Saturday, February 16, 2019 - Network: [Magicamente.net - Storie e Poesie] | |||||
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Novità
Conseguenze del supplizio di Jean Calas
Postato da Grazia01 il Giovedì, 13 settembre @ 12:29:27 CEST (654 letture)
![]() ![]() Conseguenze del supplizio di Jean Calas Se i penitenti bianchi son stati la causa del supplizio d'un innocente e della rovina completa d'una famiglia, della sua dispersione e dell' obbrobrio che non dovrebbe essere inerente che all'ingiustizia e invece lo è al supplizio; se la fretta dei penitenti bianchi a celebrare come santo colui che avrebbe dovuto essere trascinato sul graticcio, e a far perire sulla ruota un padre virtuoso, codesto infortunio dovrebbe indubbiamente indurli a una vera penitenza per il resto della loro vita: loro e i giudici devono piangere, ma non con una lunga veste bianca e sulla faccia una maschera che nasconda le lagrime. Bisogna rispettare tutte le confraternite: sono edificanti; ma tutto il bene che possono fare allo Stato può forse compensare l'orrendo male che hanno provocato? Paiono istituite dallo zelo che nella Linguadoca anima i cattolici contro coloro che chiamiamo ugonotti. Si direbbe che si sia fatto voto di odiare i propri fratelli; siamo abbastanza religiosi per odiare e perseguitare, ma non abbastanza per amare e soccorrere. E cosa capiterebbe, se quelle confraternite fossero governate da entusiasti, come un tempo avvenne in certe congregazioni di artigiani e di signori, dove l'abitudine di avere delle visioni era ridotta ad artificio e sistema, come afferma uno dei più eloquenti e dotti magistrati nostri? Cosa capiterebbe se nelle confraternite si organizzassero quelle camere oscure, dette camere di meditazione, dove erano dipinti diavoli armati di corna e di artigli, e abissi di fiamme, e croci e pugnali, con il santo nome di Gesù sopra il quadro? Che spettacolo, per occhi già affascinati, per immaginazioni accese e sottomesse ai loro direttori! La morte di Jean Calas - II
Postato da Grazia01 il Giovedì, 13 settembre @ 12:05:06 CEST (848 letture)
![]() ![]() Breve storia della morte di Jean Calas Parte II Tredici giudici si riunirono ogni giorno per terminare il processo. Non si aveva, non si poteva avere nessuna prova contro la famiglia; ma la religione ingannata faceva le veci di prova. Sei giudici insistettero a lungo perché Jean Calas, suo figlio e il Lavaysse fossero condannati al supplizio della ruota, e la moglie di Jean Calas al rogo. Sette altri più moderati volevano che per lo meno si considerassero attentamente le cose. I dibattiti furono lunghi e frequenti. Uno dei giudici, persuaso dell'innocenza degli accusati e dell'impossibilità del delitto, parlò caldamente in loro favore; contrappose lo zelo dell'umanità allo zelo della severità; si fece il pubblico avvocato dei Calas in tutte le case di Tolosa, dove i gridi della religione ingannata continuamente reclamavano il sangue di quegli sventurati. Un altro giudice noto per il suo rigore andava parlando contro i Calas con una violenza non inferiore alla foga con cui l'altro li difendeva. Lo scandalo fu tale che furono entrambi costretti a rinunciare alla carica; si ritirarono in campagna. Ma sfortunatamente il giudice favorevole ai Calas persistette riguardosamente nella sua rinuncia, mentre l'altro tornò e diede il suo voto contro coloro che non avrebbe dovuto giudicare: quel voto determinò la condanna alla ruota perché ci furono otto voti contro cinque, avendo uno dei sei giudici clementi, dopo varie contestazioni, finito coll'aderire al partito del rigore. Parrebbe che, quando si tratta di parricidio e di condannare un padre di famiglia al più orrendo supplizio, il giudizio dovrebbe essere unanime, perché le prove di così inaudito delitto dovrebbero essere d'un'evidenza estrema per tutti: in simile caso il benché minimo dubbio dovrebbe far tremare il giudice che sta per firmare una sentenza di morte. La debolezza della nostra ragione e l'insufficienza delle nostre leggi si fanno sentire continuamente; ma in quale occasione se ne sentirà maggiormente la miseria che allorquando la preponderanza d'un unico voto consegna un cittadino al supplizio? Occorrevano cinquanta voti oltre la metà perché si pronunciasse un giudizio capitale ad Atene. Con che risultato? con ciò che sappiamo tanto inutilmente, che cioè i greci erano tanto più savi e più umani di noi. Pareva impossibile che Jean Calas, vecchio di sessantotto anni, che da un pezzo aveva le gambe deboli e gonfie, avesse potuto da solo strozzare e impiccare un giovane di ventott'anni vigoroso più del normale; bisognava assolutamente che sua moglie, suo figlio Pierre e il Lavaysse e la serva lo avessero aiutato. Non s'erano mai lasciati un solo istante, la sera della fatale avventura. Ma anche questa supposizione era non meno assurda dell'altra: infatti, come mai una serva cattolica zelantissima avrebbe tollerato che degli ugonotti assassinassero un giovane allevato da lei, per castigarlo d'amare la religione di lei? Come mai il Lavaysse sarebbe corso apposta da Bordeaux per strangolare un amico del quale ignorava la pretesa conversione? Come mai una tenera madre avrebbe alzato le mani sul suo figliolo? E come mai costoro avrebbero potuto strozzare un giovane forte come tutti loro messi insieme, senza una lotta lunga e violenta, senza grida atroci che avrebbero richiamato tutto il vicinato, senza ripetute percosse, senza lividi, senza abiti lacerati? La morte di Jean Calas - I
Postato da Grazia01 il Giovedì, 13 settembre @ 12:01:19 CEST (868 letture)
