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coppermine
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Achmatova
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il Momento
Postato da brunouk il Venerdì, 17 agosto @ 17:07:50 CEST (960 letture)
![]() il Momento ![]() C’è sempre un momento nel tempo che scorre sospeso nel vuoto di un ricordo fugace è lì tangibile confuso nel tumulto del cuore che batte si fonde e confonde nei mille profumi sospesi nell’aria in un turbinio di vento torna lo sento tutto è colmo di quel solo momento. Tendo la mano, svanisce con il vento. Ma!… c’è un altro momento e un altro che viene. Bruno Gasparri (XX) o/e (XY)
Postato da brunouk il Venerdì, 17 agosto @ 07:48:53 CEST (1072 letture)
![]() (XX) o/e (XY) ![]() Solo qualche dettaglio sessuali bagliori dilatati in spazi sottili, ambiguo narcisismo amore sopito, respiri catturano suadenti miraggi in ampie parentesi racchiusi, nascoste intriganti trasparenze avvolte in drappeggiata seta celano edonistiche ferite in dipinta epidermica maschera. Eppure dilagano dolcezze fragili percezioni di realtà sfocate foderano un’enclave nascosta eleganti metafisici sogni relegati in futili vetrine dove manichini dai serici involucri con ovali volti neutrali, senza linfa asessuati, si specchiano nel nulla in esistenza organica sbagliata. In estrema tentata difesa ti rifugi in anestetico abisso, vesti fluttuante abito a balze di raso abbandonandoti a sgranate derive, iridescenti lampi, in magica scena scorrono senza tregua e freni sul largo colorato monitor scelto a finestra dell’anima dove spazi lisergici scorrono in fotogrammi di altrui vite e sublimati amori make your in sexual frenzy al punto tale da relegare “ Lou Reed” a solo un sussurro. Bruno Gasparri Un diario
Postato da brunouk il Martedì, 14 agosto @ 17:12:44 CEST (1145 letture)
![]() UN DIARIO ![]() Rovistando tra le cose dimenticate dal tempo, nell’angolo grigio, nascosto di un lontano ricordo coperto da pesanti fardelli, l’ho ritrovato “lui”, il mio primo e unico Diario. Pensato per durare negli anni ha bordi d’ottone e scritta dorata 1950. Le pagine non profumano più di sole ma di muffa il bianco dei fogli è a tratti ingiallito la scrittura un po’ sbilenca e sbiadita sembra non mia come un sogno che non appartiene. La mano trema accarezzando la pagina, mentre il fiore posato a ricordo compresso dal tempo, si libera come farfalla fluttua nell’aria lascia indelebile impronta mentre un leggero profumo di viola riverbera un lontano splendore. Si vela la vista distorta da lacrima nata dal cuore, non serve che leggo li è scritto l’amore. L’amore nato al primo bacio di mamma, poi…. nell’alba e su un prato fiorito, sull’onda che corre nell’oceano infinito, nella stella che brilla dispersa nel tempo, nel primo bacio d’amore donato da Paola. Mio segreto dimenticato diario, su ogni tua pagina che ho scritto, o quelle restate in bianco, in virtù d’ogni parola nell’eco dell’infanzia nella nuda solitudine sulla soglia del nulla nell’immemore speranza ho scritto l’amore. Bruno Gasparri La nostra parte di notte
Postato da Grazia01 il Lunedì, 13 agosto @ 20:59:59 CEST (972 letture)
![]() ![]() La nostra parte di notte portare - La nostra parte di mattino - Il nostro vuoto di beatitudine riempire, Il nostro vuoto di disprezzo - Qui una stella, e là una stella, Alcune smarriscono la via! Qui una nebbia - e là una nebbia - Dopo - il Giorno! Emily Dickinson Biografia Ouverture
Postato da brunouk il Lunedì, 13 agosto @ 08:01:10 CEST (922 letture)
![]() Ouverture ![]() Bagliori mattutini gli occhi fluttuano satinando dettagli tratti dal luccicante specchio dove appare la mia maschera come dipinta in vuoto ossessivo. Naturale stanchezza delinea solchi, dove un tempo nascevano sogni, fragile trasparente emozione si soglie in spazi dai colori tenui orizzonti lontani svaniscono, si confondono mentre occhi scavati catturano l’ultimo lampo del sole al tramonto. Nel nulla cerco impossibile appiglio mi abbandono all’eco di liquide note rimbombano assordanti come tamburi in finale di ouverture il tutto si mescola in diacronica confusa realtà scandita dal tic-tac dell’orologio. Bruno Gasparri Resurrezione
