Saturday, February 16, 2019 - Network: [Magicamente.net - Storie e Poesie] | |||||
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coppermine
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Achmatova
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La luce...in poesia
Postato da Grazia01 il Sabato, 23 marzo @ 20:45:22 CET (737 letture)
![]() Poesie sulla ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Il guaio di una passione è che produce molta luce concentrata, è solo questione di tempo prima che rischiari ogni piccolo angolo. E di solito non ci trovi più molto, quando l'ombra si è dissolta. Andrea De Carlo, Tecniche di seduzione, 1991 ![]() La vita contemporanea, all'apparenza così piena di luce (in tutti i sensi), contiene in realtà vaste zone d'ombra, dove solo la letteratura e le arti sono in grado di penetrare. Corrado Augias, Leggere, 2007 ![]() A volte, di notte, accendo una luce per non vedere. Antonio Porchia ![]() Luce Chi ti descriverà, luce divina che procedi immutata ed immutabile dal mio sguardo redento? Io no: perchè l'essenza del possesso di te è "segreto" eterno e inafferabile; io no perchè col solo nominarti ti nego e ti smarrisco; tu, strana verità che mi richiami il vagheggiato tono del mio essere. Beata somiglianza, beatissimo insistere sul giuoco semplice e affascinante e misterioso d'essere in due e diverse eppure tanto somiglianti; ma in questo è la chiave incredibile e fatale del nostro "poter essere" e la mente che ti raggiunge ove si domandasse perchè non ti rapisce all'Universo per innalzare meglio il proprio corpo, immantinente ti dissolverebbe. Si ripete per me l'antica fiaba d'Amore e Psiche in questo possederci in modo tanto tenebrosamente luminoso, ma, Dea, non sia mai che io levi nella notte della mia vita la lanterna vile per misurarti coi presentimenti emanati dai fiori e da ogni grazia. Alda Merini BALDANZOSA PRMAVERA
Postato da rosarossa il Mercoledì, 20 marzo @ 23:05:09 CET (746 letture)
![]() ![]() BALDANZOSA PRMAVERA L’aurora appena desta, abbraccia il sole sulla terra scompaiono tristezze e ombre scure limpido il cielo invita a sognare. Apro la mia finestra e guardo fuori ascolto la musica della primavera, gli uccellini gorgheggiano sereni, le gemme si dischiudono fra i rami e traggono ristoro da cristalline gocce di rugiada. Vagano gli occhi miei oltre la siepe che separa il prato dal viale ove una grande distesa di verde sfoggia sotto la luce del tiepido sole; candide ridenti margherite fiorellini di prato varietà di colori. Timide nascoste fra l’erba, le violette non possono apparire. Sono piccoli, fragili ancor meno emerge l’opaco colore le difende il delicato inconfondibile profumo. con umiltà sovrasta e vince la superba vanità degli altri fiori. Porta un’ondata di brezza, di gioia, di spensieratezza e quasi con magia presenta la bella primavera, i residui cupi dell’inverno spazza via. Rosarossa Poesie di Corrado Govoni
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 20 marzo @ 22:55:16 CET (1600 letture)
![]() Poesie di Corrado Govoni ![]() (Tamara, Ferrara, 1884 - Lido dei Pini, Roma, 1965). Poeta dai toni accesi e dall'ostentazione verbale, ma al tempo stesso di una tristezza disincarnata ed elusiva, percorse con originalità il complesso universo che si andava muovendo intorno alla "nuova poesia", sorta nella prima quindicina del XX secolo, attraversando Pascoli e D'Annunzio, ma soprattutto partecipando direttamente al movimento futurista (collaborò ai Quaderni di poesia diretti da F.T. Marinetti) e facendo tesoro delle esperienze simboliste e tardo-simboliste in chiave impressionistica e crepuscolare. Un'ampia antologia delle sue Poesie (1903-59) ha curato G. Ravegnani (1961). ![]() Charlot Con la tua bombetta all'idrogeno piena d'uova di pasqua e canarini; con la tua finanziera rattoppata che ha nelle tasche i resti dell'aquilone impiccato al lampione del sobborgo per rumoroso vertebrato fazzoletto; con la tua giannettina di rabdomante, scettro di re in esilio, bastone del vescovo pazzo, vincastro del pastore; con le tue scalcagnate scarpe buone da far bollire nella pentola nei giorni della carestia; pagliaccio schiaffeggiato dai milioni: girerai sempre l'ironico disco della luna dei poveri col tuo tacco di eterno vagabondo, usignolo fischiato dal silenzio, sull'ipocrita cuore del mondo. Il saluto ai poeti crepuscolari
