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coppermine
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Achmatova
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Fammi un ritratto del sole
Postato da Grazia01 il Giovedì, 02 febbraio @ 20:24:42 CET (936 letture)
![]() ![]() Fammi un ritratto del sole Fammi un ritratto del sole Così che io possa appenderlo in camera mia E possa fingere di scaldarmi Mentre gli altri lo chiamano " giorno"! Disegnami un pettirosso su un ramo Così che io possa ascoltarlo mentre dormo E quando cesserà il lavoro nei campi Anch'io deporrò la mia illusione. Dimmi se e' vero che fa caldo a mezzogiorno Se sono i ranuncoli quelli che volano O le farfalle quelle che fioriscono. Poi, manda via il gelo dai prati E scaccia la ruggine dagli alberi Non debbano più tornare! Emily Dickinson Biografia Il mio Angelo Custode: Caliel
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 febbraio @ 23:30:43 CET (1081 letture)
![]() ![]() Angelo custore CALIEL ANGELO CUSTODE DEI NATI DAL 16 AL 21 GIUGNO. Questi nati possono pregarlo sempre, gli altri nei giorni di reggenza che sono: 7 Aprile, 21 giugno, 4 Settembre, 15 novembre, e 26 gennaio. Se l’ANGELO CALIEL appare nei Misteriosi Arcani della tua esistenza: Ciò che pensi è giusto. Ti sarà resa giustizia. Se stai vivendo nelle avversità, riceverai presto un aiuto. La tua innocenza sarà riconosciuta. La persona è innocente. Nel corso di un processo la verità risplenderà. La persona con cui sei in relazione è giusta ed integra. C’è in te un grande amore per la verità, che ti porterà a conoscere la Legge del Mondo. Dovresti intraprendere degli studi di diritto; potresti diventare un grande avvocato, un grande giudice. Il paesaggio nel Novecento
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 01 febbraio @ 14:12:54 CET (1164 letture)
![]() Il paesaggio nel Novecento ![]() Georges Braque - Case all'Estaque, Musée ational d'Art Moderne, Parigi Diceva Paul Cézanne che il colore era il punto d'incontro fra il cervello e il mondo e, così, i suoi oli e i suoi acquerelli, dedicati alle vedute del monte Saint-Victoire, erano realizzati con tocchi di pennello che descrivevano, ciascuno autonomamente, ogni tono di luce e ogni momento cromatico. Questa parcellizzazione del colore che corrispondeva, necessariamente, alla resa dei vari piani che assumevano diversa collocazione spaziale e quindi tonale, venne interpretata dal Cubismo di Pablo Picasso, di Georges Braque e degli altri che aderirono al movimento nato nel 1908, in termini plastici. Per comprendere cosa s'intenda basterà ricordare il Panorama di Martigues dipinto da André Derain giusto nel 1908 (Kunsthaus, Zurigo), oppure Les arbres, realizzato da Braque nel 1908 e già decisamente cubista o, ancora, la Fabbrica a Horta de Hebro dipinta nel 1 909 da Picasso. ![]() Georges Braque - Les erbres, Statens Museum for Kunst, Copenaghen Una possibilità fra le altre Il dato che emerge inconfutabile nella pittura del Novecento è che il paesaggio assume un nuovo valore cessando definitivamente di essere un genere pittorico come s'intendeva ancora nel XIX secolo. Queste divisioni, infatti, ancora larvatamente, possono recuperarsi anche in ambito impressionistico laddove Renoir si dedicò alla figura assai più di quanto non abbia fatto Monet che al paesaggio dedicò tutta la sua arte. ![]() André Derain, Paesaggio, Neue Nationalgalerie, Berlino Sostenitore dell'autonomia espressiva dell'immagine pittorica di fronte al dato oggettivo; usa un crornatismo acceso e innaturalistico costituito da colori puri e stesi à plat Con il Novecento, il paesaggio divenne uno dei possibili terreni di applicazione delle nuove soluzioni stilistiche in quanto da considerarsi come uno degli aspetti di quella realtà che questo o quel movimento pittorico andavano a interpretare. Tutto questo, però, non significò che il tema del