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Novità
Il cielo nelle poesie
Postato da Grazia01 il Giovedì, 22 novembre @ 20:57:20 CET (1147 letture)
![]() ![]() Ma ormai chi c’è che ancora si degni di alzar gli occhi ammirato agli spazi luminosi del cielo? Lucrezio, Sulla Natura ![]() Il puro e azzurro splendore, le stelle sparse come fuochi nell’oscurità della notte, il velato chiarore lunare, il fulgore del sole che abbaglia: tutto questo percepisce ogni uomo quando si abbandoni ancora ad alzare gli occhi al cielo per contemplarlo con il proprio sguardo nudo, come nei tempi primordiali. La scienza scandaglia il cielo nei suoi profondi abissi per raggiungerne i remoti confini e svelarne gli intimi segreti. Ma tale conoscenza non sopisce le emozioni che sempre l’uomo sensibile prova di fronte all’infinità degli spazi celesti, estreme plaghe del cosmo che abbracciano i luoghi da noi abitati. Un misto di stupore e di sublime bellezza, ma anche di angoscia, spinge il Faust goethiano a dire che il brivido di meraviglia è quanto di meglio abbia l’uomo, perché di fronte al cielo egli ne “sente in profondo, quando è commosso, l’immensità”. Tale è ancora lo sguardo perenne del poeta, intenso e intatto, anche se affiancato dai più potenti occhi della tecnologia. ![]() Nel mito antico la fantasia poetica ha popolato il cielo di dèi. E le costellazioni, assumendo forme animali o umane, sono state collegate a personaggi leggendari e divini, che hanno assunto determinate posizioni sulla volta celeste dopo aver patito la morte o per non subirla. Cinque secoli prima di Cristo il poeta greco Pindaro poteva ancora affermare che uomini e dèi hanno avuto il soffio vitale da una sola madre, ma un potere oscuro li ha separati: quelli sono nulla, a questi invece “il cielo è dato, lor sicura cittadella, per sempre”. ![]() SERENO di Giuseppe Ungaretti Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo Mi riconosco immagine passeggera Persa in un giro Immortale ![]() Il cielo di Wislawa Szymborska Finestra senza parapetto, senza intelaiature, senza vetri. Un'apertura e nulla oltre solo amplitudine. Non devo attendere una notte serena, nè alzare la testa, per osservare il cielo. Il cielo l'ho dietro le spalle, sottobraccio e sulle palpebre. Il cielo mi avvolge ermeticamente e mi solleva da sotto. Poesie e pensieri con l'anima
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 novembre @ 20:25:23 CET (1206 letture)
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() in pensieri, poesie e immagini ![]() L’anima è la più angosciante spia che un nemico possa mandare Emili Dickinson ![]() L’anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino. Charles Bukowski ![]() L’anima aiuta il corpo e in certi momenti lo solleva. È l’unico uccello che sostenga la sua gabbia. Victor Hugo ![]() La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la storia del mondo. Croce ![]() Farò della mia anima uno scrigno di Kahlil Gibran Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde. ![]() Perche' ti amo di Herman Hesse Perche' ti amo, di notte son venuto da te cosi' impetuoso e titubante e tu non me potrai piu' dimenticare l' anima tua son venuto a rubare. Ora lei e' mia - del tutto mi appartiene nel male e nel bene, dal mio impetuoso e ardito amare nessun angelo ti potra' salvare. Vento di ... poesia
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 novembre @ 22:42:00 CET (1036 letture)
![]() Poesie nel...vento ![]() Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi Gibran ![]() IL VENTO NELL'ISOLA Il vento è un cavallo: senti come corre per il mare, per il cielo. Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo per portarmi lontano. Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola, mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra la sua bocca innumerevole. Senti come il vento mi chiama galoppando per portarmi lontano. Con la tua fronte sulla mia fronte, con la tua bocca sulla mia bocca, legati i nostri corpi all'amore che ci brucia, lascia che il vento passi senza che possa portarmi via. Lascia che il vento corra coronato di spuma, che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra, mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi, per questa notte sola riposero, amor mio. Pablo Neruda Gli strumenti musicali in poesia
Postato da Grazia01 il Sabato, 20 ottobre @ 18:52:50 CEST (1164 letture)