Postato da Paolo il Lunedì, 18 marzo @ 18:17:58 CET (764 letture)
![]() ![]() Le loro statue equestri sono all’ingresso di Palazzo Reale ma, a Torino, per i Diòscuri – figli di Giove – intendevano anche Nino Oxilia e Sandro Camasio. I due amici scrissero insieme ‘Addio, giovinezza!’, dove uno studente delude la fidanzata sartina. Infatti si mette con una signora bene, che lo aveva notato quando lui aveva salvato un annegando. Peccato che non abbiano avuto il tempo di trovare la ragazza giusta, senza dovere salvare nessuno né deludere nessuna. Sandro se ne andrà nel 1913, ma Nino lo seguirà nel 1917: la grande falce prendeva forma di tisi o di guerra. Proprio prima di cadere al fronte, Nino scrisse questo ‘Saluto’ del quale riportiamo qui sotto uno stralcio. Buona lettura! NEVE DI MARZO
Postato da rosarossa il Lunedì, 18 marzo @ 17:53:06 CET (871 letture)
![]() ![]() NEVE DI MARZO Che meraviglia! E’ un piacere osservare la neve nel mese di marzo pennellare di bianco i prati, le folte siepi e gli alberi in fiore. Volteggiando nell’aria arriva graziosa leggera ricamando la natura per abbellire il già vistoso abito per l’imminente arrivo alla signora regina primavera. Rosarossa Nino Oxilia, non solo un poeta
Postato da Grazia01 il Domenica, 17 marzo @ 21:19:33 CET (1239 letture)
![]() ![]() Nino Oxilia Giornalista per la Gazzetta di Torino, fu scrittore, poeta e sceneggiatore di cinema. Divenne celebre con la commedia Addio giovinezza! (1911; scritta con Sandro Camasio), che anche diresse nella prima delle 4 versioni cinematografiche. Erano sue pure le parole della canzone Giovinezza, che poi sarebbe stata usata come inno fascista. Morì nell'offensiva che seguì alla ritirata di Caporetto. ![]() Targa sulla sua casa di Torino NINO OXILIA CANTÒ NELLA VITA E NELL'ARTE LA GIOIA DIVINA DELLA GIOVINEZZA E ALLA DIFESA DELLA PATRIA L'OFFERSE CON LA POESIA EROICA DEL SACRIFICIO NATO IN QUESTA CASA IL 13 NOVEMBRE MDCCCLXXXIX CADDE COMBATTENDO SUL MONTE TOMBA IL 18 NOVEMBRE MCMXVII TORINO QUI NE RICORDA IL NOME E L'OPERA DI POETA E SOLDATO CATELLA POESIE ![]() Ò visto Ò visto la folla per le vie, la folla passare gaia. Ma più gaia di tutti era una bimba che aveva trovato il modo di comprarsi una bambola... Un amore in concerto
Postato da Paolo il Domenica, 17 marzo @ 19:15:17 CET (571 letture)
![]() ![]() Salutiamo ancora una volta Linda Neill. Potrete ritrovarla su Facebook insieme ai suoi ‘Poets Without Fears – Poeti Senza Paure’ Sudafricani: nel nostro piccolo, però, ce la caviamo anche noi. Il Critico Senza Paura ci scrive gli Auguri Pasquali da Torino con biglietto di Piazza San Carlo: così lontana da Johannesburg, dove lui ha vissuto per tre anni e l’Autrice continua a vivere, e a scrivere. Qui sotto vi proponiamo una sua ulteriore poesia. La poesia giapponese
Postato da Grazia01 il Sabato, 16 marzo @ 20:25:11 CET (724 letture)
![]() Poesia giapponese ![]() Protofemminista, pacifista, riformatrice sociale, poetessa. Questo fu Akiko Yosano, una delle voci più famose e controverse della poesia giapponese nella prima metà del Novecento. Figlia di un ricco mercante di Sakai, nella prefettura di Osaka, nacque nel 1878; iniziò a pubblicare i suoi tanka su Myōjō, rivista letteraria, di cui era editore il suo futuro marito Tekkan Yosano. Il suo poema “Kimi Shinitamou koto nakare” (Tu non morirai), fu musicato e divenne inno di protesta durante la guerra russo-giapponese. Akiko fondò poi una scuola per l’educazione femminile e divenne paladina dei diritti delle donne. Morì a 63 anni nel 1942. ![]() Le sue poesie sono dei tanka, la forma più antica della poesia giapponese, anteriore