Wednesday, January 20, 2021 - Network: [Magicamente.net - Storie e Poesie] [Quiz Arena - L'app dei quiz online] | |||||
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coppermine
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Achmatova
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Nati il 9 aprile - Charles Baudelaire e Art Kane
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 09 aprile @ 19:59:59 CEST (776 letture)
![]() Nati il 9 aprile Charles Baudelaire poeta, scrittore, critico francese e Art Kane fotografo statunitense Le poesie sono di Baudelaire e le fotografie di Kane ![]() Musica Spesso è un mare, la musica, che mi prende ogni senso! A un bianco astro fedele, sotto un tetto di brume o nell'etere immenso, io disciolgo le vele. Gonfi come una tela i polmoni di vento, varco su creste d'onde, e col petto in avanti sui vortici m'avvento che il buio mi nasconde. D'un veliero in travaglio la passione mi vibra in ogni intima fibra; danzo col vento amico o col pazzo ciclone sull'infinito gorgo. Altre volte bonaccia, grande specchio ove scorgo la mia disperazione! ![]() Uomo e il mare Sempre il mare, uomo libero, amerai! perché il mare è il tuo specchio; tu contempli nell'infinito svolgersi dell'onda l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito non meno amaro. Godi nel tuffarti in seno alla tua immagine; l'abbracci con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore si distrae dal tuo suono al suon di questo selvaggio ed indomabile lamento. Discreti e tenebrosi ambedue siete: uomo, nessuno ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto, mare, le tue più intime ricchezze, tanto gelosi siete d'ogni vostro segreto. Ma da secoli infiniti senza rimorso né pietà lottate fra voi, talmente grande è il vostro amore per la strage e la morte, o lottatori eterni, o implacabili fratelli! Charles Baudelaire ![]() Essere positivi
Postato da Grazia01 il Martedì, 08 aprile @ 21:48:36 CEST (974 letture)
Il futuro
Postato da Grazia01 il Venerdì, 04 aprile @ 17:01:27 CEST (593 letture)
![]() ![]() Il futuro Gli anni passano in silenzio e scrivono la storia. Unito al presente c’è il futuro che incomincia oggi vicino a te che mi guardi con i tuoi grandi occhi pieni di mistero e di quel mondo che tu solo conosci e che tieni dentro te. Ma un giorno verrà che tu aprirai il tuo cuore ed io sarò lì ad aspettarti,nella speranza di essere da te accolto. Cercami e mi troverai per scrivere insieme quel presente che diventerà l’inizio della nostra storia. r.chesini Ancora sul tempo che passa...
Postato da Grazia01 il Giovedì, 03 aprile @ 20:12:00 CEST (650 letture)
![]() ![]() Alcuni faranno ancora fatica a scrivere nella data di oggi 2014. È come se il tempo fosse volato, dallo scorso anno. Ma perché sembra correre così velocemente, soprattutto quando andiamo più in là con gli anni? L’interrogativo tiene impegnati gli psicologi già da un po’, almeno dalla fine del Diciannovesimo secolo, quando William James sosteneva che il tempo accelerasse con l’età perché diventando adulti gli eventi memorabili (il primo giorno di scuola come il primo bacio) diventano sempre meno.Ma ci sono ragioni anche più intime dietro la sensazione che il tempo voli. Una di queste è l’idea che il nostro tempo biologico, quello che ci sentiamo, con l’età cominci a scorrere più lentamente e che sia stonato invece con quello esterno, scandito dal correre dei giorni sul calendario. Un po’ come a dire: ci sentiamo sempre gli stessi ma gli anni passano comunque. E poi ci sono gli impegni a ricordarci