Sunday, February 17, 2019 - Network: [Magicamente.net - Storie e Poesie] | |||||
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coppermine
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Achmatova
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Dino Buzzati
Postato da Grazia01 il Domenica, 24 settembre @ 17:57:05 CEST (4549 letture)
![]() ![]() Paese che vai, frigorifero che trovi
Postato da spalato il Domenica, 24 settembre @ 16:00:16 CEST (1110 letture)
![]() ![]() La storia del frigorifero risale al 1922, quando due inventori svedesi, Baltazar von Platen e Axel Munters, scoprirono il principio di produrre il freddo per mezzo del calore. Settantacinque anni fa il frigorifero era un oggetto di lusso dovunque, e in alcuni luoghi lo è ancora Electrolux, il maggior produttore mondiale di elettrodomestici, ha proposto un’analisi, tra il serio e il faceto, che indaga tra i gusti dei vari paesi. Per dare alcuni esempi, in Svezia il colore più diffuso è il bianco. In Cina e India, dove questo elettrodomestico spesso troneggia in soggiorno come oggetto da ostentare, il frigorifero è più decorato e colorato. Chi produce frigoriferi deve quindi tener conto delle esigenze culturali, affidandosi a buoni designer e – ovviamente – al buon senso. Cucina nell'antica Roma
Postato da spalato il Domenica, 24 settembre @ 15:59:58 CEST (2095 letture)
![]() ![]() Cucina romana. I romani assumevano cibo in tre momenti della giornata. Al mattino consumavano una frugale colazione a base di pane e formaggio, preceduta da un bicchiere d'acqua (jentaculum). I medici sconsigliavano espressamente una colazione abbondante. A mezzogiorno consumavano un leggero pranzo con pane, carne fredda, frutta e vino, spesso in piedi (prandium). Il pasto principale, anzi il vero e proprio pasto dei romani, era la cena (coena), che iniziava fra le 15 e le 16 e poteva protrarsi fino all'alba del giorno dopo. Le due sorelle di Elsa Moranrte
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 settembre @ 19:15:09 CEST (1409 letture)
![]() ![]() Le due Damasso, Lia ed Anna, sebbene già piuttosto vecchie, avevano sempre un innamorato per una. Si trattava per lo più di vecchi pensionati, vedovi, tutta gente a riposo, a cui le due sorelle donavano calzettine e cravatte e offrivano certi liquori fatti con l'erba. Mai passava, per loro. giorno che non fosse intiepidito dall’amore; ed essendo l'una grassottella e l'altra magra, non avevano rivalità fra loro, ma si scambiavano le tenere confidenze e andavano a braccetto. Un inverno tutte e due si ammalarono di tifo e tutte e due guarirono sul principio di primavera. Si vide allora che il male aveva divorato a Lia quei pochi anni di amore che le restavano e l'aveva trasformata in una vecchia. Il viso, come si andava dicendo per la città, pareva un pane secco, i capelli caduti le avevano lasciato sul capo chiazze vuote, e perdeva i denti. Nessun uomo la guardò più. Forse
Postato da spalato il Sabato, 23 settembre @ 19:06:26 CEST (1115 letture)
![]() ![]() Forse un giorno incontrerò te nei miei sogni in bianco e nero. Forse riuscirai a colorare la mia vita nei mille colori d'arcobaleno. Forse le stelle mi saranno favorevoli aprendo la strada principale del cuore. Forse il fiume rallenterà il suo percorso mormorando una bella storia. Forse...... un giorno il sole sorgerà a ovest. Spalato Infinito
Postato da Antonio il Sabato, 23 settembre @ 13:27:35 CEST (977 letture)
![]() ![]() Mi giro indietro E vedo La nebbia nera Che avvolge tutto Come in lutto. Mi rigiro in avanti E vedo La nebbia bianca Che nasconde tutto. Mi trovo in mezzo Ad un incrocio. (Che cosa faccio?) E come i due amanti Che si separano Tristi ma decisi M’incammino In avanti. Senza ritorno E senza rimpianto E attraverso Un labirinto (È giusta questa via?) Mi dirigo Verso l’infinito Dove tutto inizia E non finisce. Un infinito breve Ma lontano E non c’è nessuno Che mi dà la mano Per guidarmi Verso l’infinito Indicandolo Con un dito Tu non ci sei Alla fine della via Ad aspettarmi Con una mano tesa E Senza offesa Tra tutta la folla Mi sento sola E piange anima mia Ma l’infinito Mi aspetta E io non ho La fretta. Cammino piano Sperando Di arrivare lontano Dove tutto inizia E non finisce mai Ma sai, Non ci credo tanto E mi abbandono In un disperato Pianto………. Spalato Le quattro stagioni