agli haiku che vanno tanto di moda adesso. Il tanka consiste in cinque versi formati rispettivamente di 5, 7, 5, 7 e 7 sillabe; la terzina iniziale è chiamata kami-no-ku (frase superiore), il distico finale è detto shimo-no-ku (frase inferiore). ![]() IL PIANTO DELLA GIOVINEZZA La mia giovinezza è presso a finire simile a una pianura docile che, subita, spiombi nel mare ![]() Amore o sangue? tutta la primavera è in questa peonia che mi ossessiona, scende la notte, sono sola, sola senza una poesia. ![]() Dopo il bagno mi guardo nello specchio, e, osservando il mio corpo, sento che ancora rimane qualcosa di ieri: un certo sorriso... ![]() Per punire gli uomini dei loro peccati infiniti Dio mi ha dato questa pelle chiara questi lunghi capelli neri. ![]() Che essere umano potrebbe punirmi? Non è il candore del mio braccio, che accolse la sua testa, degno di un dio? ![]() Mezzo vestita di una seta leggera dal colore rosso pallido... non pensare male: di' loro che si sta godendo la luna... ![]() Colombe dal tetto della pagoda i petali dei ciliegi cadono nel vento di primavera – scriverò la mia canzone sulle loro ali. ![]() Via Lattea: a letto, con lui, apro la tenda e guardo come, all’alba, si separano due stelle. Una foto rara
Postato da Grazia01 il Venerdì, 15 marzo @ 20:57:37 CET (689 letture)
La fotografia
Postato da Grazia01 il Venerdì, 15 marzo @ 20:49:45 CET (571 letture)
![]() ![]() Quando guardi una fotografia non vedi solo uno scatto, ma la capacità che ha l’uomo di riuscire a fermare il tempo, con una semplice creazione, la fotografia ferma i secondi, ferma il momento, cattura le emozioni, perché la nostra esistenza è una lunga pellicola, e possiamo fermarla quando vogliamo per riguardare le scene migliori. Ejay Ivan Lac Ogni giorno nasce un poeta
Postato da Grazia01 il Giovedì, 14 marzo @ 21:08:41 CET (580 letture)
![]() ![]() Ogni giorno nasce un poeta, anche il 14 marzo nacquero dei poeti eccone alcuni il 14 marzo 1823 nacque il francese ![]() Théodore de Banville ....Ma che sia un eroe sublime o grottesco, O Musa che dia la caccia agli avvoltoi O s'abbassi a far qualche esercizio sulla corda funambolesca, Tribuno,profeta o pagliaccio, sempre sfugge con sdegno le vie che la folla frequenta; Lui cammina sulle fiere sommità O sulla corda ignobile: però Ben al di sopra dei volti della folla.... (....) Più lontano!Più in alto! Vedo ancora Speculatori con occhialini d'oro E critici, e belle signorine, e realisti in fiamme. Più in alto! Più lontano! Aria! Azzurro! Un paio d'ali! Un paio d'ali! D'ali! Alfine, dal suo abietto palcoscenico, Il clown saltò su in alto... Sfondò perfino il soffitto di tela Al rullar del tamburo, al suon del corno E - il cuore divorato dall'amore - andò a fare capriole fra le stelle. Théodore de Banville (1856) Buon compleanno Moira
Postato da Grazia01 il Giovedì, 14 marzo @ 19:43:43 CET (769 letture)
![]() ![]() Tanti affettuosi auguri di Buon compleanno a ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() cento di questo giorni alla tua età, è un augurio che si può ancora fare tranquillamente hai scritto Quando meno te l’aspetti, tutto può succedere, come per magia, tutto si trasforma… e poi Quando sei triste pensa a ciò che ti piace fare e regalati un sorriso usando le tue stesse parole ti auguro una vita piena di soddisfazioni e di sorrisi ![]() Grazia Un cane per amico
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 13 marzo @ 17:46:53 CET (512 letture)
