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coppermine
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Achmatova
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La collina
Postato da Grazia01 il Lunedì, 05 novembre @ 16:57:04 CET (1012 letture)
![]() ![]() La collina Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, l'abulico, l'atletico, il buffone, l'ubriacone, il rissoso? Tutti, tutti, dormono sulla collina. Uno trapassò in una febbre, uno fu arso nella miniera, uno fu ucciso in rissa, uno morì in prigione, uno cadde da un ponte lavorando per i suoi cari- tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Dove sono Ella, Kate, Mag, Edith e Lizzie, la tenera, la semplice, la vociona, l'orgogliosa, la felice? Tutte, tutte, dormono sulla collina. Una morì di un parto illecito, una di amore contrastato, una sotto le mani di un bruto in un bordello, una di orgoglio spezzato, mentre anelava al suo ideale, una inseguendo la vita, lontano, in Londra e Parigi, ma fu riportata nel piccolo spazio con Ella, con Kate, con Mag- tutte, tutte dormono, dormono, dormono sulla collina. Dove sono lo zio Isaac e la zia Emily, e il vecchio Towny Kincaid e Sevigne Houghton, e il maggiore Walker che aveva conosciuto uomini venerabili della rivoluzione? Tutti, tutti, dormono sulla collina. Li riportarono, figlioli morti, dalla guerra, e figlie infrante dalla vita, e i loro bimbi orfani, piangenti- tutti, tutti dormono, dormono, dormono sulla collina. Dov'è quel vecchio suonatore Jones Che giocò con la vita per tutti i novant'anni, fronteggiando il nevischio a petto nudo, bevendo, facendo chiasso, non pensando né a moglie né a parenti, né al denaro, né all'amore, né al cielo? Eccolo! Ciancia delle fritture di tanti anni fa, delle corse di tanti anni fa nel boschetto di Clary, di ciò che Abe Lincoln disse una volta a Springfield. Lee Masters Antologia di Spoon River L'ORGOGLIO DEL VENTO
Postato da rosarossa il Lunedì, 05 novembre @ 16:42:06 CET (999 letture)
![]() ![]() L'ORGOGLIO DEL VENTO Vento che con audacia deciso e prepotente ovunque passi ferisci e distruggi quanto incontri. Irrompi fra le nuvole nel cielo mentre calme passeggiano, s' anneriscono si gonfiano e la pioggia promettono con zelo. Senza pietà le abbatti,infrangi, distruggi, spingendole, in angoli sconosciuti poi accantoni. Finita la lotta ritorna il sereno; un pallido sole spia facendo capolino, il vento calma la sua furente ira e si riposa. Tutto intorno tace! Mostra i suoi muscoli per incutere paura soddisfatto e sorridente facendo l'occhiolino, guarda la natura piegata e ferita, Poi impettito spavaldo e spaccone, dice: Di tutto e tutti sono io il più forte, sono io il padrone! Rosarossa Vento di ... poesia
Postato da Grazia01 il Domenica, 04 novembre @ 23:42:00 CET (1006 letture)
![]() Poesie nel...vento ![]() Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi rimproverare al vento di rivelarli agli alberi Gibran ![]() IL VENTO NELL'ISOLA Il vento è un cavallo: senti come corre per il mare, per il cielo. Vuol portarmí via: senti come percorre il mondo per portarmi lontano. Nascondimi, tra le tue braccia per questa notte sola, mentre la pioggia rompe contro il mare e la terra la sua bocca innumerevole. Senti come il vento mi chiama galoppando per portarmi lontano. Con la tua fronte sulla mia fronte, con la tua bocca sulla mia bocca, legati i nostri corpi all'amore che ci brucia, lascia che il vento passi senza che possa portarmi via. Lascia che il vento corra coronato di spuma, che mi chiami e mi cerchi galoppando nell'ombra, mentre, sommerso sotto i tuoi grandi occhi, per questa notte sola riposero, amor mio. Pablo Neruda Ernest Hyde