![]() ![]() Breve storia della morte di Jean Calas Parte I L'assassinio di Calas, consumato a Tolosa con la spada della giustizia, il 9 marzo 1762, è uno dei più singolari avvenimenti degni dell' attenzione nostra e dei posteri. La turba dei caduti in innumerevoli battaglie è presto dimenticata, non soltanto perché così vuole l'inevitabile fatalità della guerra, ma perché coloro che son morti in battaglia avrebbero potuto dar la morte ai loro nemici, non sono periti senza difendersi. Se pericolo e vantaggio sono pari, lo stupore cessa, persino la pietà si affievolisce; ma se un padre di famiglia innocente è consegnato nelle mani dell'errore, o della passione, o del fanatismo, se l'accusato non ha altra difesa che la sua virtù, se gli arbitri della sua vita facendolo sgozzare non rischiano altro che di sbagliarsi, se con una sentenza possono uccidere impunemente: allora la voce pubblica si fa sentire, ognuno teme per-sé; ci si avvede che nessuno è sicuro della propria vita davanti a un tribunale istituito perché vegli sulla vita dei cittadini, e tutte le voci si uniscono per domandar vendetta. In questo strano affare si trattava di religione, di suicidio, di parricidio: si trattava di sapere se un padre e una madre avevano strangolato il loro figlio per piacere a Dio, se un fratello aveva strangolato il suo fratello, se un amico aveva strangolato il suo amico, e se i giudici dovevano rimproverarsi di aver fatto morir sulla ruota un padre innocente oppure di aver risparmiato una madre, un fratello, un amico colpevoli. Jean Calas, di sessantotto anni, da più di quaranta anni era negoziante a Tolosa, e tutti coloro che avevano vissuto con lui lo stimavano un buon padre. Era protestante, come la moglie e tutti i figli, salvo uno che aveva abiurato l'eresia, e il padre gli passava una piccola pensione. Sembrava così alieno dall' assurdo fanatismo che spezza tutti i legami sociali che approvò la conversione di suo figlio Louis Calas, e che da trent'anni teneva in casa una serva, cattolica zelante, che gli aveva allevati tutti i figli. Candido, o l'ottimismo, Voltaire
Postato da Grazia01 il Lunedì, 10 settembre @ 11:49:44 CEST (917 letture)
![]() ![]() Candido, o l'ottimismo (Candide, ou l’Optimisme in francese), talvolta Candido, ovvero l'ottimismo, spesso contratto in Candido, è un racconto filosofico di Voltaire che mira a confutare le dottrine ottimistiche quale quella leibniziana. Lo scrittore francese fu stimolato sicuramente dal terremoto di Lisbona del 1755 che distrusse la città, mietendo molte vittime. Voltaire scrisse prima un poema sul cataclisma (1756) e successivamente redasse il Candido (1759). Voltaire scrive il Candido in un periodo successivo a numerose persecuzioni nei suoi confronti che l’hanno portato sulla via di una visione disincantata del mondo. Nonostante la presa d’atto dell’esistenza del male, non risulta, comunque, che Voltaire nel Candido esalti il pessimismo, quanto si limiti a stigmatizzare la pretesa di "vivere nel migliore dei mondi possibili", precetto su cui Leibniz montò il cardine della propria filosofia. Non a caso l'illuminista francese incarna nella figura del precettore Pangloss il filosofo tedesco, intento ad istruire il giovane Candido a vedere il mondo che lo circonda con ottimismo, sebbene si succedano in continuazione controversie e disavventure. È citato anche da Leonardo Sciascia nel romanzo Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia del 1977. La vicenda di Candido è stata musicata dal compositore americano Leonard Bernstein nell'operetta Candide. ![]() Viveva in quei pressi un derviscio famosissimo, che aveva fama d'essere il maggior filosofo di Turchia. Andarono a consultarlo. Pangloss prese la parola, e disse: "Maestro, siam venuti a pregarvi che ci spieghiate perché sia stato creato un animale così bizzarro com'è l'uomo." "Ma di che ti vai a impicciare?" disse il derviscio; "che te ne importa?" "Ma, padre mio reverendo," osservò Candido, "v'è pur nel mondo una quantità spaventosa di mali." "E che diavolo importano," rispose il derviscio, "i mali ed i beni? Quando Sua Altezza spedisce una nave in Egitto, si da ella forse pensiero se i topi che sono nella stiva stanno comodi o no?" "E allora che dobbiamo fare?" domandò Pangloss. "Tacere", rispose il derviscio. "Io m'ero illuso" riprese Pangloss, "di poter ragionare un pochino con voi delle cause e degli effetti, del migliore dei mondi possibili, dell'origine del male, della natura dell'anima e dell'armonia prestabilita." A questo il derviscio sbatté loro l'uscio in faccia. Parole di saggezza
Postato da Grazia01 il Domenica, 27 novembre @ 20:00:54 CET (1060 letture)
![]() ![]() Saggezza Mentre il ventunesimo secolo è già iniziato, scopriamo che il mondo è diventato più piccolo e che i popoli della terra formano quasi una sola comunità. Ci uniscono i gravi problemi che abbiamo di fronte: la sovrappopolazione, l'esaurimento delle risorse naturali e una crisi ambientale che minaccia l'aria, l'acqua, gli alberi e il vasto numero di meravigliose forme di vita che costituiscono il reale fondamento dell'esistenza su questo piccolo pianeta che condividiamo. Io credo che per affrontare queste sfide dei nostri tempi, gli esseri umani debbano sviluppare un maggior senso di responsabilità universale. Ognuno di noi deve imparare a lavorare non solo per se stesso, per la propria famiglia o per il proprio paese, ma per il beneficio di tutta l'umanità. La responsabilità universale è la vera chiave della sopravvivenza umana. Dalai Lama ![]() Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto. Johann Wolfgang Goethe Oggi, 21 novembre è la festa degli alberi
Postato da Grazia01 il Lunedì, 21 novembre @ 14:12:06 CET (1720 letture)
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Facciamo respirare i nostri territori! 19, 20 e 21 novembre unisciti alle nostre iniziative lungo la Penisola: piantiamo nuovi alberi, i polmoni del Pianeta. Gli alberi sono i polmoni del Pianeta producono ossigeno e assorbono anidride carbonica, il loro ciclo vitale è indispensabile per la sopravvivenza di tutte le specie. Per questo ogni anno li celebriamo con tantissime iniziative lungo la penisola: piantiamo giovani alberi e arbusti di diverse specie, è il nostro contributo per compensare le emissioni CO2, difendere la biodiversità dei territori, riqualificare zone degradate nelle nostre città. www.legambiente.it ![]() Una festa dedicata tutta a loro, ai più affascinanti esseri vegetali, gli alberi di cui purtroppo ci accorgiamo pochissimo nella vita di tutti i giorni. Non vediamo quanto siano fondamentali per la nostra vita e per quella del pianeta: gli alberi producono frutti, ossigeno, legno, ombra e umidità atmosferica e danno cibo e riparo agli animali e agli insetti, oltre a rendere fertile e solido il terreno in cui vivono grazie all’azione delle radici. Ma fanno tutto questo in assoluto silenzio. Non si lamentano nemmeno quando li feriamo senza rimedio. Sapevate che un’altissima percentuale di alberi in città muore a causa delle ferite che le auto infliggono ai tronchi nei parcheggi?