![]() ![]() Gli strumenti musicali I suoni e i rumori della natura sono sempre stati ascoltati con estrema attenzione dagli uomini, soprattutto dagli uomini primitivi, che hanno cercato di imitarli, creando così i primi strumenti musicali. Gli strumenti a percussione nacquero forse dal desiderio di imitare il brontolio del tuono, e furono ricavati dapprima da tronchi cavi, le cui pareti venivano percosse con le mani, poi da tronchi d'albero cavi ricoperti da pelli d'animale. E forse fu il soffio del vento a suggerire all'uomo l'idea del flauto e dei primi strumenti a fiato, tratti da canne svuotate del midollo. Infine la corda tesa dell'arco, nel momento in cui si allentava per il lancio del dardo, produceva un sibilo che suggerì certamente il primo strumento a corda. Varie, insomma, sono le voci della natura che la musica ha cercato di imitare, inserendole in un contesto orchestrale. ![]() Il violinista pazzo Non fluì dalla strada del nord né dalla via del sud la sua musica selvaggia per la prima volta nel villaggio quel giorno. Egli apparve all' improvviso nel sentiero, tutti uscirono ad ascoltarlo, all' improvviso se ne andò, e invano sperarono di rivederlo. La sua strana musica infuse in ogni cuore un desiderio di libertà. Non era una melodia, e neppure una non melodia. In un luogo molto lontano, in un luogo assai remoto, costretti a vivere, essi sentirono una risposta a questo suono. Risposta a quel desiderio che ognuno ha nel proprio seno, il senso perduto che appartiene alla ricerca dimenticata. La sposa felice capì d' essere malmaritata, L' appassionato e contento amante si stancò di amare ancora, la fanciulla e il ragazzo furono felici d' aver solo sognato, i cuori solitari che erano tristi si sentirono meno soli in qualche luogo. In ogni anima sbocciava il fiore che al tatto lascia polvere senza terra, la prima ora dell' anima gemella, quella parte che ci completa, l' ombra che viene a benedire dalle inespresse profondità lambite la luminosa inquietudine migliore del riposo. Così come venne andò via. Lo sentirono come un mezzo-essere. Poi, dolcemente, si confuse con il silenzio e il ricordo. Il sonno lasciò di nuovo il loro riso, morì la loro estatica speranza, e poco dopo dimenticarono che era passato. Tuttavia, quando la tristezza di vivere, poiché la vita non è voluta, ritorna nell' ora dei sogni, col senso della sua freddezza, improvvisamente ciascuno ricorda - risplendente come la luna nuova dove il sogno-vita diventa cenere - la melodia del violinista pazzo. Fernando Pessoa Un saluto alle rondini
Postato da Grazia01 il Sabato, 13 ottobre @ 13:07:52 CEST (2220 letture)
![]() ![]() Le RONDINI stanno partendo, a migliaia sui fili della luce, davanti casa si stanno preparando al grande salto verso l'Africa dove vi sono i siti di svernamento. Arrivederci ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Il ciclo si ripete, ma c´è sempre la sensazione di qualcosa che si perde e non torna, quasi un dolore in fondo al cuore... Pier Paolo Pasolini scriveva: Piange ciò che muta, anche se per farsi migliore. La luce del futuro non cessa un solo istante di ferirci... ![]() Canto alle rondini Questa verde serata ancora nuova e la luna che sfiora calma il giorno oltre la luce aperto con le rondini daranno pace e fiume alla campagna ed agli esuli morti un altro amore; ci rimpiange monotono quel grido brullo che spinge già l' inverno, è solo l' uomo che porta la città lontano. e nei treni che spuntano, e nell' ora fonda che annotta, sperano le donne ai freddi affissi d' un teatro, cuore logoro nome che patimmo un giorno. Alfonso Gatto Le farfalle in poesia
Postato da Grazia01 il Lunedì, 01 ottobre @ 21:39:15 CEST (1337 letture)
![]() ![]() Le farfalle in poesia ![]() La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta". Tagore ![]() La farfalla che svolazza intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in una galleria oscura. Gibran ![]() Farfalla Farfalla non soltanto non codarda, ma temeraria, fatalmente cieca, ciò che la fiamma alla Fenice nega vuole, ostinata, serbi alle sue ali; troppo tardi pentita per suo danno, dallo splendore affascinata, viene a ciò che brilla, e ambiziosa consegna la mal vestita piuma a ciò che arde. Giace gloriosa dove dolcemente fossa le preparò minuscola ape, somma felicità a errore sommo! La mia ambizione non così lucente nemico, ma più lieve, meno attivo, cenere la farà, se brucia il fumo. Luis de Gongora ![]() La Farfalla Nascere a primavera, morire con le rose, sulle ali di uno zefiro nuotare nella luce, cullarsi in grembo ai fiori appena schiusi, in una brezza pura di profumi e d'azzurro, scuotere, ancora giovane, la polvere alle ali, volare come un soffio verso la volta infinita: ecco della farfalla il destino incantato! Somiglia al desiderio che non si posa mai, che mai si sazia, ogni cosa sfiorando per poi tornare al cielo,in cerca di piacere. Alphonse De Lamartine Poesie sulle fotografie
Postato da Grazia01 il Sabato, 01 settembre @ 20:31:54 CEST (1198 letture)