![]() ![]() CANE "Arrivi a casa. Il cane si precipita contro. "Dove sei stata? Sei stata via così tanto. Mi sei mancata, mancata, mancata. Ti amo, ti amo, ti amo. Cosa c'è nella borsa? Qualcosa per me? Oh fammi leccare il tuo orecchio. Oh, fammi mordicchiare i tuoi guanti. Sei a casa!" o "La porta si spalanca - e la sua faccia si illumina di gioia incredula. "Ma allora sei un cane sciocco. Non è forse vero che sei un cane sciocco? Ti ho detto che non sarei stata via tanto>>, dice, rivolgendosi a un contorcimento di dorso, un turbinio di zampe, uno sferzare di coda, un balzare, un dimenarsi, una lingua ciondolante. Il mondo è ritornato ad essere interessante". ![]() Non sottovalutare la consolazione che un cane ti sa offrire: non parla, ma con tocchi leggeri, testate, struscii, ti dimostra il suo amore e cerca di distoglierti dal tuo dolore. Pam Brown ![]() Il genere umano è attratto dai cani perché sono così simili all'uomo; affezionati, confusi, facilmente delusi, avidi di divertimento, grati per ogni gentilezza e per la minima attenzione. Pam Brown assomiglia a Teo In questo luogo giacciono i resti di una creatura che possedette la Bellezza ma non la Vanità la Forza ma non l’Arroganza il Coraggio ma non la Ferocia, e tutte le Virtù dell’Uomo senza i suoi Vizi. Quest’elogio, che non sarebbe che vuota Lusinga sulle Ceneri di un Uomo, è un omaggio affatto doveroso alla memoria di Boatswain, un Cane, che nacque in Terranova nel maggio del 1803 e morì a Newstead Abbey il 18 novembre 1808. Lord Byron ![]() e questo a Willy come le stagioni...
Postato da Grazia01 il Martedì, 12 marzo @ 21:47:01 CET (726 letture)
![]() ![]() Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la tua capacità di comprendere. E se potessi mantenere il cuore sospeso in costante stupore ai quotidiani miracoli della vita, il dolore non ti sembrerebbe meno meraviglioso della gioia; e accetteresti le stagioni del tuo cuore, come hai sempre accettato le stagioni che passano sui tuoi campi. Kahlil Gibran Fabio Aguzzi
Postato da Grazia01 il Martedì, 12 marzo @ 20:04:01 CET (821 letture)
![]() FABIO AGUZZI La serenità della trasparenza ![]() Autoritratto Uno degli aspetti più misteriosi e affascinanti della creazione artistica è il rapporto tra l'opera e chi l'ha prodotta. Non è un rapporto di perfetta corrispondenza, come se il creatore avesse prodotto una copia di se stesso, o un suo riflesso in forma d'arte; non è di estraneità, considerato che l'autore è, rispetto alla sua opera, una sorta di matrice, un'origine. Esiste, insomma, tra i due termini, qualcosa che sembra una deviazione, o la rottura di un legame biunivoco. ![]() Ecco allora che un uomo apparentemente tetro di carattere, o privo di umore, può rivelarsi nell’atto creativo un artista ricco d’ironia, dallo spirito straordinariamente lieve. All'opposto, non sono rari i casi di psicologie solari soltanto in superficie, ma che in realtà racchiudono abissi di malinconia e visioni tragiche. ![]() Come si capisce da quanto racconta Max Brod di Kafka; che pare avesse un buon carattere e considerasse i suoi scritti degli esperimenti letterari assolutamente umoristici. Nel caso dei pittori quest’ambiguità del rapporto si fa sentire con assoluta immediatezza tutte le volte che li si conosce di persona, magari dopo aver ricevuto da una loro mostra un effetto forte e con poche incrinature. Mi è successo quando ho incontrato Fabio Aguzzi per la prima volta, conoscendone la poetica austera ed essenziale, basata su una tavolozza dai toni grigi, nebbiosi. Il destino
Postato da Grazia01 il Domenica, 10 marzo @ 14:20:40 CET (627 letture)
![]() ![]() in pensieri e poesie ![]() Dicono che le coincidenze e le occasioni siano le forme che assume il destino per non farsi riconoscere, ma se davvero il nostro destino fosse già segnato, indipendentemente dalla nostra volontà, non dovremmo far altro che lasciare che la nostra vita scorra, seguendo il suo corso...e che ne sarebbe del libero arbitrio? Credere o no nel destino? Incide notevolmente all'inizio della nostra vita, secondo al contesto sociale e familiare in cui veniamo al mondo, e ai geni che ereditiamo. E poi? E' uno dei grandi interrogativi della vita a cui non c'è risposta. Io lo vedo come un grande fiume, con tutte le sue correnti, le sue anse e i cambiamenti di percorso, le sue esondazioni e le sue secche. in cui noi siamo immersi, a monte c'è il passato, a valle c'è il futuro. ![]() "In genere il destino si apposta dietro l'angolo, come un borsaiolo, una prostituta o un venditore di biglietti della lotteria, le sue incarnazioni più frequenti. Ma non fa mai visite a domicilio. Bisogna andare a cercarlo Zafon ![]() Chi non si ferma adesso, subito, non si ferma mai più. Quello che fai, lo farai sempre. Devi rompere una volta il destino. Devi uscire di strada, e lasciarti affondare nel tempo... Cesare Pavese ![]() Il destino è spesso una comoda giustificazione per illuderci che tutto quanto accade non dipende da noi, ma da una forza misteriosa capace di trasformare i sogni in realtà e le nostre azioni in un fallimento. ![]() Romano Battaglia Destino. Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini. Ambrose Bierce ![]() Io ero un parto della natura lanciato verso l'ignoto, forse verso qualcosa di nuovo o forse anche verso il nulla, lasciare che si sviluppasse dal profondo, obbedire al mio destino e far mia la sua volontà, questo era il mio compito. Herman Hesse - Demian ![]() La potenza del pensiero La potenza del pensiero muta il destino. L’uomo semina un pensiero e raccoglie un’azione; semina un’azione e raccoglie un’abitudine; semina un’abitudine e raccoglie un carattere; semina un carattere e raccoglie un destino. L’uomo costruisce il suo avvenire con il proprio pensare ed agire. Egli può cambiarlo perché ne è il vero padrone. Swami Sivananda (1887-1963) uno dei più grandi maestri di Yoga del ventesimo secolo, la figura che ha ispirato i Centri Sivananda Yoga Vedanta. Fra le braccia della luna...
Postato da Grazia01 il Sabato, 09 marzo @ 20:51:24 CET (560 letture)
![]() ![]() Questa sera son caduto fra le braccia della luna e non mi riesce più di ritornare giù ma non mi importa mica tanto qui si sta davvero bene ed ora ho voglia di cantare e di suonare. Ho soltanto una camicia, tanto vecchia quanto basta ma ne avanza per coprire le mie spalle e ho soltanto un tamburello per rubare il tempo al cuore e accompagnare queste mie rime stonate. Qui il colore non ha peso e ti perdi in mille strade fra i racconti di poeti e viaggiatori, qui la noia non ha casa ed ogni sera c'è una festa ed ogni volta c'è un motivo per brindare... Ratti della Sabina 8 marzo
Postato da Grazia01 il Venerdì, 08 marzo @ 21:36:48 CET (806 letture)
![]() Inno alle donne ![]() Victor Hugo scriveva: “Se Dio non avesse fatto la donna non avrebbe fatto il fiore” ![]() Inno alle donne ALLE DONNE Che hanno tanto da dire, e sono pronte a farlo; Che non vogliono stare un passo indietro, perchè non lo meritano; Che lavorano fuori e dentro, ma sono contente lo stesso ; Che non si fermano mai, e continuano a credere; Che hanno talento, e lo vogliono dimostrare ; ALLE DONNE Che vogliono fare politica; Che sono forti e coraggiose; Che guardano dritto negli occhi; Che cercano, amano e credono ; Che hanno sempre il sorriso; Che hanno una occupazione precaria; Che cercano un'idea per sognare; Che vivono intensamente ogni momento; ALLE DONNE Che rivendicano i propri spazi; Che sperano nelle avventure collettive; Che non subiscono i compromessi ; Che non sono tutte uguali; ALLE DONNE Che ridono, piangono e ascoltano; Che credono ai figli; Che vivono secondo il momento; Che sono sole, Che sanno accontentarsi, ALLE DONNE Che lottano, resistono e ogni tanto vincono; Che sono pronte, decise e forti; Che amano senza chiedere nulla in cambio . A TUTTE LE DONNE AMICHE, TENACI, COMBATTIVE, GIOIOSE, COMPLICI E SOLIDALI Daniela Accurso Anima di donna (8 Marzo)
Postato da Marhiel il Venerdì, 08 marzo @ 15:32:47 CET (749 letture)
![]() ![]() Anima di donna Cerca l'anima quel punto efficace che la isoli dalle macchie del divenire inerme. E aggrappa sguardi sulle sincerità volte a riguardi sempre solenni per un franco sorriso d'esistenza. Non vorrà sentire martoriato da scherni o da offese il suo sorriso, il suo voler apparire sfrontata, o intimidita, dai languori. Vivrà l'anima libera nei sentimenti congeniali al suo essere spontanea d'emozione, e nell'ardire a che la vita le renda sempre e solo giustizia nel suo voler avanzar fiera. Marhiel Donna