![]() ![]() ![]() Come è d'uso, in Casatea, non potevano mancare poesie loro dedicate. Alberi Alberi, eravate frecce cadute dall'azzurro? Che terribili guerrieri vi scagliarono? Sono state le stelle? Le vostre musiche vengono dall'anima degli uccelli, dagli occhi di Dio, da una perfetta passione. Alberi! Le vostre radici rozze si accorgeranno del mio cuore sotto terra? Federico García Lorca Poesie, pensieri di Madre Teresa di Calcutta
Postato da Grazia01 il Sabato, 19 novembre @ 14:36:40 CET (1068 letture)
![]() Poesie di Madre Teresa di Calcutta dedicate a chi crede in Dio oppure nell'uomo, alla vita, all'amore ![]() ![]() Dai il meglio di te... L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico NON IMPORTA, AMALO Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici NON IMPORTA, FA' IL BENE Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici NON IMPORTA, REALIZZALI Il bene che fai verrà domani dimenticato NON IMPORTA, FA' IL BENE L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo NON IMPORTA, COSTRUISCI Se aiuti la gente, se ne risentirà NON IMPORTA, AIUTALA Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE ![]() ![]() Trova il tempo.. Trova il tempo di pensare Trova il tempo di pregare Trova il tempo di ridere È la fonte del potere È il più grande potere sulla Terra È la musica dell'anima. Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare ed essere amato Trova il tempo di dare È il segreto dell'eterna giovinezza È il privilegio dato da Dio La giornata è troppo corta per essere egoisti. Trova il tempo di leggere Trova il tempo di essere amico Trova il tempo di lavorare E' la fonte della saggezza E' la strada della felicità E' il prezzo del successo. Trova il tempo di fare la carità E' la chiave del Paradiso. (Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta.) L'ascolto in poesia, pensieri e immagini
Postato da Grazia01 il Sabato, 12 novembre @ 14:53:21 CET (2469 letture)
![]() L'ascolto in pensieri e poesie ![]() Parlare è un mezzo per esprimere se stessi agli altri. Ascoltare è un mezzo per accogliere gli altri in se stessi. Wen Tzu, testo classico taoista ![]() Sapere ascoltare è una delle capacità più importanti che una persona possa avere. E' vitale per chiunque voglia comunicare con altre persone. La capacità di prestare ascolto è la più importante di tutte le doti di comunicazione. Più importante dell' eloquenza. Più importante di una voce suadente. Più importante ancora della facilità di scrittura. E' proprio dalla buona capacità di ascoltare che inizia la comunicazione efficace. ![]() Nell'Incontro,l'Armonia tra il Parlare e l'Ascoltare può sostenere la Melodia della Vita. Gli obiettivi raggiungibili ascoltando portano ad un arricchimento personale, in un sostegno al nostro interlocutore perché trovi da solo le risposte ai suoi problemi o entrambi contemporaneamente; in tutti i casi conviene aspettare il proprio turno ascoltando e poi parlare. ![]() ![]() Questa non è una poesia, ma una bellissima canzone. Ascolta "Se un temporale ti ha fermato sulla strada in qualche posto in cui nessuno passa mai, se un improvviso arcobaleno ti fa quasi pensare che quella è la firma di Dio, ascolta il vento asciugare l'erba, senti cantare il sole. Ascolta i vecchi che hanno voglia di ballare e sopra un ponte le bugie di un pescatore e le domande di un bambino appena nato che crede a qualunque risposta gli dai Ascolta l'uomo e le sue distanze, la fame e le speranze. Nel primo traffico dell'aurora senti nell'aria la primavera, ascolta, guarda respira. Senti la gente svegliarsi piano, fare l'amore anche con nessuno, ascolta quello che siamo, quanto odiamo, quanto amiamo. Quando lo stadio spegne i fari e va a dormire ascolta i sogni che la gente porta via, se la ragazza fra la pioggia e il marciapiede t'insegna la sola canzone che sa, ascolta l'acqua e la sua memoria, l'uomo e la sua miseria. Ascolta quello che hai dentro al petto e che non hai mai detto! Prima di metter le mani addosso a chi ti ha solo capito male, ascolta dentro te stesso. Senti pregare chi non ci crede e le poesie di un carabiniere, ascolta, fatti stupire, cambiare, guarire. Ascolta quello che hai dentro al petto e che non hai mai detto." Lacrime...pensieri e poesie
Postato da Grazia01 il Sabato, 05 novembre @ 10:45:54 CET (775 letture)
![]() ![]() Lacrime...pensieri e poesie. Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime; ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni. Romano Battaglia ![]() IL CASO Solo che un qualche iddio vendicativo mi chiamasse Dall'alto cielo, e irrimdesse: « Tu, creatura che soffre, Sappi che il tuo dolore è il mio. diletto, Che del tuo amore frustrato profitta il mio odio! » Allora sopporterei, tenderei i nervi e morrei, Rafforzato dal senso d'un'ira immeritata; Mezzo racconsolato dal pensiero che un più potente di me Avesse voluto e assegnato le lacrime ch'io piango. Ma non così. Come accade che la gioia venga uccisa, E perché avvizzisce la più dolce speranza mai seminata? Il caso balordo s'oppone al sole e alla pioggia, E il tempo biscazziere getta per allegria il dado d'un lamento... Per questi giudici ciechi tanto valeva cospargere Gioie lungo il mio cammino così come il dolore. Thomas Hardy Poesie e pensieri sugli animali
Postato da Grazia01 il Sabato, 15 ottobre @ 19:41:19 CEST (1006 letture)
![]() Poesie e non solo sugli ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Mi piacciono i maiali. I cani ci guardano dal basso. I gatti ci guardano dall’alto. I maiali ci trattano da loro pari. Winston Churchill ![]() Se prendi un cane che muore di fame e lo ingrassi, non ti morderà. E’ questa la differenza principale tra un cane e un uomo. Mark Twain ![]() ![]() ODE AL CANE di Pablo Neruda Il cane mi domanda e non rispondo. Salta, corre pei campi e mi domanda senza parlare e i suoi occhi sono due richieste umide, due fiamme liquide che interrogano e io non rispondo, non rispondo perché non so, non posso dir nulla. In campo aperto andiamo uomo e cane. Brillano le foglie come se qualcuno le avesse baciate a una a una, sorgono dal suolo tutte le arance a collocare piccoli planetari su alberi rotondi come la notte, e verdi, e noi, uomo e cane, andiamo a fiutare il mondo, a scuotere il trifoglio, nella campagna cilena, fra le limpide dita di settembre. Buon anno!
Postato da Grazia01 il Venerdì, 31 dicembre @ 11:40:49 CET (1313 letture)
![]() ![]() Un anno che finisce, una pagina dello stesso libro ancora da scrivere, cerchiamo di scriverla bene, mettiamoci cose belle e importanti, è il giorno in cui si formulano i buoni propositi per l'avvenire che poi si dimenticano o non si possono mantenere... non mi pongo nessun proposito se non quello di essere più felice e di essere ben cosciente dei momenti in cui lo sono, è quello che auguro anche a voi ![]() Niente è successo per caso, come niente succede mai per caso nella nostra vita. Solo che spesso non ci fermiamo mai a considerare quello che ci avviene, e così facendo perdiamo il senso vero delle cose. Ci sentiamo spesso un ingranaggio insignificante in una navicella che procede sola, senza senso e senza rotta, in uno spazio tanto infinito da inghiottirci... E invece non è così. Tutte le storie sono legate tra loro.La nostra rotta ci appare allora quella che è davvero: un cerchio. E noi sappiamo che possiamo sempre partire, ma anche tornare, perché la meta del nostro viaggio è la stessa della nostra partenza. In un cerchio si può fare. Anna Genni Miliotti ![]() Che sia un buon inizio All'inizio del nuovo anno prego il Signore di concedere la pace, la concordia, la tranquillità nell'ordine e nel rispetto dei diritti di ogni persona umana, senza cui il mondo non può avanzare verso traguardi di progresso e di civiltà Giovanni Paolo II ![]() La diligenza di Capodanno Mezzanotte suonò sopra il villaggio nella placida piazza solitaria... le ore sobbalzano nell'aria per la tacita volta senza raggio; recava da lontano, intanto il vento come un tintinnio garrulo d'argento, e pel villaggio solitario; errare un trotto di cavali si sentì; un cavallo vicino, ecco nitrì il gabellier si sporse per guardare; qualche finestra ancor s'illuminò e mezzanotte, lenta, risonò. La diligenza a dodici cavalli arriva con dodici signori. e tutti, presto presto, venner fuori con valige, con scatole, con scialli; e il primo, un vecchio tremulo e bonario: « Lode a Dio - esclamò - siamo in orario! » Era il trentun dicembre ed era l'ora che l'anno vecchio, curvo, se ne va, nel mare eterno dell'eternità svanisce, si disperde, si scolora, mentre vanno per ville e per tuguri baci e abbracci, brindisi e auguri. Andersen AUGURI PER L'ANNO CHE VERRA' IN POESIA E NON SOLO...