![]() ![]() Poesie sulle ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Il fotografo non guarda la realtà, ma la fotografa. Poi va in camera oscura, sviluppa il rullino e solo allora la guarda. Alberto Moravia ![]() Le fotografie possono essere ricordate più facilmente delle immagini in movimento, perchè sono una precisa fetta di tempo anziché un flusso. Susan Sontag ![]() Che cos’altro al mondo, quale romanzo avrebbe mai l’epico respiro di un album di fotografie? Günter Grass, Il tamburo di latta, 1959 ![]() La macchina fotografica è uno strumento semplice, anche il più stupido può usarla, la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte. E’ una ricerca soprattutto spirituale. Cerco verità e bellezza nella trasparenza d’una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva d’una schiena femminile, nella consistenza d’un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà. Isabel Allende, Ritratto in seppia, 2001 ![]() Amore dopo Amore Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognun sorriderà al benvenuto dell'altro e dirà: Siedi qui. Mangia. amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino.Offri pane.Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la tua vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. E' festa: la tua vita è in tavola. Derek Walcott Le parole e le ore
Postato da Grazia01 il Giovedì, 30 agosto @ 18:57:59 CEST (1532 letture)
![]() Le parole e le ore. Gli orologi barocchi: antologia poetica del Seicento, un'originale raccolta di poesie barocche sugli orologi a cura di Vitaniello Bonito Questa antologia poetica del Seicento raccoglie versi di Giuseppe Battista, Antonio Bruni, Gian Francesco Busenello, Giovanni Canale, Lorenzo Casaburi, Bartolomeo Dotti, Francesco Fulvio Frugoni, Tommaso Gaudiosi, Angelo Grillo, Cristoforo Ivanovich, Giovanni Giacomo Lavagna, Giovan Battista Leoni, Giacomo Lubrano, Giovan Battista Marino, Francesco Melosio, Antonio Muscettola, Pier Francesco Paoli, Ciro de Pers, Girolamo Preti, Francesco Maria Santinelli, Giovan Leone Sempronio, Tommaso Stigliani. ![]() Vi propongo alcune poesie che ho trovato particolarmente significative per l’epoca. ![]() Orologio da polvere di Giovanni Canale Scorrono più veloci, il tempo e gli anni di quest'arena instabile e cadente, che nel gemino sen vetro lucente chiude, affrettando al tempo il volo e io vanni. Fugge la vita involta in mille affanni, la cui fuga brevissima e repente a pena affissar può sguardo di mente, e ha più di quest'arena e stenti e danni. Vita infelice e che n'alletta e piace di quest'arena, ella al cader ne dura nella certezza del durar, fallace. Alla sua brevità pongasi cura, che con un fil di polvere fugace il suo rapido corso or si misura. ![]() Il tempo di Francesco Fulvio Frugoni Vola il tempo fugace né si coglie mai più: divora agli anni edace lo spirto e la virtù. Corre rapido, passa rigido; e la sua ruota incostante lacera, macera, spolvera, impolvera, infranta e trita l'umana vita. col dente rodente d'ogni suo acuto e subitaneo istante. Chi prometter intero al suo respiro un di si può da quel severo? Che se l'alba gli apri chiara e florida, vaga e rorida, con la sua chiave dorata, lubrica, tetrica, debile, flebile, con man atroce che string'e nuoce, oscura e tura di nube fosca la sera impiombata. L'uomo, di creta frale carco, ben di cader ad ogni urto letale del tempo ha da temer; che, se invadono, quindi cadono, i tremuoti rupi ombrose, fragile, labile, palpita, scapita carne di terra, chi in sé rinserra la polve e involve morte, che vien anco a le tombe annose. Gli insetti nelle poesie
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 agosto @ 15:30:25 CEST (1683 letture)
![]() Il tema poetico di questa domenica sono gli ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Gli insetti sono fastidiosi, specialmente in questa stagione in cui si sta più a contatto con la natura e le finestre sono aperte, eppure anche loro hanno ragione di esistere e hanno il loro ruolo nell'ecosistema inoltre i ragni e le cocconelle portano fortuna! Ho scelto per questa domenica poesie a loro dedicate... ![]() Tiene il ragno... di Emily Dickinson Tiene il ragno un gomitolo - d'argento... Tìene ìl ragno un gomìtolo d'argento Con due manì ìnvìsìbìlì E ìn una danza dolce e solìtarìa .. Sdipana il filo di perla. Dì nulla ìn nulla avanza Col suo lavoro immaterìale. Rìcopre ì nostrì arazzì con ì suoì Nella metà deltempo. Glì basta un'ora ad ìnnalzare estreme Teorie di luce Pende poì dalla cìma dì una scopa, Dìmenticando ognì sua sottìglìezza. ![]() Caro piccolo insetto di Eugenio Montale Caro piccolo insetto che chiamavano mosca non so perché, stasera quasi al buio mentre leggevo il Deuteroisaia sei ricomparsa accanto a me, ma non avevi occhiali, non potevi vedermi né potevo io senza quel luccichìo riconoscere te nella foschia. Caro piccolo insetto ![]() Farfalle di Lina Carpanini Corolle senza stelo sorelle d'ogni fiore: vi ha gettato il Signore dai giardini del cielo, a ricamare voli sul gelsomino mondo, a fare il girotondo che il pratello consoli. A voi basta sull'ala un po' di porporina, per far della mattina una festa di gala: e a sera, sul cotogno, posare a ghirlandelle, per guardar le stelle tra un sogno e l'altro sogno. ![]() Farfalla di L. Tumiati Cara farfalla, ho visto i tuoi colori in un prato. Eri bella, volavi leggera leggera. I fiori si voltavano a guardarti. Poi è venuto un mio amico e, zac, ti ha presa. Tu non eri più libera, e sei