paesaggio fosse accantonato o considerato minore, semplicemente si proponeva come una delle frecce all'arco dell'espressività di ogni singolo pittore. Per tanto, ogni personalità interessata al tema fornì di esso una propria specifica interpretazione, secondo la propria sensibilità o la corrente di appartenenza. Intendiamoci bene, però, questo non vuoi dire che nel Novecento il paesaggio non abbia esercitato una funzione di stimolo per nuovi indirizzi stilistici; terreno di sperimentazione per autori e movimenti. Un esempio evidente è il cosiddetto Talismano che, sebbene dipinto da Paul Sérusie nel 1888, influì su tutta la poetica dei nabis (il movimento legato a Sérusier) nei primi due decenni del XX secolo. Il "Talismano", infatti, altro non è che il Bois d'Amour à Pont-Avent realizzato da Sérusier sotto la direzione di Gauguin che, passeggiando per questo parco (il Bois d'Amour, per l'appunto), e vedendolo dipingere gli consigliò gli straordinari accordi cromatici di cui il quadretto si fa testimone. ![]() Paul Gauguin, Il giorno di Dio, Art Institut, Chicago. Il dipinto, realizzato nel 1894 a Parigi, nell'intervallo tra due soggiorni a Tahiti, esprime compiutamente la poetica del pittore simbolista che si alimenta delle suggestioni dell'esotico e dell'ammirazione per una natura primigenia e idilliaca. La scelta dei colore non realistici, stesi a campiture piatte, influenzerà anche la ricerca dei fauves e degli espressionisti tedeschi. Ella dimora insieme alla Bellezza
Postato da Grazia01 il Martedì, 31 gennaio @ 23:28:47 CET (934 letture)
![]() ![]() Ella dimora insieme alla Bellezza Ella dimora insieme alla Bellezza, la Bellezza che morir deve; e insieme alla Gioia che tien sempre sui labbri la mano a dire addio; presso al Piacere che duole e in velen muta mentre sugge ape la bocca. Sì, nel tempio stesso del Piacere ha il sacrario la velata Malinconia benché la veda solo chi con strenua lingua sa schiacciare contro al palato il grappolo di gioia; l'anima di colui assaggerà la tristezza inerente al suo potere, e andrà fra i suoi trofei capi sospesa. John Keats Biografia Il pensiero del buongiorno
Postato da Grazia01 il Martedì, 31 gennaio @ 11:49:50 CET (816 letture)
A le gatte de lo spedale di S. Anna di Torquato Tasso
Postato da Grazia01 il Lunedì, 30 gennaio @ 13:13:59 CET (973 letture)
![]() ![]() A le gatte de lo spedale di S. Anna di Torquato Tasso Come ne l'ocean, s'oscura e 'nfesta procella il rende torbido e sonante, a le stelle onde il polo è fiammeggiante stanco nocchier di notte alza la testa, così io mi volgo, o bella gatta, in questa fortuna avversa a le tue luci sante, e mi sembra due stelle aver davante che tramontana sian ne la tempesta. Veggio un'altra gattina, e veder parmi l'Orsa maggior con la minore: o gatte, lucerne del mio studio, o gatte amate, Se Dio vi guadi da le bastonate, se 'l ciel voi pasca di carne e di latte, fatemi luce a scriver questi carmi. ![]() Santa Anna era un ospedale-carcere di Ferrara dove il Tasso fu rinchiuso dagli Estensi per 7 anni come pazzo. Pensiero della sera
Postato da Grazia01 il Domenica, 29 gennaio @ 20:48:38 CET (787 letture)
![]() ![]() C'è un solo e unico scopo nella vita: testimoniare e comprendere per quanto possibile la complessità del mondo, la sua bellezza, i suoi misteri, i suoi interrogativi. Più si cerca di capire, più s'indaga, e più si apprezza la vita e ci si sente in pace col mondo. È questa la sostanza della vita. Tutto il resto si riduce a vacui passatempi. Se un'attività non si basa sull'amore o sulla conoscenza, non ha alcun valore. [...] Ci si può chiedere perché bisogna amare e imparare o perché sarebbe questo lo scopo della vita: voglio dire, come mai è stato deciso fare solo queste cose e con la massima dedizione? Una domanda stupida, non importa perché sia così. È così: lo scopo della vita è amare ed imparare. Anne Rice Cosa ti porterò...