Postato da Tony-Kospan il Venerdì, 31 dicembre @ 02:30:00 CET (953 letture)
![]() ![]() GLI AUGURI PER L'ANNO CHE VERRA' IN POESIA E NON SOLO a cura di Tony Kospan E' ormai finito un anno… che se ne sta andando dopo averci lasciato il suo bagaglio di cose positive e negative… come sempre… ed è giunto il momento quindi dell'altrettanto consueta attesa del nuovo anno… Il rito dell'augurio e della speranza di un anno migliore si perpetua da sempre… in quanto è connaturato nell'uomo che… se non riuscisse a rinnovare le sue attese… i suoi progetti… i suoi sogni… si sentirebbe del tutto perso e demotivato… anche se poi ben sa che la vita nel nuovo anno difficilmente avrà un eccezionale cambiamento… Certo l'attesa si concentra soprattutto per il primo giorno dell'anno… quasi come si trattasse di un mattino… che ci porti verso un buon giorno/buon anno… ed è su di esso che tutti concentriamo ogni festa… ![]() Da giovane amante della poesia… intriso di pessimismo non amavo questo rito… e scrivevo… AUGURI Tony Kospan Auguri! Auguri! Auguri! Parole parole… parole… vuote parole… trite parole cosa dite se non l'umana fallace speranza d'un domani migliore? Ebbene… vi apparirà strano… ma sarà per gli anni… e per una certa consapevolezza della nostra reale condizione umana… o per un certo fatalismo… o grazie al mio amico sogno… ora sono più fiducioso (ed in fondo poi non costa nulla) verso il futuro, sebbene in senso realistico. Dunque è questo rito di passaggio… antico e moderno… è questa speranza d'un domani migliore per tutti… il tema delle poesie che tratteremo stavolta… Iniziamo con i simpatici e giocosi versi di Rodari… proseguiamo con l'affettuoso colloqio di Neruda con la Speranza…, con l'invito a vivere intensamente e profondamente la vita di Walcott, poi con un riflessivo augurio di Debruynne e terminiamo con il bellissimo sogno di Jayan Walter Come sempre aspettiamo di leggere qui... quelle che amate voi... ![]() L'ANNO NUOVO Gianni Rodari Indovinami, indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà? Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un carnevale e un ferragosto, e il giorno dopo il lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno. Buon Natale!
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 dicembre @ 00:52:54 CET (935 letture)
![]() ![]() Bambino Gesù asciuga le lacrime dei fanciulli ! Accarezza il malato e l'anziano ! Spinge gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di Pace Giovanni Paolo II ![]() E' NATALE E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi una mano. E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro. E' Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. E' Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri." Madre Teresa di Calcutta IL NATALE IN POESIA… E… NON SOLO…
Postato da Tony-Kospan il Venerdì, 24 dicembre @ 18:45:08 CET (902 letture)
![]() IL NATALE IN… POESIA… E… NON SOLO… a cura di Tony Kospan Cari amici amanti della Poesia… non possiamo non omaggiare questa festa diffusa da duemila anni su buona parte del nostro pianeta… e che coinvolge centinaia di milioni di persone… ![]() Festa di ricordi nel nostro cuore… festa rivelatrice del vero amore… festa di sogno d'un domani migliore festa di sollievo per chi vive nel dolore ![]() Dunque le poesie stavolta parleranno del Natale… sì festa religiosa… ma con antiche e nuove valenze anche laiche… ![]() Ma passiamo alle poesie… prescelte stavolta… e come sempre mi piacerebbe leggere quelle che piacciono a voi… ![]() L'AGNELLO BELAVA DOLCEMENTE Juan Ramon Jimenez L’agnello belava dolcemente. L’asino, tenero, si rallegrava in un caldo richiamo. Il cane latrava, quasi parlando alle stelle… Mi destai. Uscii. Vidi come celesti nel suolo fiorito come un cielo capovolto. Un alito tiepido e dolce velava il bosco; la luna andava declinando in un tramonto d’oro e di seta, che sembrava un ambito divino… Il mio petto palpitava, come se il cuore avesse avuto vino… Aprii la stalla per vedere se era lì. C’era! LA FELICITA' IN POESIA (ED UN ANNIVERSARIO)
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 05 dicembre @ 00:40:34 CET (1853 letture)
![]() ![]() LA GIOIA… LA FELICITA'… POESIE E NON SOLO (E L'ANNIVERSARIO DI QUESTO GENERE DI POST) a cura di Tony Kospan Cari amici amanti come me della poesia permetettemi per un attimo di ricordare che questo è il 7° anniversario di questo genere di post dedicati alle poesie a tema. ![]() Nacque, quella prima domenica del dicembre 2003 in me l’idea di un post augurante una felice domenica in poesia a tutti gli amici virtuali… Eccolo… ora… quel 1° post… che oggi fa sorridere ma che allora era quasi una rarità… ![]() ![]() UNA BELLA POESIA PER UNA BELLA DOMENICA Pericoloso e tenero il volto dell’amore Prevert Pericoloso e tenero il volto dell’amore m’è apparso la sera d’un lunghissimo giorno Forse era un arciere con l’arco o un musicante con l’arpa Non so più Non so niente La sola cosa che so è che mi ha feri to forse con una freccia forse con una canzone La sola cosa che so è che mi ha ferito ferito al cuore ferito per la vita E come brucia la ferita dell’amore. Ciao da Orsosognante ![]() ![]() Certo questo genere di post ne ha fatta di strada… diventando sempre più ampio e completo nel corso di questi 7 anni… arricchendosi sempre di più di presentazione, poesie, immagini e musiche. Ora, scusatemi, con un pò di immodestia intendo ricordare quel momento, e perché no… festeggiarlo… insieme a voi… perché è proprio grazie a voi che col vostro calore e la vostra partecipazione avete fatto sì che continuassimo su questo… poetico percorso. ![]() Come festeggiare? Bè dedicando il tema di questa domenica proprio alla… gioia… alla felicità… sentimenti e momenti che riescono a dare suoni, profumi e colori ai nostri giorni… aiutandoci a vivere meglio… Quelle scelte per questo 7° anniversario sono poesie di vari e noti autori ma desidero segnalare l'INNO ALLA GIOIA che, musicato da Beethoven, è anche l'inno dell'Europa. ![]() LA GIOIA Emily Dickinson La Gioia è la Brezza Che ci solleva da Terra E ci lascia in un altro posto Di cui non sappiamo le regole - Non ci rimanda, ma dopo un po' Noi sobriamente scendiamo Un po' più nuovi per quel momento Su un Suolo Incantato - ![]() FELICITA' RAGGIUNTA, SI CAMMINA Eugenio Montale Felicità raggiunta, si cammina per te sul fil di lama. Agli occhi sei barlume che vacilla, al piede, teso ghiaccio che s'incrina; e dunque non ti tocchi chi più t'ama. Se giungi sulle anime invase di tristezza e le schiari, il tuo mattino e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase. Ma nulla paga il pianto del bambino a cui fugge il pallone tra le case Felicità e gioia, il tema di questa domenica
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 dicembre @ 22:03:59 CET (973 letture)
![]() Felicità e gioia, l'argomento di questa domenica e auguri a Tony Kospan che festeggia il settimo anniversario delle "poesie a tema" ![]() ![]() "Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi." Alessandro Baricco ![]() ![]() "La felicità è una condizione di equilibrio perfetto tra la realizzazione delle nostre aspirazioni e quanto gli altri ci chiedono." Giusto Ferronato ![]() ![]() Ride su me la primavera. Ride su me la primavera. Tornano le rondini, si sa. Volano via via le parole degli amici stolti. Ritornano, per me, ora le antiche parole dell'amore. In te, fanciullo, splendono. Giuocano nei tuoi passi incerti. Ma certa in me cammina solitaria e tranquilla la felicità. Sandro Penna ![]() ![]() Cosa e parola Felicità, cosa che sa d'amaro, parola che si lascia dire e ride, fior che fiorisce come un frutto raro, gioia che il cuor sopisce e non uccide; felicità, larva di donna, riso di donna, occhio di donna, ombra di donna, seppi io forse il tuo gran rombo improvviso, rabbrividii nel tuo bacio che assonna? E se la stringo al mio cuore soave la chiave della mia casa solinga, felicità, forse t'ho chiusa a chiave, fior, gioia, donna, ombra, infelicità? Marino Moretti LA NOTTE IN POESIA E NON SOLO...
