria Rilke Un cielo grigio e scialbo, in cui pavido è spento ogni color Laggiù, soltanto una gran striscia rossa par cicatrice in fiamme. Fatui baleni - tratto tratto - a lampi. Ed è per l'aria un profumo di rose in agonia, un rattenuto pianto. ![]() Sera di Liguria di Carlo Betocchi Lenta e rosata sale su dal mare la sera di Liguria, perdizione di cuori amanti e di cose lontane. Indugiano le coppie nei giardini, s'accendon le finestre ad una ad una come tanti teatri. Sepolto nella bruma il mare odora. Le chiese sulla riva paion navi che stanno per salpare. ![]() PRATO SCURO di Vincenzo Colangelo Nel pomeriggio tardo d'estate c'è l'erba. il prato distende un benessere maturo. E il verde scuro ha per sera un sollievo nascosto. ![]() UNA SERA di Apollinaire Un'aquila discese da quel cielo bianco d'arcangeli E voi sostenetemi Lascerete tremare a lungo tutte quelle lampade Pregate pregate per me La città è metallica ed è la sola stella Annegata nei tuoi occhi blu Quando i tranvai rotolavano scaturivano pallidi fuochi Sopra uccelli rognosi E tutto ciò che tremava nei tuoi occhi dei miei sogni Che un sol uomo beveva Sotto le luci a gas rosso come l'ovulo malefico O vestita il tuo braccio si coglieva Guarda l'istrione fa la linguaccia alle attente Un fantasma s'è suicidato L'apostolo pende dal fico e lentamente saliva Giochiamo dunque quest'amore ai dadi Campane dal suono chiaro annunciano la tua nascita Guarda I sentieri sono fioriti e le palme avanzano Verso di te. ![]() Qualcuno ci regala una poesia sulla "sera"? Buona domenica ![]() ![]() maktea@tiscali.it www.dentrolanotizia.net ![]() LA SERA… IN POESIA… IN MUSICA E… NON SOLO by Tony Kospan Cari amici della poesia… dopo aver trattato il tema dell'alba… stavolta affronteremo il tema della sera e la prossima settimana, concludendo la trilogia, quello della notte. ![]() Vi domanderete. Ma perché saltiamo il giorno? Il motivo è semplice. Non ci sono molte grandi poesie sul pieno giorno… Il giorno infatti, con le sue concrete e pratiche occupazioni…,i suoi ritmi ed il suo tran tran… non ci porta a fermarci a pensare… a sognare… a poetare… ![]() Il tema è la sera dunque… che in questo periodo dell'anno… accorciandosi il giorno sempre di più… ci fa compagnia molto più a lungo… La sera rappresenta anche il momento di riposo dopo le fatiche del giorno… e dell'incontro familiare… sul quale ormai però incombe la tv… il pc… ![]() Oggi in verità ci stiamo abituando a vivere intensamente anche di notte… ma il tramonto e la sera conservano intatto il loro fascino. Le poesie sul tema sono tantissime per cui non potendole postare tutte ho selezionato queste che mi affascinano, ciascuna a suo modo. ![]() Come sempre mi piacerebbe leggere quelle, vostre o degli autori che amate, che piacciono a voi… Le immagini sono tutte di Claude Théberge (4 settembre 1934 Edmunston – 15 maggio 2008 Montreal) inconfondibile artista franco canadese che mi è sempre piaciuto molto. ![]() ASCOLTATE! Vladimir Majakovskij Ascoltate! Se accendono le stelle, vuol dire che qualcuno ne ha bisogno? Vuol dire che è indispensabile che ogni sera al di sopra dei tetti risplenda almeno una stella? ![]() ALLA SERA Ugo Foscolo Forse perché della fatal quiete tu sei l’imago a me sì cara vieni o sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all’universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch’entro mi rugge. ![]() ARMONIA DELLA SERA Charles Baudelaire Ecco venire il tempo che vibrando sullo stelo ogni fiore svapora come un incensiere; i suoni e i profumi volteggiano nell’aria della sera; valzer malinconico e languida vertigine. Ogni fiore svapora come un incensiere; il violino freme come un cuore straziato; valzer malinconico, languida vertigine! Il cielo è triste e bello come un grande altare. Il violino freme come un cuore straziato, un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero! Il cielo è triste e bello come un grande altare; il sole annega nel suo sangue che si raggruma. Un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero raccoglie ogni vestigio del luminoso passato! Il sole s’è annegato nel suo sangue che si raggruma, il tuo ricordo in me riluce come un ostensorio ![]() SERA George Byron è l’ora in cui s’ode tra i rami La nota acuta dell’usignolo; è l’ora in cui i voti degli amanti Sembrano dolci in ogni parola sussurrata E i venti miti e le acque vicine Sono musica all’orecchio solitario. Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore E in cielo sono spuntate le stelle E c’è sull’onda un azzurro più profondo E nei Cieli quella tenebra chiara, Dolcemente oscura e oscuramente pura, Che segue al declino del giorno mentre Sotto la luna il crepuscolo si perde. ![]() DOVE LA LUCE Giuseppe Ungaretti Come allodola ondosa Nel vento lieto sui giovani prati, Le braccia ti sanno leggera, vieni. Ci scorderemo di quaggiù, E del mare e del cielo, E del mio sangue rapido alla guerra, Di passi d’ombre memori Entro rossori di mattine nuove. Dove non muove foglia più la luce, Sogni e crucci passati ad altre rive, Dov’è posata sera, Vieni ti porterò Alle colline d’oro. L’ora costante, liberi d’età, Nel suo perduto nimbo Sarà nostro lenzuolo. Felice poetica settimana a tutti... da Orso Tony PER IL POST CON COLORI E MUSICHE E PER LE NOVITA' DEL BLOG CLIKKA QUI GIU'... IL MONDO DI ORSOSOGNANTE Poesie immagini musica sulla ![]() ![]() ![]() ...Non so più se mi manca di più quella carezza della sera o quella voglia di avventura voglia di andare via di la... New Trolls ![]() ![]() Scende la sera. Se resiste il verde sui prati e nel cielo l'azzurro verrà pure il momento in cui la sola luce sarà negli occhi del fanciullo antico. Sandro Penna ![]() ![]() La mia sera Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell'umida sera. E`, quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d'oro. O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell'ultima sera. Che voli di rondini intorno! che gridi nell'aria serena! La fame del povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, sì piccola, i nidi nel giorno non l'ebbero intera. Né io... e che voli, che gridi, mia limpida sera! Don... Don... E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra... Mi sembrano canti di culla, che fanno ch'io torni com'era... sentivo mia madre... poi nulla... sul far della sera. G. Pascoli ![]() ![]() Sera di Liguria Lenta e rosata sale su dal mare la sera di Liguria, perdizione di cuori amanti e di cose lontane. Indugiano le coppie nei giardini, s'accendon le finestre ad una ad una come tanti teatri. Sepolto nella bruma il mare odora. Le chiese sulla riva paion navi che stanno per salpare. Vincenzo Cardarelli ![]() ![]() A sera A sera vanno le coppie di amanti lentamente attraverso il campo, donne sciolgono i loro capelli, commercianti contano i soldi, sul giornale della sera leggono ansiosi i borghesi le novità, fanciulli agitano piccoli pugni dormono sonni profondi e lunghi. Ognuno compie le proprie azioni adempie al sublime dovere, borghesi, poppanti, coppie di amanti - eccetto me? Certo! Neppure delle mie azioni serali delle quali sono schiavo lo spirito del mondo può privarsi, anch'esse hanno un senso. E così affondo e risalgo, danzo nelll'intimo, canticchio sciocchi canti di strada, lodo Dio e me stesso, bevo vino fantasticando di essere un pascià, avverto noie ai reni, sorrido e bevo anche di più, dico si al mio cuore (al mattino non è possibile) da dolori del passato giuocando intesso una poesia, vedo la luna e le stelle ruotare, ne percepisco il significato e via con loro mi sento andare non importa dove. Hermann Hesse ![]() ![]() LA SERA Vien da lungi la Sera, camminando per la pineta tacita, di neve. Poi, contro tutte le finestre preme le sue gelide guance; e, zitta, origlia. Si fa silenzio, allora, in ogni casa. Siedono i vecchi, meditando. I bimbi non si attentano ancora ai loro giuochi. Cade di mano alle fantesche il fuso. La Sera ascolta, trepida, pei vetri; tutti - all'interno - ascoltano la Sera. Rainer Maria Rilke ![]() ![]() La stella della sera L' estate era al suo meriggio, e la notte al suo colmo; e ogni stella, nella sua propria orbita, brillava pallida, pur nella luce della luna, che piu' lucente e piu' fredda, dominava tra gli schiavi pianeti, nei cieli signora assoluta - e, col suo raggio, sulle onde. Per un poco io fissai il suo freddo sorriso; oh, troppo freddo - troppo freddo per me! Passo', come un sudario, una nuvola lanugiosa, e io allora mi volsi a te orgogliosa stella della sera, alla tua remota fiamma, piu' caro