Postato da Grazia01 il Sabato, 03 novembre @ 23:36:50 CET (1215 letture)
![]() ![]() Ernest Hyde La mia mente era uno specchio: vedeva ciò che vedeva, sapeva ciò che sapeva. In gioventù la mia mente era solo uno specchio in un vagone èhe correva veloce, afferrando e perdendo frammenti di paesaggio. Poi con il tempo grandi graffi solcarono lo specchio, lasciando che il mondo esterno penetrasse, e il mio io più segreto vi affiorasse, Poiché questa è la nascita dell'anima nel dolore, una nascita con vincite e perdite. La mente vede il mondo come cosa a sé, e l'anima unisce il mondo al proprio io. Uno specchio graffiato non riflette immagine - e questo è il silenzio della saggezza. Da Antologia di Spoon River Edgar Lee Masters Cara Luna, da quando abbiamo posato il piede
Postato da Grazia01 il Sabato, 03 novembre @ 18:12:01 CET (981 letture)
![]() ![]() Cara Luna, da quando abbiamo posato il piede Cara Luna, da quando abbiamo posato il piede su di te sei diventata ancora più misteriosa e lontana e noi ti amiamo ancor più, noi che oggi sappiamo che un giorno tornerà la vita su di te (perché ho scritto "tornerà"?), che sarai un giorno ricoperta di verde e saremo noi umani a fare questo, noi accusati ora di inquinare, di avvelenare la terra noi salveremo la terra e salveremo la luna, con quanta nostalgia ripenseremo allora a quando eri senza vita, a quando eri bianca e povera, e a come eri bella, a quando ancora non ti avevamo colonizzato e ti guardavamo solo da lontano. Claudio Damiani Da Il fico della fortezza (Fazi, 2012) Il passato...
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 novembre @ 18:21:32 CET (669 letture)
![]() ![]() Io non voglio cancellare il mio passato, perché nel bene o nel male mi ha reso quello che sono oggi. Anzi ringrazio chi mi ha fatto scoprire l’amore e il dolore, chi mi ha amato e mi ha usato, chi mi ha detto ti voglio bene credendoci e chi invece l’ha fatto solo per i suoi sporchi comodi. Io ringrazio me stesso per aver trovato sempre la forza di rialzarmi e andare avanti, sempre. Oscar Wilde ![]() Ci sarà sempre una penna per scrivere il futuro ma non ci sarà mai una gomma per cancellare il passato... NO AL PIANTO SI A UNA PRECE
Postato da rosarossa il Venerdì, 02 novembre @ 17:02:08 CET (867 letture)
Un cero e una canzone
Postato da Grazia01 il Venerdì, 02 novembre @ 09:53:12 CET (1252 letture)
![]() In questa giornata dedicata ai defunti, un pensiero e una preghiera a tutti i nostri cari che ci hanno lasciato, ricordandoli nei loro momenti migliori, così ...come immaginiamo di poterli rivedere un giorno... ![]() Una canzone di De Andrè che ritengo adatta a questo giorno Inverno Sale la nebbia sui prati bianchi come un cipresso nei camposanti un campanile che non sembra vero segna il confine fra la terra e il cielo. Ma tu che vai, ma tu rimani vedrai la neve se ne andrà domani rifioriranno le gioie passate col vento caldo di un'altra estate. Anche la luce sembra morire nell'ombra incerta di un divenire dove anche l'alba diventa sera e i volti sembrano teschi di cera. Ma tu che vai, ma tu rimani anche la neve morirà domani l'amore ancora ci passerà vicino nella stagione del biancospino. La terra stanca sotto la neve dorme il silenzio di un sonno greve l'inverno raccoglie la sua fatica di mille secoli, da un'alba antica. Ma tu che stai, perché rimani? Un altro inverno tornerà domani cadrà altra neve a consolare i campi cadrà altra neve sui camposanti. Oggi 1° novembre nacque Antonio Canova
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 novembre @ 17:56:27 CET (1179 letture)