Postato da brunouk il Domenica, 12 agosto @ 18:53:20 CEST (957 letture)
![]() Resurrezione ![]() Madre se tra le braccia tieni Figlio lo culli per quietarne il pianto in te amore di donna come linfa d’albero nutre sua foglia protesa al sole e respiro della notte solo nel ricordo ebbe rifugio. Se poi, per sorte avversa sotto una croce, sue spoglie raccogli, al seno stringi corona di spine offrendo al cielo, prossimo al pianto la vita dal tuo grembo fiorita in modo diventi nuvola, sospinta dal vento diffonda infinite gocce pure d’acqua con nuova speranza l’arida terra ravviva donando linfa a nuovi germogli in un ciclo perenne di vita. Bruno Gasparri Miguel Torga
Postato da Grazia01 il Domenica, 12 agosto @ 11:44:54 CEST (1191 letture)
![]() ![]() Oggi 12 agosto, nacque Miguel Torga, scrittore e poeta portoghese, primo vincitore del Premio Camões nel 1989. ![]() "Arrivo, accendo il camino, mi accomodo sul divano e passo ore interminabili guardando in silenzio le fiamme, immerso in una bruma di sentimenti ai quali non riesco a dar voce. É qui dove sento con più crudezza che mai potrò dare espressione alla profondità della mia anima." ![]() Dissonanza La luce della sera Carezza i frutti Che il vento del mattino Ha scolpito sulle bucce; le nubi, lente, ricercano strade nel cielo aperto come una brughiera; ed un fiume indolente, e dipartito nel suo letto di arena, rivoltato, ecco ottiene avanzare articolato. Lago finale di cose e di individui Armonia di ogni cosa in cui mi annego! Ieri, ora e in seguito, incapace di un attimo sereno! La vita è paura che non so domare. Vivo in essa una quasi nostalgia Di vivere… ![]() Un Istante La scena è silenziosa e breve: In un pascolo, Un agnello Pascola delicatamente, Rapita, Mamma pecora smette di masticare, E la vita smette anch'essa di fissare. ![]() Consolazione Si rinnova il tuo pianto. Ed ancora la forza dei tuoi giorni nel candore di un manto che ad infrangersi va contro gli scogli. Insensibile il cielo, e la sabbia insensibile: sembri un fedele che si è perso in altrui sinagoga. Ma i gabbiani accompagnano, fratello, il tuo dolore. Essi, che uccelli sono e che si bagnano nella schiuma che sgorga dal tuo cuore. ![]() Notturno Le quattro del mattino. Vivi Sotto l'arco del cielo, io e un cane magro come me. Senza un accordo previo, senza nulla, avemmo quest'incontro in questa via a quest'ora marcata dal segno della luna. E qui andiamo adesso, in un amore vagabondo di chi non si conosce e si corteggia, riempiendo noi due soli questo mondo. Pace
Postato da brunouk il Sabato, 11 agosto @ 17:30:26 CEST (864 letture)
![]() ![]() Una notte, un cielo stellato e poi... l’alba. Sipario rosso fuoco di un regno prezioso dal nome soave Aurora. É un regno segreto sperduto nel ricordo chiuso tra le pagine di un antico libro illustrato. Nemmeno i nostri vecchi ricordano di quando quell’aurora non era un sogno, un sogno dipinto sugli arazzi del cielo mentre il vento fuggito dal monte porta il profumo dei fiori, quaggiù. É un regno lontano dove l’usignolo canta la sua magica alba sulle note del mormorio dell’acqua limpida del ruscello. Un regno dove ![]() stampata sull’arcobaleno incorona il mondo dal colore del topazio disperso nel vuoto del tempo e nel buio della memoria. Bruno Gasparri Il viaggio
Postato da brunouk il Venerdì, 10 agosto @ 11:24:00 CEST (838 letture)
![]() ![]() È tempo di riprendere il mio “Viaggio” nell’azzurro sospinto da un vento leggero oltre ogni spazio nel tempo infinito dopo l’inutile brusio di voci senza eco udite nel lento ritorno della risacca ossidate da amori senza poesia dettagli di vite senza scopo come sabbia che scorre tra le dita di una mano. Non c’è rimpianto per un palcoscenico da iridescenti aloni specchiati nel nulla come diafano miraggio riflesso su sdrucite lenzuola da un corpo di donna in epidermici amori note acide d’impalpabili sogni. Nel ricordo di un inizio filtrato,sospeso in nebbioso orizzonte, ma nato nel libero essere brillante ologramma d’alba dai liquidi raggi di sole. Bruno Gasparri Chi è la più cliccata del reame?
