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Come una farfalla...
Postato da Grazia01 il Domenica, 07 ottobre @ 20:54:54 CEST (840 letture)
Oggi 7 ottobre nacque Sohrab Sepehri
Postato da Grazia01 il Domenica, 07 ottobre @ 17:06:39 CEST (5650 letture)
![]() ![]() Berit Hildre Poesie di Sohrab Sepehri “Se mi vieni a trovare Vieni lentamente e con gentilezza per non spezzare la fragile porcellana Della mia solitudine.” ![]() Berit Hildre Dov’è la dimora dell’Amico? Tu andrai in fondo a questo viale che emergerà oltre l’adolescenza, poi ti volterai verso il fiore della solitudine. A due passi dal fiore, ti fermerai ai piedi della fontana da dove sgorgano i miti della terra…Tu vedrai un bambino arrampicato in cima a un pino sottile, desideroso di rapire la covata del nido della luce e gli domanderai: dov’è la dimora dell’Amico? Nell’ora che il corpo sarà terra, la terra sabbia e polvere la sabbia, nell’ora in cui ogni cosa sarà polvere, perché temere? Finiremo così, naturalmente, come un fiore di campo, come un fiore che dice: “È già tempo di neve, amico mio, e le stagioni prossime a finire”. Siamo reti sospese sull’abisso. Questa poesia ha ispirato al regista Abbas Kiarostami il film omonimo: Dov'è la casa dell'Amico? in cui il poeta è citato nei titoli di coda. ![]() Berit Hildre Notte chiara e solitaria Ascolta! L’uccello più lontano di questo mondo canta. La notte è limpida, perfetta e ampia. E sussurra la luna, alle orecchie dei fiori, alle orecchie dei ramoscelli. Davanti alla scala, immerso nelle essenze della brezza notturna, una torcia in mano, io sto lì. Ascolta! Le piste stanno chiamando i tuoi passi, E i tuoi occhi non devono essere l’ornamento delle tenebre! Lavati gli occhi, indossa le scarpe e vieni! Vieni con me! Vieni fino a quando le dita invisibili della luna ti metteranno in guardia! Vieni fino a quando il Tempo si siederà al tuo fianco! Vieni fino a quando il fragranza della notte assorbirà per intero il peso delle tue membra! E poi, ascolta, e di nuovo ascolta! Lo so, se arriverai in questo modo, ci sarà un saggio, non lontano, che poi ti dirà : - L’istante migliore della vita è la notte che guardi dentro i tuoi occhi, ed essi sono bagnati, sono umidi perchè Amore li incide “. Santa Caterina, patrona d'Italia e d'Europa
Postato da Grazia01 il Sabato, 06 ottobre @ 19:53:59 CEST (975 letture)
![]() Santa Caterina, patrona d'Italia e d'Europa ![]() Il 29 aprile 1962, a conclusione del V centenario della canonizzazione di Santa Caterina, è stato inaugurato a Roma il monumento dedicato alla Santa, opera dello scultore Francesco Messina (1900 - 1995). Sono molti i monumenti e i dipinti dedicati alla Santa, questo seppur di un artista contemparaneo, lo trovo molto bello, per la dolcezza dei lineamenti e della postura. ![]() particolare Santa Caterina da Siena è Patrona d'Italia insieme a San Francesco d'Assisi (nominata da papa Pio XII nel 1939) e Patrona d'Europa insieme a Santa Brigida di Svezia e Santa Teresa Benedetta della Croce (nominata da papa Giovanni Paolo II nel 1999). Inoltre è stata la prima donna, assieme a Santa Teresa d'Avila, ad aver avuto il titolo di Dottore della Chiesa Universale (nominata da papa Paolo IV nel 1970), che la Chiesa ha finora attribuito a soli 33 personaggi, riconosciuti come eminenti per quanto riguarda la riflessione teologica. LA VIOLETTA
Postato da Grazia01 il Sabato, 06 ottobre @ 19:27:25 CEST (983 letture)
![]() ![]() LA VIOLETTA Una violetta stava sul prato ignota e con il capo reclinato, era una graziosa violetta. Veniva una pastorella il passo lieve, l'anima serena, per la sua strada giù per il prato, cantando. Ah, pensa la violetta, vorrei tanto essere il fiore più bello del creato, ah, solo per un istante, fino a che mi ha colto il mio amore e mi ha stretto languida sul cuore! Ah, soltanto, soltanto per un breve quarto d'ora! Ahimé, ahimé, venne la giovinetta e non si diede cura della violetta, anzi calpesta l'infelice. Era lieta anche se cadeva e moriva: se muoio, muoio tuttavia, per causa sua, per causa sua, qui ai suoi piedi almeno. W. Goethe Biografia Oggi 4 ottobre si festeggia San Francesco d'Assisi