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 21 novembre @ 00:52:04 CET (1152 letture)
![]() ![]() LA NOTTE IN... POESIA E NON SOLO by Tony Kospan Care amiche ed amici, come già accennato, concludiamo la trilogia con le poesie che ci parlano della NOTTE ... La notte è quella parte del giorno oscura... ovattata e silenziosa... dedicata sì al riposo ed alla ricarica delle energie spese durante il giorno... ma anche quella in cui raggiungono la massima intensità... i nostri pensieri... ricordi... sogni... desideri... etc...e per questo spesso amata o detestata... ![]() Eh sì la notte può esser fonte di grandi gioie o di grandi dolori... a seconda dello stato d'animo o delle situazioni che viviamo. Tornando alle poesie, di belle sul tema ce ne sono davvero migliaia..., e la selezione è stata dunque difficilissima... non volendo ripetermi con quelle molto note di Pavese, Dickinson, Bronte, Neruda, Lorca... etc. e volendo selezionare solo cinque per non tediare il lettore virtuale notoriamente amante di post brevi. ![]() In esse saranno evidenti le opposte emozioni di cui parlavo prima... Come sempre spero che siate voi ad aggiungerne altre... sia vostre che di altri autori. ![]() E' NOTTE Giusy Maugeri E' notte sul mondo sulle anime in pena sui respiri più lenti sui pensieri strappati dal cuore E’ notte e non dormo osservo la luna lei gioca e sorride alle stelle vicine continua a brillare noncurante dell’oggi del domani di ieri… E’ notte sulle incertezze sopite fra bianchi cuscini sulle paure oscurate da palpebre chiuse Ed è ancora notte su incoscienti sorrisi accarezzati dai sogni inconsapevoli ebbrezze regalate da Morfeo amico instancabile compagno di tutta la vita che rinnova promesse d’amore e ridipinge a colori i quotidiani grigiori ![]() IN SEGRETO, DI NOTTE Else Lasker-Schuler In segreto, di notte Io t'ho prescelto fra tutte le stelle. E sono sveglia - fiore attento, fra il canto basso del fogliame. Le nostre labbra per cercare miele, le nostre notti lucenti sbocciate. Alla luce gloriosa del tuo corpo il mio cuore accende i cieli. Tutti i miei sogni pendono al tuo oro. Io t'ho prescelto fra tutte le stelle La notte è il tema poetico di questa domenica
Postato da Grazia01 il Venerdì, 19 novembre @ 21:03:41 CET (1222 letture)
![]() Il tema di questa domenica è ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() LA NOTTE BELLA Quale canto s'è levato stanotte che intesse di cristallina eco del cuore le stelle Quale festa sorgiva di cuore a nozze Sono stato uno stagno di buio Ora mordo come un bambino la mammella lo spazio Ora sono ubriaco d'universo Giuseppe Ungaretti ![]() ![]() Nella notte profonda si consumano le stelle. Un dolore m'innonda: un amor di cose belle. Sandro Penna LA SERA IN POESIA... IL TEMA DI TONY KOSPAN
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 14 novembre @ 00:31:27 CET (2460 letture)
![]() ![]() LA SERA IN POESIA... IL TEMA DI TONY KOSPAN by Tony Kospan Cari amici della poesia… dopo aver trattato il tema dell'alba… stavolta affronteremo il tema della sera e la prossima settimana, concludendo la trilogia, quello della notte. Vi domanderete. Ma perché saltiamo il giorno? Il motivo è semplice. Non ci sono molte grandi poesie sul pieno giorno… ![]() Il giorno infatti, con le sue concrete e pratiche occupazioni…, i suoi ritmi ed il suo tran tran… non ci porta a fermarci a pensare… a sognare… a poetare… Il tema è la sera dunque… che in questo periodo dell'anno…accorciandosi il giorno sempre di più… ci fa compagnia molto più a lungo… ![]() La sera rappresenta anche il momento di riposo dopo le fatiche del giorno… e dell'incontro familiare… sul quale ormai però incombe la tv… il pc… Oggi in verità ci stiamo abituando a vivere intensamente anche di notte…ma il tramonto e la sera conservano intatto il loro fascino. ![]() Le poesie sul tema sono tantissime per cui non potendole postare tutte ed avendone postate, negli anni scorsi,di Foscolo , Byron, Neruda, Cardarelli, Baudelaire… etc etc…ho selezionato queste altre che pure mi affascinano, ciascuna a suo modo. Come sempre mi piacerebbe leggere quelle, vostre o degli autori che amate, che piacciono a voi… Le immagini sono tutte di Claude Théberge inconfondibile artista franco canadese (Quebec), che mi è sempre piaciuto molto, scomparso nel 2008. ![]() TERRAZZA Vittorio Sereni Improvvisa ci coglie la sera. Più non sai dove il lago finisca; un murmure soltanto sfiora la nostra vita sotto una pensile terrazza. Siamo tutti sospesi a un tacito evento questa sera entro quel raggio di torpediniera che ci scruta poi gira se ne va. ![]() IL TRAMONTO DEL SOLE G. Lorca Il sole è tramontato. Gli alberi meditano come statue. Ormai il grano è falciato. Che tristezza le norie ferme! Un cane campagnolo vuole mangiarsi Venere, e le latra. Splende sul suo campo di pre-bacio come una grande mela. Le zanzare - Pegasi della rugiada - volano nell'aria calma. La Penelope immensa della luce tesse una notte chiara. “Figlie mie, dormite, viene il lupo”, le pecorelle belano.” è arrivato l'autunno, compagne?” dice un fiore avvizzito. A momenti verranno i pastori coi loro nidi dalla sierra lontana! Giuocheranno le bambine sulla porta della vecchia casa, e ci saranno strofe d'amore La sera è il tema che proponiamo questa domenica
Postato da Grazia01 il Sabato, 13 novembre @ 20:21:07 CET (874 letture)
![]() Il tema poetico di questa domenica è ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Le immagini sono di Gustavo POBLETE Catalan, pittore cileno (1915 - 2005) Professore di Disegno alla Facoltà delle Belle Arti Università del Cile ![]() Viene la sera. lo catturo un odore di corpo e d'erba. E il mio giorno è in amore. Sandro Penna ![]() ![]() Questa sera Le faville che danzano nelle tue pupille mi trafiggono con piccole infinite grida di gioia Sono come uccelli migratori al crepuscolo infiammato del cielo contro il blù infinito dei tuoi occhi Anche quando non parli io sono parte del tuo universo piccolo ed infinito diviso e fuso con tutta la mia felicità Felice Pagnani ![]() ![]() UNA SERA DI SAN PIETRO Ricordo. Fulvo il sole tra i rossi vapori e le nubi calde al mare scendeva, come un grande clipeo di rame che in barbariche pugne corrusca ondeggiando, poi cade. Castiglioncello in alto fra mucchi di querce ridea da le vetrate un folle vermiglio sogghigno di fata. Ma io languido e triste (da poco avea scosso la febbre maremmana, ed i nervi pesavanmi come di piombo) guardava a la finestra. Le rondini rapide i voli sghembi tessevano e ritessevano intorno le gronde, e le passere brune strepïano al vespro maligno. Brevi d'entro la macchia svariavano il piano ed i colli, rasi a metà da la falce, in parte ancor mobili e biondi. Via per i solchi grigi le stoppie fumavano accese: or sí or no veniva su per le aure umide il canto de' mietitori, lungo, lontano, piangevole, stanco: grave l'afa stringeva l'aër, la marina, le piante. Io levai gli occhi al sole - O lume superbo del mondo, tu su la vita guardi com'ebro ciclope da l'alto! - Gracchiarono i pavoni schernendomi tra i melograni, e un vipistrello sperso passommi radendo su 'l capo. Giosuè Carducci L'alba in poesia e non solo...