diventata pesante e senza colori. Ferma. ![]() Lucciole di Pietro Mastri O tacite stelle che a frotte vagate quaggia senza fine, o stelle piccine e vicine, non sente la messe che dorme il palpito fitto, uniforme che sfiora le spighe recline? Al trillo del tremulo grillo che a notte ogni zolla produce, diffonde il suo ritmo tranquillo quel palpito d'ali e di luce. ![]() La serenata del grillo di A. P. Bonazzoli Tutto vestito in nero, si come un damerino, esce dal suo maniero il grillo canterino il sole è ormai lontano, il monte è viola e rosa, non s'ode più un campano nell' aria silenziosa. Di sotto la zimarra leva il suo bel violino e suona e canta e gode il grillo canterino. Bello è cantar di sera sotto la prima stella in piena primavera. Canta! La vita è bella. ![]() Insetti di F. Mistral ...del buon Dio le mille bestioline ivi si son raccolte: gallinette di San Giovanni, erranti farfalline, mantidi inginocchiate su l'erbette quasi a pregare, magre e silenziose, e pecchie intorno al tetto laboriose. E vi sono pur anche le innocenti cicale che per quanto è lungo il giorno stridono sotto l'ali tralucenti. ![]() La crisalide di Guido Gozzano Una crisalide svelta e sottile quasi monile pende sospesa dalla cimosa della mia casa. Salgo talora sull'abbaino, per contemplarla, e guardo e interrogo quell'esserino che non mi parla. O prigioniero delle tue bende, pendulo e solo, senti? il tuo cuore sente che attende l'ora del volo? Tra poco l'ospite della mia casa sarà lontana: penderà vota dalla cimosa la spoglia vana. Andrai, perfetta, dove ti porta l'alba fiorita; e sarà come tu fossi morta per l'altra vita. ![]() Buona domenica con affetto Grazia Pensieri e poesie sui figli
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 luglio @ 19:38:47 CEST (1692 letture)
![]() Questa domenica ho scelto pensieri e poesie sui FIGLI ne esistono di famose già pubblicate in Casatea fra gli argomenti per autore, ne ho scelte altre altrettanto famose e, a mio parere, altrettanto belle, mi piacerebbe leggere quelle di vostro gradimento o da voi scritte. ![]() Una figlia. Uno sbalordimento. Una perfezione. La cosa più nuova la mondo. così piccola. Così piena di segreti. E ogni giorno porta nuove meraviglie: poichè ogni sorriso, ogni gesto è un incanto. Ogni cosa è inattesa. Il suo volto si illumina quando tu.. proprio tu, entri nella sua visuale. le tue canzoni la deliziano, solo tu sei quella che la fa addormentare a carezze, allontanare le sue paure, portarla dalle lacrime al riso. e' così bella, così divertente, così vivace, così decisa. E ti ama con tutto il suo cuore. Chi ha avuto una figlia così cara, non ha fallito nella vita. Pam Brown ![]() Dal primo momento che la vidi, una creaturina rossa illuminata dal chiarore irreale della sala operatoria, la amai con un'intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata.... S.Cheever ![]() La scala di cristallo Bene, figliolo, voglio dirti una cosa la vita per me non è stata una scala di cristallo. Ci furono chiodi e schegge e assi sconnesse e tratti senza tappeti sul pavimento, nudi. Ma per tutto il tempo ho continuato a salire e ho raggiunto pianerottoli voltato angoli e qualche volta ho camminato nel buio dove non c'era uno spiraglio di luce. Quindi, ragazzo, non tornare indietro. Non fermarti sui gradini perché trovi che salire è difficile. Non cadere adesso perché io vado avanti, amor mio, continua a salire e la vita per me non è stata una scala di cristallo. Langston James Hughes Il cibo in poesia e prosa
Postato da Grazia01 il Sabato, 21 luglio @ 21:59:08 CEST (1207 letture)
![]() Il cibo in poesia e prosa ![]() Il tema appare meno romantico del solito, ma senza dubbio anche il cibo dona emozioni... ...perche' il cibo e' poesia... il cibo e' vita di tutti giorni... scandisce le nostre giornate... ci accompagna... Sensazioni e stati d'animo si mescolano a sapori e profumi... Non solo cibo ma anche vino... il buon vino e' protagonista ...il buon vino e' cultura e piacere... ![]() E quando addentate una mela, ditele nel vostro cuore: “I tuoi semi vivranno nel mio corpo, E i tuoi germogli futuri sbocceranno nel mio cuore, La loro fragranza sarà il mio respiro, E insieme gioiremo in tutte le stagioni.” KAHLIL GIBRAN ![]() Dio fece il cibo, il diavolo i cuochi! K. Gilbran ![]() Opera buffa "Dopo il non far nulla, io non conosco occupazione per me più deliziosa del mangiare, mangiare come si deve, intendiamoci. L'appetito è per lo stomaco ciò che l'amore è per il cuore. Lo stomaco vuoto rappresenta il fagotto o il piccolo flauto, in cui brontola il malcontento o guaisce l'invidia; al contrario, lo stomaco pieno è il triangolo del piacere oppure i cembali della gioia. Quanto all'amore, lo considero la prima donna per eccellenza, la diva che canta nel cervello cavatine di cui l'orecchio si inebria e il cuore ne viene rapito. Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita, e che svanisce come la schiuma di una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto, è un pazzo." G. Rossini ![]() Lo si schiaccia dolcemente tra lingua e palato; lentamente fresco e delizioso, comincia a fondersi: bagna il palato molle, sfiora le tonsille, penetra nell’esofago accogliente e infine si depone nello stomaco che ride di folle contentezza. G. Flaubert ![]() In una delle pagine più celebri e citate della letteratura, il sapore e il profumo di una madeleine, grazie a un'improvvisa e travolgente sinestesia, riportano alla memoria di Marcel Proust la sua infanzia. Questa sensazione, e la necessità di trasformarla in scrittura, dà origine all'intero ciclo di Alla ricerca del tempo perduto, un romanzo dove le pagine legate al cibo sono assai numerose e intense: basti pensare al ruolo centrale di Francoise, la cuoca della zia Léonie, alla passione per il gelato dell'amata Albertine. Anche l'altro grande romanzo che apre il Novecento letterario, l'Ulisse di Joyce, inizia illustrando i gusti del protagonista Leopold Bloom, certo assai meno raffinati di quelli di Proust: «Mr Leopold Bloom mangiava con gran gusto le interiora di animali e di volatili. Gli piaceva la spessa minestra di rigaglie, gozzi piccanti, un cuore ripieno arrosto, fette di fegato impanate e fritte, uova di merluzzo fritte. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un fine gusto d'urina leggermente aromatica». La simbiosi di parole e sapori non è un frutto della modernità: basti pensare, tra i capolavori della letteratura antica, a un «poema-mondo» come l'Odissea, che illustra ed esemplifica il variegato e complesso rapporto tra letteratura e cibo. Nel corso dei secoli questi intrecci si sono ulteriormente arricchiti, tanto che è possibile immaginare una molteplicità di percorsi di lettura sul tema dell'alimentazione. ![]() Tempo verrà di DEREK WALCOTT Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa: la tua vita è in tavola. ![]() Ode al pomodoro di Pablo Neruda La strada si riempì di pomodori, mezzogiorno, estate, la luce si divide in due metà di un pomodoro, scorre per le strade il succo. In dicembre senza pausa il pomodoro, invade le cucine, entra per i pranzi, si siede riposato nelle credenze, tra i bicchieri, le matequilleras la saliere azzurre. Emana una luce propria, maestà benigna. Dobbiamo, purtroppo, assassinarlo: affonda il coltello nella sua polpa vivente, è una rossa viscera, un sole fresco, profondo, inesauribile, riempie le insalate del Cile, si sposa allegramente con la chiara cipolla, e per festeggiare si lascia cadere l'olio, figlio essenziale dell'ulivo, sui suoi emisferi socchiusi, si aggiunge il pepe la sua fragranza, il sale il suo magnetismo: sono le nozze del giorno il prezzemolo issa la bandiera, le patate bollono vigorosamente, l'arrosto colpisce con il suo aroma la porta, è ora! andiamo! e sopra il tavolo, nel mezzo dell'estate, il pomodoro, astro della terra, stella ricorrente e feconda, ci mostra le sue circonvoluzioni, i suoi canali, l'insigne pienezza e l'abbondanza senza ossa, senza corazza, senza squame né spine, ci offre il dono del suo colore focoso e la totalità della sua freschezza. Finestre...nelle poesie
Postato da Grazia01 il Sabato, 14 luglio @ 14:21:59 CEST (1443 letture)
![]() ![]() Le finestre sono gli occhi delle nostre case, la vita scorre oltre i vetri, cambia il colore del cielo entra il sole, l'aria, i rumori, vediamo chi passa e chi arriva, meditiamo aspettando la luna... ho cercato poesie in cui le finestre fanno da cornice, eccole: ![]() La finestra La rosa rossa scivola lentamente, per un istante interminabile è dell'aria, poi si posa dondolando sul suo corpo, tingendolo del suo colore vivo. La mano che l'ha lasciata ora è appoggiata al vetro, rigato dalla pioggia e dallo sguardo, sotto la fronte appoggiata le lacrime, dell'amore che non può esistere. L'amore dell'uomo si lascia vincere dalla stanchezza e scivola nel sonno, l'amore della donna rimane vigile in attesa di un completamento, avrebbe voluto il suo corpo avvolto tra le braccia, e mani tenere sul volto al posto di questa pioggia, e respirare al calore di un altro respiro, invece del rimando freddo di una luce piovosa. E le parole non esistono, le parole muoiono in gola, strozzate da troppi tentativi e mani rapaci che scarnificano solo nel piacere. L'amore delle donne è come il mare che lembisce la spiaggia, spinto da un vento costante e disposto ad apprezzare ogni insenatura. L'amore dell'uomo è come guardare da un cannocchiale e Spesso cambiare orizzonte. Il tuo corpo trova un angolo tiepido ma distante, la tua mente trova riposo nella rassegnazione, la rosa rossa ritorna tra le tue dita. De Bernardi Pompeo ![]() Il mare Affacciato alla finestra del mio animo guardo il mare: una grande lacrima posata sulla terra. Marco Agazzi Poesie come...farfalle
Postato da Grazia01 il Sabato, 05 maggio @ 18:25:06 CEST (1141 letture)