![]() ![]() Antonio Canova, autoritratto; Gipsoteca canoviana di Possagno Antonio Canova, nato a Possagno il 1º novembre 1757 e morto a Venezia il 13 ottobre 1822, è stato il maggior artista italiano ad aver partecipato alla vicenda del neoclassicismo ed è anche l’ultimo grande artista italiano di livello europeo. Dopo di lui, per tutto il corso del XIX secolo, l’Italia ha svolto un ruolo molto marginale e periferico nell’ambito della formulazione delle nuove teorie e pratiche artistiche. ![]() Ninfea dormiente - Londra, Victoria and Albert Museum 1820-24 Formatosi in ambiente veneziano, le sue prime opere rivelano la influenza dello scultore barocco del Seicento Gian Lorenzo Bernini. Trasferitosi a Roma, partecipò al clima cosmopolita della capitale in cui si incontravano i maggiori protagonisti dell’arte neoclassica. A Roma svolse la maggior parte della sua attività, raggiungendo una fama immensa. Canzone dell'amore perduto
Postato da Grazia01 il Giovedì, 01 novembre @ 12:06:30 CET (4440 letture)
![]() Fabrizio De Andre è uno dei miei cantautori preferiti, anche se definirlo in questo modo è riduttivo, lui era un poeta, e molti dei suoi testi erano ricostruiti da vecchie ballate o da testi antichi che lui cercava ed elaborava con passione. Vi propongo la "Canzone dell'amore perduto", parecchi altri cantanti hanno interpretato in modo pregevole questa canzone, ma è la voce di Faber che rende davvero particolare questa melodia dolcissima. Ed ecco il testo di “Canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De Andrè: Ricordi sbocciavano le viole con le nostre parole: "non ci lasceremo mai, mai e poi mai" Vorrei dirti, ora, le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi. L'amore che strappa i capelli é perduto ormai. Non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza. E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano li rimpiangerai. Ma sarà la prima che incontri per strada, che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo E sarà la prima che incontri per strada, che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo. Piove su Halloween
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 31 ottobre @ 22:10:58 CET (874 letture)
![]() ![]() Qui a Milano piove, piove, sapessi come piove…piove sulla Madonnina in restauro, piove sui grattacieli, piove sui vicoli bui, piove sulle panchine dei giardini, piove sui giochi dei bambini, e piove sulle zucche accese, piove sui cappelli a punta delle streghe, piove sugli scherzetti e i dolcetti, piove sulle finte ragnatele e anche su quelle vere. Piove anche al Meazza...Davvero una notte da stregazza Buona notte di Halloween e speriamo che non diventi "la notte alluvionata". ![]() Grazia Moreta Polo
Postato da Paolo il Mercoledì, 31 ottobre @ 14:25:49 CET (8016 letture)
![]() “I love you as I love my family, as I love our unborn children, as I love what I love most in the world [..] Always remember” ![]() Dal film ‘Per chi suona la campana’. Di libertà non ce n’era neanche l’ombra, anche se nel sostantivo richiamano lo stato privo di un monarca. Quanto all’aggettivo: senza dubbio, l’acqua aveva un suo ruolo determinante. Dalla terra, però, arrivò il loro padrone definitivo e totale. Nella loro storia, ebbero un popolo dedito all’avventura del commercio; rischiando sempre di trovarsi in mezzo ad avventure più grandi di loro. Erano le repubbliche marinare. Monastero di Santa Chiara - Napoli
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 31 ottobre @ 14:21:25 CET (1548 letture)
