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coppermine
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Achmatova
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Da marzo stop ai costi di ricarica
Postato da spalato il Mercoledì, 14 febbraio @ 20:25:39 CET (1009 letture)
![]() Lo slittamento, paventato, è scongiurato: dal 4 marzo (ma, secondo l'Ansa, dal 5 marzo) ci sarà lo stop ai costi fissi di ricarica, previsto dal Pacchetto Bersani. Anzi la cancellazione viene estesa anche alle schede prepagate per servizi televisivi e internet. L'emendamento è stato presentato al decreto legge in commissione: lo ha riferito il relatore al dl sulle liberalizzazioni, Andrea Lulli. Da marzo sarà vietato per gli opertatori mobili italiani applicare costi fissi di ricarica sulle schede dei cellulari. Mirella Castigli, vnunet 14-02-2007 ![]() SAN VALENTINO E LE SUE LEGGENDE
Postato da Grazia01 il Martedì, 13 febbraio @ 22:38:49 CET (1234 letture)
![]() ![]() San Valentino si dedicò con amore alla cura del prossimo. In vita compì numerosi miracoli e molte sono le leggende che raccontano le gesta del Santo. L'amore sublime: Un centurione romano pagano di nome Sabino s'innamorò di Serapia, una giovane cristiana di Terni. Egli si recò dai suoi genitori, per chiederla in sposa, ma loro rifiutarono a causa della sua religione. Serapia, a sua volta innamorata del giovane romano, lo invitò a recarsi da Valentino. Sabino seguì i suggerimenti dell'amata e ricevette il battesimo dal Santo. Fu allora che Serapia si ammalò di tubercolosi. I giorni passavano e la giovane non migliorava; fu deciso quindi di chiamare Valentino al suo capezzale. Sabino pregò il Santo, dicendogli che non avrebbe potuto vivere senza la sua compagna. Accogliendo la disperazione del giovane, Valentino levò le sue preghiere al Signore, ed i due giovani lasciarono la vita terrena, per vivere insieme nell'eternità. ![]() La rosa della riconciliazione: Passeggiando per il suo giardino, Valentino un giorno udì due fidanzati litigare. Invitando i due ragazzi alla ragione, egli porse loro una rosa affinché la stringessero facendo attenzione a non pungersi con le spine e pregando perché il loro amore fosse eterno. I due giovani si riconciliarono immediatamente e dopo non molto tempo, si recarono nuovamente dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione. I bambini: Il giardino della casa di San Valentino era un luogo di gioia ed amore, dove spesso gli abitanti della città di Terni si recavano, per ricevere i preziosi consigli del santo. Particolari ed abituali frequentatori del giardino erano i bambini della zona, che lì si recavano per giocare. Valentino, rallegrandosi della loro spensieratezza e della loro purezza, spesso si fermava ad osservarli, soprattutto per essere certo che non corressero pericolo alcuno. Quando il sole iniziava a tramontare, egli si recava tra loro e a ciascuno regalava un fiore, che i bambini avrebbero dovuto portare alle loro mamme. Un piccolo stratagemma, per essere certo che i fanciulli si dirigessero subito a casa, senza far troppo tardi! ![]() Perché l'onesto è più creativo ed efficiente
Postato da Grazia01 il Lunedì, 12 febbraio @ 14:50:30 CET (1430 letture)
![]() ![]() Perché dobbiamo essere onesti, leali, mantenere la parola data, non fare minacce e ricatti quando sappiamo benissimo che, usando mezzi illeciti, molti si sono arricchiti, sono diventati potenti e vengono ammirati ed elogiati? Se molte fortune sono nate dalla genialità degli imprenditori, altre sono il frutto di furfanterie. Gli americani "chiamano Robber Barons alcuni loro famosi magnati. Se la disonestà paga, perché tante persone continuano ad essere oneste, integre, corrette? Alcuni rispondono che lo fanno per timore della legge. Ma davvero credete che gli onesti siano onesti per timore del magistrato? No. Le leggi sono indispensabili, ma noi non siamo gentili con nostro marito o nostra moglie, non ci prendiamo cura dei nostri figli, non facciamo il nostro lavoro quotidiano, non aiutiamo gli altri per timore della