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coppermine
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Achmatova
Alberoni I Alberoni II Auden Battaglia Bruno Ballerini II Ballerini I Barbera Bassani Baudelaire Bertolucci Betocchi Bukowski Calvino Caproni Cardarelli Cechov Cohen Collins Dante De Luca Dickinson Erba Formaggio Foscolo Gamberale Gatto Goethe Gibran I Gibran II Gozzano Hemingway Hesse I Hesse II Hikmet Hugo Jiménez Keats Leopardi I Leopardi II Lessing Lorca Luzi Manzoni Merini Milton Montale Negri Neruda I Neruda II Novalis Pascoli Pasolini Pavese Paz Pessoa Pirandello Pozzi Antonia Prevert Quasimodo Rimbaud Rodari Saba Saffo Saramago Sereni Shakespeare Spaziani Stampa Swinburne Szymborska Tagore Teasdale Thomas Trilussa Ungaretti Verga Verlaine Voltaire I Voltaire II Whitman |
Il barone rampante di Italo Calvino
Postato da dada il Martedì, 19 settembre @ 19:39:21 CEST (1485 letture)
Scrivo a te donna di Salvatore Fiume
Postato da Grazia01 il Domenica, 17 settembre @ 21:24:08 CEST (1514 letture)
![]() ![]() Ogni mattina, dopo il segno della croce, scriverti è come recitare una preghiera. Non si può far di peggio, ma io so fare di meglio. Ora che non ti vedo, di buon mattino, mentre tutti dormono, prendo la penna, come un ladro prenderebbe la chiave di un forziere, e con la penna rubo la vita che non mi appartiene e scavo un camminamento per raggiungere te che, contro ogni legge, considero mia. Salvatore Fiume Il contadino astrologo di Italo Calvino
Postato da Grazia01 il Domenica, 17 settembre @ 20:01:15 CEST (3728 letture)
![]() ![]() C'era una volta un re che aveva perduto un anello prezioso. cerca qua, cerca là, non si trova. mise fuori un bando che se un astrologo gli sa dire dov'è, lo fa ricco per tutta la vita. C'era un contadino senza un soldo, che non sapeva né leggere né scrivere, e si chiamava Gàmbara. "sarà tanto difficile fare l'astrologo? -si disse- mi ci voglio provare". e andò dal re. Il re lo prese in parola, e lo chiuse a studiare in una stanza. nella stanza c'era solo un letto e un tavolo con un gran libraccio d'astrologia, e penna carta e calamaio. La leggenda dei mandorli in fiore
Postato da dada il Sabato, 16 settembre @ 19:47:43 CEST (1477 letture)
![]() ![]() Molto,molto tempo fa, l'Algarve era abitato dagli Arabi. C'era, a quel tempo, un giovane re arabo, con la pelle scura come la notte e coraggioso come un leone, che stava per sposare una principessa proveniente dal Nord Europa di nome Gilda. Gilda era così bella che tutti la chiamavano "La Bella del Nord". Peperoncini piccanti farciti
Postato da dada il Giovedì, 14 settembre @ 18:57:51 CEST (3500 letture)
![]() Ingredienti: 1 kg. peperoncini piccanti tondi rossi 300 g. tonno sott'olio sgocciolato 100 g. capperi sott'aceto 50 g. filetti di acciughe sott'olio 100 g. burro a temperatura ambiente aceto rosso q.b. olio extra vergine di oliva q.b. Preparazione Proteggersi le mani con guanti di lattice. Pulire i peperoncini con un canovaccio umido senza lavarli sotto l'acqua. Con un coltellino affilato, svuotarli eliminando picciolo e semi. Raccogliere i peperoncini in una ciotola grande e coprirli con aceto rosso. Appoggiare sopra un piatto con un peso per evitare che i peperoncini galleggino. Lasciar riposare per 24 ore. Scolarli bene, allargarli su di un canovaccio pulito e asciutto e lasciare all'aria per altre 24 ore. Per preparare la farcitura: frullare tonno, capperi, acciughe e burro. Riempire i peperoncini e sistemarli in vasi perfettamente puliti a chiusura ermetica. Coprire con l'olio e tenerli sommersi con l'aiuto di un pressino di plastica. Lasciar maturare almeno un paio di mesi prima di servire. Le stagioni
Postato da Grazia01 il Giovedì, 14 settembre @ 07:52:17 CEST (7067 letture)
