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coppermine
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Achmatova
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Io amo la semplicità
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 16:06:20 CEST (424 letture)
Un mondo come questo
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 15:55:56 CEST (461 letture)
![]() ![]() Vivendo in un mondo come questo, dove tutto è più facile, la nostra sensibilità si è fatta più ottusa. Anche se la luna che sta in cielo è la stessa di sempre, forse quella che vediamo noi è un’altra. Credo che quattro secoli fa gli uomini possedessero un animo più ricco e vicino alla natura. Haruki Murakami la vita...Chaplin
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 14:54:28 CEST (486 letture)
![]() ![]() Il ridicolo è un atteggiamento di sfida: dobbiamo ridere in faccia alla tragedia, alla sfortuna e alla nostra impotenza contro le forze della natura, se non vogliamo impazzire. Un giorno senza sorriso è un giorno perso. Pensiamo troppo e sentiamo troppo poco. Più che di macchine abbiamo bisogno di umanità. Più che di intelligenza abbiamo bisogno di dolcezza e bontà. È veramente bello battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione. Perdere con classe e vincere osando... perché il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante. Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l'insignificante in ciò che sembra pieno di importanza.Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L'animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca. Charlie Chaplin Leisure
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 14:42:44 CEST (414 letture)
![]() ![]() Leisure Cos'è questa vita se, piena di preoccupazioni, Non abbiamo il tempo di fermarci ad osservare. Non il tempo di fermarci sotto i rami Ed osservare a lungo come le pecore o le mucche. Non il tempo di vedere, quando passiamo nei boschi, Dove gli scoiattoli nascondono le noccioline nell'erba. Non il tempo di vedere, alla luce del giorno, Ruscelli pieni di stelle come cieli di notte. Non il tempo di volgere lo sguardo alla bellezza Ed osservare i suoi piedi danzare. Non il tempo di spettare che la sua bocca arricchisca Il sorriso che i suoi occhi hanno cominciato. Povera vita è mai questa se, piena di preoccupazioni, Non abbiamo il tempo di fermarci ad osservare. W. H. Davies Una foglia
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 14:37:47 CEST (613 letture)
![]() ![]() Io penso che una foglia d'erba non sia affatto da meno della quotidiana fatica delle stelle, E la formica è altrettanto perfetta, al pari di un granello di sabbia o dell'uovo di uno scricciolo, E la piccola rana è un'opera d'arte simile alle più famose, E il rovo rampicante potrebbe ornare gli spazi eterei, E la giuntura più piccola della mia mano la più perfetta macchina può deridere, E la mucca che rumina a capo chino supera qualsiasi monumento, E un topo è un miracolo tanto grande da convincere sestilioni di scettici. Walt Witman Il viaggio
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 10 agosto @ 14:29:52 CEST (456 letture)
![]() ![]() Il viaggio Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l'abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno. Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia. Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli. A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d'ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio. Eduardo Galeano Noi opprimiamo la nostra natura
Postato da Grazia01 il Sabato, 06 agosto @ 20:57:26 CEST (418 letture)
![]() ![]() Noi opprimiamo la nostra natura Ma noi opprimiamo la nostra natura, affamati, Nutrendoci di pentimenti vuoti -Dio o destino nostri nemici. Siamo nati troppo tardi, non possiamo Trovare sollievo in un seme secco di papavero, Noi, che in un solo battito di tempo Costringiamo la gioia dell'amore infinito e il dolce dolore feroce dell'infinito peccato. Siamo stanchi di questo senso di colpa, Stanchi della disperazione cruda del piacere, Stanchi dei templi che abbiamo costruito e delle preghiere giuste inascoltate. L'uomo è debole, Dio dorme. Il cielo è in alto. Una scintilla. Grande Amore. Morte. Oscar Wilde Olimpiadi
Postato da Grazia01 il Sabato, 06 agosto @ 20:44:58 CEST (409 letture)
![]() ![]() Con grande imbarazzo del Comitato Olimpico Internazionale, si scoprì che l'idea di trasportare la fiamma olimpica da Atene alla sede dove si sarebbero svolti i giochi tramite una staffetta di diversi corridori fu concepita da Adolf Hitler per i giochi olimpici tenuti nell'estate del 1936 a Berlino. In quell'occasione il passaggio della fiamma, immortalato sulla pellicola del film 'Olympia' della regista del Terzo Reich Leni Riefenstahl, fece parte del tentativo della macchina propagandistica del regime nazista di aggiungere mito e mistica al regime di Hitler. Egli vide nel collegamento ideale con i giochi dell'antica Grecia il modo perfetto di illustrare il suo convincimento che la Grecia classica era il precursore ariano del moderno Reich tedesco. Via d'amore
Postato da Grazia01 il Domenica, 31 luglio @ 08:21:28 CEST (467 letture)
![]() ![]() Via d’amore Non conosco il tuo nome mi sono vestito d’amore nel sole ti ho percorso la vita donata, d’attesa pazienza racchiusa. Immersa l’anima nel tempo che scorre con ali invisibili spiegate, solcato il cielo passione il vento increspa un solo sospiro vola oltre l’azzurro orizzonte. Cerco di scrivere di te nel ritorno mi soffermo intento mentre il vento sussurra il tuo profumo solo allora rivedrò nuovamente nascere il sole a est. Bruno Gasparri Giorno e notte
Postato da Grazia01 il Venerdì, 29 luglio @ 08:39:58 CEST (374 letture)
