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coppermine
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Achmatova
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Quando di notte
Postato da Grazia01 il Venerdì, 14 dicembre @ 21:25:49 CET (1212 letture)
![]() ![]() Quando di notte Quando di notte canta l'illusione e scrocchia nelle ossa l'apprensione scivolo dalla finestra alla pozzanghera e dalla terra estraggo la mia ruggine Quando di notte bisbiglia il sogno e i denti si corrodono strusciando cammino per le strade mutaforma e mi disanimo in oscura veglia Quando di notte esisto e tutto dorme Francesco Randazzo Storia.
Postato da giamacista il Venerdì, 14 dicembre @ 20:19:57 CET (1160 letture)
![]() ![]() Storia Nel giallo gelido pioggia ossa e vertigini ha nascosto il suo ideale. Il colore rosso avanza slitta su una scialuppa a largo di ali di fata. Senza sguardo ne parole indelebili, sicure, incerte, innanzi a lui il dubbio. Nel giallo gelido del tappeto e della vicenda ha nascosto il suo ideale. Nel giallo gelido di pioggia ossa e vertigini. Federico Marino Oggi 13 dicembre nacque...
Postato da Grazia01 il Giovedì, 13 dicembre @ 23:43:59 CET (1490 letture)
![]() ![]() Oggi 13 dicembre nacquero il poeta tedesco Heinrich Heine e il pittore italiano Giacomo Vittone ![]() L'ANTICO SOGNO Ed ho sognato ancor l'antico sogno : in una bella notte a primavera a piè d'un tiglio noi seduti s'era, ci giuravamo eterna fedeltà. Era un giurare e un rigiurar di nuovo, e un carezzarci e un ridere e un baciare, e perché il giuramento a ricordare avessi mi mordesti sulla man. Oh piccolina dagli occhietti chiari! oh bella bimba dagli acuti denti! sono di prescrizione i giuramenti, ma il mordere è superfluo, non ti par? ![]() PERCHÉ SON COSI SCIALBE LE ROSE? Perché son cosí scialbe le rose, oh dimmi, amor, perché? Perché mai fra l'erbe odorose le viole taccion, perché? Perché mai dell'allodola il trillo sí mesto scende a val? perché mai su da timo e serpillo odor di morte sal? Perché non manda l'usato calore il sole imbronciato dal ciel?' sulla terra perché tal grigiore e delle tombe il gel? Perché son sí cupo, torbido anch'io, mio dolce amore, di'! Oh dimmi, soave amor mio, perché m'hai lasciato cosí? Alice nel paese delle meraviglie
Postato da Grazia01 il Giovedì, 13 dicembre @ 11:08:18 CET (777 letture)
![]() Alice nel paese delle meraviglie ![]() Nell'infanzia di molti di noi c'è stato un coniglio bianco. Il Coniglio Bianco, quello con il panciotto e l'orologio e i guanti, quello di Lewis Carroll: un inquietante folletto psicopompo che, se avevamo l'età sbagliata e una giusta quantità d'immaginazione, ci ha trascinati in un paese di deliziosi incubi, dal quale siamo poi venuti fuori con certe strane predilezioni per la psicanalisi, o, nel migliore dei casi, con una spiccata tendenza all'ironia più sovversiva. Charles Lutwidge Dogson, diventato LEWIS CARROLL a partire dal 1856, fu ed è un maestro della forma più difficile di sovversione, quella che, senza parere, con l'aria di giocare il gioco innocuo del nonsenso, utilizzando una logica ferrea, scardina tutte le saracinesche delle consuete logiche linguistiche e, va da sé, sociali. E di nonsenso infatti spesso si parla a proposito di Alice e sicuramente il nonsenso, e i nonsensi di cui è fiorito, contribuiscono a renderlo un racconto" trasversale", possibile da leggere a qualsiasi età con differenti e stratificati motivi di grande spasso. Raramente però si sottolinea che in questo mirabolante succedersi di sfolgoranti assurdità l'unico personaggio a mantenere ben salda la barra del senso e della logica è proprio la protagonista. Pensieri
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 12 dicembre @ 21:53:48 CET (928 letture)