Postato da brunouk il Giovedì, 09 agosto @ 20:17:52 CEST (893 letture)
![]() Chi è la più cliccata del reame? ![]() Lo schermo è acceso non ti resta che attendere in silenzio l’apparire del tuo viso definito in Pixel multistrato. Gli occhi fluttuando tra bagliori, satina dettagli atemporali ricordi, connessione confusa volutamente nascosta dipinta maschera in vuoto ossessivo. Eppure insperati cromatismi di dolcezza mitigano naturale stanchezza, ha nostalgia dell’estate accentuata dal sole che palpita. Vivo, dilata nello spazio sottile, del tuo deserto urbano, fragile emozione trasparente sciolta in musica chill-out liquide note vibrano mescolando in diacroniche visioni realtà confuse in uno spazio dai colori ardenti orizzonti di quotidiani paesaggi, si confondono con fantastici di altrui retaggio tanto da sentirli sulla pelle tuoi. Metafisici sogni producono involucri in serie limitata, volti senza linfa, corpi senza testa orbite scavate si perdono in simulacri trofei in magica scena di René Magritte. Ti abbandoni all’eco brusio prodotto dalla mente alla disperata ricerca d’impossibile appiglio nel nulla trasparente brilla, muove iridescenti aloni rifratti dal reale lo schermo in se è incapace di offrire amore, s’apre in accecanti lampi preludio d’antico ossessivo magico rito, come Grimilde ti specchi nel tuo nulla mentre con altezzosa voce domandi: “monitor, monitor delle mie brame chi è la più cliccata del reame?” La risposta è sancita da freddi numeri che rifuggi senza alcuna speranza di realtà. Bruno Gasparri Tommaso Landolfi
Postato da Grazia01 il Giovedì, 09 agosto @ 12:56:52 CEST (849 letture)
![]() Ricorre oggi l'anniversario di nascita di Tommaso Landolfi ![]() Benché scarsamente noto al grande pubblico, complice una lingua assai ricercata e barocca ma anche una certa distanza dalle tendenze letterarie italiane sia prima della guerra sia del dopoguerra, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento. Nacque a Pico, in provincia di Frosinone, il 9 agosto 1908 da famiglia nobile. Nel 1932 si laurea in lingua e letteratura russa all'Università di Firenze discutendo una tesi sulla poetessa Anna Achmatova. Sempre a Firenze collabora a diverse riviste quali Letteratura e Campo di Marte. Nel 1937 esce la prima raccolta di racconti, precedentemente apparsi su riviste, Dialogo dei massimi sistemi. Calvino sull'atteggiamento di Landolfi scrive: «Il rapporto di Landolfi con la letteratura come con l'esistenza è sempre duplice: è il gesto di chi impegna tutto se stesso in ciò che fa e nello stesso tempo il gesto di chi butta via.» Il demone del gioco, assieme ad altri motivi autobiografici, sono al centro delle opere diaristiche La bière du pécheur (1953), Rien va (1963) e Des mois (1967). Nel 1975 vince il premio Strega con A caso. È stato collaboratore fisso del settimanale Oggi di Arrigo Benedetti (1939-1941). Più tarde sono invece le collaborazioni con Il Mondo di Pannunzio e il Corriere della Sera. Si spegne a Ronciglione, presso Roma, l'8 luglio 1979. ![]() Ecco alcuni suoi versi: Non trovo conforto Se non nelle distorte Battute D’una musica perduta. La prosa m’opprime: Non la parola che dirime, Mi giova, Ma l’avventurosa prova Del verso gettato al vento ![]() Credevo allora d’essere in esilio E che un prossimo giorno Avrei potuto far ritorno Al mio reame sconfinato, e tutto Che qui m’era rapito O rimaneva inascoltato - Soavità, bellezza, Amore, gioia, tenerezza, Gloria, potenza - mi sarebbe reso. Oggi ben so che questo, Questo e non altro è il sordo regno mio Tommaso Landolfi La "mia" Venezia
Postato da brunouk il Mercoledì, 08 agosto @ 12:06:41 CEST (847 letture)