![]() ![]() Giorno e notte, notte e giorno, neppure per un istante i bambini di Beslan abbandonano il mio cuore. Non lo lasciano i bambini di Auschwitz, né quelli tagliati a pezzi con il machete in Burundi. Non lo lasciano i ventri delle donne tagliati con le baionette per estrarne i neonati, né tutte le bambine stuprate e fatte prostituire in ogni guerra ed in ogni paese del mondo. Il respiro dei bambini abortiti è il mio stesso respiro, così come lo è quello dei milioni e milioni di animali a cui, per la nostra brama bulimica di potere e di possesso, è stata sottratta la maestosa dignità della vita. I loro disperati muggiti, i loro belati, i loro pigolii rimbombano costantemente, nella profondità cardiaca, facendola pericolosamente dilatare. Dormo poco o niente. Non conosco le gioie del benessere. La capacità di accogliere il dolore degli innocenti mi attraversa e mi devasta continuamente. Se ho avuto un dono è questo: non abituarmi mai alla sua presenza, mai cessare di considerarlo uno scandalo. La materia che fa ardere il mio cuore si rinnova sempre… Forse è giunto il tempo di dire che non abbiamo più bisogno di altre cose, di altri diritti, di altre verità segreganti, ma piuttosto di sederci tra di noi in pace, in fraternità, di spezzare il pane, di mangiarlo insieme. Susanna Tamaro Voce di Donna
Postato da Grazia01 il Giovedì, 28 luglio @ 20:47:21 CEST (956 letture)
![]() ![]() Voce di Donna Io nacqui sposa di te soldato. So che a marce e a guerre lunghe stagioni ti divelgon da me. Curva sul focolare aduno bragi, sopra il tuo letto ho disteso un vessillo, ma se ti penso all’addiaccio piove sul mio corpo autunnale come su un bosco tagliato. Quando balena il cielo di settembre e pare un’arma gigantesca sui monti, salvie rosse mi sbocciano sul cuore. Che tu mi chiami, che tu mi usi con la fiducia che dai alle cose, come acqua che versi sulle mani o lana che ti avvolgi intorno al petto. Sono la scarna siepe del tuo orto che sta muta a fiorire sotto convogli di zingare stelle. Antonia Pozzi I poveri
Postato da Grazia01 il Martedì, 26 luglio @ 08:35:45 CEST (615 letture)
![]() ![]() Mi dispiace che non abbiano molto risalto le morti, e sono tante, dei profughi che annegano o muoiono soffocate nei barconi. Qualcuno pensa che siano persone consapevoli dei rischi che corrono e li accettano e che farebbero.meglio a restare nei loro paesi. Altri sostengono che fra loro si nascondano i terroristi che tanti stragi stanno compiendo in Europa. Io credo che siano persone disperate che cercano solo un po' di pace e una vita meno grama. Forse fra loro vi sono anche i "cattivi', ma questi feroci assassini arrivano anche con altri mezzi e alcuni sono addirittura nativi europei. Un po' di pietà in più per quella gente ci vorrebbe. Non dimentichiamo che meno di un secolo fa eravamo noi i disperati. È vero non esistevano i terroristi, ma qualche mafioso che ha ucciso in quei paesi lo abbiamo forse esportato. Saranno pochi a pensarla come me, meglio pensare ai nostri poveri ...ma allora siamo tutti poveri. Grazia Esercizio per essere felici
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 luglio @ 08:13:00 CEST (473 letture)
![]() ![]() ESERCIZIO PER ESSERE FELICI SMETTERLA DI LAMENTARSI E MIGLIORARE IL MONDO 22 luglio - Isolati in una stanza, senza telefono, senza tv, senza internet, con qualche foglio di carta e una penna (ma se vuoi puoi usare il pc). Entra dentro di te e accogliti come un principe: perché sei un dio che sta tornando a casa. Se sei triste o depresso, per motivi reali o immaginari, o se sei malato, meglio. Se sei infelice come la maggioranza degli esseri umani, perfetto. Se sei ricco o ricchissimo precipitati nella cabina del tuo panfilo, o appendi alla maniglia della suite all’Excelsior il cartellino “Non disturbare”, perché il tuo stato d’infelicità è grave e, se non ci poni subito rimedio, più comprerai cose, più peggiorerà. Ora siediti comodo e ricorda tutti i grandi dolori che hai sofferto da quando sei nato a oggi. Lascia che affiorino episodi dimenticati, ingiustizie, torti che hai subito, inganni, tradimenti, amori e illusioni perdute. Tutto il male possibile, ma devi essere di una sincerità assoluta con te stesso. Quello che devi fare è appuntarlo e numerarlo, una riga per ogni grande dolore sarà più che sufficiente, tanto il resto te lo ricordi da solo. Io l’ho fatto, mi ci sono volute tre sedute di due ore l’una in tre giorni successivi per annotare 222 dolori esatti. Successivamente li ho riordinati in sequenza temporale, e dopo un anno sempre quelli sono rimasti: i 222 dolori più importanti della mia vita. Subito dopo o contemporaneamente, sopra un altro foglio, segnati i ricordi più belli, le grandi emozioni, tutta la felicità vissuta da quando sei nato a oggi. Scoprirai che, nel bene come nel male, spesso ti hanno segnato episodi che prima ritenevi irrilevanti o dimenticati, come una bella giornata al mare o un schiaffo (meritato) di tua madre. La lista bianca è generalmente più difficile da scrivere di quella nera, perché tendiamo a dare il bene ricevuto per scontato, come una specie di diritto acquisito, mentre così non è, e una sola carezza di uno sconosciuto può diventare memorabile. Infatti di bianchi me ne sono appuntati soltanto 65, poco più di uno all’anno, ma la mia anima ha barato, ha fatto “un falso in bilancio”. La felice scoperta del trucco contabile, quella di avere una tendenza al piangermi addosso, ha fatto subito salire il conto della lista bianca a 66. E da quel momento tutto è stato un bene. Questa semplice ma incisiva operazione d’igiene interiore, qualunque sia il tuo risultato con la vita, serve per avere in pugno te stesso. Il principe o la principessa riprendono possesso del loro palazzo. Sei stato quel che sei stato, nessun giudizio, nessun benemerito attestato d’innocenza o di colpa, tutto quello che ti hanno fatto, o che tu hai fatto agli altri, è diventato protagonista della tua vita solo perché glielo hai concesso tu. Ma ora tutto questo è finito, passato, e dev’essere perdonato. Dopo averli meditati, straccia i tuoi fogli, ormai non servono più a niente, sai quel che c’era da sapere. Sei leggero, non dovrai trascinarti dietro queste valigie in cui neppure sapevi bene che cosa ci stesse dentro, (una sofferenza confusa e rabbiosa), soprattutto non dovrai più rompere l’anima agli altri solo perché si era rotta la tua. È in questo senso che, gratis, facilmente e in poche ore, avrai anche migliorato il mondo. ![]() *** Diego Cugia è uno scrittore indipendente. Se volete acquistare il suo diario autopubblicato “Un’anima a 7 euro e 99” potrete farlo cliccando sulla foto. Il libro è in vendita su Amazon. Se preferite il formato cartaceo, vi sarà spedito a casa in 3-5 giorni. Se lo scegliete in e-book, è scontato del 50% a 3, 99. Solitude