![]() ![]() Anche durante l'inverno nei rami scuri scorre la linfa vitale, eppure ad ogni cambio di stagione i rami vecchi vengono lasciati morire per lasciare posto a quelli nuovi che, vigorosi, rinforzeranno l'albero. Dovremmo essere in grado anche noi di lasciare morire nell'oblio i nostri vecchi e fastidiosi pensieri per dare modo a quelli nuovi, più belli, di crescere e rifiore, per dare nuova forza e nuovo vigore ai nostri sogni. Grazia Intenso
Postato da moirac il Mercoledì, 12 dicembre @ 20:01:48 CET (1296 letture)
Un presepe di pane
Postato da Grazia01 il Lunedì, 10 dicembre @ 21:19:39 CET (1201 letture)
![]() A Olmedo, paesetto a pochi minuti da Sassari e da Alghero, è possibile ammirare il presepe di pane allestito all'interno della chiesa Romanica risalente al XII Sec. Già noto nella regione, richiama numerosi visitatori anche da diverse parti d'Italia. Il presepe è realizzato dalle abili mani delle panificatrici Olmedesi della Pro loco, mentre gli oggetti in legno dagli uomini della Pro loco. Il cuore del presepe è la Natività, sono stati aggiunti nel tempo momenti di vita quotidiana della comunità Olmedese: attività artigianali, il gioco, il lavoro, la miniera e quest'anno la festa patronale del 1° Maggio in onore di N.S di Talia L'UNICA STAGIONE SICURA - Serena Dandini
Postato da Grazia01 il Lunedì, 10 dicembre @ 21:00:46 CET (1139 letture)
![]() ![]() L'UNICA STAGIONE SICURA Che dolcezza infantile nella mattinata tranquilla! C'è il sole tra le foglie gialle e i ragni tendono fra i rami le loro strade di seta. Così scriveva Federico Garda Lorca in Mattina d'autunno. ![]() L'autunno ha fatto fatica a imporsi sulla fine dell'estate, è difficile oggi per i negazionisti del surriscaldamento del pianeta sostenere ancora che è tutto esattamente uguale a prima. Basta dare una sbirciatina fuori dalla finestra e, se abiti a Roma, puoi ancora vedere bouganville fiorite che si abbracciano ai palazzi insieme con le prime insegne natalizie. Le stagioni non sono più le stesse, solo una nel nostro Paese rimane identica e imperturbabile: la stagione elettorale. Cominciata con le primarie del Pd, che ne sono l'annuncio come una volta le rondini per la primavera, durerà a lungo con regionali e nazionali e, gran finale, con l'elezione del presidente della Repubblica. Prepariamoci a questo tempo sospeso che si ripete con gli stessi riti che dovrebbero darei sicurezza, come una volta le caldarroste ai primi freddi o gli zampognari a Natale. I discorsi populisti, le uscite a effetto, le liti fratricide, le promesse e gli spergiuri nel salotto di Bruno Vespa: tutto si svolge eternamente uguale, in questo periodo infinito. Il clima è sempre lo stesso e non c'è buco dell'ozono che possa scongiurare la grandinata di dichiarazioni di Maurizio Gasparri al Tgr, Piovono sondaggi a rischio esondazione e fioriscono cartelloni elettorali come gramigna. Le previsioni sono il nuovo calendario di Barbanera: al posto dei consigli sulla forzatura dei bulbi, offrono i suggerimenti per recarsi alle urne, ma l'effetto poetico non è proprio lo stesso. Cerchiamo di distrarci coltivando camelie sasanqua, leggere come farfalle, che hanno il pregio di fiorire prima di tutte le loro consorelle, precoci come exit polI finalmente affidabili. Buona settimana
Postato da Grazia01 il Domenica, 09 dicembre @ 23:06:25 CET (926 letture)
Al di là del mare
Postato da Grazia01 il Sabato, 08 dicembre @ 22:55:01 CET (1012 letture)
![]() ![]() Al di là del mare Al di là del mare cè una terra amica al di là del mare cè una guerra antica là dove scende il male non si può amare. Ma io chiedo amore per quelli che piangono Al di qua del mare c'è una chiesa antica nella sua mano cresce l'erba della libertà. Ma io chiedo amore per i bimbi che nascono per i bimbi che invocano per i bimbi che crescono. Ed io chiedo amore per i bimbi che muoiono. Nel mio cuore amico c'è per te l'amore ti vorrei donare le ali per volare e come nelle favole il bene vincerà. Patrizio Viozzi Mentre dormivi...