legge. La società è fondata sui costumi, regole morali, valori, legami affettivi e solo quando questi fattori cessano di funzionare deve intervenire la "legge. E non sempre con molto successo, come dimostrano le aree di mafia e di camorra Il rigore morale è qualcosa che cominciamo a formarci da bambini attraverso l'esempio dei genitori, degli insegnanti, degli amici. E una bussola interna che rafforziamo da adolescenti, da adulti, nelle prove della vita. E' un costrutto personale, il prodotto di una volontà, di una autodisciplina come ogni altra virtù, ogni altra abilità. ALL'ALBA, SEDUTA NELLA CASA PATERNA
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 febbraio @ 20:30:54 CET (1108 letture)
![]() ![]() Siedo tranquilla, nell'alba; una piccola casa alle dighe del Missouri. Un coyote muove furtivo verso il bosco, come me insonne, colpevole e guardingo. Gli uccelli commentano il suo passaggio. Giovani cavalieri Indiani sono qui per prendere il ronzino di mio padre, da usare come cavallo da soma al locale rodeo. Sto bene. Il sole si leva. Aquila Grigia Abbasso il nove
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 febbraio @ 20:24:01 CET (1248 letture)
![]() ![]() Uno scolaro faceva le divisioni: - Il tre nel tredici sta quattro volte con l'avanzo di uno. Scrivo quattro al quoto. Tre per quattro dodici, al tredici uno. Abbasso il nove... - Ah, no, - gridò a questo punto il nove. - Come? - domandò lo scolaro. - Tu ce l'hai con me: perché hai gridato «abbasso il nove»? Che cosa ti ho fatto di male? Sono forse un nemico pubblico? - Ma io... - Ah, lo immagino bene, avrai la scusa pronta. Ma a me non mi va giù lo stesso. Grida «abbasso il brodo di dadi», «abbasso lo sceriffo», e magari anche «abbasso l'aria fritta», ma perché proprio «abbasso il nove»? - Scusi, ma veramente... - Non interrompere, è cattiva educazione. Sono una semplice cifra, e qualsiasi numero di due cifre mi può mangiare il risotto in testa, ma anch'io ho la mia dignità e voglio essere rispettato. Prima di tutto dai bambini che hanno ancora il moccio al naso. Insomma, abbasso il tuo naso, abbasso gli avvolgibili, ma lasciami stare. Confuso e intimidito, lo scolaro non abbassò il nove, sbagliò la divisione e si prese un brutto voto. Eh, qualche volta non è proprio il caso di essere troppo delicati. Gianni Rodari Biografia Il paese con l'esse davanti
Postato da Grazia01 il Domenica, 11 febbraio @ 20:18:12 CET (1365 letture)
![]() ![]() Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l'esse davanti. - Ma che razza di paese è? - domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero. Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano. - Vede questo? - E' un temperino. - Tutto sbagliato. Invece è uno «stemperino», cioè un temperino con l'esse davanti. Serve a far ricrscere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole. - Magnifico, - disse Giovannino. - E poi? - Poi abbiamo lo «staccapanni». - Vorrà dire l'attaccapanni. - L'attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro «staccapanni» è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c'è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C'è lo staccapanni d'estate e quello d'inverno, quello per uomo e quello per signora. Così si risparmiano tanti soldi. - Una vera bellezza. E poi? - Poi abbiamo la macchina «sfotografica», che invece di fare le fotografie fa le caricature, così si ride. Poi abbiamo lo «scannone». - Brrr, che paura. - Tutt'altro. Lo «scannone» è il contrario del cannone, e serve per disfare la guerra. - E come funziona? - E' facilissimo, può adoperarlo anche un bambino. Se c'è la guerra, suoniamo la stromba, spariamo lo scannone e la guerra è subito disfatta. Che meraviglia il paese con l'esse davanti. Gianni Rodari Biografia IL CUORE
Postato da Tony-Kospan il Domenica, 11 febbraio @ 14:51:30 CET (6659 letture)
I segreti delle donne dell'Antico Egitto
Postato da Grazia01 il Sabato, 10 febbraio @ 10:26:09 CET (1332 letture)