![]() Monastero di Santa Chiara ![]() Chiesa di Santa Chiara, interno La cittadella monastica di Santa Chiara fu costruita, dal 1309 al 1343, per volere del re Roberto d'Angiò e della moglie Sancia di Maiorca per l'ordine francescano. La chiesa si presenta a navata unica rettangolare con cappelle laterali aperte da archi. Nel corso del Seicento il volto della basilica trecentesca mutò radicalmente per gli adeguamenti barocchi in stucchi, mar- mi, intagli lignei dorati, tele: decori preziosi andati irrimediabilmente distrutti nel bombardamento del 1943. Il restauro, terminato nel 1953, restituisce all'edificio l'aspetto gotico, più severo di quanto doveva essere in origine ma alquanto suggestivo, con le arche tombali dei reali angioini poste sulla parete rettilinea dell'abside. Questi sepolcri furono realizzati da Tino da Camaino e Giovanni Pacio Bertini per Roberto d'Angiò, Maria di Valois e Carlo di Calabria TENEBROSA CRISI SOLO IL SOGNO SORRIDE
Postato da rosarossa il Martedì, 30 ottobre @ 18:53:09 CET (924 letture)
![]() ![]() TENEBROSA CRISI SOLO IL SOGNO SORRIDE Politici incapaci, crisi, orrori; cruenti scontri, catastrofi inaudite! Abbiamo eletto, illustri personaggi altolocati scopriamo adesso che al governo abbiamo solo ladri! Devastano, scompigliano inducono in affanno, siamo smarriti e disorientati. Da questo caos io ne voglio uscire; Il seme del male come gramigna cresce e tutto intorno infesta, s’avvinghia, s’infittisce e stringe al punto di lasciare storditi e senza fiato. In lontananza vedo solo buio, speranze vane, vedo giovani tristi da tempo condannati a tasche vuote… e riposi forzati… Io controcorrente voglio andare; l'unica cosa che di bello mi resta e posso fare: è solo il sogno! Dimentico tutto, comincio a sognare...Sogno un lembo di cielo stellato per costruire una casa di luce col tetto d'argento e puntini dorati. Con le pareti in puro cristallo e tutto intorno affreschi pregiati.. Prender per mano una splendida fata adagiarla su morbida seta, di rubini e diamanti brillantata e contemplarla a lungo, felice sorridente e innamorata. Vivere abbracciato a lei sempre contento senza immaginare mai, un triste abbandono, un tradimento. Questa è la vita mia sempre sognata. Vi sembra troppo? Forse ho esagerato, ma nel sogno l’ho già realizzato. Rosarossa Non mi interessa alcuna società ideale
Postato da Grazia01 il Martedì, 30 ottobre @ 13:56:56 CET (822 letture)
![]() ![]() Non mi interessa alcuna società ideale. Per favore lasciate perdere questo sogno: ha creato un grande incubo nel mondo. Ricordate che ormai da un punto di vista politico niente può più accadere. La politica è morta. Qualsiasi cosa votiate, a destra o a sinistra, fatelo senza illusioni. Bisogna che rinunciate all'idea che un sistema politico possa essere il salvatore. Nessun sistema può essere il salvatore - comuni-smo, fascismo, gandhismo. Nessuna società può salvarvi e nessuna società può essere una società ideale. E non ci sono salvatori - Cristo, Krishna o Rama. Dovete soltanto abbandonare questa idea insensata che vi portate dentro: di essere in colpa, di essere dei peccatori. Impiegate tutta la vostra energia nella danza, nella celebrazione. Allora siete ideali nel qui e ora - non dovete diventare ideali. L'ideologia in quanto tale ha perso la propria verità. Di fatto non ha mai avuto in sé alcuna verità. E anche il potere di persuasione se n'è andato. Poche menti seriose credono ancora che si possa fissare un modello da imitare, e che mediante l'ingegneria sociale si possa ottenere una nuova utopia di armonia sociale. Noi stiamo vivendo nell' era della libertà assoluta. Siamo giunti a piena maturità. L'umanità non è più infantile, è maturata. Viviamo in un periodo davvero socratico, poiché la gente si sta interrogando su tutte le tematiche importanti della vita. Non cominciate a ricercare e bramare un qualsiasi futuro ideale o un'idea o una perfezione. Abbandonate ogni ideale e vivete qui e ora. La mia comunità non sarà una società ideale. La mia comunità sarà la comune del qui e ora. Osho Ogni giorno nasce un artista... 30 ottobre