Postato da Grazia01 il Venerdì, 07 dicembre @ 20:30:33 CET (978 letture)
![]() ![]() Non si smette di essere piccoli tutt'a un tratto, come una grande esplosione, come uno di quei palloncini pubblicitari con gli slogan. Il bambino che hai dentro cola fuori, trapela come aria da una foratura in una gomma. E un giorno ti guardi allo specchio e ti trovi faccia a faccia con un adulto. Puoi continuare a portare i blu jeans, puoi continuare ad andare ai concerti di Springsten, puoi tingere i capelli, ma la faccia che c'è nello specchio è lo stesso quella di un adulto. Ed è successo tutto mentre dormivi, forse come la visita della fatina dei denti... tratto da "IT" di S.King Mary McNeely
Postato da Grazia01 il Venerdì, 07 dicembre @ 11:21:23 CET (1086 letture)
![]() ![]() Mary McNeely Viandante, amare è trovare la propria anima attraverso l'anima dell'amato. Quando l'amato si ritrae dalla tua anima allora tu l'hai perduta. È scritto: «Ho un amico, ma il mio dolore non ha amici.» Perciò i miei lunghi anni -di solitudine a casa di mio padre, cercando di riconquistarmi e trasformare il mio dolore in un sé più elevato. Ma c'era mio padre con i suoi dolori, seduto sotto l'albero di cedro, un'immagine che mi s'affondò nel cuore infine portandovi profondissima quiete. Oh, voi anime che avete reso la vita fragrante e bianca come tuberose dal suolo scuro della terra, eterna pace! Edgar Lee Masters Ricordi come sogni
Postato da Grazia01 il Venerdì, 07 dicembre @ 09:48:24 CET (1283 letture)
![]() ![]() Ricordi come sogni Canzoni immagini profumi risvegliano ricordi, dal passato ritornano sensazioni tanto vivide da sentirne il sapore, incontri intimi con l'anima. Stringo a mè i più felici pezzi d'esistenza da rivivere il tempo di una carezza tenere fugaci gioie inattese un sole che si scioglie nel mare rosso della sera. Grazia Stati Uniti Messicani
Postato da Paolo il Giovedì, 06 dicembre @ 20:12:26 CET (4789 letture)
![]() E’ mattina inoltrata, quel 21 aprile 1914 a Veracruz. Dalla finestra di casa, Vera guarda verso il porto: si sentono suonare le undici. Willie è seduto sulla sedia accanto al letto, senza i pantaloni, e si apre la camicia per controllare il costato dove ha preso un colpo: ah, la Revolución. Vera salta in piedi sul letto, indossa una fine sottovestina azzurra bordata di bianco ed è a seno nudo. Scialuppe sono calate dalle cannoniere Florida e Utah ancorate alla fonda: sono le undici e venti. Willie si alza dalla sedia, si sdraia a terra sul tappeto, a corpo morto. Dal letto, Vera salta giù e va sopra Willie, facendo bene aderire quello che deve. Alle undici e trenta, le scialuppe raggiungono il molo 4 e sbarcano The Few (Marines) e Bluejackets (Marinai). Un po’ di folla si raduna per osservare; i militari si compongono nei ranghi. Vera e Willie si rotolano sul tappeto, e pazienza per il suo costato. Mas te vale. ![]() AMORE ADDIO
Postato da rosarossa il Giovedì, 06 dicembre @ 13:47:51 CET (897 letture)
Oggi nacquero Emanuel Carnevali e Tommaso Minardi
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 05 dicembre @ 00:16:57 CET (892 letture)
![]() Poesie di Emanuel Carnevalie immagini di Tommaso Minardi ![]() Certe cose ci puntano contro il dito e ridono. Certe cose si nascondono agli occhi della gente e si odono piangere sommessamente. Certe cose cadono dal cielo: cose nere informi, mostri della notte e terrore dei giorni. Certe cose sembrano essere state predisposte da Dio e dal Diavolo. Certe cose sembrano nate in un abisso e cresciute nelle tenebre. Certe cose portano l’immagine della bontà come se il fuoco ve l’avesse scolpita in bassorilievo. Certe cose ridono fino a divenire teschi e poi continuano a ridere. Certe cose sono come alberi di pesco, portano a lungo frutti verdi. Certe cose sono come il vino che uno beve soltanto per ubriacarsi. Certe cose colpiscono il cuore come un colpo di gong, così che poi risuona a lungo. Certe cose schiacciano il cuore come se fosse uno scarafaggio. Ed è orribile, come spiaccicare uno scarafaggio. Certe cose sono come il fulmine: possono essere guidate anche se pericolose. Certe cose sono come pensieri dal piede pesante, hanno il piede pesante anche se abitano il cielo. Certe cose sono come le aquile. Vivono in alto - possono benissimo dimenticare la valle. Certe cose sono come il terremoto: utilizzano tutte le nostre paure. Certe cose sono come la Bellezza che è morta da tempo: solo l’acqua profonda del pozzo può lavarle e destarle. NOI SAREMO
Postato da Grazia01 il Martedì, 04 dicembre @ 23:17:58 CET (1122 letture)
![]() ![]() NOI SAREMO Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi che certo guarderanno male la nostra gioia, talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero? Andremo allegri e lenti sulla strada modesta che la speranza addita, senza badare affatto che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero? Nell'amore isolati come in un bosco nero, i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza, saranno due usignoli che cantan nella sera. Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile, non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio. Uniti dal più forte, dal più caro legame, e inoltre ricoperti di una dura corazza, sorrideremo a tutti senza paura alcuna. Noi ci preoccuperemo di quello che il destino per noi ha stabilito, cammineremo insieme la mano nella mano, con l'anima infantile di quelli che si amano in modo puro, vero? Paul Verlaine Biografia Grande e bello spettacolo...