che il tempo vola: se siamo piccoli, e l’unica preoccupazione è quella di giocare e aspettare la notte dei regali di Natale, allora il tempo sembrerà non scorrere mai. Al contrario se noi siamo quelli che corriamo per comprarli quei regali, in giro per la città, racimolando minuti tra un turno e l’altro, il tempo sembrerà volare. Da ultimo infine va ricordato che lo stress ci mette del suo per far sembrare che le lancette corrano più velocemente: non aver abbastanza tempo per far tutto potrà contribuire alla sensazione che il tempo vada di fretta. Secondo me il tempo scorre più veloce quando facciamo sempre le stesse cose e, diventano sempre meno le occasioni di svago, di viaggi, di grandi feste, di nuove conoscenze. I giorni uguali agli altri sembrano sempre gli stessi e quindi non li riconosciamo come nuovi. ![]() E su queste riflessioni vi auguro una buon serata e una splendida notte. Grazia Scarpe
Postato da Letty il Giovedì, 03 aprile @ 14:27:36 CEST (843 letture)
![]() ![]() Non mi calzano le tue scarpe e francamente non vorrei nemmeno provare: credo che l'universo concepisca un cammino specifico per ognuno di noi. Alcuni sono strade alberate, altri sentieri: ci sono salite, tunnel bui, bivi, incroci e muri. Le mie scarpe hanno incontrato di tutto finora, le ho risuolate spesso, ma non sono riuscita a cambiarle... guardandole mi rendo conto che hanno la tomaia sdrucita e i lacci logori dalla vita, eppure non le cambierei con niente... fanno pendant con le ferite della mia anima. Le mie scarpe sono me... e sono preziose, se anche mi chiedessero di barattarle con un paio più nuove non lo farei. Non si cambia la pelle. Letty Klimt in mostra a Milano
Postato da Grazia01 il Giovedì, 03 aprile @ 13:50:34 CEST (736 letture)
![]() ![]() Palazzo Reale Klimt - Alle origini del mito» a Palazzo Reale, dove rimarrà sino al 13 luglio. Promossa dal Comune, in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna è curata da Alfred Weidinger con l’aiuto italiano di Eva di Stefano di Gian Marco Walch. ![]() Mai visti prima se non a Vienna: «Madre con due bambini», ovvero «La famiglia», tre volti che emergono nell’oscuro compatto di una tela del 1909-10, e «Girasole», olio di tre anni prima, una pioggia d’oro su una pianta solitaria protagonista. Rosea
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 02 aprile @ 22:35:47 CEST (766 letture)
Vorrei saper la musica
Postato da Grazia01 il Domenica, 30 marzo @ 19:42:03 CEST (833 letture)
I luoghi dell'anima
Postato da Grazia01 il Sabato, 29 marzo @ 23:20:31 CET (709 letture)
Quando il cuore è scuro
Postato da rosarossa il Venerdì, 28 marzo @ 22:55:27 CET (875 letture)
mi accade una poesia, mi porta via
Postato da Grazia01 il Venerdì, 28 marzo @ 22:25:57 CET (627 letture)
![]() ![]() mi accade una poesia, mi porta via mi accade una poesia, mi porta via dove più intensamente mia trema la vita e apre a pensieri pensati mai, mai amati, né veramente miei mi accade , quasi, di toccare con la mente tutta la gente che è stata qui, dove si sente più forte il sogno che non c’è, più alta la parola che manca al discorso infinito della vita nei giardini vuoti dell’infanzia e negli orti affollati di frutti, di occhi, di oggetti dove la terra è pestata con pazienza, con accanimento, per comprimere erbacce, resistere al vento, e inutilmente festoni di foglie e di fiori, chiome giovani, mani affusolate protendono la sera sul mare inventato da voci, che nulla sanno, nulla possono – solo promettere; aspetta, prolunga un desiderio (lo senti il vento, che cosa dice il vento?) sulla punta della lingua Giorgio Meledandri Nuvole