![]() ![]() Scopri la misteriosa bellezza delle donne dell'Antico Egitto. Abiti, prodotti di bellezza, gioielli in una mostra esclusiva nelle splendide sale di Palazzo Reale a Milano. ![]() Un viaggio affascinante alla scoperta dell'universo femminile nell'Antico Egitto: è questo il tema della mostra allestita nel Palazzo Reale, a Milano, intitolata "Nefer - la donna nell'Antico Egitto". La straordinaria modernità della donna egiziana viene descritta attraverso oltre 200 reperti archeologici di grande valore provenienti da musei italiani ed internazionali: oggetti quotidiani, rossetti, ciprie, fondotinta, specchi, creme e ungenti riprodotti secondo le formule di allora, parrucche, pettini e spilloni ci svelano i segreti di tanta bellezza. Colta, "in carriera", emancipata, ora signora della casa ora dea, considerata alla pari dell'uomo, la donna egiziana era dotata di una libertà estremamente sorprendente: poteva adottare figli, chiedere il divorzio, amministrare il patrimonio e addirittura reggere uno stato. ![]() da donna.it Poesia - pioggia
Postato da Grazia01 il Venerdì, 09 febbraio @ 13:38:14 CET (3559 letture)
![]() ![]() La poesia è pioggia gentile che disseta e ristora. La voce sua piana placa e conforta; racconta storie d'amore, alimenta sogni nel cuore. Può essere anche tempesta Con fulmini e tuoni, bufera di acqua e di vento che schianta ed abbatte ma la sua violenza lava ed irrora la terra e ripulisce il cielo. Il simbolisco da Moreau a Gauguin a Klimt
Postato da Grazia01 il Giovedì, 08 febbraio @ 21:24:26 CET (1349 letture)
![]() Palazzo dei Diamanti dal 18 febbraio al 20 maggio 2007 ![]() Gusta Klimt Le tre età della donna (particolare) In Europa poco dopo la metà dell'ottocento, alcuni artisti presero a dare vita ad un'arte sofisticata, volta a rendere visibile l'invisibile, attraverso la forza evocativa dei simboli. Da Parigi a Bruxelles, da Londra a Berlino, da Monaco a Vienna, in poco più di un ventennio un nuovo linguaggio figurativo si impose come una vera e propria tendenza di stile e di gusto. Poetico e visionario, sognatore, antagonista sia della pittura accademica sia del realismo e dell'impressionismo, il simbolismo intese superare la mera apparenza del reale per indagare il senso segreto delle cose e creare opere in grado di toccare le corde più profonde dell'animo umano. Organizzata da Ferrara Arte, in collaborazione con la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la mostra ripercorre l'evoluzione della poetica simbolista attraverso una selezione di oltre cento capolavori provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. ![]() F. del Cossa Ritratto d'uomo Camilleri racconta Caravaggio
Postato da Grazia01 il Giovedì, 08 febbraio @ 10:51:17 CET (6180 letture)
![]() ![]() La copertina del nuovo libro di Andrea Camilleri Il colore del sole «Quando non racconto le storie di Montalbano mi sento libero» confessa l'autore. Che nel romanzo dedicato all'artista affronta il tema del tormento creativo. In un diario che è anche una scommessa: la ricostruzione della scrittura del genio Il fax si accende continuamente sulla scrivania di Andrea Camilleri. E spesso sono fogli trasmessi scritti a mano. Nel suo studiolo, pieno di quadri e di libri, Camilleri accende una sigaretta: «Come le è sembrato?» chiede. Si riferisce al nuovo romanzo che esce dalla Mondadori il 6 febbraio, intitolato: Il colore del sole, 110 pagine scritte in un italiano secentesco, un diario siciliano del pittore Caravaggio. Un diario falso, ovviamente, di cui nessuno ha mai saputo nulla, e ritrovato in modo rocambolesco. «Vorrei proprio sapere come lo prenderanno i miei lettori» dice sorridendo. Quelli che vorrebbero solo e soltanto Montalbano? Infatti. Quando non scrivo di Montalbano mi sento libero. È come una fuga d'amore. La annoia scrivere di Montalbano? No, però certe volte è una prigione. La fuga lei anche questa volta l'ha fatta in Sicilia. Racconta che in un modo misterioso viene avvicinato da un uomo che la porta in un luogo dove un equivoco personaggio le mostra delle pagine manoscritte di Caravaggio. Lei ha costruito un falso storico perfetto. Faticoso? Per niente. Per me falsificare è una gioia. È una delle cose che mi riescono meglio. Il carnevale nel mondo