Postato da Letty il Sabato, 28 gennaio @ 23:18:50 CET (820 letture)
![]() ![]() Cosa ti porterò... immagino sempre cosa ti porterò quando ci rivedremo. Ho questa assurda convinzione che ci sia un continuo tra noi... come se la mia anima ti appartenesse e la tua mi appartenesse e allora penso a ciò che ti porterò quel giorno se un fiore o un peluche o le mie stesse mani. Penso... e nel frattempo ti amo, senza tempo, senza storia, senza idee ti amo come mai prima e forse come mai dopo. Letty Nati oggi
Postato da Grazia01 il Sabato, 28 gennaio @ 13:59:33 CET (824 letture)
![]() ![]() Ci separammo così Ci separammo così, senza strette di mano. Ce ne andammo come una cosa lasciata a metà, come una sigaretta o una limonata. Perchè tu non fosti mai mia. A me straniero, non donasti il tuo amore, come le nuvole non scaricano neve vergine sui tropici, ma la serbano per il Nord. Ismail Kadare (Argirocastro, 28 gennaio 1936) scrittore, poeta e saggista albanese. ![]() Mario Biondi nome d'arte di Mario Ranno (Catania, 28 gennaio 1971), cantante e compositore italiano Pensieri e parole
Postato da Anonimo il Sabato, 28 gennaio @ 13:43:22 CET (1042 letture)
27 gennaio - giorno della memoria
Postato da Grazia01 il Venerdì, 27 gennaio @ 14:01:28 CET (1241 letture)
![]() 27 gennaio - Giorno della memoria La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (maggiormente nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. ![]() Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Questo vocabolo venne usato per la prima volta nel 1938 nella Palestina sottoposta al mandato britannico durante una riunione del Comitato Centrale del Partito Socialista, in riferimento al pogrom della cosiddetta “Notte dei Cristalli”. ![]() ![]() ![]() Nella parola Shoah, voce biblica che significa “catastrofe, disastro”, è implicito che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto, spesso usato, che rinvia a un’idea di sacrificio di espiazione. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso. ![]() INFERNO La Divina Commedia sarebbe un’opera di grande sensazione se Dante, invece che all’Inferno, fosse stato nei campi di concentramento. Halina Szuman, Auschwitz, 1944 ![]() LETTERA ALLA MADRE frammento […] Fili elettrici, alti e doppi, non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma. Non credere alle mie lettere censurate, ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma. E se vuoi seguire le tracce di tua figlia non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta: cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza. E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia cerca le ceneri nei campi di Birkenau: saranno lì — Cerca, cerca le ceneri nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau. Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì! Monika Dombke, Birkenau, 1943 Buongiorno!