Postato da Grazia01 il Giovedì, 27 marzo @ 21:30:13 CET (520 letture)
Un racconto di primavera
Postato da Grazia01 il Martedì, 25 marzo @ 20:25:56 CET (702 letture)
![]() ![]() UN RACCONTO DI PRIMAVERA Questa è stata una delle più belle mattinate dell'anno... Dalle finestre della scuola si vedeva il cielo azzurro, gli alberi del giardino tutti coperti di germogli, e le finestre delle case spalancate, con le cassette, e i vasi già veideggianti. Il maestro non rideva, ma era di buon umore, e spiegava un problema alla lavagna, celiando. E si vedeva che provava piacere a respirar l'aria del giardino che veniva per le finestre aperte, piena d'un buon odor fresco di terra e di foglie, che faceva pensare alle passeggiate in campagna. Mentre egli spiegava, si sentiva in una strada vicina un fabbro ferraio che batteva sull'incudine, e nella casa di faccia una donna che cantava per addormentare il bambino. Tutti parevano contenti. A un certo momento il fabbro si mise a picchiar più forte, la donna a cantar più alto. Il maestro s'interruppe e prestò l'orecchio. Poi - disse lentamente, guardando per la finestra: Il cielo che sorride, una madre che canta, un galantuomo che lavora, dei ragazzi che studiano: ecco delle cose belle. Quando uscimmo dalla classe, vedemmo che anche tutti gli altri erano allegri. lo non sentii mai tanta contentezza come questa mattina a veder mia madre che mi aspettava nella strada. E glielo dissi, andandole incontro: Sono contento: cos'è mai che mi fa così contento questa mattina? E mia madre mi rispose sorridendo che era la bella stagione e la buona coscienza. Edmondo De Amicis Una rondine non fa primavera
Postato da Grazia01 il Martedì, 25 marzo @ 20:21:01 CET (641 letture)
![]() ![]() I fiori della primavera sono i sogni dell'inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. Kahlil Gibran ![]() Una rondine non fa primavera La vita delle rondini era un continuo migrare da una zona all'altra della terra, un lavoro alquanto faticoso da sostenere, ma restava l'unico sistema per assicurarsi clima mite tutto l'arco dell'anno. Era d'uopo ormai per gli uomini associare la venuta delle rondini all'avvicinarsi della primavera, perché le stesse facevano da sempre la loro apparizione nel periodo che precedeva la bella stagione. Accadde che un giorno le rondini in massa si rifiutassero di migrare, e una giovane rondine animata da un'irresistibile voglia di volare lontana, cercò in tutti i modi di convincerle a spostarsi ancora verso luoghi caldi e pieni di colori. Le rondini furono irremovibili, le stagioni erano divenute più miti e pertanto non era più necessario migrare. Anche le rondini seguivano la morbida linea dell'evoluzione, senza irrigidirsi di fronte alle loro consuetudinarie abitudini. Ma la lo giovane compagna sentiva ardere nel petto il desiderio d'avventura, e seppur comprendendo il discorso degli adulti, decise di volare lontano alla ricerca del luogo ideale dove soggiornare. Durante il viaggio vide molti paesi e incontrò altre compagne che facevano il suo stesso volo, le salutò una a una nel vederle planare verso paesi dai molteplici colori e profumi, mentre lei non trovava mai.un posto che le piacesse così tanto da indurla a fermarsi. Volò per mesi e mesi, sostando giusto il tempo che le occorreva per rifocillarsi e ripartire poi immediatamente, ma la stanchezza di un volo tanto lungo logora, e a un tratto il peso di quel viaggio le si fece insostenibile, tanto da costringerla a fermarsi. Volteggiava