Sunday, January 17, 2021 - Network: [Magicamente.net - Storie e Poesie] [Quiz Arena - L'app dei quiz online] | |||||
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coppermine
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Achmatova
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La figlia di Shakespeare
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 08 novembre @ 09:02:59 CET (1311 letture)
![]() ![]() Nell' austero coro della chiesa di Stratford sull' Avon, a nord-ovest di Londra, sotto il busto di Shakespeare, si trovano quattro tombe: quella del drammaturgo, quella della di lui moglie, quella della loro figlia maggiore Susanna e quella del di lei marito Giovanni Hall. È assai curiosa e interessante l'epigrafe apposta alla tomba di Susanna. Eccola: "La figlia oscura" di Elena Ferrante
Postato da Grazia01 il Martedì, 07 novembre @ 15:40:04 CET (1130 letture)
![]() ![]() Dal 10 novembre sarà disponibile il nuovo libro di Elena Ferrante, La figlia oscura, che scava nei sentimenti contraddittori che ci legano ai nostri figli. Leda è un’insegnante di letteratura inglese, divorziata da tempo, tutta dedita alle figlie e al lavoro. Ma le due ragazze partono per raggiungere il padre in Canada. Elena Ferrante
Postato da Grazia01 il Martedì, 07 novembre @ 15:32:39 CET (1815 letture)
![]() ![]() Assenza, più acuta presenza E' necessario che un libro abbia un volto? Una voce? Una presenza che riceva i premi durante le ormai sempre più numerose manifestazioni letterarie? Il Festival della Letteratura di Mantova, i Saloni del Libro, le presentazioni che anticipano l’uscita dei romanzi sembrerebbero dimostrare di si. Sembrerebbe che i lettori abbiano sempre più necessità di ascoltare le parole degli scrittori, dagli scrittori che le hanno scritte. Elena Ferrante sfugge a questa nuova tendenza, ma in realtà non sfugge a coloro che entrano nel suo mondo, né utilizza questa “assenza” per farla divenire motivo di una mondanità del pettegolezzo. Attilio Bertolucci scriveva «Assenza, più acuta presenza». Ecco, saremmo più portati a pensare questo di lei. Lei è presente nelle sue parole. In maniera lancinante oseremmo dire, forte, acuta. Iprite
Postato da Grazia01 il Martedì, 07 novembre @ 10:23:53 CET (1220 letture)
Caffè - Credenze e Leggende
Postato da spalato il Martedì, 07 novembre @ 10:13:35 CET (1661 letture)
![]() ![]() Portare alle labbra una tazza di caffe' fumante e' un gesto comune in buona parte del mondo, ma pochi si saranno posti domande sull'origine della bevanda, la sua storia, il suo significato sociale. Sulle sue origini vi sono molte leggende. Tutti conoscono quella proveniente dal Monastero Chehodet nello Yemen, secondo la quale uno dei monaci, avendo saputo da un pastore di nome Kaldi che le sue capre ed i suoi cammelli si mantenevano "vivaci" anche di notte se mangiavano certe bacche, preparo' con queste una bevanda nell' intento di restare sveglio per poter pregare piu' a lungo. Le sette meraviglie del mondo moderno
Postato da Grazia01 il Lunedì, 06 novembre @ 20:00:46 CET (3122 letture)
La cura delle vespe di Italo Calvino
Postato da Grazia01 il Lunedì, 06 novembre @ 19:30:56 CET (9129 letture)
![]() ![]() L'inverno se ne andò e si lasciò dietro i dolori reumatici. Un leggero sole meridiano veniva a rallegrare le giornate, e Marcovaldo passava qualche ora a guardar spuntare le foglie, seduto su una panchina, aspettando di tornare a lavorare. Vicino a lui veniva a sedersi un vecchietto, ingobbito nel suo cappotto tutto rammendi: era un certo signor Rizieri, pensionato e solo al mondo, anch' egli assiduo delle panchine soleggiate. Ogni tanto questo signor Rizieri dava un guizzo, gridava - Ahi! - e si ingobbiva ancora di più nel suo cappotto. Era carico di reumatismi, di artriti, di lombaggini, che raccoglieva nell'inverno umido e freddo e che continuavano a seguirlo tutto l'anno. Per consolarlo, Marcovaldo gli spiegava le varie fasi dei reumatismi suoi, e di quelli di sua moglie e di sua figlia maggiore Isolina, che, poveretta, non cresceva tanto sana. Le sette meraviglie del mondo antico