Postato da Grazia01 il Venerdì, 08 marzo @ 15:22:55 CET (438 letture)
![]() ![]() Donna Donne piccole come stelle c'è qualcuno le vuole belle donna solo per qualche giorno poi ti trattano come un porno. Donne piccole e violentate molte quelle delle borgate ma quegli uomini sono duri quelli godono come muli. Donna come l'acqua di mare chi si bagna vuole anche il sole chi la vuole per una notte c'è chi invece la prende a botte. Donna come un mazzo di fiori quando è sola ti fanno fuori donna cosa succederà quando a casa non tornerà. Donna fatti saltare addosso in quella strada nessuno passa donna fatti legare al palo e le tue mani ti fanno male. Donna che non sente dolore quando il freddo gli arriva al cuore quello ormai non ha più tempo e se n'è andato soffiando il vento. Donna come l'acqua di mare chi si bagna vuole anche il sole chi la vuole per una notte c'è chi invece la prende a botte. Donna come un mazzo di fiori quando è sola ti fanno fuori donna cosa succederà quando a casa non tornerà Mia Martini L'orizzonte
Postato da Grazia01 il Giovedì, 07 marzo @ 21:07:16 CET (551 letture)
![]() ![]() Sfuggire all'incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso. Zygmunt Bauman E' nata !
Postato da Anonimo il Giovedì, 07 marzo @ 18:18:54 CET (526 letture)
![]() ![]() E' nata ! Il fiume nasce da poche gocce d'acqua il giorno si colora poco a poco fino a portarci infuocato in mezzo al cielo il Sole, ma tu , Notte , hai perso una Stella e non cercarla in cielo perchè è qui in mezzo a noi ......la sentirai piangere,ma saranno lacrime di gioia ...... avrà fame, ma troverà cibo,giochi ed abbracci, .......avrà sonno ma troverà dove dormire ma ciò che avrà sempre saranno quelle mani che l'avvolgeranno e la condurranno laggiù dove l'orizzonte si perde nell'infinito per raggiungere una splendida felicità accompagnata sempre dal loro amore. r.chesini Nati il 7 marzo
Postato da Grazia01 il Giovedì, 07 marzo @ 13:07:41 CET (1121 letture)
![]() ![]() Il 7 marzo del 1785 nacque a Milano Alessandro Manzoni. e il 7 marzo del 1869 nacque a Nantes il pittore Paul Émile Chabas, ecco alcuni dipinti del pittore ad accompagnare i brani del grande Manzoni ![]() Dio non turba la gioia dei suoi, se non per preparare una cosa più grande. ![]() Non sempre ciò che vien dopo è progresso. ![]() Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi; sopportiamo, non rassegnati, ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile. da "I promessi sposi" ![]() E s'inoltrava in quell'età così critica, nella quale par che entri nell'animo quasi una potenza misteriosa, che solleva, adorna, rinvigorisce tutte l'inclinazioni, tutte l'idee, e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto. da "I promessi sposi" ![]() L'uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima. ![]() L'Onda Come scorrea la calda sabbia lieve Per entro il cavo della mano in ozio Il cor sentì che il giorno era più breve E un'anzia repentina il cor massalse 5 Per l'apprezzar dell'umido equinozio 10 Che offusca l'oro delle spiagge salse Alla sabbia del tempo urna la mano Era clessidra il cor mio palpitante l'ombra crescente dogni stelo vano Quasi ombra d'ago in tacito quadrante. L'inganno
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 06 marzo @ 10:25:18 CET (1021 letture)
![]() ![]() La nostra vita collettiva, gli accadeva di pensare, è ridotta a un tale livello di barbarie da non avere uguali nel mondo. Il nostro è un paese dove i giudici vengono fatti saltare con la dinamite e si torturano i bambini sequestrati. Abbiamo avuto governi che hanno provocato il disastro economico, pur di assicurarsi la sopravvivenza, che hanno fatto dello Stato uno straccio e portato città e regioni al punto in cui la stessa idea di democrazia è diventata un inganno. Crediamo di esserci abituati piano piano e che tutto questo non ci faccia più effetto. Non è vero, non è così, la barbarie l'abbiamo ricacciata giù, nel profondo di ognuno di noi, l'abbiamo metabolizzata trasformandola in ansia, in aggressività, in paure irragionevoli. o, nel mio caso, in risentimento. Dovrei forse sentirmi in colpa per questo? Scrollò la testa leonina e, insieme, tutti quei fastidiosi pensieri. Mariangela Gualtieri