![]() La mia Venezia ![]() De ricordi na piova vardo e foto de mia Venesia xé festa ancuó el canalasso xé pien de gondole a sto mondo no gh'è cità più bela, paron de casa el se in piazza con i so colombi inamorai el se specia par na bricola. Un fià de bavesela e co' un fià de luna la gondola che fà la nina-nana al gondolièr no gh'è nesun che resista al to incanto el mar, le cale sconte, i rii e l'altana Venezia mia, ti sa sfantar pene dal cuor in ti una stéla come el ganser tien in dela riva i so fiol. ------------------------------------------ La mia Venezia Di ricordi una pioggia, guardo le foto della mia Venezia è festa oggi il canal Grande è pieno di gondole in questo mondo non c’è città più bella Il campanile di S. Marco è in piazza con i suoi colombi innamorati si specchia come un palo nelle acque della laguna. Un lieve venticello e un filo di luna la gondola fa la ninna nanna al gondoliere non c’è nessuno che resiste all’ incanto, Il mare, calli nascoste, i canali e le terrazze, Venezia mia fai svanire ogni pena dal cuore in te brilla una stella da sempre guida da te tutti i tuoi figli. Bruno Gasparri Dieter Schlesak
Postato da Grazia01 il Martedì, 07 agosto @ 19:11:48 CEST (3394 letture)
![]() Dieter Schlesak, poeta e scrittore rumeno, nacque a Sighisoara, il 7 agosto del 1934 ![]() a casa posso essere solo qui - in volo, come se allora fossi stato nell'aria e mi fossi fermato sospeso fra le mie patrie sulla linea di confine, nonostante tutti quegli spari però, un uccello non sono. Dieter Schlesak ![]() A Dieter Schlesak - poeta, romanziere e saggista di lingua tedesca nato in Romania, dunque sassone di Transilvania, emigrato poi in Germania e da molti anni stabilitosi in Italia - ci si può accostare da diverse prospettive, che seguono e segnano il suo percorso allo stesso tempo umano e letterario-culturale. ![]() Una prima prospettiva è quella della letteratura in lingua tedesca quale letteratura delle minoranze etnico-linguistiche, prospettiva relativa al periodo in cui Schlesak viveva ancora in Romania dove, dopo aver condotto studi di germanistica, aveva svolto l'attività di redattore della rivista "Neue Literatur" - aspetto, questo, che illustra anche la particolare cultura da cui questo autore proviene, quella dei sassoni di Transilvania, di forte impronta mitteleuropea, in quanto austroungarica prima e romena dal 1918. Lasciami respirare
Postato da Grazia01 il Martedì, 07 agosto @ 15:34:39 CEST (1052 letture)
![]() ![]() Lasciami respirare Lasciami respirare a lungo, a lungo, l’odore dei tuoi capelli, affondarvi tutta la faccia, come un assetato nell’acqua di una sorgente, e agitarli con la mano come un fazzoletto odoroso, per scuotere dei ricordi nell’aria. Se tu sapessi tutto quello che vedo! tutto quello che sento! tutto quello che intendo nei tuoi capelli! La mia anima viaggia sul profumo come l'anima degli altri viaggia sulla musica. I tuoi capelli contengono tutto un sogno, pieno di vele e di alberature: contengono grandi mari, i cui monsoni mi portano verso climi incantevoli, dove lo spazio è più bello e più profondo, dove l’atmosfera è profumata dai frutti. dalle foglie e dalla pelle umana. Mi improvviso "poeta"
Postato da brunouk il Martedì, 07 agosto @ 13:43:10 CEST (1039 letture)
![]() ![]() Mi improvviso "poeta" Scivolo lentamente nella consapevolezza, mi perdo in un leggiadro vortice schegge impalpabili di sogni; pini arroccati su rocce ordinate, salici piegati su giardini d’acqua, membrane di pareti danzano nella luce filtrata del risveglio spalmando azzurro spazio nel silenzio di sole in sfumata dissolvenza. Emozione libera mimetici ricordi, antiche forme d’altre vite profili discrepanti in epidermici amplessi gesti amplificati di riti quotidiani in semplice libertà emotiva d’esercizio, seguo il ritmo nella tentata seduzione. Ricompongo il tuo volto emerge da una notte avara di sguardi tra stelle in suadenti ologrammi il tuo ricordo è un fiore profumato fatto d’incanto di un respiro rimasto sospeso nell’aria un sogno evanescente nel morbido dolce sapore dell’amore. Mi manchi, traccio nuove mete da rinate energie ricostruisco spazi, in questa distanza m’improvviso poeta scrivo parole sfumate nei colori, evaporano come lampo d’estate. Dalle mie labbra sgorga la parola: “ti amo” in petali di rosa racchiusa la confino in questo foglio che mai giungerà a te. Bruno Gasparri Saluti