Postato da Antonio il Venerdì, 22 settembre @ 16:55:17 CEST (3041 letture)
![]() ![]() Non dimenticare che gli anni hanno trasformato i semi in boschi, e i grumi di sangue in angeli. Tutti gli anni sono radicati nell’adesso e nei sentimenti. Tutte le cose sono le quattro stagioni, tranne i nostri pensieri che tramutano e cambiano. O uomini, la primavera è un risveglio dei nostri petti, l’estate non è altro che un vero testimone dei vostri succulenti frutti, l’autunno è un vecchio canto che è rimasto come un bimbo nei vostri cuori e l’inverno non è altro che un lungo letargo intessuto con sogni di tutte le fatate stagioni. Khalil Gibran Le cose che il bambino ama
Postato da dada il Venerdì, 22 settembre @ 16:35:34 CEST (1120 letture)
![]() ![]() Le cose che il bambino ama, rimangono impresse nella profondità del suo cuore fino alla vecchiaia. E l’aspetto più bello della vita è che i nostri spiriti rimarranno a volteggiare sopra i luoghi dove avevamo goduto qualche delizia. E sono tra coloro che si ricordano sia le cose lontane sia quelle vicine, e non lasciano smarrire nella nebbia neppure una delle loro ombre. Khalil Gibran Lo schiavo d'amore
Postato da Antonio il Venerdì, 22 settembre @ 16:26:09 CEST (1178 letture)
![]() ![]() Tu sei libero dinanzi al volto solare. E sei libero al cospetto della luna e dei pianeti. E sei libero dove non c’è sole, ne luna, ne pianeti. Sei libero quando chiudi gli occhi dinanzi a tutto il creato Però sei schiavo di chi ami perché lo ami. E sei schiavo di chi ti ama perché ti ama. Khalil Gibran Aperta a Roma la «fattoria-ospedale»
Postato da Antonio il Giovedì, 21 settembre @ 16:00:49 CEST (876 letture)
![]() ![]() Otto conigli, due pecorelle, una capretta, due pony, 50 canarini, cani e gatti. Non sono gli inquilini di un’aia campestre, ma di una fattoria cittadina ricreata all’interno di un ospedale, il San Carlo di Nancy, Roma, a due passi dalle mura vaticane. La prima esperienza del genere al mondo. Perché se la pet therapy è ormai abbastanza diffusa e ha ricevuto diversi riconoscimenti di efficacia, nessuno aveva mai pensato di allevare animali-dottori all’interno di uno steccato ritagliato tra i reparti, in un giardinetto con tanto di stalla, voliera, gabbie per roditori, odore di fieno e mangime. Madame Bovary siamo noi...
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 20 settembre @ 12:55:31 CEST (1042 letture)
![]() ![]() Madame Bovary non muore d’amore, ma di debiti. Sono i debiti che la fanno correre nello stanzino del farmacista a rimpinzarsi d’arsenico. Cosa si paga? Gli uomini? No, è bellissima. Emma si paga il lusso di non vedere l’avarizia dei suoi amanti. Lo intuisce subito che da quel lato lì non sono brillanti, ma non vuole saperlo. Non nascondere di Rabindranath Tagore
Postato da Grazia01 il Martedì, 19 settembre @ 21:25:56 CEST (1223 letture)
![]() ![]() Non nascondere il segreto del tuo cuore, amico mio! Dillo a me, solo a me, in confidenza. Tu che sorridi così gentilmente, dimmelo piano, il mio cuore lo ascolterà, non le mie orecchie. La notte è profonda, la casa silenziosa, i nidi degli uccelli tacciono nel sonno. Rivelami tra le lacrime esitanti, tra sorrisi tremanti, tra dolore e dolce vergogna, il segreto del tuo cuore. Rabindranath Tagore Il barone rampante di Italo Calvino
Postato da dada il Martedì, 19 settembre @ 19:39:21 CEST (1364 letture)
Scrivo a te donna di Salvatore Fiume
Postato da Grazia01 il Domenica, 17 settembre @ 21:24:08 CEST (1381 letture)
![]() ![]() Ogni mattina, dopo il segno della croce, scriverti è come recitare una preghiera. Non si può far di peggio, ma io so fare di meglio. Ora che non ti vedo, di buon mattino, mentre tutti dormono, prendo la penna, come un ladro prenderebbe la chiave di un forziere, e con la penna rubo la vita che non mi appartiene e scavo un camminamento per raggiungere te che, contro ogni legge, considero mia. Salvatore Fiume Il contadino astrologo di Italo Calvino
Postato da Grazia01 il Domenica, 17 settembre @ 20:01:15 CEST (3485 letture)