Postato da Grazia01 il Lunedì, 06 novembre @ 13:35:41 CET (4751 letture)
La verità, vi prego, sull'amore
Postato da Grazia01 il Domenica, 05 novembre @ 21:37:32 CET (1279 letture)
Addomesticare vuoi dire ... creare legami
Postato da Grazia01 il Domenica, 05 novembre @ 21:23:26 CET (1635 letture)
![]() ![]() In questo periodo mi è capitato di leggere e ascoltare molte riflessioni sugli animali, soprattutto domestici: se abbiano dei diritti, una personalità, addirittura un'anima. Un'elevata percentuale di persone, in Italia, risponde con vibrante convinzione che sì, altroché se ce li hanno. Che poi si comportino conseguentemente a tali asserzioni è opinabile, ma pazienza. A fine agosto è morto il mio cane, che poi era una femmina. Novembre
Postato da Miriam il Sabato, 04 novembre @ 17:21:35 CET (2257 letture)
ho trovato una bella nozitia che riguarda il nostro amico JACKINTHEWIND
Postato da alabastra il Sabato, 04 novembre @ 17:13:23 CET (1147 letture)
libro di JACKINTHEWIND
Postato da alabastra il Sabato, 04 novembre @ 17:09:34 CET (1201 letture)
Le foglie morte
Postato da Grazia01 il Lunedì, 30 ottobre @ 13:13:33 CET (25035 letture)
La città di Pablo Neruda
Postato da Grazia01 il Domenica, 29 ottobre @ 19:19:30 CET (4583 letture)
L'Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966
Postato da Grazia01 il Domenica, 29 ottobre @ 19:08:06 CET (14778 letture)
![]() ![]() In Via San Remigio, nella zona più altimetricamente bassa della città, esiste una targa dell'alluvione del 1333 dove una manina scolpita indica il livello raggiunto dalle acque; vi è stata posta ancora più in alto la targhetta che ricorda il livello raggiunto dalle acque nel 1966; le targe sono a circa quattro metri d'altezza. L'Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 è l'ultima di una serie di esondazioni del fiume Arno che hanno nei secoli mutato il volto della citta di Firenze. Avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 novembre 1966, fu uno dei più gravi episodi causati da una eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni in tutta Italia; oltre che a Firenze fu particolarmente grave a Venezia e nel Polesine. Contrariamente all'immagine che si ha in Italia ed all'estero, l'alluvione del 4 novembre 1966 non colpì solo il centro storico della città ma tutto il bacino dell'Arno a monte ed a valle della città. Le campagne furono allagate per giorni dopo il disastro e molti comuni minori isolati e danneggiati gravemente. In meno di 24 ore le precipitazioni sulla zona di Firenze ammontarono a oltre 190 mm. (la media annua delle precipitazioni nella stessa zona è 823 mm). In tutto il bacino dell'Arno si ebbero precipitazioni simili L'Osservatorio Ximeniano, che da secoli registra le condizioni metereologiche nella città comunicò che la pressione atmosferica calò subitaneamente di oltre 20 millibar, e che ci fu un repentino aumento della temperatura. Si ipotizzò quindi che un ciclone si fosse abbattuto sulla penisola convogliando una grande massa d'aria umida e calda. L'ENEL diramò un dettagliato rapporto sull'accaduti nei giorni successivi (le dighe idrolelettriche di Levane e La Penna erano state indicate come possibili cause aggravanti) in cui stimava la quantità d'acqua che aveva colpito Firenze a circa 250 milioni di metri cubi, di cui 120 provenienti dall'alto corso dell'Arno, il resto dagli affluenti a Valle delle dighe. Un tecnico dei Lavori Pubblici stimò la quantità d'acqua in 400 milioni di metri cubi. La portata del fiume al massimo della piena venne stimata in 4000-4500 metri cubi al secondo. La fucina dello scrittore, di Miriam Ballerini