Postato da Grazia01 il Lunedì, 29 ottobre @ 21:05:09 CET (956 letture)
![]() Ogni giorno nasce un artista...30 ottobre ![]() Alfred Sisley nasce a Parigi il 30 ottobre del 1839, da genitori inglesi; suo padre, un uomo d'affari, tenta di avviarlo agli studi commerciali a Londra, ma deve arrendersi di fronte alla sua ferma volonta' di dedicarsi alla pittura. L’amore addormentato Là riposava l’Amore, e sulla sua guancia in fiore divampava il colore di una mela brillante. Io vidi, entrando sotto la fitta boscaglia il suo arco e la faretra appesi al fogliame. Dormiva su mucchi di rose dai calici profumati. La forma di un sorriso gli apriva pigramente la bocca e giovani api venivano a raccogliere il miele dalle sue vermiglie labbra. ANDRÉ CHÉNIER André Chénier nasce il 30 ottobre 1762 e muore nel 1794 ![]() Alfred Sisley I PASSI Nati dal mio silenzio, posati santamente, lentamente, i tuoi passi procedono al mio letto di veglia muti e gelidi. Persona pura, ombra divina, come dolci i passi che trattieni. O iddii, quali indovino i doni che mi attendono sopra quei piedi nudi! Se da protese labbra, per' acquietarlo, all'ospite dei miei sogni prepari d'un bacio il nutrimento, non affrettarlo il gesto tenero, dolcezza di essere e non essere: io vissi dell'attesa di te, il mio lento cuore non era che i tuoi passi. PAUL VALÉRY Paul Valéry, nasce il 30 ottobre 1871 e muore nel 1945, scrittore, poeta e aforista francese Lizzie, la prima top model che fece i conti con l'eccesso
Postato da Grazia01 il Domenica, 28 ottobre @ 20:47:06 CET (1135 letture)
![]() Lizzie, la prima top model che fece i conti con l'eccesso Di umili origini, fu modella, pittrice e poetessa. Capelli rossi, carnagione candida, occhi dorati, divenne prima amante e poi moglie di Dante Gabriel Rossetti. Morì per overdose a 33 anni. ![]() Lizzie Siddal ritratta da John Everett Millais in Ophelia (1852) In una lettera, usando la penna come un pennello, un preraffaellita minore la ritrae «nella piccola camera da letto al piano di sopra con la finestra dai vetri piombati e la massa dei suoi bellissimi capelli d'un rosso acceso dopo che si tolse il copricapo; portava i capelli legati alla bell'e meglio, così ricadevano in morbide e pesanti onde. Era come se una sfumatura rosa giacesse sotto la pelle bianca, producendo un rosa più morbido e delicato. I suoi occhi erano marrone dorato - color agata, questa è l'unica parola che mi sovviene per descriverli - e meravigliosamente luminosi, come si ritrovano nei disegni di Gabriel e nell'immagine che lei ha di se stessa. Le palpebre erano basse, ma senza apatia o sopore, e avevano la peculiarità di coprire appena la luce dei suoi occhi quando guardava in basso». Lei è Elizabeth Eleanor Siddal, per gli amici Lizzie, o Lizzy: pittrice, poetessa, soprattutto modella di pittori - se non, dirittura, la prima delle top model- al tempo in cui non c'erano ancora servizi fotografici né sfilate di moda. Quanto a “Gabriel”si tratta di Dante Gabriel Rossetti, figlio carbonaro e dantista italiano Gabriele Rossetti e di Frances Polidori, figlia di Gaetano Polidori, segretario di Vittorio Alfieri, e sorella di Iohn, medico di Lord Byron e autore della