Postato da Grazia01 il Martedì, 05 marzo @ 22:54:21 CET (672 letture)
![]() ![]() Mariangela Gualtieri Quando non si può attingere a una cassetta degli attrezzi, quando mancano una laurea in lettere (una laurea tout court), nozioni di metrica, conoscenza approfondita delle figure retoriche, leggere poesia diventa un vero e proprio esercizio di libertà. Si apre un libro, ci si riempie dello spazio bianco in cui galleggiano quelle poche parole scelte e disposte secondo un ordine ben preciso, ci si libera delle catene temporali che tradizionalmente inchiodano l’occhio alla pagina piena della prosa e si decide, più o meno scientemente, di affidarsi a un linguaggio e a un sentire che si nutrono proprio di questo incontro. Capita nella vita che ci si imbatta in qualcuno o in qualcosa che si riconosce immediatamente come familiare. A me è capitato con la poesia di Mariangela Gualtieri: nata in terra romagnola, dopo una laurea in architettura, decide di dedicarsi alla parola recitata, fondando con Cesare Ronconi nel 1983 il Teatro della Valdoca, e alla parola in versi. Io mi sono innamorata dei suoi versi d’amore. L’ho incontrata per caso, durante uno dei miei giri in rete. ![]() Mio dolce Sii dolce con me. Sii gentile. E’ breve il tempo che resta. Poi saremo scie luminosissime. E quanta nostalgia avremo dell’umano. Come ora ne abbiamo dell’infinità. Ma non avremo le mani. Non potremo fare carezze con le mani. E nemmeno guance da sfiorare leggere. Una nostalgia d’imperfetto ci gonfierà i fotoni lucenti. Sii dolce con me. Maneggiami con cura. Abbi la cautela dei cristalli con me e anche con te. Quello che siamo è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei e affettivo e fragile. La vita ha bisogno di un corpo per essere e tu sii dolce con ogni corpo. Tocca leggermente leggermente poggia il tuo piede e abbi cura di ogni meccanismo di volo di ogni guizzo e volteggio e maturazione e radice e scorrere d’acqua e scatto e becchettio e schiudersi o svanire di foglie fino al fenomeno della fioritura, fino al pezzo di carne sulla tavola che è corpo mangiabile per il mio ardore d’essere qui. Ringraziamo. Ogni tanto. Sia placido questo nostro esserci - questo essere corpi scelti per l’incastro dei compagni d’amore. nei libri. ...dolore
Postato da Grazia01 il Domenica, 03 marzo @ 13:01:42 CET (1174 letture)
![]() ![]() In un racconto di Antonio Tabucchì contenuto ne Il tempo invecchia in fretta, uno scrittore racconta del suo dolore alla schiena, un dolore fisico che, lo scopriamo leggendo, gli deriva dalle posture da lui assunte nello scrivere, di quanto queste incidano sì sulla sua colonna vertebrale, ma probabilmente sulla sua (e sulla nostra) esistenza. Un «malato di letteratura», lo definisce il suo medico, di una condizione che, come le posizioni che lui assume per scrivere, si confonde nell'intrico ingarbugliato dell'atto del suo scrivere e di quello del suo vivere. Verità del dolore e finzione della letteratura si mischiano dunque, come la realtà e le parole scritte per raccontare, e provocano e narrano quella sofferenza che, in fondo, è uno dei temi "classici" della letteratura. La scrittura è, ci pare dire Tabucchi, uno dei pochi e inevitabili modi di mettere le mani nella fragilità della condizione umana, là dove, Leopardi ce l'ha ben insegnato, il dolore è una delle sue parti costitutive. Forse quella stessa spina dorsale che lo scrittore del racconto tabucchiano non riesce a governare. L'uomo contemporaneo non ama molto che gli si ricordi questa fragilità. Lanciato sulla superficie della realtà e abbacinato dalla spettacolarizzazione di ogni proprio ambito, anche privatissimo, preferisce pensare che la morte e il dolore non lo riguardino, o comunque, quando questo accade, che il fastidioso inghippo debba essere risolto da medici, da stregoni, specialisti o da chi per loro. Ma l'arte continua a mettere le mani dentro questa materia fastidiosa, a ricordarci, come succedeva non molto tempo fa, che nascita, sofferenza, morte ci appartengono direttamente, che le vicende spesso dolorose dell'esistere tracciano, (sono la spina dorsale?) significano le nostre vite... Cuore e batticuore