Postato da Letty il Domenica, 17 luglio @ 13:42:36 CEST (591 letture)
![]() ![]() Solitude La mia solitudine ha i gommini e il pelo fa le fusa al tramonto La mia solitudine ha i baffi e dorme sorniona di giorno, ma sta sveglia la notte dentro un sogno perduto A volte la vedo dentro due iridi sensibili e la accarezzo, mai contropelo La mia solitudine è in un miagolio che mi accoglie quando torno stanca e intossicata dal mondo dalla gente dalle chiacchiere Ci vede benissimo e sente meglio di me Spesso restiamo a guardare il sole morire tra le braccia delle nuvole, in un silenzio fatto di oggi finiti e di giorni a venire ce ne stiamo sedute sul bordo dell'orizzonte incredule di come si possa sopravvivere lo stesso! Facciamo invidia, noi, così affiatate legate strette con un nastro di seta che ci siamo tessute le notti più lunghe, quelle più dure, quelle in cui non torni più... Si dovrebbe aprire la porta dell'anima e mostrarsi, mostrare quel buco che abbiamo scavato per nasconderci il dolore forse si dovrebbe... Ciò che gli altri credono debolezza in realtà è un'immensa forza acquisita poiché a volte ha più vita e più speranze la solitudine consapevole, scelta e quasi agognata che un'esistenza riempita di fantasmi apparenti. E io ai miei gommini, devo molto di più. Letty Qualità della Vita
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 06 luglio @ 17:40:10 CEST (421 letture)
![]() ![]() Il termine Qualità della Vita (Qdv) è entrato sempre più a far parte della nostra società e quotidianità. Se prima questo concetto era più collegato allo sviluppo industriale ed economico e quindi ad aspetti più materiali, oggi si riferisce invece al benessere ed alla felicità e le viene attribuita sempre più importanza ed attenzione. Come è definita la Qualità della Vita? Questo concetto è stato definito dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come la percezione che le persone hanno della propria collocazione nella vita, in riferimento al contesto culturale, al proprio sistema di valori, ai propri obiettivi e aspettative ed interessi. Si riferisce quindi allo stato di salute fisico e psicologico di ogni singolo individuo, il livello di indipendenza, le relazioni sociali, le credenze personali e il rapporto con le caratteristiche del proprio ambiente di vita. Si denota quindi come la Qualità della Vita sia un concetto del tutto soggettivo, che può avere aspetti positivi e negativi e che è propria di un determinato contesto. Secondo l’OMS, vi sarebbero sei ambiti principali a cui fa riferimento la qualità della vita: ambito fisico: come per esempio stanchezza, stress, energia; ambito psicologico: riferito ad esempio agli stati d’animo e sentimenti; livello di indipendenza: esempio lavoro, mobilità, disoccupazione..; relazioni sociali: che favoriscano un buon supporto sociale; ambiente: esempio l’accessibilità ai vari servizi, tra cui quelli sanitari; credenze personali: per esempio sulla spiritualità, senso della vita..; La Qualità della Vita denoterebbe quindi il modo in cui ogni individuo sente e vede soddisfatti i propri bisogni e la possibilità di raggiungere la felicità e realizzazione personale, a prescindere dal proprio stato di salute e dalle condizioni sociali ed economiche. Gli studiosi della Qualità della Vita sostengono che vi siano quindi due aspetti misurabili di questa: misurabilità oggettiva: data dagli aspetti più materiali nei vari contesti come il lavoro, famiglia, relazioni sociali; misurabilità soggettiva: data dalla percezione e valutazione soggettiva che si ha rispetto alla propria vita individuale e collettiva nei vari contesti di vita; Spesso Qualità della Vita e felicità vengono intese come sinonimi, in realtà la felicità può far parte della qualità della vita, ne rappresenta un nucleo fondamentale e di certo sono concetti strettamente connessi, infatti le persone si sentono di solito felici quando di reputano soddisfatti della propria vita. ![]() Si può migliorare la Qualità della Vita? Numerosi studiosi e ricercatori si sono fatti questa domanda, hanno elaborato proprie teorie in merito e messo a punto strategie e programmi per cercare di incrementare la qualità di vita e quindi favorire la nostra felicità e benessere soggettivo. Già Seligman, fondatore della Psicologia Positiva, aveva sostenuto l’importanza del considerare la felicità non come una cosa innata che dipende solo dalla fortuna o dal caso, ma come qualcosa che si può costruire, apprendere e incrementare; esemplari sono a tal proposito i suoi studi e il suo programma per incrementare l’ottimismo come potenzialità personale. Un altro autore che ha dato un grande contributo allo studio della qualità della vita è stato Fordyce, che negli anni Settanta ha messo a punto, partendo dai suoi studi sperimentali, un programma per “favorire e aumentare” la felicità, basato su “I 14 fondamentali della felicità”, che verrà ben descritto di seguito. Gli studi di Fordyce, dal 1972 al 2000, si sono concentrati sull’individuazione di aspetti che accomunano le persone felici e soddisfatte della propria vita e che possono dunque essere “apprese” dalle persone. L’autore è partito dal presupposto che la maggior parte delle persone ambisce alla felicità ma ha difficoltà a definirla, pensandola spesso come un concetto astratto e di conseguenza a raggiungerla. Fordyce la ritiene invece un’esperienza cosciente, uno stato mentale vero e proprio che risiederebbe nel sistema limbico, area del cervello dalla quale hanno origine le emozioni e questo è stato dimostrato proprio da ricerche sulla stimolazione di tale area del cervello e della conseguente produzione di emozioni positive di felicità. E’ quindi possibile provare la felicità come sentimento positivo. Il merito di Fordyce è di aver proprio messo a punto un programma, partendo da un approccio cognitivo-comportamentale, sperimentato su vari campioni di soggetti, chiamato Subjective Well-Being Training (2000) per apprendere la felicità e quindi favorire e aumentare la Qualità della Vita. Il programma parte da una valutazione personale della soddisfazione di vita in gruppi di persone e poi comprende una serie di esercizi e compiti a casa che le persone svolgono per favorire poi una discussione e un monitoraggio dei propri cambiamenti in ogni incontro di gruppo di tale programma. I compiti vertono su ognuno dei 14 fondamentali di Fordyce per raggiungere e migliorare Qualità della vita e felicità. Quali sono? Vediamoli di seguito. ![]() I 14 fondamentali della felicità secondo Fordyceqdv Alcuni di questi principi sono più inerenti agli aspetti comportamentali delle persone, ovvero ciò che fanno concretamente per raggiungere il proprio benessere; altri sono per lo più cognitivi, ovvero i pensieri, più o meno disfunzionali che favoriscono o meno i comportamenti: Essere più attivi e tenersi occupati: dedicarsi ad attività piacevoli, fare, agire, investire energia in esperienze nuove incrementa i sentimenti positivi; Passare più tempo socializzando: le persone più soddisfatte e felici hanno una buona vita sociale; Essere produttivi svolgendo attività che abbiano significato: il dedicarsi ad attività significative e produttive cercando di raggiungere obiettivi e mete personali favorisce la soddisfazione personale; Organizzarsi meglio e pianificare le cose: cercare di organizzare al meglio i propri compiti ogni giorno, sia a breve termine che a lungo termine e non “procrastinare”, in quanto l’efficienza personale aiuta la soddisfazione; Smettere di preoccuparsi: ovvero analizzare bene l’utilità delle nostre preoccupazioni, metterle in discussione per dedicare invece più tempo ad agire per essere felici; Ridimensionare le proprie aspettative e aspirazioni: quelle difficilmente realizzabili o poco realistiche portano a frustrazione e delusione, al contrario ricercare quelle più adatte alle nostre risorse e potenzialità, che diventeranno così più probabili da realizzare, favorendo soddisfazione e felicità; Sviluppare pensieri ottimistici e positivi: il pensiero positivo e l’ottimismo invogliano a mettersi in gioco e ad agire, favorendo così la possibilità di realizzare i propri obiettivi; Essere orientati al presente: pensare troppo al passato o al futuro, sia in positivo che in negativo, allontana dalle nostre risorse presenti limitando la soddisfazione, stare invece più sul qui e ora, aiutandosi per esempio con la meditazione; Lavorare ad una sana personalità: accettare noi stessi per quello che siamo, sia con pregi che con difetti e nel caso lavorare su aspetti di noi che non ci soddisfano, questo favorisce una buona immagine di sè; Sviluppare una personalità socievole: il dedicarsi molto alle relazioni sociali e incontrare persone che ci rinforzino positivamente, anche se si è un po’ timidi, aiuta comunque la propria autostima; Essere se stessi: essere autentici e non “modificarsi” per piacere agli altri, in quanto questo genera ansia nelle relazioni interpersonali, il cambiamento lo si attua se lo desideriamo per noi stessi; Eliminare sentimenti negativi e problemi: se vi è un disagio psicologico sottostante o un livello di sofferenza particolare, considerare di iniziare prima un percorso psicologico e/o psicoterapeutico su di sè; I rapporti intimi sono la fonte principale di felicità[/b]: è importante però che queste, soprattutto quella coniugale, sia basata sul piacere e non sul bisogno per colmare un proprio stato emotivo, altrimenti si crea solo una dipendenza dall’altro; Considerare la felicità la priorità numero 1[/b]: è il presupposto per cercare di migliorare la propria qualità della vita e raggiungere la felicità. ![]() Conclusione Si è visto come oggi viene data sempre più importanza al concetto di Qualità della Vita ed a come si possa incrementare la propria soddisfazione personale per raggiungere al massimo il proprio benessere per essere persone felici. Sicuramente non è sempre facile e probabilmente chi legge questi principi di Fordyce penserà che è molto facile a parole piuttosto che ad azioni concrete. In realtà però gli studiosi e ricercatori della Qualità della Vita e della felicità vogliono proprio farci riflettere sul come a volte consideriamo questi concetti come molto astratti ma in realtà sono concretissimi e vicinissimi a noi. Anche se vi sono spesso condizioni e situazioni che possono rendere difficile oppure ostacolare la soddisfazione e il benessere personale, si può davvero agire concretamente con tanta motivazione e pazienza per il cambiamento, come suggerisce Fordyce per esempio proprio partendo da cose concretissime e alla portata di tutti come può essere il dedicarsi a ciò che ci piace, incrementare le nostre relazioni, pensare positivo per agire e qualora riscontriamo ostacoli in noi stessi, interrogarsi sull’origine di questi e nel caso fare un lavoro su di sè. Insomma anche io ritengo che possiamo tutti davvero, con più o meno fatica, con pazienza e volontà essere persone soddisfatte e felici. Eleonora Basso ![]() Come fai il pugno?