Postato da Grazia01 il Lunedì, 03 dicembre @ 22:41:39 CET (1183 letture)
![]() ![]() Grande e bello spettacolo veder l'uomo uscir quasi dal nulla per mezzo dei suoi propri sforzi; disperdere, con i lumi della ragione, le tenebre in cui la natura l'aveva avviluppato; innalzarsi al di sopra di se stesso; lanciarsi con lo spirito fino alle regioni celesti: percorrere a passi di gigante, al pari del sole, la vasta distesa dell'universo; e, ciò che é ancor più grande e difficile, rientrare in se stesso per studiarvi l'uomo e conoscerne la natura, i doveri e il fine. Rousseau Mia amata gatta
Postato da Letty il Domenica, 02 dicembre @ 09:45:20 CET (897 letture)
![]() ![]() A volte mi chiedo chi sei per vivere quei miei silenzi come se fossero un grido comprensibile. Quella tua zampetta sfiora una guancia ma non sa che mi sta toccando il cuore e guarendo ferite invisibili...! Quando ti accoccoli nel letto con me, nel silenzio di ciò che non c'è, mi fai bene... molto più bene di qualsiasi altro essere umano... una cura ad un male che le parole non sanno spiegare, ma che nel silenzio dicono tutto quello che c'è... mia amata gatta. Letty Alberi, testimoni muti
Postato da Grazia01 il Sabato, 01 dicembre @ 11:20:31 CET (1076 letture)
![]() Non calpestare le radici
![]() Nei primi 80 centimetri di terreno, c'è il 90% delle radici di un albero, sua fonte di vita e ancoraggio con la terra. Ecco perché le operazioni di "compattamento", così come le persone che ci camminano sopra, sono dannosissime per la pianta: tolgono ossigeno alle radici. Altrettanto pericolosa per l'albero è la presenza di prato intorno alla sua base: l'erba, infatti, "ruba" acqua alle radici. Gli arboricoltori consigliano, in alcuni casi, di recintare le piante, «come si farebbe per un quadro prezioso da mettere sotto vetro». Ciò non esclude la possibilità di valorizzare i "Monumentali" con il turismo: come avviene a Varese, dov'è attivo un progetto transfrontaliero con la Svizzera di passeggiate guidate tra gli alberi.
![]() Decembrini, che oltre a essere un paesaggista di fama internazionale è anche poeta e filosofo, però, va oltre: «Monumento significa ricordare, ed è questo aspetto che più mi interessa: la relazione dell'albero con noi uomini». Gli alberi sono da sempre testimoni muti della storia dell'umanità. Recentissima la ricerca del Cnr, in coordinamento con l'Istituto Agrario di San Michele all'Adige sugli ulivi dell'orto dei getsemani: hanno circa 900 anni e sono fratelli tra di loro; risalgono quindi al tempo delle Crociate. «Ora sappiamo tutto del loro Dna e stato di salute. Forse derivano da polloni su ceppaie ancor più antiche che ci fanno sperare di avere, almeno come materiale genetico, gli ulivi che hanno visto le vicissitudini del Cristo». Nella foresta reale di Sherwood, cuore storico della Gran Bretagna, il Major Oak sotto le cui chiome leggenda vuole che si nascondesse Robin Hood è ancora saldamente in piedi. Anzi, sulle sue radici. I custodi del parco raccolgono i turisti attorno all’albero millenario e raccontano una storia: «La quercia ci mette 300 anni per crescere, poi riposa 300 anni e per altri 300 declina con grazia». In alcuni casi fortunati, vive anche di più. Com’è successo alla quercia dell’eroe popolare inglese. La morte improvvisa della pianta, in natura, non esiste. Avviene solo quando l’uomo arriva con la motosega o qualcosa di più subdolo e silenzioso. Nati oggi, 30 novembre