Postato da Grazia01 il Lunedì, 06 agosto @ 12:28:47 CEST (956 letture)
Due minuti e quaranta
Postato da brunouk il Lunedì, 06 agosto @ 11:40:17 CEST (939 letture)
![]() Due minuti e quaranta ![]() Ho voglia di fermarmi nell’aria sfumare cedo al ristagno di una calda stagione distratto, sedotto dall’iridescente miraggio carico di cromatica sensuale visione fragile emozione trasparente accentuata da raggi di sole. Scivolo in uno spazio delicato da un tenue rosa puro esalta il tuo essere donna mentre sullo schermo danzi tra mille margherite fiorite. Con rinnovato stupore, riavverto dolce melodia sillabe sussurrate baci in seducenti accenni d’amore mentre le tue braccia m’avvolgono coinvolgendomi tra liquide note accentuate dal ritmo palpitante del cuore. Tutto solo dueminutiequaranta premo il tasto repeat riappari tra note e silenzio come realtà sfocata di un solo fotogramma. Bruno Gasparri Il tempo
Postato da brunouk il Domenica, 05 agosto @ 19:33:16 CEST (910 letture)
![]() IL TEMPO ![]() Fermati tempo non vedi che muoio con troppi rimpianti nel cuore e il verde dei prati negli occhi. Troppe cose non fatte troppe non dette. Freddo è il mio letto lei è oramai lontana persa per nulla in un folle disegno lacrima nasce nel ricordo fugace si perde nel nulla nascosta da un inutile orgoglio. Fresco, vivo il suo profumo dal manto aleggia leggero lo specchio riflette il vuoto silenzio sussurro al vuoto, parole dolci d’amore cose mai dette chiuse nel petto. Scorre il ricordo acceso da un suo dolce sorriso, struggente è il rimpianto per le carezze non fatte. L’odore della notte s’insinua dall’anta socchiusa nero è il sudario copre ogni cosa. Sola la stella brilla nel buio splendente gioiello dono d’eterno amore. Bruno Gasparri Mezzo secolo dalla morte di Marilyn Monroe
Postato da Grazia01 il Domenica, 05 agosto @ 19:09:23 CEST (3819 letture)
![]() ![]() E’ passato mezzo secolo da quel 5 agosto del 1962 quando Norma Jane Baker, meglio conosciuta come Marilyn Monroe venne trovata morta all’età di 36 anni, in circostanze ancora misteriose, nella sua casa di Los Angeles, ma il suo mito supera ogni ricorrenza conservando ancora, a distanza di 50 anni, il ruolo di icona sexy del cinema hollywoodiano.Su di lei è stato detto molto. Ma non tutto. Probabilmente sarà impossibile capire fino in fondo la personalità di un personaggio così complesso e tormentato. A 50 anni dalla sua morte la si considera ancora un po´ oca, un po´ bomba sexy, ma anche donna intelligentissima e psicologicamente fragile. ![]() Regna sulla scena degli incantesimi di massa oggi, a 50 anni dalla tragica scomparsa, come ieri, nei giorni della travolgente gloria mediatica. E’ il Mito che abbraccia tutti i miti dei tempi moderni:la Bellezza e il Sesso, la Seduzione e la Fama, il Desiderio e l’Angoscia, la Solitudine e la Paura. Ne abbiamo fatto un idolo, l’abbiamo capita assai poco come essere umano. Quante analisi le sono state dedicate, giudizi osannanti (tanti) o critici (pochi), senza mai superare la soglia di facili banalità e la solida consistenza di bolle di sapone... disse: "Non posso farmi condizionare dalle regole, io vivo le mie emozioni!" ![]() “La gente non mi vede! Vede solo i suoi pensieri più reconditi e li sublima attraverso di me, presumendo che io ne sia l'incarnazione." La voce a te dovuta di Pedro Salinas