Postato da Grazia01 il Giovedì, 04 ottobre @ 13:08:52 CEST (1182 letture)
![]() Il Santo di oggi 4 ottobre è San Francesco d'Assisi Patrono d'Italia ![]() Francesco nacque ad Assisi nel 1181, nel pieno del fermento dell'età comunale. Figlio di mercante, da giovane aspirava a entrare nella cerchia della piccola nobiltà cittadina. Di qui la partecipazione alla guerra contro Perugia e il tentativo di avviarsi verso la Puglia per partecipare alla crociata. Il suo viaggio, tuttavia, fu interrotto da una voce divina che lo invitò a ricostruire la Chiesa. E Francesco obbedì: abbandonati la famiglia e gli amici, condusse per alcuni anni una vita di penitenza e solitudine in totale povertà. Nel 1209, in seguito a nuova ispirazione, iniziò a predicare il Vangelo nelle città mentre si univano a lui i primi discepoli insieme ai quali si recò a Roma per avere dal Papa l'approvazione della sua scelta di vita. Dal 1210 al 1224 peregrinò per le strade e le piazze d'Italia e dovunque accorrevano a lui folle numerose e schiere di discepoli che egli chiamava frati, fratelli. Accolse poi la giovane Chiara che diede inizio al secondo ordine francescano, e fondò un terzo ordine per quanti desideravano vivere da penitenti, con regole adatte per i laici. Morì nella notte tra il 3 e il 4 ottobre del 1228. Francesco è una delle grandi figure dell'umanità che parla a ogni generazione. Il suo fascino deriva dal grande amore per Gesù di cui, per primo, ricevette le stimmate, segno dell'amore di Cristo per gli uomini e per l'intera creazione di Dio. Un nuovo giorno...
Postato da Grazia01 il Giovedì, 04 ottobre @ 11:48:53 CEST (1136 letture)
![]() Ogni mattino è la premessa di un nuovo giorno. Liberiamo gli entusiasmi assopiti. Osserviamo il mondo, come se fosse tutto nuovo e sorridiamo al negoziante, come se non fosse per nulla scontata la sua presenza. E’ un nuovo giorno, tutto di nuovo accadrà, e accadrà comunque. Puoi solo scegliere se viverlo come un banale giorno qualunque, in cui tutto scorre e tu non ci sei, oppure, essere presente e parte di questo meraviglioso fluire che è la vita! Anna Biason Perchè l'odio?
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 03 ottobre @ 15:24:33 CEST (867 letture)
![]() ![]() Se odi una persona odi qualcosa in lei che è parte di te. Ciò che non è parte di noi stessi non ci disturba, ho notato che l'odio nasce, vive e si consuma quasi esclusivamente nel passato. Si prova odio ricordando quello che ci è stato fatto. Solamente pensando a cosa ci è accaduto; l'odio quindi è un sentimento, sicuramente non positivo, che non vive nel presente ma si riperquote su di esso grazie al "ricordo", per chi vive di ricordi è più facile odiare. Non si è mai visto l’odio nuocere all'oggetto detestato, piuttosto si è visto l’odio consumare chi lo prova. Non è un sentimento che mi appartiene, non so odiare e ricambio questo sentimento con la compassione o l'indifferenza secondo la natura della persona che mi detesta. Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità. François de La Rochefoucauld La finestra aperta
Postato da Grazia01 il Martedì, 02 ottobre @ 19:35:45 CEST (806 letture)
![]() ![]() La prima cosa che faccio quando mi alzo la mattina è guardare fuori dalla finestra. Quando non c’è troppo freddo la spalanco e provo una sensazione liberatoria, è come salutare il giorno entrando a pieno titolo nella condivisione della vita. Konstantinos Kavafis scrisse una poesia intitolata “Le Finestre”. La poesia è molto breve, ma si percepisce tutto il dolore di chi scrive: forse è meglio avere una casa senza finestre, ossia non sapere, poiché la luce che si spalancherebbe potrebbe farci scoprire cose peggiori dell’attuale oscurità. ![]() Le finestre In queste tenebrose camere, dove vivo giorni grevi, di qua di là m’aggiro per trovare finestre (sarà scampo se una finestra s’apre). Ma finestre non si trovano, o non so trovarle. Meglio non trovarle forse. Forse sarà la luce altra tortura. Chi sa che cose nuove mostrerà. Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole
Postato da Grazia01 il Martedì, 02 ottobre @ 18:59:50 CEST (1033 letture)
![]() ![]() Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole: ho passato gran parte della mia vita a non dire le cose che volevo dire, e me ne sono pentito. La nostra natura ci impone di mandare messaggi subliminali, comunicare con i gesti, perchè abbiamo paura di esporci per come siamo. Anche a noi stessi. Quando tutto sarà finito sono sicuro che mi verrà concesso un minuto per ripensare a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito, e rimpiangerò gli obbiettivi che ho abbandonato perchè il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli. Questa vita è una puttana e probabilmente mi spezzerà il cuore, ma cazzo, sono innamorato. Va così, Rhum e Pera, perchè ci sono dei momenti forti che ti lasciano l’amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha la vita. Se davvero Dio mi odia, mi accorgerò di aver finito il succo di frutta soltanto dopo aver bevuto l’ultimo bicchiere di rhum, e resterà un cattivo sapore sul mio palato. Ma sarò troppo ubriaco per rendermene conto. ![]() Charles Bukowski Oggi, 2 ottobre nacque Andreas Gryphius
Postato da Grazia01 il Martedì, 02 ottobre @ 11:48:23 CEST (1078 letture)
![]() ![]() Nei sonetti di Gryphius, luterano di vasta cultura umanistica e scientifica, ci sono tutti i temi della letteratura barocca europea: il dolore e la maledizione dell'essere, la caducità e la vanità di tutte le cose in un mondo dominato dal peccato dall'errore e dal caso. Per l'uomo non c'è salvezza se non in un ordine divino che si intravvede a tratti e si rende manifesto nella forza e nella violenza del lamento. I temi della vanitas vanitatum, dell'esaltazione del rapporto con Dio, dell'identificazione della vera unica luce nella notte della morte, si accendono di nuovi bagliori nei suoi versi, considerati il capolavoro della lirica barocca, anche per l'abilità vertiginosa del gioco delle antitesi nei versi alessandrini, nella terzina, nella quartina. ![]() Tutto è vanità Ovunque ti volga, vedi nel mondo soltanto vanità! Quanto uno oggi innalza, l'altro doman discalza: laddove città sorgono si stenderà un gran prato su cui un giovane pastore col gregge si diletta. Quello che oggi è in fiore, presto sarà sciupato; quello che è forte e fiero, sarà cenere ed ossa. Nulla dura in eterno, né ferro né granito. A fortuna che arride seguono tonanti lamenti. La fama d'alte gesta è un sogno destinato a svanire. Ed opporsi non deve un fragile mortale alla ruota del tempo. Ahi, qual è mai la cosa che stimiamo preziosa. Se non un vuoto nulla, ombre, polvere, vento; se non un fior di campo che puoi scorgere a stento. Eppur sull'Eterno nessun sa meditare. ![]() A Eugenia Perché ti meraviglia, o rosa delle vergini, questo gioco del tempo, la rosa tra le dita, che d'ogni rosa è sfida, se d'incanto svanisce? Questa è la vita, Eugenia, così tutto perisce. Or ben presto la Morte mieterà questo corpo; i tuoi occhi, la gola, la fronte, questo seno, questo pegno d'amore non certo in sabbia pura troverai sepoltura e chi adesso ti onora con amore avrà di te paura. Il sospirare è vano! ché non v'è nulla al mondo che mantenga immutati e sostanza e colore; fin dal concepimento siam votati al declino. Cosa c'è di più bello del fiore della rosa? Eppure quand'è ancora profumata, sfiorisce e discolora; al pari noi dal nascere andiamo verso il Nulla. Andreas Gryphius, Notte, lucente notte Le farfalle in poesia
Postato da Grazia01 il Lunedì, 01 ottobre @ 21:39:15 CEST (1295 letture)