Postato da Grazia01 il Venerdì, 30 novembre @ 23:26:04 CET (997 letture)
![]() ![]() Poesie di Veronica Gambara e dipinti di William-Adolphe Bouguereau ![]() Occhi lucenti e belli Occhi lucenti e belli, com'esser può che in un medesmo istante nascan da voi nove sì forme e tante? Lieti, mesti, superbi, umili, alteri vi mostrate in un punto, onde di speme e di timor m'empiete, e tanti effetti dolci, acerbi e fieri nel core arso per voi vengono insieme ad ognor che volete. Or, poi che voi mia vita e morte sète, occhi felici, occhi beati e cari, siate sempre sereni allegri e chiari. ![]() Onorate acque Onorate acque, e voi, liti beati, ove il ciel più tranquillo e più sereno che in altra parte si dimostra, e appieno sparge i suoi doni, a tutti altri negati, se i versi miei fosser di stil sì ornati, come di buon voler, l'almo ed ameno vostro sito, di grazia e valor pieno, farian eterno, e voi cari e pregiati. Ma le mie roche rime e 'l basso ingegno, troppo ineguali a vostra grande altezza, non ardiscon cantando andar tant'alto, chè ragionar di voi non fòra degno qual si voglia gran stil pien di dolcezza; però con l'alma sol v'onoro e esalto. ![]() SALVE, MIA CARA PATRIA I Con quel caldo desio che nascer suole Nel petto di chi torna, amando, assente Gli occhi vaghi a vedere, e le parole Dolci ad udir del suo bel foco ardente, Con quel proprio voi, piagge al mondo sole, Fresch'acque, ameni colli, e te, possente Più d'altra che 'l sol miri andando intorno, Bella e lieta cittade, a veder torno. II Salve, mia cara patria, e tu, felice, Tanto amato dal ciel, ricco paese, Che a guisa di leggiadra alma fenice, Mostri l'alto valor chiaro e palese; Natura, a te sol madre e pia nutrice, Ha fatto a gli altri mille gravi offese, Spogliandoli di quanto avean di buono Per farne a te cortese e largo dono. III Non tigri, non lioni e non serpenti Nascono in te, nemici a l'uman seme, Non erbe venenose, a dar possenti L'acerba morte, allor che men si teme; Ma mansuete greggie e lieti armenti Scherzar si veggon per li campi insieme, Pieni d'erbe gentili e vaghi fiori, Spargendo graziosi e cari odori. IV Ma, perché a dir di voi, lochi beati, Ogn'alto stil sarebbe roco e basso, Il carco d'onorarvi a più pregiati, Sublimi ingegni e gloriosi lasso. Da me sarete col pensier lodati E con l'anima sempre, e ad ogni passo Con la memoria vostra in mezzo il cuore, Quanto sia il mio poter, farovvi onore. Messaggio
Postato da Grazia01 il Venerdì, 30 novembre @ 22:29:22 CET (879 letture)
Benvenuto
Postato da Grazia01 il Giovedì, 29 novembre @ 23:12:41 CET (687 letture)
Come mai questo silenzio - Luigi Cannillo
Postato da Grazia01 il Giovedì, 29 novembre @ 22:54:56 CET (948 letture)