in quel momento su di una cittadina tutta imbiancata a neve, i cui tetti candidi riflettevano la luce del sole, e ne restò per qualche istante abbagliata. Planando morbidamente sulle vie affollate, tutti furono stupiti nel vedere una rondine in pieno inverno. E molti considerarono quell'avvenimento come l'annuncio di un'anticipata primavera. Le donne prepararono gli abiti leggeri, sognando già il soffio tiepido dei venti, il profumo dei fiori e i cieli tersi e limpidi. Il sorriso di quelle persone fu davvero un anticipo di primavera, tutti si riversarono per le strade per applaudire la rondine solitaria che aveva portato la buona novella, e la giovane rondine nel vedere la gioia che aveva suscitato decise di non andarsene più. La primavera giunse senza alcun anticipo, ma il sorriso dal volto degli abitanti di quel fortunato paese non si spense più e da allora una massima del luogo fece il giro del mondo: "Una rondine non fa primavera nei cieli, ma nei cuori sì. Perché se hai il cuore a festa non puoi scorger la tempesta." Cleonice Parisi Primavera
Postato da Grazia01 il Martedì, 25 marzo @ 20:15:26 CET (718 letture)
![]() ![]() Eppure primavera è nell'aria Pieno inverno: il contadino vigoroso Trasporta le fascine della legnaia gelida e batte i piedi contro il focolare. Sul fuoco che langue getta i ceppi freschi e ride perché la vampata spaventa i suoi bambini. Eppure, primavera è nell'aria. Cinta di erba gioia, verde sorridente. E avanti indietro per il campo va il seminatore e dietro a lui ridendo un ragazzino spaventa i corvi Rapaci, coi suoi strilli. Allora il castagno si veste Splendidamente, e sull'erba si iega il fiore cremoso In eccesso odoroso. Oscar Wilde ![]() Se non avessimo amato Se noi non avessimo amato, Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape Nel suo grembo dorato, Se quella pianta di rose avrebbe ornato Di lampade rosse i suoi rami! Io credo non spunterebbe una foglia In primavera, non fosse per le labbra degli amanti Che baciano. Non fosse per le labbra dei poeti Che cantano. Oscar Wilde Via lattea
Postato da Grazia01 il Martedì, 25 marzo @ 12:42:21 CET (584 letture)
Un sorriso
Postato da Grazia01 il Venerdì, 21 marzo @ 08:41:01 CET (581 letture)
![]() ![]() E' spesso tra le lacrime più difficili che ho visto nascere i miei sorrisi più belli. E' stato proprio quando ho temuto di non farcela che qualcosa è scattato dentro me dicendomi: "Tu non ce la fai?! Per chi? Per cosa"!? Ed ecco che spuntava un sorriso. Un sorriso sofferto, lieve e strano, quasi sbalordito lui stesso di nascere tra le lacrime di una persona delusa ma fiera di ciò che è; una persona difficile, ma indubbiamente vera. (S. Nelli) Aerei di carta
Postato da Malfatti il Giovedì, 20 marzo @ 20:15:32 CET (2122 letture)
![]() Aerei di carta Che voglia matta di tornare a fare gli aerei di carta e poi farli volare. Piccolini e leggeri, e fatti con amore, erano pure teneri in qualsiasi colore. ~Jean-Paul Malfatti Un drappo di azzurro
Postato da rosarossa il Giovedì, 20 marzo @ 20:10:58 CET (777 letture)