![]() ![]() Le farfalle in poesia ![]() La farfalla non conta gli anni ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta". Tagore ![]() La farfalla che svolazza intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in una galleria oscura. Gibran ![]() Farfalla Farfalla non soltanto non codarda, ma temeraria, fatalmente cieca, ciò che la fiamma alla Fenice nega vuole, ostinata, serbi alle sue ali; troppo tardi pentita per suo danno, dallo splendore affascinata, viene a ciò che brilla, e ambiziosa consegna la mal vestita piuma a ciò che arde. Giace gloriosa dove dolcemente fossa le preparò minuscola ape, somma felicità a errore sommo! La mia ambizione non così lucente nemico, ma più lieve, meno attivo, cenere la farà, se brucia il fumo. Luis de Gongora ![]() La Farfalla Nascere a primavera, morire con le rose, sulle ali di uno zefiro nuotare nella luce, cullarsi in grembo ai fiori appena schiusi, in una brezza pura di profumi e d'azzurro, scuotere, ancora giovane, la polvere alle ali, volare come un soffio verso la volta infinita: ecco della farfalla il destino incantato! Somiglia al desiderio che non si posa mai, che mai si sazia, ogni cosa sfiorando per poi tornare al cielo,in cerca di piacere. Alphonse De Lamartine Ti osservo esistere in me
Postato da Marhiel il Lunedì, 01 ottobre @ 18:46:47 CEST (964 letture)
![]() ![]() Ti osservo in fausti andamenti, mia anima, mentre attraversi le incombenze dei giorni... ma ti sento accanto più dolente nel cammino delle ore infelici e giungo allora a te per tenderti la mano, per sorreggerti di sorrisi e gesti, per convincerti che avanzare con coraggio oltre è preziosità del tuo voler esistere in me! Mariella Mulas Ottobrata
Postato da Marhiel il Lunedì, 01 ottobre @ 18:38:14 CEST (1765 letture)
![]() ![]() Panni lievi di bruma su gocciole di prima rugiada negli occhi a confondere estensioni su prati di gialli d’apparenza spenti… E foglie frastagliate morenti, abbandonate su steli chini di un tempo noncurante, sorvolano l’aria… Ottobrata arriva a declinare forza di sole, e a corteggiare eventi prossimi freddi di torpore. Si offre come un stanco passo nel cielo sbiancato spesso d’azzurro, e addormenta, in nenie di vento volubile la terra delle radici che hanno venerato quel tempo di germogli, caldi di raggi. Ma anche se rami sembrano aver scordato fiori bianchi d’arancio, mostrano pomi in abbozzi di profumi di smeraldo, ora acerbe essenze di stretti spicchi, promettenti addolcenti speranze. Ottobre rivesti di te ogni anno del tuo esistere e anche se appari, ogni volta, già ingombro di malinconia d’autunno nel lungo tuo adagiarti al giaciglio d’inverno,. pure respiri ori di tempo, e in me, per custodire come ogni volta, all’ombrosità dei tuoi riflessi, Mariella Mulas Momo il selvaggio
Postato da Grazia01 il Domenica, 30 settembre @ 18:14:02 CEST (911 letture)
![]() ![]() Momo il selvaggio Momo è un gatto che viene a trovarci quando siamo in montagna. E' un gatto selvatico e non si fida degli umani, però sa che noi abbiamo preso per lui una ciotola e che, appena arriviamo, cominciamo a servirlo di pasti regolari. Come la macchina si ferma e scendiamo, lui arriva di gran carriera e miagola rumorosamente, forse un saluto o un avviso per ricordarci della sua ciotola. Non si avvicina a noi a meno di un metro. Quando resto vicino alla ciotola lui si ferma e miagola in modo prolungato, un miaoooooooooo, come a dire vattene. Ho provato a porgerli dei pezzettini di cibo con la mano, ma anche se il desiderio e la fame sono tanti, non cede, emette un verso diverso, una specie di piccolo ruggito, invitandomi ad appoggiare il cibo a terra. Quando siamo sul terrazzo, seduti, lui si sdraia, sempre a un metro da noi, e tranquillamente fa toilette o sonnecchia, ma basta il gesto di alzarsi e si allontana di un ulteriore metro. E' proprio selvaggio, lo vedo nel prato quando va a caccia, proprio come un vero felino, con appostamenti, agguati e balzi improvvisi, ma contrariamente ai gatti domestici che spesso lo fanno per giocare, lui mangia le sue prede con gusto. I miei nipoti hanno scoperto la sua tana: è nella legnaia in fondo al prato. E' bellissimo guardarlo nei suoi movimenti agili e scattanti ed è anche buffo perché è curioso. A volte entra in casa entrando dalla porta finestra, si fa un giretto e poi esce restando in prossimità dell'entrata, sempre a patto che noi si stia seduti. Ormai sono un po' di mesi che ci conosce, non credo riusciremo mai ad addomesticarlo, anche perché non stiamo sempre lì. Forse è meglio così, è un guerriero che vuole vivere a suo modo, senza coccole nè fusa. Un vero piccolo selvaggio. Grazia I ponti...