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 ottobre @ 18:20:28 CEST (1288 letture)
![]() ![]() Ottobre alla EEditrice.com Contributo di: Redazione Un romanzo è paragonabile a una ricetta, alla quale servono ingredienti genuini che ben dosati e miscelati fra loro, compongano un manicaretto gustoso. Basandomi sulla mia esperienza personale su come nasca un libro, posso dire che una volta pensato all’argomento che voglio sviluppare, uno a uno i personaggi si presentano; quasi siano entità soprannaturali alle quali è rimasto ancora qualcosa da dire. Attualmente sto scrivendo un libro sul carcere, un argomento che di sicuro non è facile da affrontare per le molteplici implicazioni emotive, e per le reazioni che andrà a suscitare in tipologie di lettori differenti. Ho fatto un sogno
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 ottobre @ 13:34:11 CEST (1303 letture)
![]() ![]() Ho sognato pace, in ogni parte del mondo. Ho sognato giustizia, in ogni parte del mondo. Ho sognato bambini gioiosi e non maltrattati, in ogni parte del mondo. Ho sognato donne sorridenti e non sfruttate, in ogni parte del mondo. Ho sognato uomini al lavoro, in ogni parte del mondo. Ho sognato pane per tutti, in ogni parte del mondo. Ho sognato amore per la natura, in ogni parte del mondo. Libri d'Europa
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 ottobre @ 11:47:09 CEST (1153 letture)
![]() ![]() Apre a Roma la prima biblioteca che raccoglie opere di tutti i paesi dell'Unione Dato per scontato che l'Europa sia ormai fatta (o quasi) si tratta ora di fare gli europei. Un'ambizione facilmente condivisibile, ma di difficile realizzazione: far sviluppare e diffondere la coscienza di un'identità europea rientra nel novero delle imprese titaniche. Tuttavia, iniziative efficaci in questo senso sono possibili, soprattutto se arrivano dal mondo della cultura. L'orgia di Philip Roth
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 ottobre @ 11:42:01 CEST (1452 letture)
![]() ![]() Nathan Zuckerman, scrittore americano di successo, ebreo, protagonista di altri tre romanzi di Philip Roth, alla metà degli anni Settanta riceve a New York un altro scrittore, un praghese esule insieme alla sua compagna, Eva, attrice nota in Cecoslovacchia. Costui, fra le tante cose che racconta sulla tragica situazione del suo paese sotto l'occupazione sovietica, rivela di avere avuto un padre, pure lui scrittore e autore di racconti in lingua yiddish, ucciso dai nazisti. Ora questi racconti li custodisce Olga, la donna che lui ha abbandonato per fuggire in America con l'attrice. Considerando l'antisemitismo sovietico, difficilmente verranno pubblicati in patria. Sarebbe importante impadronirsene, portarli negli Stati Uniti e stamparli lì, risarcendo, anche se tardi, una vita sventurata. E infatti Zuckerman, a un cambio di pagina, lo troviamo a Praga. L'epistrofeo di Luca Goldoni
Postato da Grazia01 il Venerdì, 27 ottobre @ 23:12:11 CEST (2131 letture)
![]() ![]() Non sono mai riuscito a leggere un libro in poltrona: è una vita che leggo soltanto a letto. Ignoro le ragioni anatomiche o metaboliche per cui solo la posizione orizzontale si concilia con una lettura appena impegnata. Ma so di non essere il solo ad avere questa abitudine e a dover affrontare i problemi connessi. Se il libro è un tascabile ci si pianta in mezzo il pollice e si procede senza complicazioni. Ma se è massiccio, bisogna ricorrere a tecniche defatiganti. Per esempio lo si appoggia a L sul cuscino e ci si mette sul fianco, però si legge solo la pagina verticale e per passare alla successiva bisogna trasferire la L dall'altra parte del cuscino e torcere il collo in quella direzione. Oppure, se la rilegatura lo consente si tenta di piegare il libro a tenda canadese. Dopo una decina di pagine e di relativi esercizi, generalmente ci si mette supini e si alza il volume, impugnandolo a braccia tese come un volante. Ma è una posizione in cui si resiste pochi minuti. Scritto e orale di Luca Goldoni