avendo il tuo raggio; giacche' piu' mi allieta l' orgogliosa parte che in cielo svolgi a notte, e di piu' io ammiro il tuo fuoco distante che non quella fredda, consueta luce. E. A. Poe ![]() ![]() Buona domenica e serena settimana Grazia ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() LA SERA... IL TRAMONTO... IN POESIA by Tony Kospan Ciao amici della poesia... Dopo aver trattato il tema dell'alba... stavolta affronteremo il tema della sera e la prossima settimana, concludendo la trilogia, quello della notte. ![]() Vi domanderete. Ma perché saltiamo il giorno? Il motivo è che non ci sono molte grandi poesie sul pieno giorno... forse perché con le sue concrete e pratiche occupazioni... non ci porta a fermarci e pensare... sognare... poetare... La sera dunque... In questo periodo mentre il giorno si accorcia..., e le ombre ci raggiungono molto prima, essa vive con noi facendoci compagnia molto più a lungo... ![]() La sera rappresenta anche il momento di riposo dopo le fatiche del giorno... e dell'incontro familiare... anche se oggi in verità ci stiamo abituando a vivere intensamente anche di notte... Le poesie sul tema sono tantissime per cui non potendole postare tutte ho selezionato queste e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che piacciono a voi... ![]() Evening - Bouguereau - 1882 ALLA SERA Ugo Foscolo Forse perché della fatal quiete tu sei l'imago a me sì cara vieni o sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all'universo meni sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge. ![]() ED E’ SUBITO SERA Salvatore Quasimodo Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera ARMONIA DELLA SERA Charles Baudelaire Ecco venire il tempo che vibrando sullo stelo ogni fiore svapora come un incensiere; i suoni e i profumi volteggiano nell'aria della sera; valzer malinconico e languida vertigine. Ogni fiore svapora come un incensiere; il violino freme come un cuore straziato; valzer malinconico, languida vertigine! Il cielo è triste e bello come un grande altare. Il violino freme come un cuore straziato, un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero! Il cielo è triste e bello come un grande altare; il sole annega nel suo sangue che si raggruma. Un cuore tenero che odia il nulla vasto e nero raccoglie ogni vestigio del luminoso passato! Il sole s'è annegato nel suo sangue che si raggruma, il tuo ricordo in me riluce come un ostensorio SERA George Byron è l'ora in cui s'ode tra i rami La nota acuta dell'usignolo; è l'ora in cui i voti degli amanti Sembrano dolci in ogni parola sussurrata E i venti miti e le acque vicine Sono musica all'orecchio solitario. Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore E in cielo sono spuntate le stelle E c'è sull'onda un azzurro più profondo E nei Cieli quella tenebra chiara, Dolcemente oscura e oscuramente pura, Che segue al declino del giorno mentre Sotto la luna il crepuscolo si perde. ANCORA ABBIAMO PERSO QUESTO TRAMONTO Pablo Neruda Ancora abbiamo perso questo tramonto. Nessuno stasera ci vide con le mani unite mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo. Ho visto dalla mia finestra la festa del ponente sui monti lontani. A volte, come una moneta si incendiava un pezzo di sole tra le mani. Io ti ricordavo con l'anima stretta da quella tristezza che tu mi conosci. Allora dove eri? Tra quali genti? Che parole dicendo? Perchè mi arriva tutto l'amore d'un colpo quando mi sento triste e ti sento così lontana? Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto e come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa. Sempre, sempre ti allontani nelle sera dove corre il tramonto cancellando statue. SE TI VA DI LEGGERE IL POST CON GIF E MUSICHE... IN TEMA... E LE ULTIME NOVITA' DEL MIO BLOG... CLIKKA QUI GIU' IL MONDO DI ORSOSOGNANTE CIAO DA TONY KOSPAN ![]() ![]() Questa sera Le faville che danzano nelle tue pupille mi trafiggono con piccole infinite grida di gioia Sono come uccelli migratori al crepuscolo infiammato del cielo contro il blù infinito dei tuoi occhi Anche quando non parli io sono parte del tuo universo piccolo ed infinito diviso e fuso con tutta la mia felicità Felice Pagnani ![]() L'imbrunire Cielo e Terra dicono qualcosa l'uno all'altro nella dolce sera. Una