Postato da Grazia01 il Domenica, 30 settembre @ 08:33:01 CEST (972 letture)
![]() ![]() Mi piace pensare che nella vita gli uomini si impegnino a costruire ponti e non muri...il ponte e' simbolo di unione, significa"io mi avvicino a te...sto' con te, ti porgo la mano,stiamo vicini"...percio' amici..."costruiamo ponti....abbattiamo muri"...quei muri che ci separano, che ci allontanano l'uno dall'altro...che ci fanno sentire estranei. E' bello sentire l'unione tra di noi ,quella che ci fa percorrere il cammino della vita come fossimo davvero fratelli... Buona domenica Grazia ![]() Oggi, 29 settembre nacque Miguel de Unamuno
Postato da Grazia01 il Sabato, 29 settembre @ 15:00:33 CEST (1074 letture)
![]() ![]() Di dentro Non potere alle tenebre dar luce, voce al silenzio! Il mio dolore il salmo del mistero canterebbe. Nè poter dire quello che in un sacro arcano muore, prima ch’esso sia nato, dentro il sepolcro-cuna dell’eterno! Ove dura d’ambrosia il vostro aroma, o fiori dell’inverno, che innanzi che s’aprissero le vostre corolle al sole - dolce conforto ! - tornaste ai campi che Morte irriga coi suoi sparsi umori? Cantar quel che non entra in parole o in accenti è mia fatica e qui dirti all’orecchio, amore mio, il periplo del tuo cuore con ritmo senza musica nè sillabe, con tutto il suo silenzio! La parola è terribile ed è di malaugurio il suo potere. Appena nasce, in Lei muore l’idea, nel suo corpo sepolta, come nel dare il pieno frutto muore l’ansia dell’uomo. La mia febbre toccandoti risvegli la febbre del tuo seno, e si fondano quindi i nostri ardori in un solo desio. Taci, amor mio, chiudi la fresca bocca, così ti amo; dove lasciò sua impronta la parola non bene annida il bacio. Taci, c’è un altro mondo dentro quel che vediamo, un mondo dove tessono le tenebre; è tutto cielo. ![]() Nel sognarti dormente... Nel sognarti dormente molte volte come non mai t'ho vista, la brama dei miei occhi tanto accresci che mi scordo di Te. Chè sognandoti in intimo abbandono non altro, se non donna, nel vederti caduta dal tuo trono, soccombere ti vedo. Dentro il lungo mio sguardo un lungo bacio, ma un bacio ch'è di morte, che ti strugga ed in grazia d'esso sento quel che acquistai perdendoti. ![]() In queste sere grige [...] Fu ciò che fu ? Chissà ! … La nave solca l’oceano infinito e nei suoi cristalli, tutti eguali, non lascia traccia del suo errante solco né orma nel suo grembo. No, è soltanto, la nave stessa, sì, rapida o lenta, quella che conserva le onde che passarono, o quelle che furono soltanto sogni del mare. Su questa nave non portiamo forse ciò che solo sognamo e sogno soltanto è stato ? Dell’illusione al vento va la vela e la scia annullata, ma le onde, le brezze, sorrisi dei mari e dei cieli, di aneliti colmano la nave deserta che non sa dove va. E nel suo cammino, breve o lungo, questi aneliti sono il suo carico: ciò che sognamo è il nostro tesoro, il nostro capitale, l’oro di illusioni che guadagnamo, ricchi di sogni, e padroni solo dell’ideale. Ricorda, dunque, o sogna tu, anima mia, - la fantasia è la tua sostanza eterna - ciò che non fu: con le tue immagini diventa forte, questo è vivere, il resto è morte. Oggi, 27 settembre nacque Tommaso di Ciaula
Postato da Grazia01 il Giovedì, 27 settembre @ 19:29:13 CEST (1094 letture)