![]() ![]() UN DRAPPO DI AZZURRO Su questa terra senza futuro sotto il macigno di una profonda crisi vediamo solo miseria e turbolenze in giro volti scuri, malcontenti, ormai tolta dal cuore ogni speranza aumentano disperazione e diffidenza non c'è più gioia, la vita manca. Avvolta fra schiuma di nuvole bianche, In un drappo di azzurro che al cielo hai rubato, da brezza odorosa il tuo passo sospinto, lo scettro che porti con molta eleganza, brillante di stelle; accende la luce stupenda del giorno che avanza. E' il primo giorno di primavera! Arrivi gioiosa cantando, le spalle coperte di un dorato manto che il sole ti ha dato completa l'incanto! Impavida varchi frontiere non senti il dolore non conosci il tormento, ma solo l'amore. Hai la freschezza e la gioia di sempre; nel passare espandi nell'aria calore, allegria e colori .Semini fiori, desti le coscienze, dilegui i malumori, ravvivi l'anima, carezzi i cuori. Sei la parentesi rosa della vita, anche se desolata triste, nera la tua presenza rende tutto luminoso e chiaro sei per tutti la fatina buona, sei dolce e cara, sei la grande amica primavera. Rosarossa PRIMAVERA
Postato da Grazia01 il Giovedì, 20 marzo @ 20:01:38 CET (706 letture)
![]() ![]() E' arrivata la ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() SAPORE DI PRIMAVERA “Mi sento come un campo seminato nel cuore dell'inverno, e so che la primavera sta arrivando. I miei ruscelli prenderanno a scorrere e la piccola vita che dorme dentro me salirà in superficie al primo richiamo.” Kahlil Gibran ![]() SE NON AVESSI AMATO Se noi non avessimo amato, Chi sa se quel narciso avrebbe attratto l'ape Nel suo grembo dorato, Se quella pianta di rose avrebbe ornato Di lampade rosse i suoi rami! Io credo non spunterebbe una foglia In primavera, non fosse per le labbra degli amanti Che baciano. Non fosse per le labbra dei poeti Che cantano. Oscar Wilde ![]() RINASCITA L'esangue primavera già tristemente esilia L'inverno, tempo lucido, tempo d'arte serena, E in me, dove un oscuro sangue colma ogni vena, L'impotenza si stira ed a lungo sbadiglia. Crepuscoli s'imbiancano tiepidi nella mente Che come vecchia tomba serra un cerchio di ferro, Ed inseguendo un sogno vago e bello, io erro Pei campi ove la linfa esulta immensamente. Poi procombo snervato di silvestri sentori, E scavando al mio sogno una fossa col viso, Mordendo il suolo caldo dove, sbocciano i fiori, Attendo nell'abisso che il tedio s'alzi... Oh riso Intanto dell'Azzurro sulla siepe e sui voli Degli uccelli ridesti che cinguettano al sole! Mallarmé ![]() Apro finestre Apro finestre, varchi nel muro a contemplare stelle, a respirare cielo. L’aria sa di nuovo di fronde fresche che sibilano al vento. È primavera, sbucata d’improvviso tra i cespugli, al chiaro di luna, e di sotto ci giocano i gatti. È primavera, bucata dalla luna piena che fuma nuvole viola da una sigaretta spenta. Chiudo finestre, stucchi nel muro a non veder più stelle, a rinnegare il cielo: l’aria sa di nuovo di fuochi d’incendi dentro boschi. Alessio Vailati ![]() Buona primavera a tutti. Grazia ![]() TESTAMENTO
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 19 marzo @ 22:25:11 CET (637 letture)
![]() ![]() TESTAMENTO Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo. Ti lascio il sole che lasciò mio padre a me. Le stelle brilleranno uguali ed uguali ti indurranno le notti a dolce sonno. Il mare t'empirà di sogni. Ti lascio il mio sorriso amareggiato: fanne scialo ma non tradirmi. Il mondo è povero oggi. S'è tanto insanguinato questo mondo ed è rimasto povero. Diventa ricco tu guadagnando l'amore del mondo. Ti lascio la mia lotta incompiuta e l'arma con la canna arroventata. Non l'appendere al muro. Il mondo ne ha bisogno. Ti lascio il mio cordoglio. Tanta pena vinta nelle battaglie del tempo. E ricorda. Quest'ordine ti lascio. Ricordare vuol dire non morire. Non dire mai che sono stato indegno, che disperazione mi ha portato avanti e son rimasto indietro, al di qua della trincea. Ho gridato, gridato mille e mille volte no, ma soffiava un gran