Postato da Grazia01 il Martedì, 05 luglio @ 08:09:06 CEST (446 letture)
![]() ![]() Il linguaggio del corpo è strettamente correlato alla personalità di un soggetto, così come già affermavano negli anni Trenta gli psicologi Gordon Allport e Philip Vernon. Stando a questo principio di base, uno studio ha rivelato come anche il modo di stringere semplicemente il pugno può dire molto di noi. I casi analizzati sono tre: il pollice rinchiuso all’interno del palmo della mano, il pollice sopra le dita rinchiuse o il pollice posizionato a lato delle dita. 1) Nel primo caso (pollice rinchiuso all’interno del palmo) il soggetto in questione è una persona creativa, acuta ed espressiva, con un carattere molto docile e calmo. Chi stringe il pungo così bada molto all’armonia e alla giustizia ed è molto socievole. Per quanto riguarda la sfera affettiva la sua più grande debolezza è essere compassionevole quindi sempre pronto a perdonare e dimenticare anche quando si è feriti. 2) Nel secondo caso (pollice sopra le dita rinchiuse) il soggetto è generoso, intelligente e sicuro di sè anche se , avendo aspettative sempre molto alte, ha bisogno di un incoraggiamento per affrontare nuove sfide. In amore la persona in questione è molto esitante e dubbiosa: vorrebbe una persona vicino ma è spaventato dall’idea di lasciarsi andare completamente per paura di essere abbandonato. 3) Nel terzo caso (pollice a lato delle dita) il soggetto è molto sensibile ma anche insicuro: punta tutto sulla sincerità e l’onestà di chi gli sta attorno ed, essendo molto attento agli altri, spesso rischia che la gente si approfitti di lui. In amore, chi stringe il pugno in questo modo non è bravo ad esprimere i propri sentimenti e tende a nascondere ciò che prova veramente. Marina Luongo Buona estate
Postato da Grazia01 il Lunedì, 04 luglio @ 16:12:07 CEST (3709 letture)
![]() ![]() Con Casatea Vi auguro una bella estate e delle vacanze serene, ovunque le passiate. Come si vede da qui, visitatori ogni giorno passano migliaia di persone, eppure nessuno, davvero nessuno, si ferma a lasciare un commento, un saluto o anche una critica. Con quello che sta succedendo nel mondo questa è una stupidaggine, comunque. Non andate in paesi pericolosi...che poi chissà quali lo sono veramente. Un abbraccio perché comunque io e Casatea vi vogliamo bene. Grazia Strage a Decca, ormai è guerra...perchè?
Postato da Grazia01 il Domenica, 03 luglio @ 21:14:42 CEST (3785 letture)
![]() Strage a Decca, ormai è guerra...perchè? ![]() Siete andati in Bangladesh per reclutare gli schiavi in grado di produrre i vostri tessuti, da vendere sui mercati europei al prezzo della vita e del sangue di donne e bambini. In un paese dove 150milioni di disperati sopravvivono in un territorio martoriato, avete cercato famelici manodopera capace di fare più e meglio di quella cinese. Avete trovato la morte per mano di sanguinari soldati jihadisti, che hanno sgozzato chiunque di voi non conoscesse il Corano. Hanno colpito il bersaglio, hanno identificato il nemico in quel ristorante e lo hanno trucidato. Siete vittime di una guerra, siamo tutti potenziali bersagli. Il motivo che arma quelle mani e ottunde quelle menti lo abbiamo costruito noi, l’ alibi lo forniamo ogni giorno. Il mondo è uno solo, la convivenza civile, il rispetto della dignità e della vita umana non lo si può pretendere a senso unico. E non si può più immaginare di farla franca senza cambiare prospettiva. Ugo Maria Tassinari L’ analisi non fa una piega ma pecca di alcuni luoghi comuni di certa analisi sociologica marxiana che si contraddice ab origine 1) Ad uccidere in nome di Allah e non della lotta de classe sono stati i figli delle classi agiate e benpensanti del Bangladesh, così come da noi spesso a terorizzare ( più che praticare ) la lotta di classe erano i figli di giornalisti, politici, professori universitari e pochissimi operai. 2) E tuttavia legittimo che chi ha studiato , e’ colto, e’ agiato scelga di fare la lotta armata contro qualcos’ altro ( basta vedere la minoranza insurrezionalista mazziniana)ma anche nella lotta armata ci sono delle regole che per esempio le Br avevano , ma sgozzare pubblicamente e’ abbastanza barbaro e controproducente in termini di propaganda. 3) Chi ha voluto il mercato globale e la speculazione globale e lo sfruttamento globale sono gli stessi che amano la globalizzazione compresa la lotta di classe globale, la filantropia globale, il meticciato globale e sono internazionalisti ed adorano questi cazzo di diritti universali al posto dei diritti specifici e radicati dei popoli di decidere che cosa e’ specificamente il Diritto ed il Dovere per quella Terra, per quel Popolo, per quella cultura , per quella specie . Quindi anche in questo marxisti e capitalisti, vittime e carnefici, rimangono figli dello stesso dio maggiore e ne pagano tutti le conseguenze. Tutte le contraddizioni di Utopia stanno arrivando al traguardo , speriamo che Mito si risvegli e faccia il giusto lavoro che gli spetta periodicamente dentro la Storia. Catilina Io rosarossa