![]() ![]() Nel paese delle stagioni regnava una grande confusione. La primavera litigava con l'inverno, l'estate con l'autunno. Sulla terra nevicava, cinque minuti dopo brillava il sole d'agosto, poi pioveva…. Quando la signora primavera faceva spuntare i primi fiori ,il signor autunno con un soffio di vento spazzava tutto, mentre la signora estate faceva maturare la frutta con i raggi del sole il signor inverno a chi non piaceva il caldo faceva grandinare sull'estate. Tutta questa confusione perché nessuno aveva insegnato loro che ognuno aveva tre mesi di tempo per suo compito. Settembre
Postato da dada il Mercoledì, 13 settembre @ 18:57:58 CEST (1652 letture)
![]() ![]() E d'un tratto la vacanza è finita si riallacciano fili di abitudini dimenticate luce profumata di pomeriggi tiepidi aria dorata di mattini frizzanti giorni sospesi tra estate e autunno foglie dorate e frutti succulenti aspettative dolci come nettare di fichi sogni e speranze come acini d'uva qualcosa sta per accadere un nuovo inizio ci aspetta ed è di nuovo Settembre. Cristina Voltolini http://guide.supereva.com/letteratura Gli uragani sono arrabbiati con l’uomo
Postato da Grazia01 il Martedì, 12 settembre @ 20:27:45 CEST (1081 letture)
![]() ![]() L'aumento di intensità degli uragani è causato dalle emissioni di gas serra prodotte dalle attività umane STATI UNITI – Ancora una volta l’uomo si trova a fronteggiare la natura e, inesorabilmente, perde. Quest’ultima, con la sua forza superiore a qualsiasi tecnologia, si ribella alle violenze umane e si vendica. Secondo lo studio del Professor Benjamin D. Santer (del Lawrence Livermore National Laboratory) a insorgere contro l’uomo sono gli uragani, «stufi» dell’inquinamento derivato dalle maggiori concentrazioni di anidride carbonica (uno dei principali fattori che contribuiscono al surriscaldamento dell’atmosfera). Un successo mondiale
Postato da dada il Martedì, 12 settembre @ 19:34:41 CEST (951 letture)
![]() ![]() La canzoncina "Tanti auguri a te" fu scritta nel 1893 dalle sorelle Mildred e Patty Hill come Good Morning to All (Buongiorno a tutti): era un benvenuto ai bambini del loro asilo. Solo più di trent'anni dopo apparve con le attuali parole; in seguito ad una causa contro un musical, il brano fu registrato e oggi incassa oltre due milioni di dollari all'anno in diritti d'autore. L'11 settembre 2001...dove eravamo?
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 21:11:31 CEST (1548 letture)
![]() ![]() L'11 settembre 2001 ha cambiato le nostre vite. L'evento è rimasto impresso a tal punto nelle nostre coscienze che siamo in grado di ricordare "dove eravamo" in quel momento. Antonio Ferrari, inviato del Corriere della Sera, ci aiuta a riflettere sui "perché", sui motivi che hanno portato a quel terribile attentato e sul modo in cui quel gesto ha cambiato le nostre vite. Nei giardini che nessuno sa - Renato Zero
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 19:24:25 CEST (5392 letture)
![]() ![]() Senti quella pelle ruvida, un gran freddo dentro l'anima, fa fatica anche una lacrima a scendere giù. Troppe attese dietro l'angolo, gioie che non ti appartengono. Questo tempo inconciliabile, gioca contro di te. Ecco come si finisce poi, inchiodati a una finestra noi, spettatori malinconici, di felicità impossibili... Tanti viaggi rimandati e già, valigie vuote da un'eternità... Quel dolore che non sai cos'è, solo lui non ti abbandonerà mai, oh mai! E' un rifugio quel malessere, troppa fretta in quel tuo crescere. Non si fanno più miracoli, adesso non più. La traviata, il cretino e l'ipocrita
Postato da Grazia01 il Lunedì, 11 settembre @ 18:44:07 CEST (1451 letture)