Postato da Anonimo il Domenica, 03 marzo @ 09:12:48 CET (1393 letture)
![]() ![]() Cuore e batticuore L' orecchio appoggiato sul tuo petto dove il silenzio è più forte dei giardini abbandonati sento in profondità un cuore che batte due occhi chiusi abbassati una lacrima che scende la mia mano che cerca la tua vicina al mio petto. Tutto sembra fluire nell'infinito gioco del non farsi scoprire innamorati nella dilagante gioiosa voglia di vivere mentre si disperdono i segreti dell'anima ferita e sanguinante d'amore. Solo il silenzio viene rotto dal suono di una campana forse preludio di un giorno di festa. R. Chesini LA NOSTRA ERA
Postato da rosarossa il Domenica, 03 marzo @ 09:02:37 CET (1180 letture)
![]() ![]() LA NOSTRA ERA Se anche le meteore piovono sul capo senza che nessuno sappia niente, è perché hanno imparato dai nostri governanti che in quest’era tutto si può fare sulla terra. senza paura, senza alcun permesso; “ basta preservar le signorie”… Si può distruggere anche il mondo colpendo solo la povera gente. Rosarossa Lacrime
Postato da Letty il Domenica, 03 marzo @ 09:00:49 CET (1142 letture)
![]() ![]() Lacrime Si raccolgono lacrime dai miei occhi nei giorni impervi, nel grigio furore di questi miei pensieri, lungo quei confini che varco e che nessuno vede in quei ricordi che vanno e vengono, solitari e spietati... tu allunghi la mano e tenti di asciugarle ma io faccio sempre un fatidico passo indietro negandoti questo privilegio quelle lacrime per me son troppo preziose e non hanno ancora scelto in che mano andare. Letty Marzo in poesa
Postato da Grazia01 il Sabato, 02 marzo @ 21:48:41 CET (1224 letture)
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() in poesia ![]() Marzo è il mese da tutti chiamato pazzerello, proprio per i suoi cambiamenti... di umore. E' scherzoso come un giovane esuberante: sembra volersi divertire alle nostre spalle. Niente paura: c'è sentore di violette nell'aria: esse sono spuntate sulle prode dei fossi e il prato è costellato di margherite e di primule. ![]() Proverbi e saggezza popolare Per San Benedetto la rondine sotto il tetto. Per l'Annunziata è finita l'invernata. Se Marzo non marzeggia, Aprile non verdeggia. ![]() Gelo marzolino rattrista il contadino. ![]() Quando canta il merlo siamo fuori dall'inverno. ![]() Marzo sbirro e banderuola prende il verno per la gola. ![]() Marzo molle, gran per tre zolle. Marzo asciutto gran da per tutto. ![]() Fiorita di marzo di Ada Negri La fioritura vostra è troppo breve, o rosei peschi, o gracili albicocchi nudi sotto i bei petali di neve. Troppo rapido il passo con cui tocchi il suolo, e al tuo passar l'erba germoglia, o Primavera, o gioia de' miei occhi. Mentre io contemplo, ferma sulla soglia dell'orto, il pio miracolo dei fiori sbocciati sulle rame senza foglia, essi, ne' loro tenui colori, tremano già del vento alla carezza, volan per l'aria densa di languori; e se ne va così la tua bellezza, come una nube, e come un sogno muori, o fiorita di Marzo, o Giovinezza... Ciao
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ABBRACCIO
ADDIO ALBA AMICIZIA AMORE ANNO NUOVO AUTUNNO BACIO CARNEVALE CONDIZIONE UMANA CUORE DIALOGO D'AMORE EMOZIONI EPIFANIA EROS ESTATE FELICITA' E GIOIA FESTA DELLA DONNA FREDDO E GELO GELOSIA GIUGNO INCONTRO INVERNO LONTANANZA LUNA MALINCONIA MAMMA MANI MARE MAGIA D'AMORE MISTERO D'AMORE NATALE NATURA NEVE NOTTE NUVOLE ORIGINALITA' PAPA' PASQUA PASSIONE E MISTERO PIOGGIA POESIA PRIMAVERA RICORDI RIFLESSIONI D'AMORE SAN VALENTINO SENSO DELLA VITA SERA SETTEMBRE SILENZIO SOGNO SOLE SORRISI SPERANZA STELLE TEMPO VIAGGIO VINO
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