![]() ![]() LA VECCHIA Ammiro la vecchia pazza, la fanatica delle galline che si barrica in casa, e chiude e richiude finestre: non vuole vedere la luna, accende e riaccende candele, dialetta con le ombre e borbotta come una pentola rotta. Ammiro la vecchia pazza la fanatica della treccia nel giardino accumula immondizie e feccia, la fanatica della scopa. Topi e lenticchie sbiadito è il drappo rosso muore la vecchia nel fosso. Ammiro la vecchia che annega nel fosso. ![]() DIETRO LA PORTA La mia ragazza guarda la luna mangia la mela. Ieri notte non le potevo contare i capelli nella lana, la pallina rossa nella stanza seminava sangue di gazzelle. La mia ragazza guarda la luna mangia la mela. Ieri notte ho contato chilometri di rose sul suo corpo. Dietro la porta la canzone azzurra del vento, dietro la porta il fischio antico dello zappatore e il canto tragico del gallo mattutino arruffato di penne e di sogni. Dialogo tra un moribondo e un uomo sano
Postato da Grazia01 il Giovedì, 27 settembre @ 08:46:40 CEST (1301 letture)
![]() ![]() Dialogo tra un moribondo e un uomo sano In una città di provincia un tale era in agonia; un uomo in salute insultò i suoi momenti estremi e gli disse: «Miserabile! pensa come me immediatamente, firma questo scritto, confessa che cinque proposizioni stanno in un libro che né tu né io abbiamo mai letto; abbraccia subito l'opinione di Lanfranc contro Bérenger, di san Tommaso contro san Bonaventura; abbraccia il secondo concilio di Nicea contro il concilio di Francoforte; spiegami immediatamente in che modo queste parole: "Mio Padre è maggiore di me" significano assolutamente: "lo sono grande quanto lui". «Dimmi in che modo il Padre comunica tutto al Figlio, salvo la paternità, o faccio buttare il tuo corpo nel carnaio; i tuoi figli non potranno ereditare, tua moglie sarà privata della sua dote, la tua famiglia andrà mendicando un pane che i miei pari le negheranno». A un tratto si sbrogliò
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 26 settembre @ 11:46:48 CEST (1038 letture)
![]() ![]() A un tratto si sbrogliò e si sfece il gomitolo d'esistenze umane e d'ogni specie. Trascese al suo puro mattino la terra ed il pensiero di lei in me. Rifulse, sfolgorò un istante quel profondo inessere delle cose in sé ciascuna e tutte insieme in una trasparente equalità. Poi il tempo si riprese tutto, ma non quella fulminea eternità. Mario Luzi Biografia Libero
Postato da brunouk il Mercoledì, 26 settembre @ 09:58:28 CEST (1051 letture)
![]() ![]() Mi sono immerso nel tempo l’ho atteso guerriero intento alla lotta. Uomo desideravo le stelle accontentandomi del deserto dove solo il Baobab sa attendere. A volte il guerriero vince la battaglia a volte si perde negli occhi di una donna. Ma, quando la stella dell’Orsa nella notte risplende allora il mio sogno si alza dal deserto alla cometa d’oriente vola, non ha confini. Dall’orizzonte guardo l’amore e i suoi nemici guardo l’ultima notte senza paura chiudo gli occhi lascio che il mio destino scorra nell’attimo finalmente libero d’essere. Bruno Gasparri Oggi, 25 settembre, nacque Mario Novaro
Postato da Grazia01 il Martedì, 25 settembre @ 21:06:23 CEST (1170 letture)
![]() ![]() Aria di primavera Giovine luce, aria di primavera! soffici nuvole bianche ragnano il cielo puro: chiama la numerosa alterna voce del mare. ![]() Pentecoste Pentecoste campane del pomeriggio lucido verde al sole turchino di mare con sparse vele nuvole chiare delle selve d’ulivi respiro mite e le campane con tocchi chiari blandi oh come tutto sarebbe felice se potesse vanire nel blando suono delle campane. Il tempo che fu
Postato da brunouk il Martedì, 25 settembre @ 08:56:56 CEST (1078 letture)
![]() ![]() Sono tornato per entrare nel tempo in uno stesso giorno d’estate di un primo ricordo nell’alba che nasce improvvisa specchiandosi sulle acque chete del lago. L’aria s’impregna del dolce tepore di vita sciogliendo l’umida foschia della notte leggera s’innalza fluttuando distorcendo celate velate forme emergono dal buio di un lontano passato. L’immenso avvolge mentre l’attimo espande. Libero nella gioia d’essere lascio il freddo fremito di morte vibrare nel tempo non mio che scorre. Sono sceso dalla vetta del monte nel mio mondo di silenziose attese bambino che ride tra i fiori dove tutto e pianura le rocce nubi l’amore è un canto di una vita senza età ferma d’incanto in un tempo che fu. Bruno Gasparri Verso la Luna