![]() ![]() Come mai questo silenzio Come mai questo silenzio dopo i ruggiti e i traffici notturni il tempo cosi carico fermato alla periferia del giomo Sarò io a immergere per primo il cucchiaio nel vuoto e deglutire E' il momento instabile nel quale filano zucchero nelle miniere in cielo esplodono fasce di raso Una rete di lampi intanto si sta annodando attomo ognuno isola muta la parola trattenuta da una fionda come aereo di carta o tuono Luigi Cannillo Pensiero del giorno
Postato da Grazia01 il Giovedì, 29 novembre @ 22:42:09 CET (942 letture)
![]() ![]() La storia di ogni società è stata finora la storia di lotte di classe. Uomo libero e schiavo, patrizio e plebeo, barone e servo della gleba, membro di una corporazione e artigiano, in breve oppressore e oppresso si sono sempre reciprocamente contrapposti, hanno combattuto una battaglia ininterrotta, aperta o nascosta, una battaglia che si è ogni volta conclusa con una trasformazione rivoluzionaria dell'intera società o con il comune tramonto delle classi in conflitto. Nelle precedenti epoche storiche noi troviamo dovunque una suddivisione completa della società in diversi ceti e una multiforme strutturazione delle posizioni sociali. Nell'antica Roma abbiamo patrizi, cavalieri, plebei, schiavi; nel Medioevo, feudatari, vassalli, membri delle corporazioni, artigiani, servi della gleba, e ancora, in ciascuna di queste classi, ulteriori specifiche classificazioni. La moderna società borghese, sorta dal tramonto della società feudale, non ha superato le contrapposizioni di classe. Ha solo creato nuove classi al posto delle vecchie, ha prodotto nuove condizioni dello sfruttamento, nuove forme della lotta fra le classi. Marx e Engels, "Manifesto del Partito Comunista Un abbraccio
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 28 novembre @ 22:39:17 CET (1070 letture)
![]() ![]() Questa bambina ha perso la madre a causa della guerra e ora vive in un orfanotrofio. Nel cortile di quella casa ha disegnato con il gesso la sagoma della sua mamma e ci si è sdraiata sopra alla ricerca di quell'abbraccio, che le manca troppo, e si è anche ricordata di togliersi le scarpe per rispettarla. Dedico un pensiero a tutti questi poveri bambini rimasti soli a causa della guerra. Come nasce un capolavoro
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 28 novembre @ 11:55:26 CET (3324 letture)
![]() Da Robert Capa a Mapplethorpe e Salgado: 20 artisti in un volume Come nasce un capolavoro realizzato in un istante: I volti della Grande Depressione, la gioia alla fine della Guerra, l'erotismo e le sue forme...Una grande raccolta di immagini fa la storia della fotografia. Ne abbiamo scelte 9, e vi raccontiamo il mondo che c'è dietro. di Chiara Mariani Credo che la fotografia consenta, entro certi limiti, di riordinare il caos che sta davanti ai nostri occhi ... ciò che mi propongo da tempo come obiettivo è riuscire ad avere uno sguardo liberato dai moralismi, da ideologie, dall'incubo latente del pregiudizio". È un'annotazione di Gabriele Basilico che accompagna uno scatto fatto a Rio de Janeiro, Potrebbe però essere la dichiarazione di ognuno dei 20 protagonisti del volume Grandi Fotografi (in uscita in questi giorni da Contrasto, da cui sono tratti gli scatti di queste pagine) che, per quanto diversi per età, formazione, sensibilità, sono uniti dal rispetto per il mezzo espressivo che hanno scelto, consapevoli del