Postato da Grazia01 il Domenica, 07 novembre @ 13:49:18 CET (806 letture)
![]() ![]() Il tema poetica di questa domenica ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ...che questi siano i vostri desideri: destarsi all'alba con un cuore alato e rendere grazie per un altro giorno d'amore... Kahlil Gibran ![]() ![]() Alba autunnale Perfette sagome nere di alberi infreddoliti si stagliano sullo sfondo dorato, pennellate di nuvole violette galleggiano nell'aria sopra un mare sonnolento dai riflessi d'argento. Malinconici gabbiani salutano, nel loro bianco volteggiare, il sole che rinasce, mentre il cielo si scolora in delicate sfumature rosa pallido. Rita Poddesu ![]() ![]() Alba Odoravano i fior di vitalba per via, le ginestre nel greto; aliavano prima dell'alba le rondini nell'uliveto. Aliavano mute con volo nero, agile, di pipistrello; e tuttora gemea l'assiolo, che già spincionava il fringuello. Tra i pinastri era l'alba che i rivi mirava discendere giù: guizzò un raggio, soffio su gli ulivi; virb...disse una rondine; e fu giorno: un giorno di pace e lavoro, che l'uomo mieteva il suo grano, e per tutto nel cielo sonoro saliva un cantare lontano. Giovanni Pascoli MALINCONIA - POESIE E NON SOLO
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 24 ottobre @ 00:21:35 CEST (4253 letture)
![]() ![]() LA MALINCONIA IN POESIA… E NON SOLO… a cura di Tony Kospan L'autunno è per definizione la più malinconica delle stagioni… perché arriva con le foglie cadenti… le giornate più corte… dopo il massimo splendore della natura donatoci dall'estate, dopo le promesse della primavera e prima del buio dell'inverno. Ma cos'è la malinconia? La parola viene dal greco antico e vuol dire “bile nera” (dal greco “melaina” = scuro e ”cholè” = bile). ![]() Louis Jean Francois Lagrenee - La malinconia Ma veniamo al suo significato odierno… Essa può esser definita un sentimento… di leggera tristezza priva di un’origine o motivazione precisa… che talvolta ci invade… ci prende… ci avvolge… come per la mancanza o il desiderio di qualcosa… di qualcuno… ma imprecisato… al contrario della nostalgia che invece è rimpianto per l'assenza di un qualcosa ben individuabile… A mio parere, se non porta ahimé alla depressione, può esser una dolce nostalgica amica… un momento di pausa…un terreno di coltura fertile che ci porterà poi a nuova vita… a nuove esperienze… a nuove emozioni Essa è sì collegata alla fugacità ed imperfezione della nostra vita, allo scorrer inesorabile del tempo, ma porta ad una tale tensione emotiva che riesce a donare la massima ispirazione in tutte le forme d'arte ed in primis alla poesia… ![]() Jean-Baptiste Camille Corot - La malinconia Secondo alcuni la poesia sarebbe indissolubilmente ad essa incatenata ed arrivano ad affermare che senza la malinconia non esisterebbe la poesia. Personalmente ritengo che certamente essa incida e molto ma non in modo così assoluto essendo immenso e variegato il mondo della poesia. Dunque è la malinconia il tema che tratteremo stavolta… in poesia immagini… tutte d'arte… e musiche… e come sempre mi piacerebbe leggere le poesie… ma anche le riflessioni o quant'altro v'ispiri il tema. ![]() Munch - La malinconia VEDER CADERE LE FOGLIE N. Hikmet Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali Soprattutto se sono ippocastani soprattutto se passano dei bimbi soprattutto se il cielo è sereno soprattutto se ho avuto, quel giorno, una buona notizia soprattutto se il cuore, quel giorno, non mi fa male soprattutto se credo, quel giorno, che quella che amo mi ami soprattutto se quel giorno mi sento d'accordo con gli uomini e con me stesso. Veder cadere le foglie mi lacera dentro soprattutto le foglie dei viali dei viali d'ippocastani. La malinconia in poesia...
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 ottobre @ 20:58:38 CEST (1860 letture)
![]() Il tema poetico by Tony Kospan è la ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() La malinconia, una sensazione difficile da descrivere. Arriva improvvisa spesso senza una ragione precisa, anche se non sei solo, anche se fino a un momento prima sorridevi. Nasce da un pensiero, sentendo una musica che risveglia un ricordo, un evento, una persona, guardando una fotografia, nella scia di un profumo, di un aroma, di una situazione. E’ la percezione della mancanza di qualcosa dentro. Raramente è solo tristezza, la malinconia è anche un’emozione dolce che talora accompagna l’amore . ![]() ![]() Malinconia Nient'altro che gelo e passi metallici. Sul cuore le tue mani adunche, i giorni , e negli occhi la notte lunga. Carlo Bramanti ![]() ![]() La mia malinconia è tanta e tale. La mia malinconia è tanta e tale, ch'i' non discredo che, s'egli 'l sapesse un che mi fosse nemico mortale, che di me di pieta non piangesse. Quella, per cu' m'aven, poco ne cale: ché mmi potrebbe, sed ella volesse, guarir 'n un punto di tutto 'l mie male, sed ella pur " I' t'odio " mi dicesse. Ma quest' è la risposta c'ho da llei: ched ella no mmi vòl né mal né bene, e ched i' vad' a ffar li fatti mei, ch'ella non cura s'i' ho gioi' e pene, men ch'una paglia che lle va tra' piei. Mal grado n'abbi' Amor, ch'a lle' mi diène. Cecco Angiolieri IL VINO IN POESIA E NON SOLO... IL TEMA DI TONY KOSPAN
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 10 ottobre @ 00:16:06 CEST (1715 letture)
![]() ![]() IL VINO IN POESIA E… NON SOLO… a cura di Tony Kospan Care amiche ed amici stavolta affronteremo un tema che s’intona perfettamente con questo mese. Il rapporto tra vino e poesia è stato sempre stretto sin dai tempi più antichi...come ci mostra questa strofa di quasi 3000 anni fa ![]() IL VINO Omero Il vino mi spinge il vino folle che fa cantare anche l’uomo più saggio e lo fa ridere mollemente e lo costringe a danzare e tira fuori la parola che sta meglio non detta ![]() Come la poesia il vino è cultura... cultura millenaria... Come il vino la poesia per esser sublime... dev'esser genuina... Come la poesia il vino è vita... sia per chi lo produce che per chi se ne nutre Come il vino la poesia... porta al dialogo... Come la poesia il vino... è capace di colorare la vita... Simpaticissimo e sintetico è poi questo brindisi veneziano del XIV SECOLO che ci dice di bere senza problemi se vogliamo... andar in Paradiso ![]() Chi ben beve ben dorme, chi ben dorme mal no pensa, chi mal no pensa mal no fa. Chi mal no fa in Paradiso va. Ora ben bevè che el Paradiso avarè… ![]() Anche la moderna medicina dà grande importanza al vino… (ovviamente sempre bevuto con moderazione). E' incredibile il numero delle poesie che direttamente o indirettamente parlano del vino e del suo mondo... Queste che seguono sono quelle ho prescelto stavolta e mi piacerebbe leggere quelle che sul tema amate voi... ![]() SONETTO AL VINO Jorge Luis Borges In quale regno o secolo e sotto quale tacita congiunzione di astri, in che giorno segreto non segnato dal marmo, nacque la fortunata e singolare idea di inventare l’allegria? Con autunni dorati fu inventata. Ed il vino fluisce rosso lungo mille generazioni come il fiume del tempo e nell’arduo cammino ci fa dono di musica, di fuoco e di leoni. Nella notte del giubilo e nell’infausto giorno esalta l’allegria o attenua la paura, e questo ditirambo nuovo che oggi gli canto lo intonarono un giorno l’arabo e il persiano. Vino, insegnami come vedere la mia storia quasi fosse già fatta cenere di memoria. Il vino è il tema poetico di questa domenica