Postato da rosarossa il Domenica, 03 luglio @ 20:36:01 CEST (551 letture)
![]() ![]() Io Sono io, che un dì lontano si agitava nel ventre di una donna. Sono io quel bimbo che venne al mondo tanto atteso e ignaro di ciò che dietro l’angolo aspettava la sua vita. Sono io quel piccolo tenero innocente che senza capire strappava per gioco i fiori nelle aiuole del giardino mentre aprivano le loro corolle al dolce tepore della primavera. Sono io che crescendo abbraccio problemi e dolori dell’adolescenza, ignorandone il perché. Sono io che credo nell’amore eterno e comincio a soffrire! Delusioni e tradimenti ingannano il mio cuore. Divento adulto non ho più radici gli affetti veri sono tutti andati, ma sono ancora io che tirando le somme penso e deduco: c’è chi approda nel mondo spinto dal vento su strade spianate felice e contento e chi invece abbandonato e solo, lotta e si perde in buie distese di folte foreste! Rosarossa SCENDE A VALLE Rosarossa
Postato da rosarossa il Domenica, 19 giugno @ 21:36:47 CEST (553 letture)
![]() ![]() SCENDE A VALLE la vita come limpido ruscello dalla cima del verde monte canta e scende a valle. Scorre; nel tempo dolori, pensieri costanti corrodono pian piano le meninge intorbidendo le pure acque fresche e trasparenti. Angustie fanghiglia e sterpi intasano, ombrano il difficile percorso. Quanta amarezza! Non sembrano più le acque cristalline spontaneamente nate dalla pura fonte, ma lungo il cammino incontra i sogni che le regala un barlume di luce e di speranza. I sogni aiutano nelle difficoltà e il tempo li conserva sempre belli. La realtà è diversa, Ingrata, pungente devastante e il più delle volte punisce ingiustamente! Rosarossa La vita continua
Postato da Grazia01 il Martedì, 14 giugno @ 20:35:01 CEST (535 letture)
Eterno
Postato da Letty il Domenica, 12 giugno @ 20:52:19 CEST (521 letture)
![]() ![]() Io entrerò in lei, non so quando Ti sembrerò pazzo a dire questo Ma tu non la conosci Lei ha maree dentro che improvvisamente salgono e ti ricoprono per intero, Resti prigioniero dei suoi occhi Dei suoi silenzi! La senti cantarti sulla pelle come una musa Ti chiedi da dove è uscito tanto stupore Chi l'ha fatta così assurda Sale delle tue ferite! Lei è come un'onda, nell'argento, al buio, si ritira Si nasconde, torna fra le sue paure Diventa lama, fredda! Un giorno Io lo so Entrerò in lei aprirò quelle dannate finestre e sarò la sua luce quel suo sorriso cosi acceso e vivido Mi regalerà l'attimo che cerco L'eterno che lei custodisce per me. Letty Orlo
Postato da Letty il Domenica, 12 giugno @ 20:44:28 CEST (505 letture)
Sogno smarrito
Postato da Grazia01 il Domenica, 12 giugno @ 20:23:08 CEST (506 letture)
![]() ![]() Sogno smarrito Alle stringhe delle scarpe ho legato la mente scivolo a testa bassa seguendo la corrente Son più di mille anni che cammino chinata mi addormento cantando e mi sveglio suonata Cerco nel prato un sogno smarrito lo cerco tra i soffioni e il trifoglio marcito L'han rubato le lucciole di una notte lontana non sono più tornate in questa terra puttana Son mille anni che cerco le anime innocenti non c'è posto quaggiù per i vecchi perdenti. Grazia l'8 giugno 1950 nacque Nino De Vita, poeta e scrittore italiano
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 08 giugno @ 20:33:13 CEST (437 letture)
![]() l'8 giugno 1950 nacque Nino De Vita, poeta e scrittore italiano Poesie ![]() Cade violenta, batte sulle foglie ampie delle zucchine la grandine e sul sedano, sui fusticini eretti del peperone… Il sole, spuntato dalle nubi, negli angoli la trova dell’orto, dei canali, nel fosso del concime, immiserita… ![]() Lisciato legno un nodo anelli tondeggianti, striature… È la vita dell’albero la morte… ![]() La lucertola al laccio sospesa e poi tuffata nell’acqua della vasca il ventre liscio gonfio la bocca spalancata… ![]() La foglia viva ha succo verde dentro, nervi, cellule rigonfie d’umore. Respira dagli stomi si difende coi peli dalla polvere che il vento solleva da terra. ![]() Sono i cerchi, sui fianchi della botte, arrugginiti. Dalle doghe il vino trapassa in righe oscure di muffa fino al bordo sul fondo… Ha moscerini che ronzano e nel foro s’infilano la spina. ![]() Divorano le foglie di gelso ai lembi i bachi da seta tre larvette che si muovono lente muoiono dentro i bozzoli agli angoli e rispuntano farfalle nella piccola scatola per le scarpe di cartone. ![]() S’infila dalla porta del casolare l’alba: impolverate vibrano ragnatele agli angoli del tetto ancora bui… ![]() Melagrana spaccata contro il sole piccoli cuori rossi le formiche che salgono dal tronco […] […] in una nube d’insetti l’odore acre della marcescenza. ![]() Ha piovuto. Sui vetri è caduta, battendo, l’acqua che in schizzi e onde in fiumi gonfi esili è discesa nel mare della soglia di marmo… Un sole caldo spezza e assottiglia isole disperde… È nella