![]() Poesie come farfalle... ![]() PAGLIA E FARFALLE di Leonardo Sinisgalli Marzo rimescola paglia e farfalle nell'aria più liscia. Affondo il piede nella buca di terra che la talpa ha rimosso da poco. Mi struscia il sole la nuca sull'erba folta della valletta. ![]() SETTEMBRE di Attilio Bertolucci Chiaro cielo di settembre illuminato e paziente sugli alberi frondosi sulle tegole rosse fresca erba su cui volano farfalle come i pensieri d’amore nei tuoi occhi giorno che scorri senza nostalgie canoro giorno di settembre che ti specchi nel mio calmo cuor Primo maggio in poesia
Postato da Grazia01 il Martedì, 01 maggio @ 14:49:41 CEST (1054 letture)
![]() Primo maggio, la festa dei lavoratori. ![]() E' giusto che una giornata sia dedicata al lavoro, la principale attività di ogni uomo, la principale fonte della sua prosperità... Ogni lavoro è importante, sia quello compiuto dalle braccia, sia quello compiuto dalla mente perché in ogni uomo che lavora c'è sempre una mente che pensa e provvede, c'è sempre una persona che fatica per sé, per i propri cari, per il bene dell'umanità. Ogni luogo in cui vivi, porta l'impronta dell'operosità di chi ci ha preceduto perché la storia del progresso è la storia del lavoro. ![]() Gli odori dei mestieri di Gianni Rodari lo so gli odori dei mestieri: di noce moscata sanno i droghieri, sa d'olio la tuta dell'operaio, di farina sa il fornaio, sanno di terra i contadini, di vernice gli imbianchini, sul camice bianco del dottore di medicine c'è un buon odore. I fannulloni, strano però, non sanno di nulla e puzzano un po'. ![]() Il muratore di Giosuè Borsi Prendi ed eleggi dei matton quadrucci quelli più esatti, più ben cotti e lisci, poi con un colpo secco del martello i troppo acuti spigoli scantucci. Prendi la pescolata e la spartisci e il mattone vi adagi al suo livello. Indi batti su quello con la cazzuola volta dalla parte del manico, con arte, perchè della compressa calcina agglomerata non avanzi il più di sotto, ma il soverchio d'essa spinto di fuori, sia raccolto, innanzi che si secchi, e ripreso, impastato, spalmato e ben disteso. Poesie...come carezze
Postato da Grazia01 il Domenica, 18 marzo @ 18:21:38 CET (1389 letture)
![]() Poesie...come carezze ![]() ![]() Il desiderio si esprime attraverso la carezza come il pensiero attraverso il linguaggio. Jean-Paul Sartre ![]() ![]() Un bambino che cresce senza una carezza indurisce la pelle, non sente niente, neanche le mazzate. Erri De Luca ![]() ![]() Il peso di una carezza di Alda Merini Il peso di una carezza può essere un segno d’alba, il crisma del tuo destino, la donna che alla fonte dolcemente si inclina, taglia netto il suo solco di costante preghiera, e così se mi appoggio alla tua mano pura mi si leva dentro l’alba dentro si alza il cielo, ma perché nell’amore ![]() ![]() Sangue son... di Carlo Bramanti Sangue son le acque del sole che muore , e nel vecchio che le guarda riaffiorano fole , perdute carezze di giorni vissuti in cui si poteva esser tutto fuorchè un bambino. Vieni qui vicino nonno : sulla stessa barca non so perchè tutti nascondiamo il viso invece di scambiarci qualche parola , lenire il dolore prima d' affondare ... Vieni qui vicino nonno , fatti abbracciare . Sguardi occhi...in poesia e non solo
Postato da Grazia01 il Sabato, 25 febbraio @ 22:15:59 CET (1067 letture)
![]() Sguardi occhi...in poesia e non solo Comunicare con il corpo è antico come l’uomo. L’abbiamo fatto dall’inizio dei tempi e continuiamo a farlo, anche se la maggior parte di noi non se ne rende conto. Semplici gesti possono essere segnali molto forti per coloro che sanno come leggerli. ![]() ![]() Gli occhi sono le nostre finestre sul mondo, quando c' innamoriamo, i nostri sguardi, inconsci e incontrollabili, sono il segnale di quello che stiamo sentendo. Gli occhi rendono semplice segnalare o rendersi conto della presenza dell’attrazione iniziale quando lo spazio pubblico non è ancora stato superato, in quanto l’osservazione del bianco degli occhi rende semplice rendersi conto della direzione nella quale una persona sta guardando. Dopo questo primo elemento, i giochi dello sguardo divengono semplici da giocare. Quando siamo distanti, possiamo prolungare uno sguardo reciproco oltre quello che normalmente sarebbe accettabile; oppure possiamo guardare fissamente, guardar via, e poi ritornare a ricatturare lo sguardo della persona che ci interessa. ![]() ![]() Gli occhi sono un arma potentissima di seduzione ed è lo sguardo a rivelare l'amore e nulla è più magnetico dello scambio di sguardi fra gli innamorati. ![]() ![]() AVANTI AGLI OCCHI TUOI di Bruno Baldo Si placa avanti agli occhi tuoi splendenti il mio spirto guerrier che amor cerca . E... regalando chiaror ai monti come l'alba s'innalza, la tua bellezza m'invade fino a fermar i sogni miei vaganti per amor. Luce nell'oscurità il tuo sguardo il cuor m'imfiamma mio sognator nell'impresa. ![]() ![]() IL RISCHIO M'UCCIDE L'ESPRESSIONE D'AMORE di Francesco Gheza Dolce, incantevole il tuo sguardo! Mi riporta sicuro oltre l'incanto. Ti guardo, ti ammiro, timoroso in disparte, la tenerezza m'induce ad incerto contegno. Non vorrei contaminare la tua indulgenza: il rischio m'uccide l'espressione d'amore. Ingenuo desidero che tu comprenda da sola, senza patire tormento d'una corte indiscreta. Ma se non mi svelo e a te non m'affaccio, poca speranza si pone all'avvio affettuoso. Mi alterno indeciso su due fronti emotivi; cosa devo provare: farmi presente o da parte? Forse è meglio che rientri dentro me stesso! La musica nella poesia