stella nell'aria di rosa, un lumino nell'oscurità. I Terreni parlano ai Celesti, quando, o Terra, ridiventi nera; quando sembra che l'ora s'arresti, nell'attesa di ciò che sarà. Tre pianeti su l'azzurro gorgo, tre finestre lungo il fiume oscuro; sette case nel tacito borgo, sette Pleiadi un poco più su. Case nere: bianche gallinelle! Case sparse: Sirio, Algol, Arturo! Una stella od un gruppo di stelle per ogni uomo o per ogni tribù. Quelle case sono ognuna un mondo con la fiamma dentro, che traspare; e c'è dentro un tumulto giocondo che non s'ode a due passi di là. E tra i mondi, come un grigio velo, erra il fumo d'ogni focolare. La Via Lattea s'esala nel cielo, per la tremola serenità. Giovanni Pascoli ![]() ![]() Sera nel giardino La sera mi ha rapito i rissosi fanciulli. Le loro voci d'angeli in guerra. Adesso in seno a nuove luci stanno là sull'opposte case. Resta sul cielo chiaro d'un eroe s'un cavallo incisa macchia muta sotto la prima stella Sandro Penna ![]() LA SERA Vien da lungi la Sera, camminando per la pineta tacita, di neve. Poi, contro tutte le finestre preme le sue gelide guance; e, zitta, origlia. Si fa silenzio, allora, in ogni casa. Siedono i vecchi, meditando. I bimbi non si attentano ancora ai loro giuochi. Cade di mano alle fantesche il fuso. La Sera ascolta, trepida, pei vetri; tutti - all'interno - ascoltano la Sera. Rainer Maria Rilke ![]() A sera A sera vanno le coppie di amanti lentamente attraverso il campo, donne sciolgono i loro capelli, commercianti contano i soldi, sul giornale della sera leggono ansiosi i borghesi le novità, fanciulli agitano piccoli pugni dormono sonni profondi e lunghi. Ognuno compie le proprie azioni adempie al sublime dovere, borghesi, poppanti, coppie di amanti - eccetto me? Certo! Neppure delle mie azioni serali delle quali sono schiavo lo spirito del mondo può privarsi, anch'esse hanno un senso. E così affondo e risalgo, danzo nelll'intimo, canticchio sciocchi canti di strada, lodo Dio e me stesso, bevo vino fantasticando di essere un pascià, avverto noie ai reni, sorrido e bevo anche di più, dico si al mio cuore (al mattino non è possibile) da dolori del passato giuocando intesso una poesia, vedo la luna e le stelle ruotare, ne percepisco il significato e via con loro mi sento andare non importa dove. Hermann Hesse Le tremule foglie dei pioppi
trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell'umida sera. E', quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d'oro. O stanco dolore, riposa! La nube nel giorno più nera fu quella che vedo più rosa nell'ultima sera. Che voli di rondini intorno! Che gridi nell'aria serena! La fame del povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, sì piccola, i nidi nel giorno non l'ebbero intera. Nè io ... che voli, che gridi, mia limpida sera! Don ... Don ... E mi dicono, Dormi! mi cantano, Dormi! sussurrano, Dormi! bisbigliano, Dormi! là, voci di tenebra azzurra ... Mi sembrano canti di culla, che fanno ch'io torni com'era ... sentivo mia madre ... poi nulla ... sul far della sera. “La mia sera” è una poesia ricca di emozioni, suggestioni e di richiami al poeta, e alla sua vita.
La poesia è composta da 5 strofe, le quali terminano tutte con la parola “sera”, a loro volta le 5 strofe sono costituite da 8 versi di cui 7 novenari e l’ultime sono senari. Il tema fondamentale della poesia è appunto la sera ma non una sera qualsiasi, questa è la sera del Pascoli. Infatti ognuno di noi vive la sua sera, ma in questa poesia l’autore vuole raccontare la “sua” sera non quella del padre, della sorella o di chicchessia, lui vuole descrivere la sua sera, il suo crepuscolo, il suo avvicinarsi alla morte; ed è per questo che il titolo e proprio “La mia sera”. Un altro aspetto fondamentale di questa poesia del’uso eccezionale del Pascoli della punteggiatura, altrettanto eccezionale e l’uso dei vocaboli, che fanno comprendere a chi legge che questa poesia va prima di tutto gustata parola per parola e poi analizzata. Il Pascoli ha capito che la sua ora è vicina ma per lui la morte ha un sapore agro-dolce, poiché allo morte tutti i ricordi riaffiorano alla mente i ricordi della madre “canti di culla....sento mia madre e poi nulla” Grazia
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