![]() ![]() E' strano…è strano! Davanti all'amore, davanti alla truffa, alla morte, Violetta non sa dire altro. Il suo fascino è nella stupidità. Una stupidità piena di grazia, di bambina buona travestita da cortigiana che vuole solo piacere alla maestra. E' così ghiotta di redenzione, quasi fosse caduta solo per concedersi di espiare. Si innamora di Alfredo, che l'ha salvata: cioè abitano in campagna - a spese di lei, ma non se n'è accorto - anche lui non è una cima. Il suo inno all'amore è un inno alla noia: "Io vivo quasi di ciel" (attenzione a quel quasi). Ma per fortuna arriva il padre di lui, il signor di Germont. Trilogia della città di K. di Agota Kristof
Postato da dada il Lunedì, 11 settembre @ 16:53:37 CEST (1348 letture)
![]() Il fascino di questo libro di Agota Kristof è che scoraggia chi la letto dal confronto su reciproche versioni. E chi l'ha letto sa perchè. Se ne rende conto alla fine ma gli viene suggerito fin dall'inizio, quando conosce due strepitosi bambini abbandonati nel disastro di una guerra. Di loro non si conosce età, Paese, momento storico. Hanno ogni età, sono di tutti i Paesi, vivono in qualsiasi epoca. Poi, quando finalmente c'è la speranza di ricostruirne la storia, crolla tutto. Il libro finisce. E il lettore sceglie la loro storia. da: La scelta di A 21 maggio 1999
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:53:42 CEST (1629 letture)
![]() intensa la tua vita un sogno interrotto nel breve battere di ciglia ancora troppo giovane voli via, lontano da qui il pensiero ricorda gaio tempi passati con te ancora al presente ascolto il tuo essere memoria non lascia il tuo volto sereno che ruba sorrisi ai ricordi di un tempo. Jackinthewind E le nascoste parole
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:53:25 CEST (1787 letture)
![]() ![]() Nel cielo, scriverò il tuo nome E le nascoste parole vedranno lontane genti sapranno come l'amore oltrepassa il finito in lui non esiste terra, né confini esso non ha corpo, né forma lo specchio in cui riflette, sei tu ora scriverò nel cielo il tuo nome inchiostro le dita con le nuvole nulla è impossibile quando si ama fin tanto che il cuor comanda inutile resistergli lui passa nel cielo, scriverò il tuo nome in alto lassù, dove tutti vedranno ti amo e le nascoste parole ora sapranno. Jackinthewind La siepe
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 18:25:35 CEST (1576 letture)
Tavolozza grigia di Ahyme
Postato da Anonimo il Martedì, 05 settembre @ 07:55:50 CEST (1845 letture)
Parole... di Ahyme
Postato da Anonimo il Martedì, 05 settembre @ 00:40:08 CEST (1162 letture)
Dimmi che mi ami
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 00:37:29 CEST (2759 letture)
![]() ![]() Dimmi che mi ami perché io vivo di sensazioni e di piccole emozioni. Dimmelo ancora affinché sobbalzi il cuore e il sorriso giunga alle labbra. Dimmelo ancora, ti prego ad occhi chiusi ascolto che sia come un sospiro un alito di vento. Dimmi che mi ami perché d'amore vivo quello che tu mi dai di queste sensazioni e di piccole emozioni. Jackinthewind Quattro lettere al buio
Postato da Jackinthewind il Martedì, 05 settembre @ 00:05:07 CEST (1217 letture)
![]() per far compagnia a questa notte insonne. Quattro lettere al buio, per far danzare nel nero i sogni ricordi limpidi di profumi e sensazioni senza tempo. Quattro lettere al buio luce fioca di una candela consuma dolcemente le ore che tremolanti fuggono via. Quattro lettere nel buio le ultime quattro lettere per questa notte nel ricordo di chi seppe dare il respiro ad un cuore senza illusioni che rincorse il mattino nella luce dell'alba. Jachinthewind Gianni Rodari - Favole al telefono
Postato da Grazia01 il Lunedì, 04 settembre @ 08:42:20 CEST (7329 letture)