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 15 febbraio @ 20:38:03 CET (1115 letture)
![]() La musica nella poesia ![]() Traversare un paese Traversare un paese... e lì vedere cheti fanciulli ridestarsi a un soffio di musica e danzare. S'allonta forma o colore: un sogno. Viva resta la dolce persuasione di una fitta rete d'amore ad inquietate il mondo Sandro Penna ![]() Tzigane Mi formicola dentro La prepotente tenerezza Di questa musica Tzigana. Essa spazza via i miei segreti Le falsità I compromessi legati come anelli In un turbine Di gioia e mi sento uomo. Lascio Il costume di ogni giorno Appeso a un carrozzone. Ballo E intorno a me facce Pure Come l'argento primitivo della luna. Stelvio Mestrovich Il futuro in pensieri, immagini poesia e musica
Postato da Grazia01 il Domenica, 08 gennaio @ 13:38:40 CET (946 letture)
![]() E' da poco iniziato un nuovo anno e viene spontaneo domandarsi come sarà rinnovare i nostri sogni, le speranze, fare progetti e scrutare nel ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() I desideri dei bambini danno ordini al futuro .....Erri De Luca ![]() Ci agitiamo tutti. Sospesi tra le paure in agguato, i crucci per un mondo malato, le speranze per un futuro incerto. Confidando che non vadano deluse, almeno quelle più care. Ci diamo un gran daffare. A cercare opportunità. A farci conoscere. A scrutare nelle stelle, nei bioritmi, nell’oroscopo, la chance irripetibile che ci attende. Convinti come siamo che non la si debba mancare. Forse, è come la Cometa di Halley: la s’incontra una sola volta nella vita. A volte, soprattutto nelle città, pare di vivere in un formicaio impazzito. Migliaia di persone corrono appresso ai loro impegni, agli appuntamenti. Agli incontri, alle occasioni. Al divertimento e alle incombenze. Senza potersi fermare. Nascoste dietro pareti e finestre, migliaia di altre persone si struggono, sentendosi tagliate fuori. Private ingiustamente – Sorte matrigna – della loro fetta di torta. Cercano conforto in qualche telefonata. Nella radio o nel web. Nel Gratta-e-vinci che potrebbe cambiare la loro vita, o nella risposta alla centesima mail, mandata per proporsi a un’altra Primaria Azienda. Poche, pochissime di queste formichine sono davvero libere di essere se stesse. Il più delle volte, lo sono quelle che han scelto di essere, anziché di avere. Rinunciando a tutti i gadget tecnologici, che ormai sembrano indispensabili appendici. Pròtesi per riuscire ad afferrare la modernità. Ganci per sollevarsi finalmente da terra, e respirare aria buona. Le persone più leggere e più libere, forse, non sono così interessate alla modernità. Piuttosto, sono appassionate. Di sogni e di progetti. Di curiosità. Dei propri figli che crescono, dei fiori che curano in giardino. Della vita, degli odori, dei sorrisi. ![]() Finché si ha una finestra, la vita è affascinante. ![]() Il mio futuro di EDITH SODERGRAN Il capriccio di un attimo mi ha rubato il futuro, messo insieme a casaccio. Voglio rifabbricarmelo piu' bello, come l'ho sempre pensato. Ricostruirlo su terreno solido (le mie intenzioni). Risollevarlo su colonne altissime (i miei ideali). Riaprirvi il passaggio segreto dell'anima mia. Rialzargli la torre scoscesa della mia solitudine. ![]() ![]() PAURA DEI MIEI RICORDI di Francesco Gheza In alcuni anni appena trascorsi ho avuto paura dei miei stessi ricordi; ora senza timore li osservo sereno, perché non m'opprime l'ansia interiore. Anche solo il ricordo in attento pensiero, pur solo l'immagine verso fulgide mete turbavano forte la mia vita corrente: angustia m'offriva la meta stroncata. Rifugio mi era nel rimorso assopito affrettarmi alla sera nel sonno precoce, sperando clemenza nel giorno futuro, rigettando pensieri ancora struggenti. Ora senza l'assillo li riporto a me stesso perché scaduta è la pena ad essi legata. ![]() ![]() La Verita' entro di noi di GIORDANO BRUNO Lascia l'ombre ed abbraccia il vero. Non cangiare il presente col futuro. Tu sei il veltro che nel rio trabocca, mentre l'ombra desia di quel c'ha in bocca. Aviso non fu mai di saggio o scaltro perdere un bene per acquistarne un altro. A che cerchi si lungi diviso se in te stesso trovi il paradiso? Anzi, chi perde l'un mentre e' nel mondo, non speri dopo morto l'altro bene. Perche' si sdegna il ciel dare il secondo a chi il primiero non caro non tenne; cosi', credendo alzarti, vai a fondo; ed ai piacer togliendoti, a le pene ti condanni; e con inganno eterno, bramando il ciel, stai ne l'inferno. Il buio