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 07 febbraio @ 18:20:38 CET (3623 letture)
![]() ![]() Il Carnevale di Nizza Fra i carnevali pù celebri del mondo ricordiamo quello di Nizza, le cui origini si perdono nel tempo. Ogni anno, nella città, meta di numerossissimi turisti, si svolgono le sfilate di carri e di maschere e soprattutto le caratteristiche battaglie di fiori. I fiori infatti sono l'elemento principale di questo Carnevale e in particolare delle feste che si svolgono nei giardini Alberto I, tutti i giorni, escluso il sabato. Nello stesso periodo al Palais des Expositions si tiene la festa della birra, con musiche e canti tirolesi. Il giorno di martedì grasso ha luogo l'imponente sfilata di maschere, carri e pubblico, che inizia nel primo pomeriggio e continua fino a tarda notte, quando il rogo di Re Carnevale, il grande spettacolo di fuochi d'artificio e il veglione all'Hotel Plaza concludono il Carnevale nizzardo. Qualcuno vuole diventare nostro amico?
Postato da Grazia01 il Martedì, 06 febbraio @ 20:25:57 CET (931 letture)
![]() ![]() Non è poesia anche questa? Siamo 8, 1 femmina (la numero 2) e 7 maschietti! La mamma è a sua volta figlia di una pastore tedesco pura. I cuccioli sono tutti nero focati,tranne un maschietto che è fulvo con gli occhi azzurro/verdi! Sono di taglia medio/grande, ma il primo e soprattutto l'ultimo sono dei giganti (notare le zampotte)! Si trovano PER STRADA, questa ragazza porta loro il cibo, ma di fatto sono abbandonati a loro stessi. E' urgente toglierli da lì ! Chiunque è interessato contatti artik_9@hotmail.com Le immagini degli altri cuccioli sono visibili nell'album "animali" della Galleria Il carnevale in Italia
Postato da Grazia01 il Martedì, 06 febbraio @ 12:11:37 CET (2060 letture)
![]() ![]() Diversamente da quanto si potrebbe pensare il Carnevale in Italia ha origini molto antiche, risale a tradizioni precristiane, che si ricollegavano ai saturnali e ai lupercali, riti per la fertilità della terra. In alcune città inizia il 26 Dicembre, in altre a Capodanno o all’Epifania, in altre ancora alla Candelora, il 2 Febbraio, termina sempre il martedì che precede il giorno delle Ceneri, che dà inizio alla Quaresima, periodo di digiuno, penitenza e purificazione che serve di preparazione alla Pasqua. Durante il Carnevale tutto è permesso: allegria, balli, divertimenti, cibo e dolci di ogni tipo. In tutte le regioni d’Italia viene festeggiato con sfilate e balli in piazza, maschere tradizionali e fantastiche, coriandoli e stelle filanti, ma in alcune città i festeggiamenti sono tanto originali da richiamare turisti e visitatori provenienti da ogni parte del paese e del mondo. ![]() Amore notturno
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 febbraio @ 21:34:01 CET (1056 letture)
![]() ![]() Una notte vicino alla sua casa E dal balcone aperto nella mite Notte del Sud, la donna che m'apparve Golosa di risucchio come un'acqua Gelata. E non avrà mai volto, Sale la gola chiara, scende al buio Degli occhi avidamente salda. A bocca aperta nella pioggia, un nero Grappolo le lasciava goccia a goccia Sapore di città - disse - di vento. (Alfonso Gatto) Lo specchio
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 febbraio @ 20:57:03 CET (1185 letture)
![]() ![]() Sapete, certe volte quando ci si guarda allo specchio, non si vede la propria immagine bensì un'altra persona, che però non va pettinata, né imbellita va solo osservata Bisogna fissarla attentamente e, cercare di scavare oltre quegli occhi spenti e monotoni perché ormai li si vede sempre e sono sempre gli stessi. Si vede aldilà e scorgi le sue paure, i suoi gemiti ed i suoi urli. Lo vedi scivolare via ed allontanarsi fino a diventar buio. Al suo posto si scorge invece, la sua vita tetra, ghiaccia ed umida. Si intravedono le persone che compongono questa vita Tutti là grigi e lunghi che ti guardano E, per un attimo ti viene da chiudere gli occhi per il terrore, che da tempo scorre per tutto il tuo corpo; tanti sono i silenzi che lo specchio ha svestito. Il campo di patate