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 gennaio @ 11:14:56 CET (927 letture)
![]() ![]() Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio. E' un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuto. Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere dal ... fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano. M. Delbrel ![]() Se accanto a te c'è qualcuno che soffre, piangi con lui. Se c'è qualcuno che è felice, ridi con lui. L'amore vede e guarda, ode e ascolta. Amare è partecipare, completamente, con tutto l'essere. Chi ama scopre in sè infinite risorse di consolazione e compartecipazione. Siamo angeli con un'ala sola: possiamo volare solo se ci teniamo abbracciati. B. Ferrero ![]() E PER UNA SERENA GIORNATA La vita è lunga: camminiamo insieme. La vita è difficile: aiutiamoci a vicenda. La vita è piena di gioia: condividiamola. ![]() Buona giornata ![]() Il mondo oltre la baia
Postato da Grazia01 il Giovedì, 26 gennaio @ 10:22:01 CET (1019 letture)
![]() ![]() Il mondo oltre la baia di Beverly Jensen La baia spazzata dal vento, il fragore dell’oceano, il sapore delle patate e delle aringhe, la vastità e la solitudine. Una fattoria abbarbicata alla dura terra è il mondo di Avis e Idella, sorelle diversissime tra loro, unite forse solo dalla voglia di fuggire, evadere, trovare nuove strade e nuovi mondi. Il fratello maggiore Dalton, solitario e introverso. L’amata madre che muore dando alla luce la piccola Emma, il padre che si ritrova con quattro figli, sperduto in un luogo conosciuto ed amato, ma complicato e rude. Beverly Jensen ci regala una storia familiare densa di sapori, odori, emozioni. Le vite di Idella e Avis, ma anche quelle dei loro cari, scorrono di fronte ai nostri occhi, ora impetuose ed incontrollabili, ora pacate e solari, ora oscure e ferite. L'AMICIZIA E'UN DONO
Postato da rosarossa il Giovedì, 26 gennaio @ 00:01:37 CET (1055 letture)
![]() ![]() L'AMICIZIA E' UN DONO L'amicizia è un sentimento nobile e sincero, arricchisce l'anima di gioia e di calore rischiara la vita, esorta ad amare l'affetto abbraccia, conforta il dolore. E' un sentimento su cui contare perchè è un vero legame d'amore! L'amicizia è affinità assoluta, sorride gioiosa, è sempre vicina dà buoni consigli tiene per mano. L'amicizia non è egoismo, ma un prezioso spontaneo dono Rosarossa Devo paragonarti ad un giorno d’estate?
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 25 gennaio @ 23:51:26 CET (1164 letture)
![]() ![]() Devo paragonarti ad un giorno d’estate? Devo paragonarti ad un giorno d’estate? Tu sei più amabile e i più temperato: venti forti agitano i boccioli di maggio, e il periodo d’estate ha un termine troppo breve; qualche volta troppo caldo l’occhio del cielo brilla, e spesso è il suo dorato aspetto velato; ed ogni cosa bella dal bello una volta declina, per caso o perché la natura cambia il suo corso mutevole; ma la tua eterna estate non svanirà, ne’ perderà il possesso di quel bello che tu possiedi; ne’ la Morte si vanterà che tu vaghi nella sua ombra, quando in versi eterni al tempo tu cresci: fin quando gli uomini potranno respirare o gli occhi vedere, fin quando vive questo, e questo dà vita a te. W.Shakespeare Biografia Il paesaggio nell'Ottocento
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 25 gennaio @ 15:11:47 CET (1091 letture)
![]() Il paesaggio nell'Ottocento La straripante personalità di William Turner, vissuto a cavallo fra il XVIII e il XIX secolo, non può essere inserita in alcuno dei movimenti che animarono lo scenario artistico fra i due periodi storici, anche perché la sua pittura ebbe delle formidabili anticipazioni che lo portarono ai confini dell'informale, un movimento della seconda metà del Novecento che sembra preannunciato da molte delle opere del pittore inglese. ![]() William Turner; Veduta di Orvieto, Tate Gallery, Londra. Il paesaggio è per l'artista inglese uno dei soggetti prediletti: attraverso un uso sapiente del colore e della pennellata riesce a creare vedute di rara suggestione. Tuttavia, quel che qui interessa sottolineare è che Turner rifondò l'idea stessa di paesaggio, con una capacità di resa spaziale che a volte toglie il fiato, come nel caso del Mattino fra le alture di Coniston nel Cumberland. La veduta