suo potere, affascinati dalla sua duttilità, per celebrare la bellezza, denunciare il dolore, le ingiustizie o la sopraffazione. Artisti nell'empireo della storia della fotografia, tormentati dalla necessità di esprimere il proprio mondo interiore attraverso immagini oneste, sofisticate e incisive. Grazie agli incisi dei fotografi, alle note puntuali e ai testi critici dei curatori del volume, i loro archivi diventano più intelligibili. Gettando luce anche sulla produzione di altri colleghi che qui non potevano essere inclusi. ![]() GIOVANI CONTADINI, 1914 Gli archetipi di August Sander Per chi, come August Sander, comincia a lavorare in miniera a 14 anni, la fotografia può essere solo documentaria. Nato nel 1876 nel cuore minerario della Germania, incontra la sua passione per caso, quando un fotografo giunto dove lavorava Sander, gli chiede di portare i suoi attrezzi. Nasce un'ispirazione che è alla base dell'opera Uomini del XX secolo: centinaia di personaggi che sono individui connotati personalmente e socialmente, e allo stesso tempo archetipi dell'umanità. Il crudo affresco della società tedesca non piace alla Germania del Fuhrer che manda al macero i suoi libri e impedisce la pubblicazione di nuovi. Sander riesce a salvare una parte dell'archivio. Suo figlio Erich, dopo 10 anni di prigione per il suo attivismo nel Partito Socialista, muore nel '44. Nel '55 le sue fotografie fanno parte della mostra The Family oF Man organizzata da Edward Steichen al MoMA di New York. ![]() FLOYD BURROUGHS, ALABAMA 1936 Walker Evans e il New Deal Voleva diventare uno scrittore, ma il timore di confrontarsi con i suoi miti letterari lo spinge verso la macchina fotografica. Grazie alla frustrazione, Walker Evans, nato nel 1903 nel Missouri, diventa un maestro del fotogiornalismo americano. Compie il suo apprendistato nelle strade di New York e nel 1935 inizia a collaborare con la Farm Security Administration con il mandato di documentare la situazione dei contadini del Sud durante la Grande Depressione e sostenere le soluzioni del New Deal di Franklin D. Roosevelt. Nel 1938, il MoMA di New York organizza la prima mostra monografica dedicata a un fotografo. Nel 1941 pubblica Let Us now Praise Famous Men, con testi di James Agee. Confortato dai propri successi, inizia a collaborare con i grandi magazine, prima con Time e poi con Fortune, sia come fotografo sia come scrittore. Dal 1965 insegna fotografia alla Yale School of Art and Architecture. Il bacio di Maria Ceciclia Camozzi
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 28 novembre @ 10:53:02 CET (801 letture)
![]() ![]() Bacio Soave melodia di fine inverno, ho raccolto il suo bacio pervinca e l'ho indossato sul fuoco dell'anima... parola che nutre l'alba giorno dopo giorno, di saperi odorosi e nubi assonnate. Un uccello canta le sue strofe a terzine mentre lacrime di gioia rigano il volto, come piccole navi tra labbra di fiori su pelle di ciliegio... ha percorso le mie coste con lo sguardo sapiente e s'è fermato. Ha dormito nel mio sogno, vibrante di azzurro sino a primavera e attraverso le ombre della memoria dei secoli ha ritrovato la vita. Maria Cecilia Camozzi tempo...