![]() ![]() C'era una volta un re che aveva perduto un anello prezioso. cerca qua, cerca là, non si trova. mise fuori un bando che se un astrologo gli sa dire dov'è, lo fa ricco per tutta la vita. C'era un contadino senza un soldo, che non sapeva né leggere né scrivere, e si chiamava Gàmbara. "sarà tanto difficile fare l'astrologo? -si disse- mi ci voglio provare". e andò dal re. Il re lo prese in parola, e lo chiuse a studiare in una stanza. nella stanza c'era solo un letto e un tavolo con un gran libraccio d'astrologia, e penna carta e calamaio. La leggenda dei mandorli in fiore
Postato da dada il Sabato, 16 settembre @ 19:47:43 CEST (1324 letture)
![]() ![]() Molto,molto tempo fa, l'Algarve era abitato dagli Arabi. C'era, a quel tempo, un giovane re arabo, con la pelle scura come la notte e coraggioso come un leone, che stava per sposare una principessa proveniente dal Nord Europa di nome Gilda. Gilda era così bella che tutti la chiamavano "La Bella del Nord". Peperoncini piccanti farciti
Postato da dada il Giovedì, 14 settembre @ 18:57:51 CEST (3284 letture)
![]() Ingredienti: 1 kg. peperoncini piccanti tondi rossi 300 g. tonno sott'olio sgocciolato 100 g. capperi sott'aceto 50 g. filetti di acciughe sott'olio 100 g. burro a temperatura ambiente aceto rosso q.b. olio extra vergine di oliva q.b. Preparazione Proteggersi le mani con guanti di lattice. Pulire i peperoncini con un canovaccio umido senza lavarli sotto l'acqua. Con un coltellino affilato, svuotarli eliminando picciolo e semi. Raccogliere i peperoncini in una ciotola grande e coprirli con aceto rosso. Appoggiare sopra un piatto con un peso per evitare che i peperoncini galleggino. Lasciar riposare per 24 ore. Scolarli bene, allargarli su di un canovaccio pulito e asciutto e lasciare all'aria per altre 24 ore. Per preparare la farcitura: frullare tonno, capperi, acciughe e burro. Riempire i peperoncini e sistemarli in vasi perfettamente puliti a chiusura ermetica. Coprire con l'olio e tenerli sommersi con l'aiuto di un pressino di plastica. Lasciar maturare almeno un paio di mesi prima di servire. Le stagioni
Postato da Grazia01 il Giovedì, 14 settembre @ 07:52:17 CEST (6814 letture)
![]() ![]() Nel paese delle stagioni regnava una grande confusione. La primavera litigava con l'inverno, l'estate con l'autunno. Sulla terra nevicava, cinque minuti dopo brillava il sole d'agosto, poi pioveva…. Quando la signora primavera faceva spuntare i primi fiori ,il signor autunno con un soffio di vento spazzava tutto, mentre la signora estate faceva maturare la frutta con i raggi del sole il signor inverno a chi non piaceva il caldo faceva grandinare sull'estate. Tutta questa confusione perché nessuno aveva insegnato loro che ognuno aveva tre mesi di tempo per suo compito. Settembre
Postato da dada il Mercoledì, 13 settembre @ 18:57:58 CEST (1475 letture)
![]() ![]() E d'un tratto la vacanza è finita si riallacciano fili di abitudini dimenticate luce profumata di pomeriggi tiepidi aria dorata di mattini frizzanti giorni sospesi tra estate e autunno foglie dorate e frutti succulenti aspettative dolci come nettare di fichi sogni e speranze come acini d'uva qualcosa sta per accadere un nuovo inizio ci aspetta ed è di nuovo Settembre. Cristina Voltolini http://guide.supereva.com/letteratura Gli uragani sono arrabbiati con l’uomo
Postato da Grazia01 il Martedì, 12 settembre @ 20:27:45 CEST (876 letture)
![]() ![]() L'aumento di intensità degli uragani è causato dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane STATI UNITI – Ancora una volta l’uomo si trova a fronteggiare la natura e, inesorabilmente, perde. Quest’ultima, con la sua forza superiore a qualsiasi tecnologia, si ribella alle violenze umane e si vendica. Secondo lo studio del Professor Benjamin D. Santer (del Lawrence Livermore National Laboratory) a insorgere contro l’uomo sono gli uragani, «stufi» dell’inquinamento derivato dalle maggiori concentrazioni di anidride carbonica (uno dei principali fattori che contribuiscono al surriscaldamento dell’atmosfera). Un successo mondiale
Postato da dada il Martedì, 12 settembre @ 19:34:41 CEST (807 letture)
![]() ![]() La canzoncina "Tanti auguri a te" fu scritta nel 1893 dalle sorelle Mildred e Patty Hill come Good Morning to All (Buongiorno a tutti): era un benvenuto ai bambini del loro asilo. Solo più di trent'anni dopo apparve con le attuali parole; in seguito ad una causa contro un musical, il brano fu registrato e oggi incassa oltre due milioni di dollari all'anno in diritti d'autore. L'11 settembre 2001...dove eravamo?