goccia il cielo un albero curvato… È lunga lunga affonda la tromba dalle nubi nell’acqua. E poi si sposta, a vortice, solleva le barche dal canneto ricurva al seminato: è densa l’aria carica di terra e foglie un gelso bianco e un ulivo gigante sradicati. ![]() Da un buco nella rete s’è infilata la volpe: ha ucciso il gallo, azzannato una coscia del coniglio più piccolo. Le piume ha disperso e le penne nel chiuso del pollaio. Una gallina è riversa nel fango senza testa. ![]() L’anguilla dentro il pozzo con le acque di marzo si solleva penetra nei meati dai canali intorbiditi striscia fino al mare. ![]() Una nuvola sola in tutto il cielo all’alba: i seni bianchi, gonfi… La faraona immobile attraversa con l’ombra lo spiazzale deserto. Ha una croce la casa, in alto, sopra il pizzo, di tufo vecchio: l’edera dal muro, s’arrampica e l’avvolge nel cielo l’attraversano nubi gli uccelli in fila a frotte un sole lento che scende verso il mare il cerchio della luna nella notte scura… ![]() Dalle pietre è spuntato fra le rotaie untuose il fiore. Il vento forte del treno lo ripiega: spruzza gocce d’acqua annerita, sbuffi di fumo… S’allontana e s’avvicina l’ape che vi posa a giri lievi e penetra, lo succhia… Il 29 maggio 1927 nacque Pier Luigi Bacchini, poeta italiano
Postato da Grazia01 il Domenica, 29 maggio @ 20:43:23 CEST (461 letture)
![]() Poesie di Pier Luigi Bacchini ![]() Non doratevi, già segretamente aurate Non doratevi, già segretamente aurate, non arrugginite, non raggrinzite quanto un piccolo pugno, disseccato; restate sempreverdi finte immortali, simili all'altamente profumata - e nemmeno sfrangiata di fronte al vento, coriacea e lucente - alla regale magnolia, con i semi amaranto; o alle conifere montane le antiche cenozoiche. Non diventate trasparenti, sempre più, telari lisi già scarse nel mese d'ottobre, con nostalgie infinitesimali, un po' indeterminate come i fischi d'un treno distante e collegi là in fondo, dentro la foschia - spazzini sotto muretti erbati, irrealtà, quasi un disturbo visivo che nell'intimo spaventa con l'immagine talvolta che la materia d'improvviso scompaia. Ma tutte le sfumate gradazioni i delicati intrecci, gl'inudibili crepitii particellari sarebbero stati inutili: lo sperpero d'un Dio, la sua noia. E ogni minimo sgretolamento, tipo il trascurabile uragano, il ferro sciolto nel magma, dicono la fatica dall'origine e la tremenda concretezza del mondo, - senza via di scampo per noi. ![]() ELICA Quanta folla nel vento se l’ascolti dal camino notturno si pensa a quelli di sopra nelle stanze da letto. La vita non si sa come sia sorta. Fancis Crick ci dice che sia caduta dagli spazi già avvolta ad elica. Se avvicini uno specchio alla bocca del dormiente il vetro si appanna. Allora con molta facilità ci si ricorda di una propria colpa. Per il bosco, adesso, o lungo il Rio il più innocuo cespuglio assume forme strane, come se invisibili divinità dessero manate selvagge all’erbaspagna, al frumento: anche gli animali stanno acquattati, e si stringono alle covate. ![]() LAVORO LAVORO Le persone inchiodate nei loro cappotti - in stanghe di luce, cristalli lungo le stazioni. Teste scosse sul treno. E l’aurora con emissioni cromatiche, frange, finte esplosioni d’arancia, nubi sbranate. Tra pali neri. Alcune teste sugli schienali. Ma vi sono indimenticabili giorni nella vita quando si vive a livello biologico. Come la donna, che teneramente fa tremare anche i vecchi, che raccattano spremute ghiandole germinali. Anche una donna matura, un poco patita in viso, pallida così abbandonata ancora. E come illogica allora la morte nell’inforcatura. I rami bianche ora si velano. Mi piace se piove lungo una strada, con un po’ di sole l’asfalto diventa azzurro, specchia. Ma vi sono desideri impossibili. (da Contemplazioni meccaniche e pneumatiche, 2005) ![]() IL MIO STRUMENTARIO Questo arto, la mano, è la mia psiche dalle cinque dita, non è come una conchiglia gettata e ripresa e rigettata da un’onda di un mare primordiale per una bacheca. E anche la mia lingua, che supera la chiostra dei tuoi denti come un animale erettile e marino, e a lungo ci si unisce nel seme - Io ridico parole con il grido di cetacei tornati dall’oceano o col loro silenzio di mandrie arenate sulla spiaggia - le ascolto inconsapevole, risalite dagli umidi secreti, filtrazioni lungo lo speco tiepido del midollo. E molte molecole mi nutrono ogni giorno, dalle mille evoluzioni radiazioni sperdute, piante morte e comete polverizzate - e molte molecole mi curano con tenerezze materne sebbene con effetti collaterali, replicando l’arcaico formulario del mondo - di natura sintetica ed erboristica per correggere le nostre anomalie – padre, madre, - incolpevoli, i deficit percettivi, vestibolari e tiroxina ed acetilcolina… E se mi avessero inoculato un qualche ml in più o in meno dopandomi non andrei lungo i viali con lampioni d’autunno per la città nella loro simmetrica malinconia, e non sarei un