Postato da brunouk il Lunedì, 24 settembre @ 08:15:00 CEST (905 letture)
![]() ![]() ![]() In questo “unico” tramonto cammino sulla spiaggia dove l'onda accarezza l'arenile. Vado in direzione della Luna all'orizzonte sorge tra bianca spuma e sbiadita nuvola. Addio giorno! mi hai visto “guerriero” nella tua luce risalta l'errore di chi, in maniera sbagliata, esalta l'essere razza superiore, vive, decantando ai quattro venti i propri pregi. Eppure, proprio i miei discepoli, mi hanno sfidato nell'arte della spada in breve combattimento, con pochi colpi le loro armi giacevano a terra. Perché?, mi hanno chiesto, sapendo tanta superiorità hai accettato la fida? In realtà, nella sfida, loro vogliono solo mantenere vivo il dialogo per verificare fino a che punto in guerra, solo raccontata ho sviluppato l'abilità della vittoria. Io “guerriero”, ora mastro in passato ho affrontato battaglie da dove, sempre, ho tratto insegnamento molti di questi dolorosi provocati dall'insistenza di una vittoria troppo distruttiva nell'apparire tanto da confondere il vinto con il vincitore. Alla fine il sangue versato si mescola, ha uno stesso colore mentre la “storia” è raccontata con unica lingua da unica parte tanto che perfino “Dio” è coinvolto. Tremate gente!, “voi tutti “ siete solo un mio sogno elaborato in un fulgido inizio suggellato da un bacio d'amore. Tra poco fermerò il tempo spegnendo l'universo e il vostro ricordo. Bruno Gasparri Oggi, 23 settembre nacque Jaroslav Seifert
Postato da Grazia01 il Domenica, 23 settembre @ 19:24:35 CEST (958 letture)
![]() ![]() Prima che asciughino quei due o tre baci Prima che asciughino quei due o tre baci sulla fronte e qui e lí, ti chinerai per bere acqua d'argento dallo specchio, e se nessuno ti starà a guardare ti toccherai le labbra con la bocca. C'è un tempo in cui piú svelto delle dita che lo scultore passa sulla creta il sangue impaziente ti modella il corpo dal di dentro. Forse stringerai tra le dita i tuoi giovani capelli e li solleverai sopra le spalle perché somiglino piuttosto ad ali, e davanti a loro prontamente correrai là dove proprio davanti agli occhi e sul fondo estremo dell'aria sta il grande, erto, conturbante e dolce nulla, che splende. ![]() Ho veduto solo una volta Ho veduto solo una volta un sole così insanguinato. E poi mai più. Scendeva funesto sull'orizzonte e sembrava che qualcuno avesse sfondato la porta dell'inferno. Ho domandato alla specola e ora so il perché. L'inferno lo conosciamo, è dappertutto e cammina su due gambe. Ma il paradiso? Può darsi che il paradiso non sia null'altro che un sorriso atteso per lungo tempo, e labbra che bisbigliano il nostro nome. E poi quel breve vertiginoso momento quando ci è concesso di dimenticare velocemente quell'inferno. Fantasticamente Amore
Postato da brunouk il Domenica, 23 settembre @ 13:42:21 CEST (1354 letture)
![]() ![]() ![]() Solo fermarmi chiudo gli occhi fluttuando mentre allunga l’ombra della sera, confuse connessioni penso che amarti sia il mio universo. Sei aggraziata mentre ti spogli mi sussurri: “questa notte è solo nostra” Uno spazio/tempo a spirale trasparente si estende mentre scivolo nel non fare dell’attesa. Intoni una canzone motivetto dalle parole nitide fresche ben accompagnano lo scrosciar d’acqua della doccia mi muovo nel nascosto angolo dell’immaginazione avvolge con il suo velo incantato mi sento brinare in mille goccioline s’uniscono, gelosamente trepide intrufolano tra l’onda dei capelli poi baciano i tuoi occhi belli in gocce scarlatte sulle labbra tremano poi, in bramosia d’amplesso, t’avvolgono assorbono il dolce sapore di cosmetico misto a crema d’ Aloe vera in tripudio stimolano, accarezzano in spasmodica esistenza orgasmica. Ritmicamente ti muovi assecondando l’oramai divenuta onda nell’impeto ai tuoi piedi s’infrange evaporando in ovattata nebbia lentamente sale espandendo nell’aria il morbido sapore della tua pelle in un nuovo perenne richiamo d’amore. Bruno Gasparri C'è un posto nel mondo