Postato da Grazia01 il Sabato, 04 agosto @ 12:09:00 CEST (1972 letture)
![]() ![]() La voce a te dovuta Pubblicata nel 1933, questa raccolta si colloca in un momento centrale, di piena maturità di Pedro Salinas. Attraverso i suoi settanta componimenti scorre un intero poema d'amore compatto nel suo tessuto tematico e sentimentale, intervallato di silenzi che sono solo pause di respiro. Anche un canzoniere, dunque, ove l'amore si esplica in una continuità di ricerca quasi sperimentale, in una ripresa continua di motivi combinati fra loro, in un linguaggio sottilmente rinnovato, aperto alla trasformazione fantastica. Un lavoro capillare, nascosto, ma di grande suggestione per chi sa percepire le segrete sonorità della poesia. ![]() Ecco alcuni brani da "La voce a te dovuta" Tu vivi sempre nei tuoi atti, con la punta delle dita sfiori il mondo, gli strappi aurore, trionfi, colori, allegrie: è la tua musica. La vita è ciò che tu suoni. Dai tuoi occhi solamente emana la luce che guida i tuoi passi. Cammini fra ciò che vedi. Soltanto. [...] ![]() E mai ti sei sbagliata, solo una volta, una notte che t'invaghisti di un'ombra - l'unica che ti è piaciuta -. Un'ombra pareva. E volesti abbracciarla. Ed ero io. Dove finisce l'universo
Postato da brunouk il Sabato, 04 agosto @ 11:27:08 CEST (823 letture)
![]() Dove finisce l’universo ![]() Il lento respirare delle stelle ipnotico lontano luccichio, assisto al silenzio mi culla docilmente si estende espande, soffio sospiro, nel tempo infinito. Anestetico abisso rovescia introversi spazi dimensione suadente carismatico, sfuggente ideogramma incide il nero antracite di una platea cristallizzata scabra d’amore. Percepisco solo schegge luminose ibernate nel gelo siderale in assoluto cromatico contrasto riflette lucidi frammenti. Pietosamente mi avvolgono seducente delirio implode proiettandomi la … dove finisce l’universo. Bruno Gasparri Prati
Postato da Grazia01 il Venerdì, 03 agosto @ 20:31:01 CEST (1125 letture)
![]() ![]() Prati Forse non è nemmeno vero quel che a volte ti senti urlare in cuore: che questa vita è, dentro il tuo essere, un nulla e che ciò che chiamavi la luce è un abbaglio, l'abbaglio supremo dei tuoi occhi malati - e che ciò che fingevi la meta è un sogno, il sogno infame della tua debolezza. Forse la vita è davvero quale la scopri nei giorni giovani: un soffio eterno che cerca di cielo in cielo chissà che altezza. Ma noi siamo come l'erba dei prati che sente sopra sé passare il vento e tutta canta nel vento e sempre vive nel vento, eppure non sa così crescere da fermare quel volo supremo né balzare su dalla terra per annegarsi in lui. Antonia Pozzi Biografia Ho molto da dimenticare
Postato da brunouk il Venerdì, 03 agosto @ 14:16:16 CEST (841 letture)
![]() ![]() Ho molto da dimenticare Ho molte cose da dimenticare plo/pu plo/pu plo/pu plo/pu … conto: 1/2/3/.87/88 in un solo minuto. È il mio cuore che batte, … tremiliardi/duecentoottantatremilioni novecentoquarantottomila/e ottocento plo/pu plo/pu plo/pu plo/pu … come un sordo tonfo ed eco rimbomba, ho molte cose da dimenticare per non sentire più il rombo del cuore. Sto guardando tra le palme e palme sono curve verso l’oceano stanche di una lotta infinita, seduto a poca distanza a sentire la furia dell’onda mentre il tramonto accoglie l’ombra. Sono stanco, non ho voglia di muovermi, non temo la sera, preludio del buio, mi sembra che impolvera l’anima. Il cuore trascende il ruggito del sentire torbido tumulto traveste il tempo poi, in un attimo lo accarezza s’immerge e va, … senza più meta se non solo la … dove c’è la stella che di luce eterna brilla. Bruno Gasparri Buon compleanno Isabel