prima storia di vampiri. Dante Rossetti è soprattutto il caposcuola dei pittori preraffaelliti, che nell'Inghilterra della Regina Vittoria, alla metà del secolo XIX, si propongono di rifare il mondo dell'arte dalle fondamenta. Come i romantici prima di loro, o meglio come i danteschi Fedeli d'Amore prima di tutti quanti, è con la retorica della passione amorosa e con la bella calligrafia delle loro tele iperrealiste d'ambientazione medievale chic che i preraffaelliti, artisti allegorici e mélo, mai banali, per metà arte figurativa, per metà letteratura, muovono all'assalto delle idee di bellezza che giudicano superate. Lizzie è la loro icona. Sogno di madre
Postato da Grazia01 il Sabato, 27 ottobre @ 19:13:17 CEST (799 letture)
Che in tutto fra tutte suprema sia di Raboni
Postato da Grazia01 il Sabato, 27 ottobre @ 18:30:10 CEST (1090 letture)
![]() ![]() Che in tutto fra tutte suprema sia Che in tutto fra tutte suprema sia la legge del mercato, che a lei deva subordinarsi restando utopia per sempre tutto quello che solleva l'uomo da se stesso sembra alla mia mente quasi incredibile. Ma alleva menti per crederci l'economia trionfante, fa che ciascuna s'imbeva di quel credo miserabile e creda a esso fieramente come al più santo vangelo; e non ha scampo chi rimpianto dell'altro s'ostina finché non ceda di schianto il cuore a provare e di noia trema dove per altri è ottusa gioia. Giovanni Raboni E tutti vissero felici e contenti
Postato da Anonimo il Sabato, 27 ottobre @ 18:00:37 CEST (1216 letture)
![]() ![]() E tutti vissero felici e contenti Un giorno…… …… or fa pocanzi .. si udì uno squillo di tromba …..è nato ! poi un altro squillo di tromba …..è nata ! e per un bel po’ le trombe suonarono a distesa… Ma un bel giorno una donna saltò fuori dal bosco : era Biancanonna e dietro di lei saltellavano sette nani che cantavano in coro : - andiam , andiam - andiam , andiam - andiamo a studiar !!! Via col vento
Postato da Grazia01 il Sabato, 27 ottobre @ 15:51:59 CEST (917 letture)
![]() Via con il Vento ![]() Nel prato di un giardino pubblico, con il tiepido sole della primavera, in mezzo all'erba tenera, erano spuntate le foglie dentellate e robuste dei Denti di Leone. Uno di questi esibì un magnifico fiore giallo, innocente, dorato e sereno come un tramonto di maggio. Dopo un po' di tempo il fiore divenne un "soffione": una sfera leggera, ricamata dalle coroncine di piumette attaccate ai semini che se ne stavano stretti stretti al centro del soffione. E quante congetture facevano i piccoli semi. Quanti sogni cullava la brezza alla sera, quando i primi timidi grilli intonavano la loro serenata. "Dove andremo a germogliare?". "Chissà?". "Solo il vento lo sa". Un mattino il soffione fu afferrato dalle dita invisibili e forti del vento. I semi partirono attaccati al loro piccolo paracadute e volarono via, ghermiti dalla corrente d'aria. "Addio.., addio", si salutavano i piccoli semi. L'amore sui social network
Postato da Grazia01 il Venerdì, 26 ottobre @ 19:11:20 CEST (1112 letture)
![]() L'amore sui social network? Più vero del vero Mezzi freddi, che dovrebbero isolare, sono capaci di costruire storie che nessuna relazione frettolosa di oggi è in grado d’inventare. ![]() L'amore al tempo dei social network è qualcosa su cui si dovrà scrivere molto. Perché gli amori dei social network sono romanzeschi, immaginifici, letterari e intensi. Hanno a che fare con la scrittura, con il tempo dell'attesa e con la distanza. Soffrono di vuoti improvvisi e di verità assolute, corrono con un tempo che non è il tempo delle cose normali, ma è un tempo diverso, più