Postato da Grazia01 il Venerdì, 21 settembre @ 12:16:52 CEST (845 letture)
![]() ![]() C'è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l'età. Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare. Alda Merini Biografia NEL GIARDINO DEI SALICI
Postato da Grazia01 il Venerdì, 21 settembre @ 11:57:11 CEST (927 letture)
![]() ![]() NEL GIARDINO DEI SALICI Nel giardino dei salici ho incontrato il mio amore; là lei camminava con piccoli piedi bianchi di neve. Là lei mi pregava che prendessi l’amore come viene, ...così come le foglie crescono sugli alberi. Così giovane ero, io non le diedi ascolto; così sciocco ero, io non le diedi ascolto. Fu là presso il fiume che con il mio amore mi fermai, e sulle mie spalle lei posò la sua mano di neve. Là lei mi pregava che prendessi la vita così come viene, così come l’erba cresce sugli argini del fiume; ero giovane e sciocco ed ora non ho che lacrime. William Butler Yeats Povera anima
Postato da Grazia01 il Venerdì, 21 settembre @ 11:52:56 CEST (1123 letture)
![]() ![]() Povera Anima Centro della Mia terra Peccaminosa Incalzata da queste forze ribelli che Ti rivestono perchè dentro languisci e soffri carestia? dipingendo le tue mura esterne con cosi costoso sfarzo Sostentati dunque.. Anima Mia delle Privazioni del Tuo Servo e lascialo languire per aumentare le tue scorte Cosi.. Mi Nutrirò della Morte ..che si nutre degli Uomini..e.. Morta una Volta.. non Morirò più! W . Shakespeare Biografia Bentornato autunno
Postato da Grazia01 il Venerdì, 21 settembre @ 11:43:35 CEST (788 letture)
![]() ![]() AUTUNNO Ma dove andate povere foglie gialle come tante farfalle spensierate? venite da lontano o da vicino? da un bosco o da un giardino? e non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via? Trilussa L'autunno arriva lento e strappa piano piano le giornate calde, le giornate di vacanza e le foglie dagli alberi. Riporta i ragazzi tra i banchi di scuola, gli adulti al lavoro, lettini e ombrelloni in soffitta. Non crucciamoci, dopotutto è una stagione bellissima! Buon autunno Grazia Potrei...
Postato da brunouk il Venerdì, 21 settembre @ 09:05:05 CEST (1179 letture)
![]() ![]() Racchiudere potrei il silenzio di questa eterna notte in un solo battito del cuore sospeso in un istante infinito … Il tuo ricordo in una sola lacrima dall’aspro sapore … L’amore solo in un intenso amplesso … Il monte in una boccia trasparente dove la neve turbina senza vento … La primavera in una fotografia dove fiori e prato non hanno profumo … La musica nell’eco di una sola vibrante nota … La sabbia in questa immobile clessidra fermando così il tempo. Bruno Gasparri Ciao
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ABBRACCIO
ADDIO ALBA AMICIZIA AMORE ANNO NUOVO AUTUNNO BACIO CARNEVALE CONDIZIONE UMANA CUORE DIALOGO D'AMORE EMOZIONI EPIFANIA EROS ESTATE FELICITA' E GIOIA FESTA DELLA DONNA FREDDO E GELO GELOSIA GIUGNO INCONTRO INVERNO LONTANANZA LUNA MALINCONIA MAMMA MANI MARE MAGIA D'AMORE MISTERO D'AMORE NATALE NATURA NEVE NOTTE NUVOLE ORIGINALITA' PAPA' PASQUA PASSIONE E MISTERO PIOGGIA POESIA PRIMAVERA RICORDI RIFLESSIONI D'AMORE SAN VALENTINO SENSO DELLA VITA SERA SETTEMBRE SILENZIO SOGNO SOLE SORRISI SPERANZA STELLE TEMPO VIAGGIO VINO
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