![]() ![]() "C'era una volta il ragionier Bianchi, di Varese. Era un rappresentante di commercio e sei giorni su sette girava l'Italia intera vendendo medicinali...Così ogni sera, dovunque si trovasse, alle nove in punto chiamava al telefono Varese e raccontava una storia alla sua bambina. Questo libro contiene appunto le storie del ragionier Bianchi. Sono tutte un po' corte: per forza, il ragioniere pagava il telefono di tasca sua, non poteva mica fare telefonate troppo lunghe" Piccoli racconti perfetti quelli di Granni Rodari (1920-1980) maestro della narrativa per l'infanzia. Ma non solo"La fantasia sta dentro di noi come la ragione" è una delle sue frasi preferite. Nascono più femmine che maschi: una leggenda
Postato da Grazia01 il Lunedì, 04 settembre @ 08:10:10 CEST (2921 letture)
![]() ![]() Vorrei sfatare un mito, molto diffuso ma errato: non è vero che nascono più femmine, è vero il contrario, da che mondo è mondo nascono più maschi, come si può leggere, ad esempio, nelle tabelle Istat al seguente indirizzo http://demo.istat.it/altridati/natid1d2/tavole/Tavola%201.2%20-%201994-1998.pdf - Diciamo che il rapporto tra i sessi si inverte intorno ai 40 anni: il numero di femmine quarantenni comincia a superare i maschi di pari età. Il perché è presto detto, non che 40 anni prima siano nate più femmine, semplicemente la mortalità maschile, nelle classi di età giovanili, è superiore tra i maschi che tra le femmine. Prima dei 40 anni e poi successivamente, la (probabile) maggiore resistenza alle malattie, agli incidenti, favorisce le femmine e fa sì che il loro numero continui ad aumentare se confrontato con il numero dei maschi della stessa classe di età. E' l'alba di Nazim Hikmet
Postato da Grazia01 il Domenica, 03 settembre @ 21:17:52 CEST (1151 letture)
![]() ![]() E' l'alba, S'illumina il mondo come l'acqua che lascia cadere sul fondo le sue impurità. E sei tu, all'improvviso tu, mio amore, nel chiarore infinito di fronte a me. Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente come vetro. Addentare la polpa candida e sana d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia all'aspirare l'aria in un bosco di pini. Chi sa, forse non ci ameremmo tanto se le nostre anime non si vedessero da lontano non saremmo così vicini, chi sa, se la sorte non ci avesse divisi. Nazim Hikmet le mie vele
Postato da Grazia01 il Domenica, 03 settembre @ 21:03:19 CEST (908 letture)
![]() ![]() Con il filo della speranza ho ricucito i brandelli delle mie vele, senza il mio marinaio proseguo caparbia in questo oceano di lacrime blu sventolando bizzarri ricami, bufere d'incertezze mi racchiudono in pugno. il cuore balla il flamenco l'anima è un cristallo di sale attorno ad un fantasma di sogni, continuo la mia corsa affrontando tempeste stringendo i cordami griderò al cielo muto alle stelle chiederò aiuto. Forse domani m'aspetta un giorno di sole cercherò nuovi porti e troverò un incanto che la vita mia consoli. Grazia E' ferragosto
Postato da Grazia01 il Venerdì, 01 settembre @ 12:24:53 CEST (1582 letture)
![]() ![]() Bum bum fuochi s'alzano luminosi zampille accecanti di colpo si aprono ricadono svanendo in mille colori grida eccitate di bimbi occhi puntati verso il cielo è ferragosto bum bum un boato lacera l'aria di colpo tutto s'innalza in un feroce bagliore brandelli si spargono la terra si tinge di rosso bambini gridano occhi fissano il cielo immobili per sempre è ferragosto. Grazia L'abbandono
Postato da Miriam il Giovedì, 31 agosto @ 20:04:39 CEST (5518 letture)
![]() ![]() Nessuno ci obbliga ad avere un animale... L’ABBANDONO Credi che io sia lì come un oggetto? Un bel peluche, una bambola con gli occhi grandi? Che ti faccia le feste e che obbedisca - signorsì - ai tuoi stupidi e insensati comandi? Undici mesi a leccarti i piedi. Ad adorarti e difenderti. Ad amarti. Io così spassionato, sincero e genuino. E tu così padrone e davvero poco amico. Per niente compagno mio, se ora mi abbandoni. Se pensi che le ferie contino più della mia vita. Perché tu uomo e io solo un cane. © Miriam Ballerini Fermati ragazzo!