veloce, più vero. Negli ultimi anni si è parlato troppo di virtualità, di surrogati, di sentimenti solo immaginati e mai verificati nella realtà. Si è scambiata la scrittura nel web come un modo dimesso, in minore, della vita vera; e il non incontrarsi come una privazione che amputa la realtà, la riduce a poca cosa. Si è creduto che gli amori nati attraverso i social network fossero sbagliati, che la realtà potrebbe cancellare facilmente, giusto il tempo di verificare nel mondo vero, quello reale, la consistenza delle storie. E ancora una volta il web ci sorprende. L'amore al tempo del web è qualcosa che sfugge anche agli psicologi, perché non è virtuale ma è un codice dell'anima, un attraversamento di sensibilità attraverso una scrittura che deve per forza svelare e mettere in gioco le persone, deve diventare lo specchio di quello che si è stati e di quello che si sta diventando. E non c'è nulla di virtuale nella scrittura, perché la scrittura è senso e comprensione del mondo, intuizione ed ermeneutica filosofica. SEDUZIONE TRA LE RIGHE. La facilità con cui si accede ormai ai social network, la capacità di esserci dentro sempre, attraverso gli smartphone, ha fatto il resto. Ha spostato il corteggiamento, la seduzione, e soprattutto l'amore in una chiave nuova. Attraverso una vera e propria mitobiografia. Il modo di farsi conoscere è una somma di sensazioni, di scrittura poetica, è una silloge di citazioni, sono fotografie di luoghi, paesaggi di sensibilità che nessuno sapeva più raccontare. Non c'è nessuna cena reale, nessun aperitivo per un corteggiamento vis-à-vis che possa restituire la capacità di disegnare mappe che hanno i social network. E quando parlo di mappe parlo proprio di quella che chiamerei una vera e propria cartografia dell'anima. Per passare dal romanzo epistolare settecentesco, come Le relazioni pericolose, alla scrittura di questo terzo millennio c'era bisogno di un mezzo che all'apparenza è il più freddo di tutti, di un mezzo che sembra isolare, dividere, generare solitudini ma che invece è capace di costruire immaginari che nessuna relazione sociale frettolosa dei tempi che viviamo è in grado di riprodurre. Poi i sociologi e gli psicologi specialisti delle solitudini del web potranno spiegare che bisogna sentirsi, che la chimica è la prima cosa, che il vedersi è fondamentale, ma la quantità di persone che scoprono gli altri attraverso un cesellare continuo di versi e di frasi, di sensibilità di scrittura e di svelamento di se stessi e di ascolto degli altri è sempre più ampia. E non c'è niente da fare: l'intensità non passa più dai canali tradizionali, ma passa dalla condivisione del vissuto e del privato. Poi certo, ci sono anche quelli che inventano di essere qualcosa d'altro, protetti dal filtro del web, ma sono sciocchezze, banalità. In realtà anche nel raccontarsi in un modo nuovo c'è un nuovo modo di pensarsi e di pensare gli altri. Cosa ne sarà dell'amore al tempo di questi amori tra le righe del web? Non lo sappiamo, ma solo una nuova narratività frammentata, intensa, lucida e appassionata poteva rinnovare quel cinismo dei sentimenti che sembra ossessionare il mondo e annichilire i sentimenti. E che si scoglie e si risolve di fronte al racconto fatto da migliaia di utenti, di sogni, di desideri e di futuro. Un racconto che ormai è parte integrante dei nuovi modi di utilizzare i social network. La scommessa sarà quella di conservarli tutti questi tweet e questi post di un mondo che cambia, fatto di storie che possiamo leggere, incrociare assieme e ascoltare, senza giudicarle. Come non sapevamo più fare da anni. Roberto Cotroneo COMMIATO