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 21:11:31 CEST (1387 letture)
![]() ![]() L'11 settembre 2001 ha cambiato le nostre vite. L'evento è rimasto impresso a tal punto nelle nostre coscienze che siamo in grado di ricordare "dove eravamo" in quel momento. Antonio Ferrari, inviato del Corriere della Sera, ci aiuta a riflettere sui "perché", sui motivi che hanno portato a quel terribile attentato e sul modo in cui quel gesto ha cambiato le nostre vite. Nei giardini che nessuno sa - Renato Zero
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 19:24:25 CEST (5234 letture)
![]() ![]() Senti quella pelle ruvida, un gran freddo dentro l'anima, fa fatica anche una lacrima a scendere giù. Troppe attese dietro l'angolo, gioie che non ti appartengono. Questo tempo inconciliabile, gioca contro di te. Ecco come si finisce poi, inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici, di felicità impossibili... Tanti viaggi rimandati e già, valigie vuote da un'eternità... Quel dolore che non sai cos'è, solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai! E' un rifugio quel malessere, troppa fretta in quel tuo crescere. Non si fanno più miracoli, adesso non più. La traviata, il cretino e l'ipocrita
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 18:44:07 CEST (1279 letture)
![]() ![]() E' strano…è strano! Davanti all'amore, davanti alla truffa, alla morte, Violetta non sa dire altro. Il suo fascino è nella stupidità. Una stupidità piena di grazia, di bambina buona travestita da cortigiana che vuole solo piacere alla maestra. E' così ghiotta di redenzione, quasi fosse caduta solo per concedersi di espiare. Si innamora di Alfredo, che l'ha salvata: cioè abitano in campagna - a spese di lei, ma non se n'è accorto - anche lui non è una cima. Il suo inno all'amore è un inno alla noia: "Io vivo quasi di ciel" (attenzione a quel quasi). Ma per fortuna arriva il padre di lui, il signor di Germont. Trilogia della città di K. di Agota Kristof
Postato da dada il Lunedì, 11 settembre @ 16:53:37 CEST (1177 letture)
![]() Il fascino di questo libro di Agota Kristof è che scoraggia chi la letto dal confronto su reciproche versioni. E chi l'ha letto sa perchè. Se ne rende conto alla fine ma gli viene suggerito fin dall'inizio, quando conosce due strepitosi bambini abbandonati nel disastro di una guerra. Di loro non si conosce età, Paese, momento storico. Hanno ogni età, sono di tutti i Paesi, vivono in qualsiasi epoca. Poi, quando finalmente c'è la speranza di ricostruirne la storia, crolla tutto. Il libro finisce. E il lettore sceglie la loro storia. da: La scelta di A 21 maggio 1999
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:53:42 CEST (1388 letture)
![]() intensa la tua vita un sogno interrotto nel breve battere di ciglia ancora troppo giovane voli via, lontano da qui il pensiero ricorda gaio tempi passati con te ancora al presente ascolto il tuo essere memoria non lascia il tuo volto sereno che ruba sorrisi ai ricordi di un tempo. Jackinthewind E le nascoste parole
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:53:25 CEST (1600 letture)
![]() ![]() Nel cielo, scriverò il tuo nome E le nascoste parole vedranno lontane genti sapranno come l'amore oltrepassa il finito in lui non esiste terra, né confini esso non ha corpo, né forma lo specchio in cui riflette, sei tu ora scriverò nel cielo il tuo nome inchiostro le dita con le nuvole nulla è impossibile quando si ama fin tanto che il cuor comanda inutile resistergli lui passa nel cielo, scriverò il tuo nome in alto lassù, dove tutti vedranno ti amo e le nascoste parole ora sapranno. Jackinthewind La siepe
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:25:35 CEST (1367 letture)
Tavolozza grigia di Ahyme
Postato da Anonimo il Martedì, 05 settembre @ 07:55:50 CEST (1676 letture)
Parole... di Ahyme
Postato da Anonimo il Martedì, 05 settembre @ 00:40:08 CEST (1028 letture)
Ciao
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Come migliorare e rendere più agibile il sito?
Alessandra e Danielissima
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