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 febbraio @ 20:27:44 CET (3512 letture)
![]() ![]() Un vecchio arabo residente a Chicago da più o meno quarant'anni, vuole piantere delle patate nel suo giardino, ma arare la terra è diventato un lavoro troppo pesante per la sua età. Il suo unico figlio, Ahmed, sta studiando in Francia. Il vecchio manda una e-mail a suo figlio, spiegandogli il problema: "Caro Ahmed, sono molto triste perché non posso piantare patate nel mio giardino quast'anno, sono troppo vecchio per arare la terra. Se tu fossi qui tutti i miei problemi sarebbero risolti. So che tu dissoderesti la terra e scaveresti per me. Ti voglio bene. Tuo padre." FATE IL PUNTO SUL SAPORE DEI LUARTÌS
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 febbraio @ 14:19:06 CET (1590 letture)
![]() ![]() Il punto è il soldato semplice della punteggiatura. L'artiglieria esclamativa è potente, la cavalleria interrogativa è veloce, le trincee dei due punti sono utili: ma senza il punto non si vincono le battaglie. IL PUNTO HA SUBITO una mutazione, negli anni. Una volta se ne usavano pochi; oggi se ne mettono troppi. Molta prosa moderna - dalle email ai romanzi - è una scarica di punti. «Lui entrò. La vide. Bella, pensò. La baciò. Così. Ma poteva continuare. Usci. Non tornò.». E per fortuna, dico io: altrimenti entravo nella frase, e lo schiaffeggiavo. Diamo più spazio a Chopin & c. nelle scuole
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 febbraio @ 21:10:04 CET (1183 letture)
Mi sento solo. Per fortuna che c'è il Forum
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 febbraio @ 20:59:19 CET (1348 letture)
Imagine
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 febbraio @ 14:17:38 CET (1138 letture)
Lascia che sia
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 febbraio @ 14:07:41 CET (2297 letture)
![]() ![]() Quando cerco me stesso in periodi difficili Madre Maria viene da me Dicendo parole di saggezza, lascia che sia E nella mia ora buia è Proprio di fronte a me, Dicendo parole di saggezza, lascia che sia Lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia, lascia che sia Sussurrando parole di saggezza, lascia che sia. La notte bella
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 febbraio @ 21:18:26 CET (1760 letture)
La leggenda della Luna Piena
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 febbraio @ 14:07:44 CET (4236 letture)
![]() ![]() In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso. In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve. Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese: - Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?- - Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata. Sono disperato… aiutami! - rispose il lupo. La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi. E si gonfio, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla. - Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto - disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena. Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio. Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna. Poi sparì tra il folto della vegetazione. Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo: ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore. I lupi lo sanno… E ululano festosi alla luna piena. Leggenda indiana dal web Il vero amore non lascia tracce
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 31 gennaio @ 20:17:31 CET (1936 letture)
![]() ![]() Come la bruma non lascia sfregi Sul verde cupo della collina Così il mio corpo non lascia sfregi Su di te e non lo farà mai Oltre le finestre nel buio I bambini vengono, i bambini vanno Come frecce senza bersaglio Come manette fatte di neve Il vero amore non lascia tracce Se tu e io siamo una cosa sola Si perde nei nostri abbracci Come stelle contro il sole Come una foglia cadente può restare Un momento nell'aria Così come la tua testa sul mio petto Così la mia mano sui tuoi capelli E molte notti resistono Senza una luna, senza una stella Così resisteremo noi Quando uno dei due sarà via, lontano ~ Leonard Cohen ~ MUSEO DELLA FIGURINA