a strapiombo su una gola montana, attraversata da un torrente, è caratterizzata da una luminosità contrastata e contiene in nuce (giacché l'opera è del 1798) tutti gli elementi di quello che sarà il Turner maturo, ossia quello degli anni Trenta e Quaranta del XIX secolo. Già in opere come il Lago di Nemi, Paesaggio italiano (probabilmente Civita di Bagnoregio), questa tendenza allo scolorire delle forme in mere campiture di colore si fa ben presente e costituisce la novità di Turner che realizza queste vedute come se fossero evocazioni dall'anima. La capacità di fare del paesaggio la metafora di qualcos'altro, ossia di un sentimento, però, la ritroviamo anche in un altro grande artista dell'inizio dell'Ottocento: Caspar David Friedrich. ![]() Caspar David Friedrich, Il naufragio della "Speranza", Kunsthalle, Amburgo. La grande piramide di ghiaccio crea nello spettatore l'illusione di trovarsi all'interno della scena, protagonista inconsapevole di eventi più grandi di lui. L'artista tedesco trasfigura tutto quel che tocca donandogli una dimensione trascendente. Così, la luce di un'alba (La luce del mattino, 1808, Volkwang Museum, Essen) evoca la nascita della vita e il dischiudersi del primo giorno della Creazione, mentre quella di un tramonto (Due uomini in riva al mare al tramonto, 1807, Nationalgalerie, Berlino) rimanda alla conclusione dell'esistenza. Tutto in Friedrich è grandioso perché ogni sasso, ogni elemento del paesaggio rimanda a un cosmo animato da una divinità immanente, senza alcuna forzatura rispetto alla naturalezza dell'immagine. ![]() Caspar David Friedrich, Viagiatore sul mare di nebbia, Kunsthalle, Amburgo Nei suoi paesaggi la natura, vera protagonista incontrastata, è immortalata in tutti i suoi aspetti: cosmo animato da una divinità immanente. Albero spoglio
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 25 gennaio @ 11:03:43 CET (891 letture)
![]() ![]() - Vedo solo un fottutissimo albero spoglio e ne ho paura... - Perché? - Perché lo vedo ogni mattina, nel mio specchio. - Non mirare sempre in alto. Guarda bene. Non li vedi? - Cosa? ... - Giù, quei fili di speranza attorno all'albero... - No, non li vedo. - Chiudi gli occhi. - Dio, è vero... sono lì... Così li vedo... - E non ricordi come galoppava il tuo cuore quando si nutriva di uno di essi? Tu eri un cavallo alato capace di raggiungere nuvole dalla forme più strane e di far scendere da esse fiocchi di pura luce, tu eri capace di far passare l'arcobaleno nella cruna dell'ago del cuore di chi ti amava con una semplice parola o sguardo. - Io ero tutto questo? - Si, l'hai solo dimenticato. - E quella piuma, cos'è quella piuma cui l'ombra va incontro? - Non è un'ombra ma una parte del tuo cuore, la persona che hai amato di più. Sta andando a liberarsi dei pesi e di tutto il dolore che ha dovuto sostenere. Poserà lo zaino a terra, lo svuoterà dalle pietre e lascerà che la piuma ci voli dentro. Soltanto allora ripartirà. - Posso rivederla? stringerla? - Il cielo ha solo striature d'azzurro. Quando sarà interamente di quel colore, tu la rivedrai. - E tu chi sei? - Soltanto quel filo di speranza che non avevi visto. Carlo Bramanti La corriera
Postato da Grazia01 il Martedì, 24 gennaio @ 22:40:37 CET (1115 letture)
![]() ![]() La corriera La corriera procede a strappi, muglia. Chi nativo di qui ravvisa il giogo cima per cima segue in lontanza tutta l'azzurra cavalcata; il vento profila i primi monti bruciati dall'altezza, fa livido il colore più cenere che fiamma che ha il querceto d'inverno su queste terre d'altipiano, sferza, ostacola i muli sulla tesa, stride sui cumuli di brace. Gli altri, chi recita il breviario a voce bassa, chi sonnecchia, chi parla dei suoi traffici di buoi, di lana, di granaglie e volge, se volge, un occhio disattento al vetro. Sediamo qui, persone nel viaggio, smaniosi alcuni dell'arrivo, alcuni volti tutti all'indietro, chi sospeso. Il pecoraio mette in fila il branco, lo stringe alle pareti del rialto, libera il passo, la corriera avanza e sballotta le teste e le cervici. Chiudo e apro gli occhi sopra questo lembo di patria, stretto contro lo schienale ascolto questa gente, questo vento, vivo per mediazione dei miei simili più di quanto lo sia in carne ed ossa. Mario Luzi Benvenuta GIUSI!