Postato da Grazia01 il Giovedì, 02 agosto @ 20:38:46 CEST (839 letture)
![]() ![]() Sul destino di questo bizzarro mondo nascono fiori aridi e terribili spinosi nel cuore i sentimenti che dolcissime albe, dalla notte ancora avvolte di nebulose nostalgie, riportano nel cuore corroso dalla vita. Ed io attendo sul prato di ginestre ma tu, incredibile, non giungi. Per prenderti la mano ti raggiungo, e dalla tua rassegnata indifferenza mi porgi in cambio petali e sorrisi - logora vita, mia anima, mio tutto! – che hanno l'amaro sapore di un addio. Isabel Allende Isabel Allende Llona è nata a Lima il 2 agosto 1942. Notte ai tropici
Postato da brunouk il Giovedì, 02 agosto @ 16:47:37 CEST (1282 letture)
![]() ![]() Notte ai tropici Non vi è notte più bella non vi è cielo più bello se non visto dall'apice del mondo. Sono li perso in un tempo solo sognato seduto attonito che guardo l'immenso universo stellato come un manto m' avvolge anche la luna, in questa notte, ha lasciato la luce alle stelle disegnano mitiche figure di tutto lo zodiaco.... la! figure nate dall'incubo dell'uomo; Andromeda, Aquila, Ara, Argo Navis, Carian, Puppis, Vela, Ariga, Bootes, Canis, Cassiopea, Corvus, Cygnus, Draco, Hercules, Hydra, Lepus, Lupus,..... La! Il navigante ha nominato per non perdere la via; Ursa Major, Ursa Minor........ Brillano lucenti nel tempo infinito in un palcoscenico muto da tanto splendore il cuore batte l'attimo sfuggente di una vita che guarda e non sa dare mentre le stelle per sempre saranno lì a guardare. Bruno Gasparri La città è deserta...
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 agosto @ 20:38:00 CEST (1134 letture)
Anniversario della nascita di Primo Levi
Postato da Grazia01 il Martedì, 31 luglio @ 13:47:04 CEST (4119 letture)
![]() ![]() Oggi, 31 luglio è l'anniversario della nascita di Primo Michele Levi. Egli nacque a Torino il 31 luglio 1919 e morì, sempre a Torino l'11 aprile del 1987. Scrittore, partigiano e chimico, autore di racconti, memorie, poesie e romanzi. Nel 1943 venne catturato dai nazifascisti e quindi, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. Il suo romanzo "Se questo è un uomo", che racconta le sue terribili esperienze nel lager nazista, è considerato un classico della letteratura mondiale. Venne trovato morto nell'aprile 1987 alla base della tromba delle scale di casa sua, a seguito di una caduta; non è mai stato chiarito se la caduta che ne ha provocato la morte sia stata dovuta a cause accidentali o se sia stata un suicidio. Vi propongo alcune sue poesie ![]() Nulla rimane della scolara di Hiroshima Poichè l'angoscia di ciascuno è la nostra ancora riviviamo la tua, fanciulla scarna che ti sei stretta convulsamente a tua madre quasi volessi ripenetrare in lei quando al meriggio il cielo si è fatto nero. Invano, perché l'aria volta in veleno é filtrata a cercarti per le finestre serrate della tua casa tranquilla dalle robuste pareti lieta già del tuo canto e del tuo timido riso. Sono passati i secoli, la cenere si è pietrificata a incarcerare per sempre codeste membra gentili. Così tu rimani fra noi, contorto calco di gesso, agonia senza fine, terribile testimonianza di quanto importi agli dei l'orgoglioso nostro seme. Ma nulla rimane fra noi della tua lontana sorella, della fanciulla d'Olanda murata fra quattro mura che pure scrisse la sua giovinezza senza domani: la sua cenere muta é stata dispersa dal vento, la sua breve vita rinchiusa in un quaderno sgualcito. Nulla rimane della scolara di Hiroshima, ombra confitta nel muro dalla luce di mille soli. Vittima sacrificata sull'altare della paura. Potenti della terra padroni di nuovi veleni, tristi custodi segreti del tuono