Postato da Grazia01 il Sabato, 09 ottobre @ 18:59:26 CEST (789 letture)
![]() ![]() Il tema poetico di questa domenica è il ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() IL VINO ELEVA L'ANIMO ED I PENSIERI E LE INQUIETUDINI ALLONTANANO DAL CUORE DELL'UOMO PINDARO ...mentr'ella sola, piangeva dolendosi dell'abbandono, l'abbracciò Bacco e le porse soccorso... Ovidio, Le Metamorfosi ![]() ![]() Ode al vino Ho coppe di cristallo, amore e baci nascosti nelle tasche, voglio inebriarmi di vino e di passione perdendomi nella luce del tuo sguardo. Mi hai fatto dono di una veste nuova, da te intessuta con carezze e sogni, la indosserò sopra il mio corpo nudo e sarò un'arpa sotto le tue dita. Dolce Dioniso, sarò la tua Arianna, cospargimi di vino e del tuo ardore, sarà delirio, ebbrezza, e rapimento, non far cessare questo nostro oblio. Afferra il tempo e stringilo nel pugno perché l'incanto non debba mai finire. di Mara Faggioli 1° premio al Concorso "Ode al Vino" del Comune di Montespertoli e 1° premio al Concorso Letterario "Città di Colonna" in provincia di Roma ![]() ![]() ODE AL VINO Vino color del giorno, vino color della notte, vino con piedi di porpora o sangue di topazio, vino, stellato figlio della terra, vino, liscio come una spada d’oro, morbido come un disordinato velluto, vino inchiocciolato e sospeso, amoroso, marino, non sei mai presente in una sola coppa, in un canto, in un uomo, sei corale, gregario, e, quanto meno, scambievole. Amor mio, d’improvviso il tuo fianco è la curva colma della coppa il tuo petto è il grappolo, la luce dell’alcol la tua chioma, le uve i tuoi capezzoli, il tuo ombelico sigillo puro impresso sul tuo ventre di anfora, e il tuo amore la cascata di vino inestinguibile, la chiarità che cade sui miei sensi, lo splendore terrestre della vita. Pablo Neruda I RICORDI IN POESIA... IL TEMA DI TONY KOSPAN
Postato da Tony-Kospan il Sabato, 11 settembre @ 23:27:34 CEST (1388 letture)
![]() ![]() I RICORDI IN... POESIA Il tema di Tony Kospan I ricordi sono il nostro passato... sono la nostra storia scritta nel libro della nostra mente... o... se piace di più... sono gioielli e cianfrusaglie conservate nello scrigno del nostro cuore. Sono belli e brutti per tutti... ma nel contempo utili... anche i più dolorosi... in quanto possono aiutarci a comprendere il presente ed ad evitar di ripetere eventuali errori. ![]() I ricordi più belli possono poi... insieme ai sogni... aiutarci a superare i momenti più difficili ed a non perdere la rotta della nostra vita. Dunque sono da conservare sempre perché la loro perdita ci lascerebbe in balia degli eventi e senza capacità di discernimento. ![]() I ricordi... d'amore... d'infanzia... etc... contenendo una bella dose di emozioni hanno sempre affascinato i poeti che ne hanno parlato nei modi più vari come anche queste 5 poesie, da me prescelte tra le tante, ci mostrano. Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che, sul tema, amate voi. ![]() LA FIERA Corrado Govoni Non ricordi la turbinante fiera? I pagliacci e la giostra coi lumini? Tutto fu bello, musica e lustrini, solo al ritorno nella buia sera. Tu pedalavi vaporosa in avanti, ed io a volo dietro il tuo cappello, come in un delizioso carosello mosso da Dio sol per noi amanti. Sull’erba della darsena intrecciammo le nostre impolverate biciclette come in gelosa lotta due caprette. Sul loro esempio, muti, ci avvinghiammo. E quando entrammo a piedi dalla porta tra gli sguardi dei pochi curiosi composti e seri come vecchi sposi, la città non mi parve più così morta. I baci nella sera freddolina riscaldato mi avevano d’amore, dandomi dei sussulti dolci al cuore come quei colpi, là, di carabina. Ed io ti vedevo in un barbaglio, per effetto dei tuoi baci brucianti, sotto le stelle, strane e doloranti, come le bianche pipe del bersaglio. ![]() IN ME IL TUO RICORDO Vittorio Sereni In me il tuo ricordo è un fruscio solo di velocipedi che vanno quietamente là dove l'altezza del meriggio discende al più fiammante vespero tra cancelli e case e sospirosi declivi di finestre riaperte sull'estate. Solo, di me, distante dura un lamento di treni, d'anime che se ne vanno. E là leggera te ne vai sul vento, ti perdi nella sera. Il tema di questa domenica sono i ricordi
Postato da Grazia01 il Sabato, 11 settembre @ 22:24:36 CEST (812 letture)
![]() ![]() Il tema di questa domenica sono ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Di regola non amo i memoriali moderni. Sono generalmente scritti da gente che o ha perso la memoria, o non ha mai fatto nulla che valga la pena di ricordare. Oscar Wilde ![]() ![]() Il bacio colpisce come la folgore, l'amore passa come un temporale, poi la vita torna a calmarsi come il cielo e ricomincia come prima. Si può ricordare una nuvola? ![]() RICORDO IL TEMPO Ricordo il tempo ch'ero monello, non mi lamento d'esser stato così correva pei boschi la voce del fiume ed io vi tuffavo la mia giovinezza cantando. A piedi scalzi coglievo la rugiada nei campi, bagnavo i miei occhi nella dolcezza delle cose nuove. Bartolomeo Di Monaco ![]() ![]() Ora Un cuore straniero conobbi che tutti i ricordi posò in riva al mare , e fu l'incanto. Ora lascerò che la luna affondi nell'orma d'un cane pazzo , che l'arcobaleno rischiari coi suoi mille spettri la casa vuota : ora ho insabbiato il vento , e tutto quel cerco annuncia un giorno caldo . Carlo Bramanti ![]() L'ESTATE... POESIE E NON SOLO... BY TONY KOSPAN
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 15 agosto @ 00:14:40 CEST (1792 letture)