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 dicembre @ 22:57:40 CET (1118 letture)
![]() Il buio ![]() Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri? William Shakespeare ![]() La caratteristica del buio è che ci galleggi dentro: tu e l’oscurità siete separati l’uno dall’altra perché l’oscurità è assenza di qualcosa, è un vuoto. La luce, al contrario, ti avvolge. Diventa parte di te. Sunshine ![]() QUANDO NEL BUIO GLI OROLOGI BATTONO... Quando nel bujo gli orologi battono prossimi sì che par di averli in cuore, e con tremule voci van le cose chiedendosi: « Sei tu? », più non sono colui che si destava allo spuntar dell'alba: ma la Notte mi dona un nuovo nome, e con un fondo brivido l'apprenderebbe chi nel chiaro giorno meco scambiò parola. Ogni porta dell'anima, sospinta, dentro di me si schiude. La danza è il tema poetico e non di questa domenica
Postato da Grazia01 il Sabato, 10 luglio @ 08:59:55 CEST (3976 letture)
![]() ![]() Le prime danze di forma compiuta risalgono al Paleolitico: erano eseguite da gruppi di adulti che si disponevano in cerchio. Erano danze tematiche, in quanto legate, da un lato, ai temi della fertilità, della vita e della morte, dall'altro, ai misteri astrali. La testimonianza di queste danze ci è data dalle pitture rupestri rinvenute nelle regioni francese e spagnola, la cui interpretazione non è sempre univoca e sicura. Nell'opera di ricostruzione delle civiltà, si fa riferimento ad un principio elementare: i gradi e le tappe del progresso dei popoli primitivi si ripetono con forme e cadenze ricorrenti; per cui ciò che osserviamo presso i popoli primitivi contemporanei è applicabile alle civiltà preistoriche. ![]() Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica. William Shakespeare ![]() Gloria a coloro che sanno procurarci questo ineffabile piacere dei corpi sommato alla grazia degli atteggiamenti, dei ritmi, del movimento che smuove armoniosamente le linee di un'umanità fossilizzata! Pierre Descaves ![]() Danza, prima espressione naturale dell'essere umano nella sua essenza. Nel corso degli anni e per i continenti ella ha donato l'inesauribile ispirazione della sua arte alle altre arti. E non abbiamo finito ancora di scolpirla, di disegnarla, di armonizzarla, di scriverla e di cantarla! Danza e Poesia: due espressioni di una stesso fiato; due manifestazioni di uno stesso ritmo. E l'immagine e le parole si mischiano e si illuminano in un'intensa comunione di emozioni degli uomini. Marie-Francoise Fonlladosa de Pommeyrac ![]() La danzatrice Per un giorno, la corte del principe invita una danzatrice accompagnata dai suoi musicisti. Ella fu presentata alla corte, poi danza davanti al principe al suono del liuto, del flauto e della chitarra. Ella danza la danza delle stelle e quella dell'universo; poi ella danza la danza dei fiori che vorticano nel vento. E il principe ne rimane affascinato. Egli la prega di avvicinarsi. Ella si dirige allora verso il trono e s'inchina davanti a lui. E il principe domanda: "Bella donna, figlia della grazia e della gioia, da dove viene la tua arte? Come puoi tu dominare la terra a l'aria nei tuoi passi, l'acqua e il fuoco nel tuo ritmo?" La danzatrice s'inchina di nuovo davanti al principe e dice: "Vostra Altezza, io non saprei rispondervi, ma so che: L'Anima del filosofo veglia nella sua testa. L'anima del poeta vola nel suo cuore. L'Anima del cantante vibra nella sua gola. Ma l'anima della danzatrice vive in tutto il suo corpo." Gibran Khalil Gibran. Il tema poetico di questa domenica è....i nonni
Postato da Grazia01 il Domenica, 30 settembre @ 13:59:04 CEST (6531 letture)
![]() E' un po' insolito come tema ma il 2 ottobre si celebra la festa dei nonni, istituita nel 2005 dal Parlamento. E' una festa giovane dal sapore antico che ha riconosciuto ufficialmente il ruolo fondamentale dei nonni. La ricorrenza è intesa come momento di incontro e riconoscenza nei confronti di chi ha vegliato sui nostri passi come gli angeli custodi, celebrati dalla Chiesa proprio il 2 ottobre. ![]() La nonna di Giovanni Pascoli Tra tutti quei riccioli al vento, tra tutti quei biondi corimbi, sembrava, quel capo d'argento, dicesse col tremito, bimbi, sì... piccoli, sì... E i bimbi cercavano in festa, PER UNA BELLA... MAGICA... DOMENICA
Postato da Tony-Kospan il Sabato, 27 gennaio @ 23:41:41 CET (1204 letture)
![]() Care amiche ed amici amanti come me della poesia eccoci ancora una volta con il nostro tradizionale post domenicale. Il tema stavolta è di nuovo l'amore... ma l'amore come mistero... magia... alchimia... Sì perché esso appare muoversi proprio al di fuori da ogni logica... Infatti... perché ci innamoriamo di una persona? Proprio di "quella" persona e non di un'altra? Cos'è quella scinitilla? Da dove nasce? Per quale mistero? E' quindi con poesie dedicate a questo tema... "magicamente misterioso..." che vi auguro una bellissima magica domenica... |
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