definitivo, ci bastano d'assai le afflizioni donate dal cielo. Prima di premere il dito, fermatevi e considerate. ![]() L'approdo Felice l'uomo che ha raggiunto il porto, Che lascia dietro di sè mari e tempeste, I cui sogni sono morti o mai nati, E siede a bere all'osteria di Brema, Presso al camino, ed ha buona pace. Felice l'uomo come una fiamma spenta, Felice l'uomo come sabbia d'estuario, Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte, E riposa al margine del cammino. Non teme né spera né aspetta, Ma guarda fisso il sole che tramonta. La mia Bambina
Postato da brunouk il Domenica, 29 luglio @ 19:33:24 CEST (1080 letture)
![]() LA MIA BAMBINA ![]() Allungo la mano in un trepido gesto accarezzo quel viso novo di bimba dolce è il suo tepore nel mio sangue scorre, ode alla vita esplode in me sentimento eterno d’amore. L’attimo fonde l’eternità del tempo. Apre gli occhi, la mia bambina, si accende una luce che splende nel buio, stringo la sua piccola mano promessa di padre: “protetta per sempre, sarà la mia bambina” viva dal nulla voluta dall’atto d’amore. Gli angeli cantano canzone di pace. Bruno Gasparri Ho scritto il tuo nome
Postato da brunouk il Sabato, 28 luglio @ 21:42:53 CEST (1043 letture)
![]() ![]() Ho scritto il tuo nome Ho scritto il tuo nome sulla sabbia attendendo che sorga la luna e salga la marea. Guardo l’onda dolcemente accarezzare l’arenile in un lento crescendo possesso mentre il sole lentamente cala prima d’addormentarsi dona al cielo colori caldi mentre brezza dal sapore d’alga e mare mescola eterno preambolo gioco d’amore. Nell’attimo sono l’onda, brezza, alga e mare tu spiaggia, sole e luna. Voglio amarti nel ripetersi dell’onda avvolto nel tuo vestito rosso inebriato dal profumo e salsedine sapore mentre tu luna sulla tua spiaggia mi attrai per restare nella notte abbracciato a te. Bruno Gasparri Pensieri e poesie sui figli
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 luglio @ 19:38:47 CEST (1453 letture)
![]() Questa domenica ho scelto pensieri e poesie sui FIGLI ne esistono di famose già pubblicate in Casatea fra gli argomenti per autore, ne ho scelte altre altrettanto famose e, a mio parere, altrettanto belle, mi piacerebbe leggere quelle di vostro gradimento o da voi scritte. ![]() Una figlia. Uno sbalordimento. Una perfezione. La cosa più nuova la mondo. così piccola. Così piena di segreti. E ogni giorno porta nuove meraviglie: poichè ogni sorriso, ogni gesto è un incanto. Ogni cosa è inattesa. Il suo volto si illumina quando tu.. proprio tu, entri nella sua visuale. le tue canzoni la deliziano, solo tu sei quella che la fa addormentare a carezze, allontanare le sue paure, portarla dalle lacrime al riso. e' così bella, così divertente, così vivace, così decisa. E ti ama con tutto il suo cuore. Chi ha avuto una figlia così cara, non ha fallito nella vita. Pam Brown ![]() Dal primo momento che la vidi, una creaturina rossa illuminata dal chiarore irreale della sala operatoria, la amai con un'intensità alla quale, la vita, fino ad allora, non mi aveva preparata.... S.Cheever ![]() La scala di cristallo Bene, figliolo, voglio dirti una cosa la vita per me non è stata una scala di cristallo. Ci furono chiodi e schegge e assi sconnesse e tratti senza tappeti sul pavimento, nudi. Ma per tutto il tempo ho continuato a salire e ho raggiunto pianerottoli voltato angoli e qualche volta ho camminato nel buio dove non c'era uno spiraglio di luce. Quindi, ragazzo, non tornare indietro. Non fermarti sui gradini perché trovi che salire è difficile. Non cadere adesso perché io vado avanti, amor mio, continua a salire e la vita per me non è stata una scala di cristallo. Langston James Hughes Ciao
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