poeta da pubblicare. ![]() IN VILLA Il processo notturno sulle creste occidentali conserva un trasparente chiaro, e ancora mostra i poderosi dorsi del pianeta. Come peli ruvidi nelle forre d’un volto maschile spuntano nelle vallette le querce gli olmi e le varie acacie dei boschi: lente d’ingrandimento su vegetazioni di barbe - si acquietano, microrganismi dermici, le gazze e i picchi che battono i duri becchi sui tronchi. E mentre la luna fa passare veloci spettri lungo il Rio Campanara, gli spezzettati lombrichi muovono e impastano sostanze organiche, e a orari stabiliti per la grande valle di destra romba distante il treno del mare. La rifrazione atmosferica ritarda l’avvento. Ma nella pianura, a oriente, fa quasi notte, con smagliature di fumo e fasce di sonno. Ecchimosi. Apparenze di stelle inesistenti. Altre esistenti non si vedranno. Tane, dova lavorano morbide pellicce, grotte, nidi, tumuli di formiche popolano il globo e le lampade laggiù di paesi e città accecano le stelle. ![]() IL VISITATORE Questo giardino difeso inutilmente dagli spini di maclura. Anche i cani li temono, le volpi. E il più furioso cinghiale ha sanguinato. Ho salvie rosse, un ricadente cedro. E la fatica delle cicale che si tramuta in canto. Sento passare il meridiano accanto a me, tiepido anch’esso, portando aromi d’erbe per molte terre, e resine del nord su colori diversi; e il filo del parallelo che tenero lo incide. Nomi di fumi e venti, e le altitudini, che declinano verso il mare. Ho tenerezze animali tra i cespugli – ma uno verrà come il sorriso più benevolo e una mano sudata. Schricchiolii di passi sulla ghiaia. (da Canti territoriali, 2009). Donna di cuori
Postato da Grazia01 il Martedì, 10 maggio @ 20:53:52 CEST (397 letture)
![]() ![]() Donna di cuori Ti ho atteso nel lento scorre della sabbia del tempo custodita nella stanza segreta dei sogni solo di notte assieme sognati. Ogni notte per magia ci baciamo per la prima volta l’intima ora scorre, ci dona silenzi dove tutto si traduce in amore. Con colori profumati d’estate il cielo del soffitto dipinto riempito il cuscino di petali di rosa solo per te melodia nell’aria risuona. Questa è la nostra stanza dove intatto rimane l’amore come un’oasi nella luce del sole al riparo della vita e del vento. Bruno Gasparri Auguri a tutte le mamme
Postato da Grazia01 il Domenica, 08 maggio @ 20:44:22 CEST (3760 letture)
![]() ![]() Lettera a mia madre, per il suo amore vero Potrà essere coperto per sempre il sole; potrà seccarsi il mare in un istante; potrà rompersi l’asse della terra come fragile cristallo. Tutto può succedere! Potrà la morte coprirmi con il suo funebre velo; ma mai in me potrà spegnersi la fiamma del tuo amore. Gustavo Adolfo Becquer Non sai quanto ti amo e quanto ti amerò. Sicuramente potrai immaginarlo bene, perché non esiste persona in questo mondo che sia capace di amare tanto immensamente come te. Ci sto provando, credimi, ma non sono in grado di esprimere tutto ciò che prova il mio cuore quando penso a te. Sei una grande donna, piena di titoli dei quali non ti vanti, e tanto forte da potere tutto, specialmente quando qualcosa minaccia la felicità delle persone che ami. Quando ero bambina, pensavo che fossi una specie di supereroina, ma da allora è passato molto tempo… però oggi so per certo che lo sei. Laureata in amore, in qualsiasi momento ti sei fatta carico delle mie ferite sulle ginocchia e sul cuore, curando con i tuoi baci tutto il mio dolore. Auguri a tutte le mamme Pace
Postato da Grazia01 il Venerdì, 06 maggio @ 21:44:48 CEST (645 letture)
![]() ![]() Pace Una notte un cielo stellato e poi... l’alba. Sipario rosso fuoco di un regno prezioso dal nome soave Aurora. É un regno segreto sperduto nel ricordo chiuso tra le pagine di un antico libro illustrato. Nemmeno i nostri vecchi ricordano di quando quell’aurora non era un sogno, un sogno dipinto sugli arazzi del cielo mentre il vento fuggito dal monte porta il profumo dei fiori quaggiù. È un regno lontano dove l’usignolo canta la sua magica alba sulle note del mormorio dell’acqua limpida del ruscello. Un regno dove “Pace” stampata sull’arcobaleno incorona il mondo dal colore del topazio disperso nel vuoto del tempo e nel buio della memoria. Bruno Gasparri Non abbandonarti
Postato da Grazia01 il Venerdì, 06 maggio @ 21:40:27 CEST (476 letture)
![]() Il 6 maggio 1861 nacque Tagore. ![]() Non abbandonarti Non abbandonarti, tienti stretto, e vincerai. Vedo che la notte se ne va: coraggio, non aver paura. Guarda, sul fronte dell'oriente di tra l'intrico della foresta si è levata la stella del mattino. Coraggio, non aver paura. Son figli della notte, che del buio battono le strade la disperazione, la pigrizia, il dubbio: sono fuori d'ogni certezza, non son figli dell'aurora. Corri, vieni fuori; guarda, leva lo sguardo in alto, il cielo s'è fatto chiaro. Coraggio, non aver più paura. Rabindranath Tagore Ciao
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