Postato da Grazia01 il Martedì, 27 novembre @ 22:48:11 CET (917 letture)
La vita secondo Schopenhauer
Postato da Grazia01 il Martedì, 27 novembre @ 22:41:15 CET (1062 letture)
![]() ![]() E' davvero incredibile come insignificante e priva di senso, vista dal di fuori, e come opaca e irriflessiva, sentita dal di dentro, trascorra la vita di quasi tutta l'umanità. E' un languido aspirare e soffrire, un sognante traballare attraverso le quattro età della vita fino alla morte, con accompagnamento d'una fila di pensieri triviali. Gli uomini somigliano a orologi che vengono caricati e camminano, senza sapere il perché; ed ogni volta che un uomo viene generato e partorito, è l'orologio della vita umana di nuovo caricato, per ripetere ancora una volta, fase per fase, battuta per battuta, con variazioni insignificanti, la stessa musica già infinite volte suonata. Ciascun individuo, ciascun volto umano e ciascuna vita non è che un breve sogno dell'infinito spirituale naturale, della permanente volontà di vivere; non è che una nuova immagine fuggitiva, che la volontà traccia per gioco sul foglio infinito dello spazio e del tempo, lasciandola durare un attimo appena percettibile di fronte all'immensità di quelli, e poi cancellandola, per dar luogo ad altre. Nondimeno, e in ciò è l'aspetto grave della vita, ognuna di tali immagini fugaci, ognuno di tali insipidi capricci dev'essere pagato dall'intera volontà di vivere, in tutta la sua violenza, con molti e profondi dolori, e in ultimo con un'amara morte, a lungo temuta, finalmente venuta. Per questo ci fa così subitamente malinconici la vista di un cadavere. La vita d'ogni singolo, se la si guarda nel suo complesso, rilevandone solo i tratti significanti, è sempre invero una tragedia; ma, esaminata nei particolari, ha il carattere della commedia. Imperocchè l'agitazione e il tormento della giornata, l'incessante ironia dell'attimo, il volere e il temere della settimana, gli accidenti sgradevoli d'ogni ora, per virtù del caso ognora intento a brutti tiri, sono vere scene da commedia. Ma i desideri sempre inappagati, il vano aspirare, le speranze calpestate senza pietà dal destino, i funesti errori di tutta la vita, con accrescimento di dolore e con morte alla fine, costituiscono ognora una tragedia. Così, quasi il destino avesse voluto aggiungere lo scherno al travaglio della nostra esistenza, deve la vita nostra contenere tutti i mali della tragedia, mentre noi riusciamo neppure a conservar la gravità di personaggi tragici, e siamo invece inevitabilmente, nei molti casi particolari della vita, goffi tipi da commedia. Schopenhauer "Il mondo come volontà e rappresentazione" Ciao
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