Postato da Grazia01 il Martedì, 30 gennaio @ 14:14:49 CET (1471 letture)
LA SCUOLA INTITOLATA A GIORGIO PERLASCA
Postato da Grazia01 il Martedì, 30 gennaio @ 10:12:13 CET (2325 letture)
![]() ![]() Foto di repertorio Giorgio Perlasca a Yad Vashen durante la cerimonia di consegna della cittadinanza onoraria israeliana. Gerusalemme, settembre 1989 Il 27 gennaio 2007, in occasione della giornata della memoria, la scuola primaria di Bizzarone ha intitolato il suo istituto a Giorgio Perlasca, eroe che fra le numerose onorificenze ha ottenuto la cittadinanza onoraria a Israele, e nel 1989 è stato là proclamato Giusto fra le nazioni per avere salvato nel 1944 5218 ebrei ungheresi. Fra le personalità presenti all’inaugurazione, invitati dall’assessore alla pubblica istruzione Paola Salvadego: il sindaco e il vice sindaco di Bizzarone Carlo Benzoni e Guido Bertocchi. Il parroco del paese e il comandante delle guardie. Inoltre il sindaco di Ronago Agostino Grisoni e la sottoscritta, Miriam Ballerini. Mi è stata richiesto di scrivere una poesia su Giorgio Perlasca e sono stata invitata per leggerla al pubblico. Bravissimi gli alunni delle varie classi che con scenette e canti, seguiti dalle maestre, hanno dato un esempio di solidarietà verso il prossimo, a tutti noi adulti presenti. Le troiane
Postato da Grazia01 il Martedì, 30 gennaio @ 10:02:55 CET (2367 letture)
![]() ![]() Il saluto finate - foto di Aldo Colnago Il 19 gennaio nel teatro dell’Oratorio San Francesco di Appiano Gentile, davanti a un pubblico numeroso, oltre 150 persone, l’associazione teatrale Ubriachi di parole, con il patrocinio dell’ assessorato alla cultura di Appiano Gentile, ha rappresentato Le troiane di Euripide; con l’adatta-mento e la regia di Marco Ballerini. Una tragedia greca rappresentata in un atto unico. Euripide, in questa sua opera, punta l’attenzione sui vinti, in particolare sulle donne troiane, mostrando il dolore arrecato dalla guerra. ![]() foto di Aldo Colnago La favola della palma
Postato da Grazia01 il Lunedì, 29 gennaio @ 20:55:17 CET (2270 letture)
![]() ![]() Una vecchia leggenda del Sahara, tradotta in favola dalla scrittrice tedesca Pet Partish, narra la storia di una palma che riesce a trasformare un evento drammatico in un'opportunità per sé e per gli altri: "Là dove le onde del mare si incontrano con il deserto vi è un luogo in cui accanto alle tante palme che, per la loro slanciata bellezza, assomigliano a figure di donne, ce n'è una, un po' in disparte, con le sue foglie scure che appena sfiorano gli alberi vicini. E' una palma davvero singolare! Appare tozza, con un tronco possente e forti foglie a forma di ventaglio che sono protese verso il centro, verso il suo cuore; lì dove di solito i teneri germogli verde chiaro si protendono verso l'alto, c'è un'enorme pietra rossastra, come ce ne sono tantissime sulla spiaggia. "Ma come era arrivata lì quella pietra?" Era accaduto tanti anni prima, quando questa poderosa palma era ancora un minuscolo alberello. Allora in quel luogo non c'erano case e non esisteva nessuna fonte d'acqua. C'erano soltanto alcune palme sulla spiaggia che insieme al piccolo germoglio di palma vivevano serenamente, nutrendosi di quello che ricevevano dal terreno sabbioso e grazie alla pioggia che, seppure raramente, cadeva dal cielo. ![]() Bisognerebbe essere cane
Postato da Grazia01 il Domenica, 28 gennaio @ 22:17:43 CET (1191 letture)
![]() ![]() Non basta aver avuto un cane Non basta aver letto libri sui cani Non basta aver parlato con chi dice di conoscere i cani Non basta Bisognerebbe essere cane per poter dire cosa si prova ad essere cane. Bisognerebbe essere cane per capire cosa si prova quando il nostro padrone ci chiede di dare la zampa all'amico per dimostrare quanto ci ha addestrati per bene. Ciao
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