vento e piogge e grandine hanno sepolto la mia voce. Ti lascio la mia storia vergata con la mano d'una qualche speranza. A te finirla. Ti lascio i simulacri degli eroi con le mani mozzate, ragazzi che non fecero a tempo ad assumere austere forme d'uomo, madri vestite di bruno, fanciulle violentate. Ti lascio la memoria di Belsen e Auschwitz. Fa presto a farti grande. Nutri bene il tuo gracile cuore con la carne della pace del mondo, ragazzo, ragazzo. Impara che milioni di fratelli innocenti svanirono d'un tratto nelle nevi gelate in una tomba comune e spregiata. Si chiamano nemici; già. I nemici dell'odio. Ti lascio l'indirizzo della tomba perché tu vada a leggere l'epigrafe. Ti lascio accampamenti d'una città con tanti prigionieri, dicono sempre si, ma dentro loro mugghia l'imprigionato no dell'uomo libero. Anch'io sono di quelli che dicono di fuori Il sì della necessità, ma nutro, dentro, il no. Così è stato il mio tempo. Gira l'occhio dolce al nostro crepuscolo amaro, il pane è fatto di pietra, l'acqua di fango, la verità un uccello che non canta. È questo che ti lascio. Io conquistai il coraggio d'essere fiero. Sforzati di vivere. Salta il fosso da solo e fatti libero. Attendo nuove. È questo che ti lascio. Kriton Athanasulis L'autrice del dipinto è Margarita Sikorskaia Ci vuole il vento
Postato da Grazia01 il Martedì, 18 marzo @ 21:47:07 CET (793 letture)
![]() ![]() Due persone possono andare d'accordassimo, parlare di tutto ed essere vicine. Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all'altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole. Herman Hesse Ogni giorno nasce un artista - 16 marzo
Postato da Grazia01 il Domenica, 16 marzo @ 21:29:45 CET (1190 letture)
![]() Il 16 marzo sono nati fra gli altri la pittrice francese Rosa Bonheur, il pittore Alberto Abate, il poeta francese Sully Prudhomme, il poeta peruviano César Vallejo e il nostro Tonino Guerra Di seguito vi proponiamo alcune delle loro opere. ![]() Rosa Bonheur L'Orsa Maggiore L'Orsa, quest'arcipelago del mare senza bordi, ben prima scintillava che l'uomo la guardasse, ben prima che in Caldea qualche pastore errasse e che le ansiose anime scendessero nei corpi. Quel remoto splendore ciecamente irradiato da allora va mirando l'umanità vivente; agli ossessivi sguardi del tutto indifferente, sull'ultimo dei morti l'Orsa avrà un dì brillato. Non hai l'aria cristiana, ne stupisce il devoto, o figura fatale, monotona ed esatta, dai sette chiodi sopra un nero broccato. La tua gelida luce, la lenta precisione sconcertano la fede. Fu per te che, perplesso, m'indussi a esaminare, di sera, l'orazione. Sully Prudhomme ![]() Rosa Bonheur Lungo i moli lungo i moli, grandi navi ondeggiano in silenzio con l' onda lunga ; non sanno delle culle, altalene in mani di donne ma verrà il giorno degli addii quando le donne piangeranno e la curiosità degli uomini Sfiderà gli orizzonti ingannatori e quel giorno le grandi navi mentre il porto s' allontana sentiranno come un freno L' anima delle lontane culle Sully Prudhomme ![]() Rosa Bonheur Il vaso spezzato in questo vaso muore una verbena in silenzio un ventaglio l' ha sfiorato in silenzio l' ha incrinato invisibile e leggera la ferita nel cristallo ogni giorno lenta, gira l' acqua fresca, goccia a goccia sta fuggendo da quel vaso ma nessuno l' ha notato non toccate : si è spezzato talvolta chi ama sfiora un cuore in silenzio lo ferisce come quel ventaglio il vaso se lo guardi sembra intatto ma la ferita sottile profonda non toccate : si è spezzato Sully Prudhomme La segrataria