![]() ![]() L'ESTATE IN POESIA E NON SOLO... a cura di Tony Kospan Stavolta il tema delle poesie è la calda stagione che stiamo vivendo... Certo ne abbiamo già parlato solo qualche mese fa... ma allora solo come attesa... sogno... ora che la stiamo vivendo in pieno..., ed anzi siamo proprio nel clou ferragostano parleremo proprio di lei... , della calda... caldissima... infuocata... E S T A T E ![]() Per onor del vero leggo che al centro ed al nord della nostra penisola il tempo è brutto... anzi molto brutto... ma mi auguro che sia solo una parentesi... e che poi torni a brillare il sole... anche lì... Il tema estate... è sempre stato molto gettonato dai poeti e gareggia con quello dell'autunno per numero e bellezza di poesie...per il secondo posto in un'ideale classifica delle stagioni in poesia dopo la "mitica" primavera. ![]() Per questo non ho avuto difficoltà a sceglierle tutte diverse da quelle dell'anno scorso... Son tutte poesie d'autori noti e mi piace segnalare quella di Hesse che mi appare un ampio... vivace...poetico affresco dell'atmosfera dell'estate... E' con esse quindi che vi auguro una bellissima... domenica... di ferragosto... e come sempre mi farebbe piacere leggere le poesie... estive... che piacciono a voi... ![]() NOTTE D'ESTATE A Machado E’ una bella notte d’estate. Tengono le alte case aperti i balconi del vecchio paese sulla vasta piazza. Nell’ampio rettangolo deserto, panchine di pietra, evonimi ed acacie simmetrici disegnano le nere ombre sulla bianca arena. Allo zenit la luna, e sulla torre la sfera dell’orologio illuminata. Io in questo vecchio paese vo passeggiando solo, come un fantasma. ![]() ESTIVA - Vincenzo Cardarelli - Distesa estate , stagione dei densi climi dei grandi mattini, dell'albe senza rumore- ci si risveglia come in un acquario- dei giorni identici,astrali, stagione la meno dolente d'oscuramenti e di crisi, felicità degli spazi, nessuna promessa terrena può dare pace al mio cuore quanto la certezza di sole che dal tuo cielo trabocca; stagione estrema,che cadi, prostrata in riposi enormi; dai oro ai più vasti sogni, stagione che porti la luce a distendere il tempo di là dai confini del giorno, e sembri mettere a volte nell'ordine che procede qualche cadenza dell'indugio eterno. I DESIDERI... IN POESIA E NON SOLO
Postato da Tony-Kospan il Sabato, 07 agosto @ 23:46:34 CEST (1105 letture)
![]() ![]() I DESIDERI... IN POESIA E NON SOLO a cura di Tony Kospan Care amiche ed amici amanti come me della poesia eccoci anche ora che siamo ormai nel clou dell'estate con questo tradizionale appuntamento... Stavolta parliamo di qualcosa che sarà per le vacanze... per il clima... l'atmosfera... etc etc... in questo periodo frequentemente fa visita al nostro cuore... IL DESIDERIO. ![]() Sappiamo bene che il... desiderio è la molla che ci spinge a conquistare un oggetto... un risultato... una meta... un amore... etc ... Ora prima di passare alle poesie parliamo dell'origine della parola. Pochi sanno che "desiderio" deriva dal latino ed è parola composta dalla particella "de" con valenza privativa e cioè "senza" e "sidus/sideriis" vale a dire costellazione... "stella"... ![]() Dunque il significato originario e letterale è "mancanza di stella" e dunque mancanza di qualcosa che fa perdere il nostro orientamento. Col tempo il significato si è evoluto nel senso di "impulso volitivo diretto a un oggetto esterno, materiale o immateriale, di cui si desidera il possesso". ![]() Da un altro punto di vista però esso è... già attesa... visione... assaggio della felicità... ed anzi è spesso in tal modo esso stesso... la felicità... Ed infatti quando abbiamo raggiunto l'oggetto desiderato... ecco nascere immancabilmente... un... nuovo desiderio Vediamo dunque come le poesie da me prescelte ce ne parlano... e come sempre mi farebbe piacere leggere sul tema poesie vostre o che vi piacciono. ![]() DESIDERIO Raffaella Cosentino Voglio correre oltre il buio e smarrirmi nella luce. Voglio bere la rugiada delle foglie e bagnarmi di un sorriso. Vosglio ascoltare Brahms e danzare con l'anima in delirio. Voglio raccogliere un grappolo di stelle e appenderlo alla porta del tempo. Voglio scrivere una canzone d'amore e ascoltarla nella voce del silenzio. Voglio rimanere me stessa nella folle corsa dei miei giorni, pagine bianche da riempire a matita.... ![]() DESIDERI Baldo Bruno Desideri Farfalle che si fermano su idee annebbiate Uccelli stridenti nel cielo della mente fantasie forme brillanti di altre dimensioni Il cuore li cerca sogni singhiozzi di fantasia con gli occhi lucenti nell'immensità Sospiri come nella notte fiori impotenti in attesa della luce I desideri...in poesia e non solo
Postato da Grazia01 il Sabato, 07 agosto @ 21:14:41 CEST (802 letture)
![]() ![]() I filosofi, sin dalle origini della filosofia, si sono domandati quale spazio dare ai desideri. Le risposte sono molto variegate. ![]() Dentro il Fedone, Platone espone l'idea di una via ascetica, o di come l'uomo debba lottare contro i desideri turbolenti del proprio corpo; i cirenaici, al contrario, fanno della soddisfazione di tutti i desideri il bene supremo. Tutte queste riflessioni conducono a stabilire numerosi distinguo, come per esempio fa Epicuro. La morale epicurea è una morale che mette al centro i concetti di piacere come bene, e del dolore come il male. Per aspettarsi il benessere (l'atarassia), l'epicureo deve applicare le regole del "quadruplo rimedio": - gli dei non devono essere temuti; - la morte non deve essere temuta dato che quando ci siamo noi, e vicevera. - il dolore viene facilmente soppresso, oppure si muore; - il benessere è facile da ottenere. ![]() Ho puntato la brama in ogni luogo. Sotto la pioggia ho perduto il mio seme. Ora si gonfia il fiume e in me fiorisce - straripa il fiume - un desiderio nuovo. Sandro Penna ![]() DESIDERIO Un unico sogno giace dipinto alla finestra il vento vi s'increspa socchiudendo gli occhi. Un'unica immagine sovrana dal mio nascondiglio e buia come il nero notturno fa inchini falsi alle mie luci. Ilaria Buccedi ![]() Bagna le tue labbra di desiderio Immergiti, Bàgnati nel nostro ruscello - rio di vita dal seno della generosa terra - Mater nostra Avvolgiti , Bàgnati nella vivida luce - quotidiano presente dello splendido Sole... .Pater noster Cospargi il tuo corpo , il tuo viso di perle di liquida luce! Bagna le tue labbra, nunzie di fonde idee e cristalline risate. Bàgnale di acqua , di latte , di vino Bàgnale di desiderio! E quando avrò varcato il limite, quando stillerai le gocce del ricordo, le lacrime bagnino le tue labbra. Bàgnale di desiderio. S. E. Pavel |
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