Postato da Grazia01 il Martedì, 24 gennaio @ 22:20:12 CET (883 letture)
Il pensiero di oggi
Postato da Grazia01 il Martedì, 24 gennaio @ 09:54:36 CET (878 letture)
Amami
Postato da Letty il Lunedì, 23 gennaio @ 11:36:49 CET (1071 letture)
![]() ![]() Non darmi ghingheri e piattini... non li voglio non mi vedrai con tacchi e gioielli, non frequento discoteche e non esigo ristoranti... io voglio scegliere il colore delle tue lenzuola voglio darti baci mozzafiato voglio fare l'amore con le tue idee mentre mi parli di cosa mi cucini a cena voglio il camino acceso e il materasso per terra lo scricchiolio delle assi del tuo pavimento mentre ci cammino scalza... ho bisogno di aprire gli occhi e trovarti accanto a me di abbracciarti e mettere il naso tra la scapola e il collo per respirare il profumo della tua pelle Ho bisogno di pensarti addosso mentre facciamo l'amore e di sentirti tremare e vibrare dentro di me amandoti fino alla fine dei miei respiri... Letty Tutto nelle nostre anime
Postato da Grazia01 il Domenica, 22 gennaio @ 22:51:35 CET (1711 letture)
Poesie di Patrizia Cavalli
Postato da Grazia01 il Domenica, 22 gennaio @ 14:57:13 CET (1391 letture)
![]() Poesie di Patrizia Cavalli ![]() Se ora tu bussassi alla mia porta e ti togliessi gli occhiali e io togliessi i miei che sono uguali e poi tu entrassi dentro la mia bocca senza temere baci diseguali e mi dicessi "Amore mio, ma che è successo?", sarebbe un pezzo di teatro di successo. ![]() Dopo anni tormenti e pentimenti quello che scopro e quello che mi resta è una banalità fresca e indigesta ![]() Ora che sei partita che sei sicuramente andata lo devo riconoscere non sono mutilata. Farò una passeggiata fino a via delle Grotte. Mattino alla finestra - Thomas Stearns Eliot
Postato da Grazia01 il Sabato, 21 gennaio @ 13:55:36 CET (1048 letture)
![]() ![]() Mattino alla finestra Sbattono piatti da colazione nelle cucine del seminterrato, E lungo i marciapiedi che risuonano di passi Scorgo anime umide di donne di servizio Sbucare sconsolate dai cancelli che danno sulla strada. Ondate brune di nebbia levano contro di me Volti contorti dal fondo della strada, Strappano a una passante con la gonna inzaccherata Un vacuo sorriso che s’alza leggero nell’aria E lungo il filo dei tetti svanisce. Thomas Stearns Eliot Pensiero ...la poesia è...