Postato da Grazia01 il Domenica, 16 marzo @ 12:43:03 CET (1115 letture)
![]() ![]() Un ricco industriale si e’ suicidato buttandosi dal decimo piano. La polizia sta indagando. La segretaria del suicida e’ a colloquio con l’ispettore. “No. Non sono stata la sua amante. E` vero che mi ha aumentato lo stipendio tre volte quest’anno, e che mi ha regalato a Natale una pelliccia di visone. Due giorni fa mi ha fatto mandare a casa un collier di brillanti e ieri mi ha regalato quest’anello di rubini, non posso negarlo, ma non ero la sua amante. Stamattina mi ha detto che si era innamorato perdutamente di me. Mi ha anche chiesto quanto volevo per andare a letto con lui. Dapprima mi sono seccata, poi ho pensato che era stato tanto generoso con me che, anche se non mi piaceva potevo farlo. Allora gli ho detto: “Senta, commendatore. I colleghi dell’ufficio di solito mi danno 50 euro ma lei e’ stato cosi’ buono con me che, se vuole, mi accontento di 30″. E` stato a questo punto che si e’ buttato di sotto!” Buona domenica Grazia Ida Rosa Scotti
Postato da Grazia01 il Sabato, 15 marzo @ 13:37:09 CET (900 letture)
![]() ![]() La luce invece filtra nelle sculture di Ida Rosa Scotti attraverso tagli, fenditure, aperture. La luce è lo spazio bianco e vuoto dell’attesa, della speranza che precede l’incontro, del rimpianto che segue il distacco. Nelle sue sculture infatti, con forme astratte e semplificate, Ida parla dell’uomo. Un uomo guerriero, impegnato a combattere la battaglia della vita. Marte in lotta con l’altro da sé e con l’altro in sé, protetto da corazze generate dal suo corpo, come una perla che si compie per difesa. Marte che cerca l’altro in un tentativo di abbraccio, di dialogo. Ma che in questo abbraccio, in questo dialogo, soccombe e soffoca. Sbrana e viene sbranato. Ma da qui, da questa pausa di spazio tra incontro e scontro, passa la luce, da qui entra l’aria. Da questa terra di nessuno, da questa zolla sospesa tra fiducia e rancore, la lama di luce si fa sguardo che cerca un’altra occasione. Si fa spiraglio, respiro. Respiri di luce. Perché il respiro è dentro queste opere. In quelle di Luisa Fontalba si tratta di un respiro cosmico, di un respiro panico: è il fiato del mare, è il sibilo del cielo. È il respiro di spazi ampi e naturali, è il respiro del mondo prima dell’uomo. Nelle sculture di Ida Rosa Scotti il respiro è cardiaco e ventricolare. È l’affanno, è la narice pulsante, è il cuore che batte. È il respiro dell’uomo prima del mondo. Respiri di luce perché queste opere paiono schiudersi nell’attimo stesso in cui le si guarda. Ci sono infatti lavori che l’occhio non sorprende, altri – come quelli di Fontalba e Scotti – che attendono l’epifania di uno sguardo per svelarsi, per aprirsi, per dirsi. E facendolo prendono vita – vengono alla luce – e trascorrono e cambiano. Come cambia l’uomo, come cambia il mondo. Cinzia Bollino Bossi Inaugurazione martedì 11 marzo 2014 dalle ore 18 Spazio Pestalozzi Via G. E. Pestalozzi, 6 - Milano Orari apertura: lunedì–venerdì ore 16-19 o su appuntamento Ingresso libero Ida Rosa Scotti nasce a Milano nel 1955, dove vive e lavora. Ha frequentato la Scuola del Fumetto di Via Savona a Milano, e la Scuola Libera del Nudo presso l’Accademia di Brera. Per molti anni si è dedicata alla pittura, ma da circa dieci anni ha concentrato le sue ricerche artistiche nella scultura. Tra i concorsi e le mostre cui ha partecipato ricordiamo nel 2008 Anniversario Zero, Centro Culturale Zerologico, Milano; Acquisizioni 2008, Civico Museo Parisi-Valle, Maccagno; Le porte, centro storico di Bussero; Rassegna internazionale “Giovanni Segantini”, Nova Milanese; Arte all’aperto, Scipione Castello, Salsomaggiore Terme; nel 2009 Suggestioni, Civico Museo Parisi-Valle, Maccagno; Il confine, centro storico di Bussero; inCONTRO, Centro Culturale Bertolt Brecht, Milano. ![]() Colpito ![]() Due ![]() Fagos ![]() Primo volo In bocca al lupo