Postato da rosarossa il Venerdì, 26 ottobre @ 19:10:17 CEST (1002 letture)
![]() ![]() COMMIATO Che triste sera, si rabbuia il cielo Il vento strappa dallo stelo i fiori. Gli alberi si azzuffano col vento, le nuvole si gonfiano nel cielo e piove sulla terra, Piove, piove!... furente è la tempesta langue la vita nell’aspettare Il commiato del mio grande amore. Il cuore impazzisce, accelera i suoi battiti, è l’ultimo incontro! Sa che mai più gli parlerà; più non ci crede! Rassegnato e stanco non combatte,.. Butta le armi ed al destino cede. Rosarossa Oggi 25 ottobre nacque Cesare Sermenghi
Postato da Grazia01 il Giovedì, 25 ottobre @ 22:01:09 CEST (1840 letture)
![]() SPIGHE DORATE, VITE SALVATE! Poesie di Cesare Sermenghi Dipinti di Riccardo Tommasi Ferroni ![]() Non batte più un cuore Yes, ja, oui, ovvero sì, perché, da non so chi; ma può essere may be si tratti di lissa che ha preso gli umani tanto son divenuti strani: e qual è il referto? Peggio dell’idra calamitosa! Ovunque vi è rissa, dall’oggi al domani troppi son divenuti strani: tutto è ora erto, peggio dell’alpe fatta nevosa; tutto è ignifugato, non arde più amore; tutto è surgelato, non batte più un cuore! ![]() Possesso Possesso possesso fin quasi all’ossesso; ma solo ti lascio frammezzo a sto sfascio uccello di morte con gambe corte. Muscoso boschetto E vado a scopare la strada ostruita al fin di scovare, per viver la vita, muscoso boschetto laddove strusciare questo mio petto: e in alto mirare! Vortice
Postato da moirac il Giovedì, 25 ottobre @ 20:03:03 CEST (1109 letture)
Colori
Postato da Grazia01 il Giovedì, 25 ottobre @ 11:40:07 CEST (878 letture)
IL TEATRO DEL MONDO
Postato da rosarossa il Giovedì, 25 ottobre @ 08:05:47 CEST (1077 letture)
Vento
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 24 ottobre @ 21:09:10 CEST (980 letture)
Quando lo scatto fa del bene.
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 24 ottobre @ 18:20:51 CEST (1207 letture)
![]() Le fotografie di Erwitt, Toscani, Berengo Gardin, Krieger, Ferri saranno battute all'asta a Milano. Il ricavato andrà ai bambini maltrattati ![]() Punctum. Roland Barthes definisce così in una fotografia ciò che "ferisce" lo spettatore. Il dettaglio che colpisce la sua attenzione. Ciò che fa sì che quello scatto non sia più uno scatto qualunque ma lasci un'impronta in chi lo osserva. Il campo magnetico della Terra è allineato a quello del Cuore
Postato da Grazia01 il Lunedì, 22 ottobre @ 20:52:27 CEST (1003 letture)
![]() Il campo magnetico della Terra è allineato a quello del Cuore Sebbene ci sia molto che ignoriamo rispetto alla coscienza, una cosa la sappiamo per certo: è fatta di energia. Quella energia include il magnetismo. Anche se potremmo dedicarci all’esplorazione della natura magnetica della coscienza per altri cento anni senza però riuscire a risolvere tutti i suoi misteri. Un crescente corpus di prove oggi indica che il campo magnetico della terra gioca un ruolo molto importante nel collegarci gli uni agli altri e anche al pianeta. ![]() A settembre del 2001 due satelliti ambientali operativi geostazionari (GOES), che orbitavano intorno alla terra, captarono un aumento del magnetismo globale che ha cambiato per sempre il modo in cui gli scienziati concepiscono noi e il mondo. Sia il GOES-8 che il GOES-10 evidenziarono un forte picco di intensità del campo geomagnetico nei dati che trasmettevano ogni trenta minuti. Sono state la scala di grandezza dei picchi e la loro tempistica ad attirare per prime l’attenzione degli scienziati. Ciao
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