Postato da Grazia01 il Sabato, 21 gennaio @ 13:49:42 CET (744 letture)
Poesia haiku
Postato da Grazia01 il Sabato, 21 gennaio @ 13:44:18 CET (1000 letture)
Ogni cuore ha le sue prigioni
Postato da Grazia01 il Venerdì, 20 gennaio @ 10:09:01 CET (1135 letture)
![]() ![]() A volte i problemi ci assalgono, prendono di mira le nostre debolezze, modificando il nostro carattere….Ci ritroviamo nel panico, ci abbandoniamo a noi stessi. Iniziamo a trascurarci e ad evitare qualsiasi contatto col il mondo che ci circonda. E come se ci costruissimo un mondo tutto nostro, dove le sole presenze sono rappresentate da noi ed il nostro problema. E’ bello pensare pero’ che non siamo gli unici ad avere problemi, al contrario non potremmo andare avanti. I problemi si presentano sotto diverse forme,quasi sempre non sono altro che il contrario della verità; li incontriamo quando abbiamo timore di qualcosa che ci possa spaventare o addirittura deludere o, peggio ancora che ci possa procurare dolore. I due gentiluomini
Postato da Grazia01 il Giovedì, 19 gennaio @ 20:20:48 CET (1234 letture)
![]() ![]() Due signori che non si conoscevano si incontrarono lungo la via. Casualmente uno sfiorò l'altro con la manica. L'altro allora disse sottovoce, ma in modo che si sentisse: - Asino -. - Idiota, - rispose il primo. Allora l'altro disse: - Siete un beota, un demente, un porco: proprio un porco, un porco schifoso, un cialtrone, un ebete, una ignobile carogna, un cafone, un pidocchio! -. - E Voi, - rispose il primo, - Voi credete ancora di essere una persona cococolta! Fatevelo dire, siete un idiota, un idiota, Ve lo dico, un bifolco, un vero bifolco, un porco, Voi siete un porco, un cane, Voi siete un cane, un orango, siete un orango. [ ... ] All'improvviso l'altro disse: - Vigliacco! - E il primo disse: - Vogliate perdonarmi, mi sono del tutto dimenticato di pesentarVi la mia fidanzata -. All'improvviso l'altro disse: - E io non mi sono ancora presentato. Permettetemi, mi chiamo Meier -. Al che il primo disse: - Meier anch'io, presidente della Società incremento razze canine -. All'improvviso l'altro Meier disse: - Non volete farVi socio del nostro club per il miglioramento della cultura? Siete la persona che fa per noi, siete un uomo di nobili intenti -. Al che il primo Meier ri- spose: - Mi considero onorato di avere conosciuto una persona come Voi. lo e il mio cane siamo felici di diventare soci del suo club -. I due signori, allora, si recarono, con fidanzata e cane, nei locali del club per il miglioramento della cultura. Brano del poeta dadaista tedesco Kut Schwitters Che noia la poesia
Postato da Grazia01 il Giovedì, 19 gennaio @ 18:48:40 CET (922 letture)
![]() ![]() Chi pensa che la poesia sia noiosa, inutile ed estranea alla nostra vita commette un errore. Perché in realtà il nostro cervello è letteralmente invaso da versi più o meno facili: dalle ninnenanne alle filastrocche, dalla pubblicità alle canzoni. Per quale motivo allora tanta gente proprio non sopporta la poesia? A questa domanda che cercano di rispondere Enzensberger e Berardinelli in un libro, dicendoci che cosa significa scrivere e leggere versi, spiegandoci secondo quali regole i poeti riescono a giocare meravigliosamente con le parole e fornendoci anche qualche indicazione sul «fai-da-te». Fra lettura e studio, ci viene suggerito, non dovrebbe esserci grande differenza: da Dante, il più difficile dei poeti, a Sandro Penna, in apparenza facile, leggere bene e con passione è già studiare. La porta della poesia è sempre aperta: basta entrare. Un altro pensiero...
Postato da Grazia01 il Mercoledì, 18 gennaio @ 20:57:29 CET (944 letture)
Ciao
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Alessandra e Danielissima
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