Postato da Grazia01 il Venerdì, 27 ottobre @ 23:06:33 CEST (1613 letture)
![]() ![]() Invitato in una scuola, età media dell'uditorio tredici anni, tema dell'incontro: «Leggo un libro o guardo la tele?». Faccio una veloce introduzione e dico agli alunni che preferisco esser pilotato dalle loro domande. Si alza Annamaria, bionda, con efelidi e senza complessi. «Secondo me si impara di più a guardare la televisione che a leggere un libro. Quando leggo sono sola, triste e annoiata. La tele è allegra e si guarda tutti insieme.» Le dico che leggere è più importante che ascoltare o seguire delle immagini. Sai perché? Perché, quando ascolti o guardi la televisione, sei un soggetto passivo, mentre quando leggi sei un soggetto attivo. Cosa significa? Significa che quando guardi un film assorbi una storia già completa in tutti i particolari: la faccia dei protagonisti, la loro voce, l'orologio che hanno al polso, l'ambiente in cui si muovono, la musica in sottofondo, ecc. Una storia può piacerti o non piacerti, comunque è già confezionata: prendere o lasciare. Romania: Bimbi offronsi per 200 Euro
Postato da Grazia01 il Venerdì, 27 ottobre @ 22:56:12 CEST (1114 letture)
![]() ![]() Tanto costa ai boss di Bucarest portare 3 mila ragazzini a mendicare in Italia. Magazine ha ricostruito il loro viaggio. A partire da un paesino della Transilvania > di Roberto Rizzo FLORIN NON HA POTUTO FINIRE LA CASA. Pensare che mancava poco, solo i dettagli. Chiamare il giardiniere per il prato all'inglese che avrebbe fatto morire d'invidia tutto il vicinato e aspettare la consegna dei mobili italiani. Della villa, qui a Bistrita in Transilvania, nel nord della Romania, se ne parlava da un pezzo. Costruita appena fuori città. è un misto di stili di un incredibile colore giallo fluorescente. Notte senza tempo
Postato da Grazia01 il Venerdì, 27 ottobre @ 22:49:58 CEST (1263 letture)
![]() ![]() Come nubi d'incenso salgono note d'anima mentre all'orizzonte il sole muore. I capelli, scoloriti mi ricordano che la vita è fragile vela ma il cuore s'aggrappa, vive nello zaino dell'immenso amore che mi dai. Raccolgo in silenzio il passaggio dei miei giorni delle mie notti: come un tempo mi interroghi con l'ansia del tuo sguardo come un tempo ti rispondo inventando per te giochi di primavera. Le nostre mani anche stasera, sono un accordo di sole addormentano dolori che a volte sfiniscono. Mi esce un fiume di poesia ti guardo negli occhi e un velo di arcobaleno ci avvolge presagio di una notte senza tempo. Giovanni Formaggio Giovanni Formaggio
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 ottobre @ 23:04:41 CEST (2581 letture)
![]() ![]() Giovanni Formaggio è nato il 13 marzo 1939 ad Asigliano Veneto (Vi), ma abita a Canegrate (Mi). Pubblica dal 1967. Molte le poesie portate nelle scuole come materia d'esame; lette e commentate durante feste, convegni ecc. Membro d'onore di varie accademie italiane e straniere. Oltre duecentocinquanta riconoscimenti in Italia - Francia - Spagna - Germania - Austri - Malta - Stati Uniti, ecc. Quattro le poesie incise su targhe e collocate dalle autorità di Pero (Mi) nei posti più significativi del paese creando così un vero e proprio percorso poetico alle porte della fiera internazionale di Milano. È cavaliere della Repubblica italiana per meriti letterari; è inoltre insignito di altri titoli cavallereschi. Stasera
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 ottobre @ 22:51:09 CEST (1306 letture)
Ritornerai di Bruno Lauzi
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 ottobre @ 19:11:47 CEST (1431 letture)