Postato da Grazia01 il Sabato, 15 marzo @ 12:33:13 CET (1467 letture)
![]() ![]() Non tutti conoscono la bellezza del significato del modo di dire "IN BOCCA AL LUPO"! Cosa sta ad indicare l'augurio "IN BOCCA AL LUPO"? L'amore della madre-lupo che prende con la sua bocca i propri figlioletti per portarli da una tana all'altra per proteggerli dai pericoli esterni. Ebbene si, dire "IN BOCCA AL LUPO" è uno degli auguri più belli che si possa fare ad una persona! Indica protezione! E' la speranza che tu possa essere protetto e al sicuro dalle malvagità che ti circondano! Adesso vorrei sapere chi è stato così sciocco da inventare come risposta "crepi il lupo"! Da oggi in poi io risponderò "grazie di cuore" ogni qual volta mi si dirà! fonte: ancheioaspettoquestogiorno Mario Donizetti - pittore contemporaneo
Postato da Grazia01 il Venerdì, 14 marzo @ 20:39:02 CET (1124 letture)
![]() ![]() Mario Donizetti, nato a Bergamo il 23 gennaio del 1932, è uno dei grandi protagonisti dell'arte contemporanea, ed è considerato il massimo esponente della pittura figurativa realista. In un documentario a lui dedicato dalla CNN–International di New York, Elsa Klensch ha definito la sua arte "di una qualità superiore al tempo" affermando che è questa "timeless quality" ad averlo reso famoso in tutto il mondo. Il rigore scientifico nella ricerca tecnica gli ha consentito la rimessa in opera della tempera a tuorlo d'uovo verniciata e velata (i cui segreti antichi sono del tutto perduti), l'invenzione di un metodo per pittura ad encausto su cavalletto, l'invenzione del "pastello encaustizzato" (trasformazione radicale del pastello con modifiche strutturali nel metodo e nei materiali). ![]() Pur trattandosi di tecniche assolutamente personali e del tutto innovative, rappresentano la continuità con il grande passato dell'arte occidentale. A questa considerazione porta anche Phyllis A. Tickle che nel suo saggio, "Greed" (Oxford University Press, New York 2003) scrive: "Mario Donizetti…più di ogni altro artista contemporaneo ha capito che per creare il nuovo è necessario cercare i fondamenti in chi ha operato prima di noi…e affermando che la distruzione del passato non porta che silenzio ci insegna che quello che viene dopo deve sempre essere riverente nei riguardi di quanto resta di quello che è stato". ![]() Per la diffusione delle sue tecniche, a completamento del Centro di Ricerche Tecniche delle Arti (costituito nel 1977 a Bergamo), nel 2003 ha fondato una Accademia di Belle Arti on–line (www.donizetti–museoscuola.it) che ha sede in Aquileia. Ci sono momenti...
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 12 marzo @ 08:48:51 CET (670 letture)
Le strade della vita
Postato da Grazia01 il Lunedì, 10 marzo @ 19:59:15 CET (561 letture)
Un cuore da bambino
Postato da Grazia01 il Sabato, 08 marzo @ 23:29:35 CET (777 letture)
![]() ![]() Ma avere un cuore da bambino non è una vergogna. È un onore. Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell'esito. Non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un'onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino. Ernest Hemingway Ciao
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