Postato da Grazia01 il Sabato, 19 agosto @ 13:46:14 CEST (2368 letture)
![]() ![]() Vivi la tua vita da esaltato convinto che tutto ti è dovuto, regalato e, calpesti ogni regola di vita sfidando ogni cosa che è proibita. Fermati ..... Fermati un’istante, guarda i loro volti sofferenti e su essi leggerai l’umiliazione dei perdenti. No, tu non sei più quello a cui solo amore hanno donato, non sei più quello su cui tanti sogni hanno intrecciato..... ora ,ogni giorno, propini del veleno ed è tempesta anche quando c’è sereno, fermati ragazzo.... fermati un momento, forse sei ancora in tempo per cancellar dai loro sguardi la paura e....lo sgomento. lyla www.scrivi.com Vivo abbracciata
Postato da Grazia01 il Sabato, 19 agosto @ 13:34:37 CEST (1205 letture)
![]() ![]() Vivo abbracciata al mio io abbandonato nell’angolo più sinistro del destino non ti trovo viaggiando nel vuoto muoio di desiderio di te dei miei anni di burro vorrei convertire il tempo ingabbiare i venti congelare i giorni le ore gli anni i secoli vivo morta di nostalgia leccando il miele dei ricordi degli eterni momenti vissuti al tuo fianco. Grazia Brani di Kant
Postato da Grazia01 il Venerdì, 18 agosto @ 13:47:29 CEST (3595 letture)
![]() ![]() Giudizio estetico Per decidere se una cosa sia bella o no, noi non poniamo, mediante l’intelletto, la rappresentazione in rapporto con l’oggetto, in vista della conoscenza; la rapportiamo invece, tramite l’immaginazione (forse connessa con l’intelletto), al soggetto e al suo sentimento di piacere e di dispiacere. Il giudizio di gusto non è pertanto un giudizio di conoscenza; non è quindi logico, ma estetico: intendendo con questo termine ciò il cui principio di determinazione non può essere che soggettivo. (I. Kant, Critica del giudizio, a cura di A. Bosi, U.T.E.T., Torino, 1993, p. 179) Il finalismo come "bisogno" della nostra mente Facendo riferimento ai princìpi trascendentali, si hanno buone ragioni per ammettere una finalità soggettiva della natura nelle sue leggi particolari, in vista della sua intelligibilità da parte del Giudizio umano, e della possibilità di connettere le esperienze particolari in un unico sistema. Ma che le cose della natura stiano tra di loro in rapporto di mezzo a fine, e che la loro stessa possibilità si possa comprendere a sufficienza solo mediante tale tipo di causalità, l’idea generale di natura, come insieme degli oggetti dei sensi, non ci dà nessun motivo di pensarlo. Si applica tuttavia con ragione il giudizio teleologico alla ricerca naturale, almeno problematicamente; ma solo per sottoporla, seguendo l’analogia con la causalità secondo fini, a princìpi di osservazione ed investigazione, senza pretendere di poterla spiegare. Esso appartiene dunque al Giudizio riflettente, non a quello determinante. (I. Kant, Critica del Giudizio, a cura di A. Bosi, Torino, UTET, 1993, pp. 331-332 e 369) Il dovere La dignità del dovere non ha che fare col godimento della vita; il dovere ha la sua legge speciale, e anche il suo speciale tribunale; e se anche si volessero confondere l’una con l’altro per porgerli mescolati come una medicina all’anima ammalata, essi tuttavia si separerebbero subito da sé; e se non facessero ciò, la prima non agirebbe punto, ma, se anche la vita fisica ne guadagnasse qualche forza, la vita morale scomparirebbe senza rimedio. (I. Kant, Critica della ragion pratica, Laterza, Roma-Bari, 1979, p. 106-109 Ruamoko - Un mito Maori
Postato da spalato il Venerdì, 18 agosto @ 07:23:01 CEST (2406 letture)
![]() Quando nacque il figlio più giovane, la vita divenne insopportabile. Il nuovo figlio era molto irrequieto e aveva un temperamento… come dire… terribile. Venne chiamato Raumoko e nominato dio dei vulcani. Ciao
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