![]() ![]() Ritornerai lo so ritornerai e quando tu sarai con me ritroverai tutte le cose che tu non volevi vedere intorno a te e scoprirai che nulla e' cambiato che sono restato l'illuso di sempre E riderai quel giorno riderai ma non potrai lasciarmi piu' ti senti sola con la tua liberta' ed e' per questo che tu ritornerai, ritornerai... ti senti sola con la tua liberta' ed e' per questo che tu ritornerai, ritornerai ritornerai, ritornerai... Bruno Lauzi Dalla terra all'altro mondo il passo è breve
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 ottobre @ 12:41:06 CEST (902 letture)
![]() ![]() Ci hanno avvertito che nel 2050 potremmo aver finito di consumare tutto il consumabile. del nostro pianeta, Come sempre bisogna guardare alle cose con ottimismo: abbiamo ben 44 anni per abituarci all'idea. Altro spunto positivo: pensate alla faccia di quelli con la fissa di conquistare il mondo, quando scopriranno che non ce n'è più. Va meglio per quelli che predicono l'apocalisse per l'indomani: possiamo facilmente dir loro che c'è un sacco di tempo. Più preoccupante che qualcuno per descrivere la situazione dica che fra un po' ci ci servirà un altro pianeta. Ma vi figurate, se già è difficile trovare una casa decente, che macello sarà trovare un pianeta accettabile? Altro che cinque decenni, ci vorranno mille anni solo per leggere gli annunci. E poi più che un mondo rischiamo di prendere una fregatura: un "Pianeta nuovissimo, pentacontinenti, due oceani, luminoso, atmosfera tonificante" se tutto l'universo è paese potrebbe essere uno spuntone di roccia bersagliato di meteoriti e di raggi gamma, con atmosfera di metano e cianuro e oceani di ammoniaca. E poi chi ce lo prende in permuta questo pianeta? E il mutuo? Sarà astronomico per definizione. Insomma è meglio che impariamo a tenere questo mondo in ordine. A queste condizioni, anche in senso astronautico, credo che nessuno abbia molta voglia di andare all'altro mondo. Chicco Gallus *Scrittore satirico Addia al poeta dell'ironia
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 ottobre @ 12:38:51 CEST (1161 letture)
![]() ![]() Quelli di Genova, che passione. Uno di loro, uno che a Genova non c'era proprio nato e che veniva dall'Eritrea, aveva i capelli tutti bianchi e i baffoni, sulla copertina della musicassetta dentro cui cantava Genova per noi, Bartali e «Il coniglio rosa che mi regalò quando mamma mia per sempre se ne andò. Ho questi ricordi in cuore, li dedico a te». Così se ne va Bruno Lauzi. Uno che aveva velluto fra, l'ugola e la laringe e mentre cantava accarezzava la percezione. Se n'è andato Lauzi, uno dei fondatori della scuola genovese, lui che assieme al suo compagno di classe, Luigi Tenco, e poi a gente come Umberto Bindi, Gino Paoli, Fabrizio De Andrè, Gianfranco e Giampiero Reverberi, Giorgio Calabrese e tanti altri, negli anni Sessanta aveva fatto della musica italiana luogo di poesia, spazio soffice in cui la vita si racconta mentre sembra di vederla passeggiare davanti. Un altro giorno un'altra mosca
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 25 ottobre @ 23:44:42 CEST (1238 letture)
![]() ![]() Era un’estate torrida, ma mai quanto quella precedente; eppure, da quando alloggiavo presso la piccola Emily, non avevo mai visto una quantità tale di agguerrite zanzare. Ve n’erano ovunque, piccole ed impudenti, sempre pronte a ronzarti addosso anche quando inutilmente, nella rabbia di una morsa, si scagliava, fulmineo, il palmo richiudendosi. C’era una vasca con dei pesciolini rossi nel suo fiabesco giardino, contornato, qua e là, di gnomi e folletti adombrati tra la vegetazione. Da qualche mese Romeo e Giulietta, i due pesciolini, avevano prole al seguito, ovvero il piccolo Ughetto. Le condizioni ambientali dovevano, quantomeno per loro, essere più che mai favorevoli. In quanto a cibo, non ne mancava di certo. Larve di fresche e genuine zanzare abbondavano nello sfavillante equilibrio di un ecosistema rigenerato con le sole forze di madre natura. Ciao
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